Geraint Thomas

Geraint Thomas
Geraint Thomas al Tour de Romandie 2019
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 183 cm
Peso 71 kg
Ciclismo
Specialità Strada, pista
Squadra Ineos
Carriera
Squadre di club
2005Team Wiesenhofstagista
2006Recycling.co.uk
2006Saunier Duvalstagista
2007-2009Barloworld
2010-2019Sky
2019-Ineos
Nazionale
2006-2012Bandiera del Regno Unito Regno Unitopista
2008-Bandiera del Regno Unito Regno Unitostrada
Palmarès
 Giochi olimpici
Oro Pechino 2008 Ins. sq.
Oro Londra 2012 Ins. sq.
 Mondiali su pista
Argento Bordeaux 2006 Ins. sq.
Oro Palma de Mallorca 2007 Ins. sq.
Oro Manchester 2008 Ins. sq.
Oro Melbourne 2012 Ins. sq.
Argento Melbourne 2012 Americana
 Mondiali su strada
Bronzo Toscana 2013 Cronosq.
Bronzo Bergen 2017 Cronosq.
 Europei su pista Elite
Oro Apeldoorn 2011 Ins. sq.
Statistiche aggiornate al 28 maggio 2023

Geraint Howell Thomas, OBE (Cardiff, 25 maggio 1986), è un ciclista su strada e pistard britannico che corre per il team Ineos Grenadiers. Nella specialità dell'inseguimento a squadre ha vinto due ori olimpici, a Pechino 2008 e Londra 2012, e tre titoli mondiali (2007, 2008 e 2012). Professionista su strada dal 2007, ha vinto il Tour de France nel 2018, oltre l'E3 Harelbeke nel 2015, la Parigi-Nizza nel 2016, il Giro del Delfinato nel 2018, il Tour de Romandie nel 2021 e il Giro di Svizzera nel 2022.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto a Whitchurch, quartiere nel nord di Cardiff, frequentò la Whitchurch High School e iniziò a praticare ciclismo nel Maindy Flyers Cycling Club al Maindy Stadium all'età di dieci anni,[1] prima di passare a gareggiare in altri club locali, il Cycling Club Cardiff e il Cardiff Just in Front. Seguirono alcuni successi nelle categorie Under-14 e 16, inclusi i campionati nazionali. Passato alla categoria Juniores, nel luglio 2004 riuscì ad aggiudicarsi la medaglia d'argento nella corsa a punti di categoria ai campionati europei di Valencia e il titolo mondiale Juniores nello scratch nella rassegna iridata di Los Angeles.[2][3]

Il talento venne notato dai tecnici federali, e Thomas, neanche diciottenne, venne selezionato per allenarsi alla British Cycling Olympic Academy, l'accademia della pista promossa dalla Federciclismo britannica. A fine 2004 iniziò a partecipare agli eventi di Coppa del mondo Open, ottenendo il secondo posto nello scratch nell'evento di Mosca. Nel febbraio 2005, durante un allenamento a Sydney per la Coppa del mondo, cadde a causa di un pezzo di metallo staccatosi dalla ruota del corridore che lo precedeva, e che si infilò nella sua: cadendo il pezzo di metallo gli entrò nell'addome e gli causò una emorragia interna e la rottura della milza, che successivamente gli venne rimossa.[4][5]

Negli ultimi mesi della stagione 2005, in rappresentanza di una Selezione britannica, partecipò al Tour of Britain su strada, aperto ai professionisti, concludendolo; venne inoltre chiamato dal team Professional Continental Team Wiesenhof per gareggiare da stagista in alcune gare, tra cui il Kampioenschap van Vlaanderen. Nel 2006 fece il suo esordio ai Campionati del mondo su pista Open a Bordeaux, contribuendo alla medaglia d'argento del quartetto britannico, battuto in finale dall'Australia, nell'inseguimento a squadre. Per la maggior parte della stagione su strada corse invece per la formazione dilettantistica britannica Recycling.co.uk, riuscendo a vincere una tappa e la classifica finale della Flèche du Sud in Lussemburgo; verso la fine dell'anno passò invece alla Saunier Duval-Prodir come stagista. In stagione corse ancora alcune gare, come il Tour of Britain e il Tour de Langkawi in Malaysia, con una Selezione britannica.

