George Harpur Crewe

Sir George Harpur Crewe VIII baronetto (1º febbraio 17951º gennaio 1844) è stato un politico inglese, tory che rappresentò la circoscrizione del Sud Derbyshire.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Facciata di Calke Abbey

Harpur Crewe era il figlio superstite di Sir Henry Harpur VII baronetto e sua moglie Ann Hawkins, figlia di Isaac Hawkins. Suo padre prese il nome e le armi dei Crewe per beneplacito regio nel 1808. Harpur Crewe fu educato alla Rugby School e succedette al padre, morto per una caduta [1] il 7 febbraio 1818, all'età di ventiquattro anni, ereditando il titolo di baronetto, Calke Abbey che era la casa di famiglia ed estese proprietà nel Derbyshire, Staffordshire, Leicestershire . [2]

Harpur Crewe fu chiamato alla carica di High Sheriff del Derbyshire nel 1821. Dopo molti anni dopo essersi interessato delle sue proprietà, fu convinto a presentarsi come membro del Parlamento per il Sud Derbyshire nel 1835, e ancora lo fece nel 1837. Declinando la sua salute si ritirò nel 1841.

Harpur Crewe fu un generoso filantropo con forti principi cristiani, e fu considerato "troppo coscienzioso per un membro del Parlamento ". [3] La famiglia Harpur Crewe era di grandi collezionisti, e Sir George raccolse dipinti, uccelli ed animali impagliati. [4] Harper Crewe divenne il presidente del Derby Town and County Museum and Natural History Society nel 1836; questa associazione si trasformerà poi nel Derby Museum and Art Gallery.[5]

Morì nella sua casa a Calke Abbey. Aveva sposato nel 1819 Jane Whitaker, figlia del reverendo Thomas Whitaker, Vicario di Mendham, Norfolk. Ebbero sei figli e gli succedette il figlio Sir John Harpur Crewe, IX baronetto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maurice Weaver He's a lumberjack and he's OK now Archiviato il 13 marzo 2005 in Internet Archive., Daily Telegraph Friday 7 May 1999
  2. ^ Annual Register 1845
  3. ^ Gentleman's Magazine 1844
  4. ^ The Birmingham Post (England), August 14, 2004
  5. ^ Newsletter of the Geological Curators Club Archiviato il 16 luglio 2011 in Internet Archive., Vol 1, No. 8, 1976. Retrieved 26 February 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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