Giacinto Paoli

Giacinto Paoli

I Generale del Popolo
Durata mandato1729 - 1736
ContitolareLuiggi Giafferi, Andrea Ceccaldi
Predecessorecarica creata
Successorecarica soppressa

Dati generali
Professionepolitico, militare

Giacinto Paoli (Morosaglia, 1681Napoli, dicembre 1763) è stato un politico, militare e generale italiano, padre di Pasquale Paoli.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Membro di una famiglia di notabili di campagna, fu letterato non privo di conoscenze giuridiche. Sposò Dionisia Valentini dalla quale nel 1725 ebbe il sesto figlio, secondo maschio, Pasquale.[1]

Fu tra i capi dei moti rivoluzionari corsi del 1729[2]. Eletto generalissimo nella consulta di Rustino del 1734, nel 1735 promulga a Corte la prima costituzione democratica della storia.[2] Tale costituzione anticipa e sarà fonte d'ispirazione per le successive costituzioni americana e francese.[2]

Sostenitore di Theodor Stephan von Neuhoff, che lo nominò marchese, continuò la lotta dopo la sconfitta di quest'ultimo ad opera dei francesi comandati da Maillebois.

Nel 1739 fu costretto ad andare in esilio a Napoli dove entrò nelle file dell'esercito di Carlo III, come tenente-colonnello del reggimento corso.[3] Portò con sé a Napoli il figlio quattordicenne Pasquale, che seguirà le lezioni di Antonio Genovesi e frequenterà l'accademia reale della Nunziatella, entrando poi in servizio nel reggimento Corsica e nel Real Farnese a Siracusa e Porto Longone.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ PAOLI, Pasquale, su Treccani. URL consultato il 14 novembre 2020.
  2. ^ a b c Giuseppe Schiavone, La democrazia diretta: un progetto politico per la società di giustizia, Dedalo, 1997, p. 110.
  3. ^ Deputazione di Storia Patria per la Toscana, Archivio storico italiano, Volume 11, Firenze, Leo S. Olschki, 1846.
  4. ^ Filmato audio Dr Divago, Pascal Paoli: l'eroe corso che ha cambiato il mondo., 2 gennaio 2020. URL consultato il 14 novembre 2020.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Parlamento avuto a' popoli di Corsica nel congresso tenuto in Corte, 1735.
Controllo di autoritàVIAF (EN221781844 · ISNI (EN0000 0003 6180 2579 · BNF (FRcb12216674n (data) · WorldCat Identities (ENviaf-221781844