2007-2012: il professionismo e le vittorie su pista[modifica | modifica wikitesto]

Geraint Thomas durante la prima tappa del Tour de France 2007.
Geraint Thomas al Tour of Britain nel 2009.

2013-2014: gli anni della maturità su strada[modifica | modifica wikitesto]

Apre la stagione 2013, la prima senza gli impegni della pista, con una vittoria di tappa al Tour Down Under in Australia e con il terzo posto finale nella corsa, oltre al successo nella graduatoria a punti e a tre giorni in maglia di leader. Tornato in Europa, è quarto sia all'Omloop Het Nieuwsblad, prima classica stagionale, che all'E3 Harelbeke, mentre al Giro di Baviera conclude secondo nella classifica finale alle spalle di Adriano Malori. In luglio corre il Tour de France, contribuendo come gregario (perlopiù nelle tappe di pianura) al successo finale del capitano Chris Froome; a fine stagione, ai campionati del mondo di Firenze, è infine parte del sestetto Sky che si aggiudica la medaglia di bronzo nella cronometro a squadre iridata.

Nel 2014 si mette in evidenza alla Parigi-Nizza quando, al termine della quarta tappa, indossa la maglia di capoclassifica, che conserva anche al termine della quinta frazione. Perde poi la leadership sull'arrivo in salita di Fayence, quando non riesce a tenere il ritmo di Carlos Betancur;[6] scivolato al secondo posto generale, nella successiva settima tappa cade e viene così tagliato fuori dalla lotta per la classifica finale, e l'indomani si ritira. Ottiene invece risultati positivi nelle classiche del Nord: si piazza infatti terzo all'E3 Harelbeke, battuto allo sprint da Peter Sagan e Niki Terpstra, ottavo al Giro delle Fiandre e settimo, nel gruppetto dei primi inseguitori, alla Parigi-Roubaix.[7] In maggio vince la cronometro e la classifica finale del Giro di Baviera, mentre in luglio corre il Tour de France ancora in appoggio al favorito Chris Froome, che però si ritira.

Subito dopo il Tour de France (concluso al 22º posto) si sposta in Scozia, a Glasgow, per i Giochi del Commonwealth: qui, in rappresentanza del suo Galles, vince la medaglia di bronzo nella cronometro su strada (battuto dagli specialisti Alex Dowsett e Rohan Dennis) e la medaglia d'oro nella prova in linea, corsasi sotto una forte pioggia, grazie a un attacco solitario all'inizio dell'ultimo giro e nonostante una foratura a 6 km dall'arrivo.[8]

2015: i piazzamenti nelle classiche e nelle corse a tappe[modifica | modifica wikitesto]

Geraint Thomas impegnato durante una prova a cronometro alla Parigi-Nizza 2015.
Breve video girato nel 2015.

All'inizio del 2015, sempre in maglia Sky, riesce a vincere una tappa e la classifica finale della Volta ao Algarve in Portogallo,[9] e si piazza quinto alla Parigi-Nizza, vinta dal compagno di squadra Richie Porte. Spostatosi nel nord Europa ancora come capitano del Team Sky per le classiche, vince in solitaria la 58ª edizione della E3 Harelbeke (valida per il World Tour) grazie a un attacco a 4 km dall'arrivo,[10] e conclude terzo alla Gand-Wevelgem, mentre al Giro delle Fiandre è quattordicesimo.

In avvicinamento al Tour de France corre quindi il Tour de Romandie e il Giro di Svizzera. Nella gara romanda veste la maglia di leader al termine della cronometro a squadre di apertura vinta dalla sua Sky,[11] perdendola però già l'indomani, mentre nel giro svizzero riesce a issarsi al secondo posto in graduatoria dopo la tappa di Risch-Rotkreuz e a mantenere la posizione fino al termine nonostante i cambi di leadership: conclude a soli 5" dal vincitore Simon Špilak.[12] Al Tour de France, nonostante gareggi in appoggio del compagno Chris Froome, che vestirà la maglia gialla finale, è ancora protagonista, e si mantiene ai primi posti della classifica per oltre due settimane, tanto da occupare il quarto posto assoluto al termine della diciottesima tappa. Crolla tuttavia durante la frazione di montagna seguente, a La Toussuire, perdendo 22 minuti e retrocedendo fino al quindicesimo posto finale.[13] Chiude la stagione alla Vuelta a España, senza particolari risultati.

2016: la vittoria alla Parigi-Nizza[modifica | modifica wikitesto]

Geraint Thomas festeggia la leadership alla Parigi-Nizza 2016.

Nel febbraio 2016 si aggiudica, come l'anno prima, la classifica finale della Volta ao Algarve davanti a Jon Izagirre e Alberto Contador: a garantirgli il successo sono il secondo posto nella tappa sull'Alto da Fóia e il terzo posto nella cronometro di Sagres. Poche settimane dopo vince anche la prestigiosa Parigi-Nizza: dopo aver conquistato la maglia di leader al termine della penultima tappa, riesce a contenere gli attacchi di Alberto Contador nel corso dell'ultima frazione sul Col d'Èze, imponendosi infine per soli 4" sul corridore spagnolo.[14] Successivamente, dopo essersi piazzato dodicesimo al Giro delle Fiandre e aver saltato la Parigi-Roubaix, corre senza acuti il Tour de Romandie. Si presenta quindi tra i favoriti al via del Giro di Svizzera: nella corsa elvetica, pur arrivando ad occupare il terzo posto della generale dopo cinque giorni di gara, non riesce ad esprimersi adeguatamente e, a causa degli 11 minuti persi nell'ultima tappa a Davos, conclude anonimamente al diciassettesimo posto finale.[15] Al Tour de France subito seguente è ancora al servizio del vittorioso capitano Froome e, come l'anno precedente, conclude quindicesimo. Nel finale di stagione partecipa quindi alle gare su strada dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro, cogliendo l'undicesimo posto in linea e il nono a cronometro, ad alcune prove World Tour e alla prova in linea dei campionati del mondo di Doha, ritirandosi.

Geraint Thomas in maglia gialla durante la terza tappa del Tour de France 2018.

2017: la prima gialla al Tour[modifica | modifica wikitesto]

Apre la stagione 2017 al Tour Down Under, senza risultati. Alla successiva Tirreno-Adriatico vince la seconda tappa, con arrivo sullo strappo di Pomarance, scattando a 4 km dal traguardo e andando a imporsi in solitaria con 9" su Tom Dumoulin e il resto del gruppo.[16] Successivamente corre il Tour of the Alps in preparazione al Giro d'Italia e si impone nella 3ª tappa, su Mikel Landa e Domenico Pozzovivo, raggiungendoli a circa 600 metri dal traguardo e superandoli nettamente allo sprint. Con questo successo conquista anche la maglia di capoclassifica sfilandola a Thibaut Pinot.[17] Sul primo arrivo in salita del Giro d'Italia, sull'Etna, si piazza terzo regolando allo sprint il gruppo dei migliori e risalendo al secondo posto della classifica generale a 6" da Bob Jungels.

Al Tour de France 2017 vince la prima tappa, una cronometro di 14 km a Düsseldorf, indossando per la prima volta in carriera la maglia gialla.[18] Perde il comando della classifica al termine della quinta tappa, con arrivo in salita a La Planche des Belles Filles, in favore del suo capitano Chris Froome. Nel corso della nona frazione, mentre è secondo in classifica a 12" dal capitano, è costretto al ritiro dopo una caduta che gli causa la frattura di una clavicola.[19] Rientra in gara nel finale di stagione piazzandosi settimo al Tour of Britain e terzo, con i compagni del Team Sky, alla prova a cronometro a squadre ai mondiali di Bergen.

2018: la vittoria al Delfinato e al Tour de France[modifica | modifica wikitesto]

Geraint Thomas in maglia gialla durante un attacco in salita al Tour de France 2018 da lui poi vinto.

Apre la stagione 2018 imponendosi nella cronometro individuale della Volta ao Algarve. Dopo essersi piazzato terzo alla Tirreno-Adriatico disputa Parigi-Roubaix e Liegi-Bastogne-Liegi senza ottenere risultati. Rientra in gara al Critérium du Dauphiné; assieme ai compagni del Team Sky vince la cronometro a squadre e poi, due giorni dopo, conquista il primato in classifica piazzandosi secondo sull'arrivo in salita della quinta tappa, vinta da Daniel Martin. Conserva il primato in classifica fino a fine gara.[20] Pochi giorni dopo vince il campionato nazionale a cronometro.[21] Si presenta al via del Tour de France come alternativa allo storico capitano Chris Froome, reduce dal vittorioso Giro d'Italia. Grazie all'ottima cronometro a squadre disputata con i compagni del Team Sky e ad alcuni secondi di abbuono racimolati ai traguardi volanti si presenta al via delle prime tappe di montagna al secondo posto della classifica, con quasi un minuto di vantaggio nei confronti di Froome, danneggiato da una caduta. Nel finale dell'undicesima tappa, con arrivo in salita a La Rosière, raggiunge e supera i fuggitivi Mikel Nieve e Tom Dumoulin, andando a imporsi con 20" proprio sull'olandese e sul compagno Froome. Questo successo gli permette di vestire la maglia gialla.[22] Si ripete il giorno successivo, nella tappa che si conclude all'Alpe d'Huez. Resiste agli attacchi dei migliori e, grazie ad un'accelerazione negli ultimi 200 metri, va a vincere la tappa con una manciata di secondi su Dumoulin, Bardet, Froome e Landa.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Pista[modifica | modifica wikitesto]

Campionati del mondo Juniores, Scratch
UIV Cup Brema Under-23 (con Mark Cavendish)
Campionati britannici, Inseguimento a squadre (con Mark Cavendish, Ed Clancy e Steve Cummings)
Campionati britannici, Scratch
UIV Cup Dortmund Under-23 (con Ben Swift)
Campionati europei, Inseguimento a squadre Under-23 (con Ed Clancy, Ian Stannard e Andrew Tennant)
2ª prova Coppa del mondo 2006-2007, Inseguimento a squadre (Mosca, con Ed Clancy, Paul Manning e Chris Newton)
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Ed Clancy, Bradley Wiggins e Paul Manning)
2ª prova Coppa del mondo 2007-2008, Inseguimento a squadre (Pechino, con Ed Clancy, Steve Cummings e Paul Manning)
4ª prova Coppa del mondo 2007-2008, Inseguimento a squadre (Copenaghen, con Steven Burke, Ed Clancy e Paul Manning)
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Ed Clancy, Bradley Wiggins e Paul Manning)
Giochi della XXIX Olimpiade, Inseguimento a squadre (con Ed Clancy, Paul Manning e Bradley Wiggins)
1ª prova Coppa del mondo 2008-2009, Inseguimento a squadre (Manchester, con Steven Burke, Ed Clancy e Robert Hayles)
Campionati britannici, Inseguimento individuale
1ª prova Coppa del mondo 2009-2010, Inseguimento a squadre (Manchester, con Steven Burke, Ed Clancy e Andrew Tennant)
1ª prova Coppa del mondo 2009-2010, Inseguimento individuale (Manchester)
4ª prova Coppa del mondo 2010-2011, Inseguimento a squadre (Manchester, con Steven Burke, Ed Clancy e Bradley Wiggins)
Campionati europei, Inseguimento a squadre (con Steven Burke, Ed Clancy e Peter Kennaugh)
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Steven Burke, Ed Clancy e Peter Kennaugh)
Giochi olimpici, Inseguimento a squadre (con Steven Burke, Ed Clancy e Peter Kennaugh)

Strada[modifica | modifica wikitesto]

Kuurnse Leieomloop
Kingswood Festival Road Race
Campionati gallesi, Prova in linea
Le Pavé de Roubaix
1ª tappa Acht van Bladel (Bladel > Bladel)
Campionati gallesi, Prova in linea
  • 2006 (Recycling.co.uk, due vittorie)
2ª tappa Flèche du Sud
Classifica generale Flèche du Sud
  • 2010 (Team Sky, una vittoria)
Campionati britannici, Prova in linea
  • 2011 (Team Sky, una vittoria)
Classifica generale Bayern-Rundfahrt
  • 2012 (Team Sky, una vittoria)
Prologo Tour de Romandie (Losanna, cronometro)
  • 2013 (Team Sky, una vittoria)
2ª tappa Tour Down Under (Mount Barker > Rostrevor)
  • 2014 (Team Sky, tre vittorie)
4ª tappa Bayern-Rundfahrt (Wassertrüdingen, cronometro)
Classifica generale Bayern-Rundfahrt
Giochi del Commonwealth, Prova in linea
  • 2015 (Team Sky, tre vittorie)
2ª tappa Volta ao Algarve (Lagoa > Monchique)
Classifica generale Volta ao Algarve
E3 Harelbeke
  • 2016 (Team Sky, due vittorie)
Classifica generale Volta ao Algarve
Classifica generale Parigi-Nizza
  • 2017 (Team Sky, quattro vittorie)
2ª tappa Tirreno-Adriatico (Camaiore > Pomarance)
3ª tappa Tour of the Alps (Villabassa > Funes)
Classifica generale Tour of the Alps
1ª tappa Tour de France (Düsseldorf, cronometro)
  • 2018 (Team Sky, sei vittorie)
3ª tappa Volta ao Algarve (Lagoa, cronometro)
Classifica generale Giro del Delfinato
Campionati britannici di ciclismo su strada, prova a cronometro
11ª tappa Tour de France (Albertville > La Rosière)
12ª tappa Tour de France (Bourg-Saint-Maurice > Alpe d'Huez)
Classifica generale Tour de France
  • 2021 (Ineos Grenadiers, due vittorie)
Classifica generale Tour de Romandie
5ª tappa Giro del Delfinato (Saint-Chamond > Saint-Vallier)
  • 2022 (Ineos Grenadiers, una vittoria)
Classifica generale Giro di Svizzera

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

Westerwald (criterium)
  • 2006 (Saunier Duval - Prodir)
Classifica a punti Flèche du Sud
Classifica giovani Flèche du Sud
Smithfield Circuit (criterium)
1ª tappa Tour of Qatar (West Bay Lagoon, cronosquadre)
Classifica sprint Tour Down Under
Classifica a punti Volta ao Algarve
1ª tappa Tour de Romandie (Vallée de Joux > Juraparc, cronosquadre)
3ª tappa Critérium du Dauphiné (Pont-de-Vaux > Louhans, cronosquadre)

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

2008: 118º
2012: 80º
2017: non partito (13ª tappa)
2020: non partito (4ª tappa)
2023: 2º
2007: 140º
2010: 64º
2011: 31º
2013: 140º
2014: 22º
2015: 15º
2016: 15º
2017: ritirato (9ª tappa)
2018: vincitore
2019: 2º
2021: 41º
2022: 3º
2015: 69º
2023: 31º

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

2011: 60º
2013: ritirato
2014: ritirato
2015: 31º
2016: 169º
2010: 33º
2011: 10º
2013: 41º
2014: 8º
2015: 14º
2016: 12º
2010: 64º
2011: fuori tempo massimo
2013: 79º
2014: 7º
2015: ritirato
2018: ritirato

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi allo sport.»
— 31 dicembre 2008[23]
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi al ciclismo.»
— 28 dicembre 2018[24]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) An interview with Geraint Thomas, su Cyclingnews.com, 5 luglio 2007. URL consultato l'11 marzo 2017.
  2. ^ (EN) European Championships - CC, su Cyclingnews.com, 18 luglio 2004. URL consultato l'11 marzo 2017.
  3. ^ (EN) Thomas takes Gold for Great Britain, su Cyclingnews.com, 28 luglio 2004. URL consultato l'11 marzo 2017.
  4. ^ (EN) Larry Hickmott, Geraint Thomas Recovering from Aussie Crash, su Britishcycling.org.uk, 27 marzo 2005. URL consultato l'11 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2008).
  5. ^ (EN) Thomas in hospital after crashing, su Bbc.co.uk, 18 febbraio 2005. URL consultato l'11 marzo 2017.
  6. ^ Parigi-Nizza, bis di Betancur. Nibali: "Ho speso tanto", su Gazzetta.it, 14 marzo 2014. URL consultato l'11 marzo 2017.
  7. ^ Parigi-Roubaix, a sorpresa trionfa Terpstra, su Gazzetta.it, 13 aprile 2014. URL consultato l'11 marzo 2017.
  8. ^ (EN) Glasgow 2014: Geraint Thomas wins gold in men's road race, su Bbc.com, 3 agosto 2014. URL consultato l'11 marzo 2017.
  9. ^ Doppietta Sky: Froome in Andalusia, Thomas all'Algarve, su Gazzetta.it, 22 febbraio 2015. URL consultato l'11 marzo 2017.
  10. ^ Harelbeke, domina Thomas Cancellara ko, addio Nord, su Gazzetta.it, 27 marzo 2015. URL consultato l'11 marzo 2017.
  11. ^ Romandia, a Sky la cronosquadre, Nibali perde 17”, Quintana a 40”, su Gazzetta.it, 28 aprile 2015. URL consultato l'11 marzo 2017.
  12. ^ A Dumoulin la crono, a Spilak il Giro di Svizzera, su Gazzetta.it, 21 giugno 2015. URL consultato l'11 marzo 2017.
  13. ^ Tour de France, Nibali straordinario sulle Alpi: attacca e arriva in solitaria, su Gazzetta.it, 24 luglio 2015. URL consultato l'11 marzo 2017.
  14. ^ Contador ancora all’attacco, ma la Parigi-Nizza va all’inglese Thomas, su Gazzetta.it, 13 marzo 2016. URL consultato l'11 marzo 2017.
  15. ^ (EN) Geraint Thomas dropped out of Tour de Suisse top 10 after ‘really bad day’, su Cyclingweekly.co.uk, 20 giugno 2016. URL consultato l'11 marzo 2017.
  16. ^ Ciclismo, Tirreno-Adriatico: Thomas si prende la seconda tappa, su Gazzetta.it, 9 marzo 2017. URL consultato l'11 marzo 2017.
  17. ^ cyclingnews.com, http://www.cyclingnews.com/races/tour-of-the-alps-2017/stage-3/results/.
  18. ^ Tour de France 2017: Geraint Thomas vince a Düsseldorf, Chris Froome svetta tra i big. Il Team Sky padrone, Matteo Trentin quinto, su oasport.it. URL consultato il 10 luglio 2017.
  19. ^ Tour de France 2017, cadono e si ritirano Thomas e Porte, su sport.sky.it. URL consultato il 10 luglio 2017.
  20. ^ Geraint Thomas vince il Giro del Delfinato, su sport.sky.it. URL consultato il 29 giugno 2018.
  21. ^ Campionati nazionali, primo titolo a crono per Thomas. In Irlanda è sempre l’ora di Mullen, su cicloweb.it. URL consultato il 29 giugno 2018.
  22. ^ Sky ribalta il Tour: Thomas tappa e maglia, Froome stacca Nibali, su gazzetta.it. URL consultato il 20 luglio 2018.
  23. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 58929, 31 dicembre 2008, p. 23.
  24. ^ New Year Honours List United Kingdom (PDF), su thegazette.co.uk. URL consultato il 28 dicembre 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN243236791 · ISNI (EN0000 0003 6947 2252 · LCCN (ENnb2012009431