Giorgio Tupini

Giorgio Tupini

Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri
con delega per la Stampa e le Informazioni
Durata mandato27 luglio 1951 –
18 gennaio 1954
Capo del governoAlcide De Gasperi
Giuseppe Pella

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato8 maggio 1948 –
28 gennaio 1954
LegislaturaI, II
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano
CircoscrizioneAncona

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneAvvocato; Giornalista

Giorgio Tupini (Roma, 26 giugno 1922Fiuggi, 23 giugno 2021[1]) è stato un politico e dirigente d'azienda italiano, primo presidente di Fincantieri dal 1959 al 1968.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roma, figlio dell'esponente democristiano e senatore Umberto Tupini, nel 1948 fu nominato capo della segreteria dell'ufficio "studi propaganda e stampa" (Spes) della DC.[2]

Alle elezioni politiche del 1948 conseguì un seggio alla Camera risultando il primo degli eletti con 86.616 preferenze[3] e nel 1951 entrò a far parte del governo De Gasperi VII in qualità di sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, carica alla quale verrà confermato nei governi De Gasperi VIII e Pella. Rieletto deputato alle politiche del 1953 con 57.121 preferenze[4], rassegnò le dimissioni nel 1954, dopo la morte di Alcide De Gasperi.

Successivamente intraprese la carriera di dirigente d'azienda nelle società del gruppo IRI: dal 1955 al 1959 fu amministratore delegato di Navalmeccanica, periodo nel quale fu attuato l'ammodernamento del cantiere di Castellammare di Stabia, dal 1959 al 1968 presidente di Fincantieri[5]; dal 1968 al 1974 presidente e amministratore delegato di Finmeccanica; dal 1974 al 1978 presidente di Alitalia.

Nel 1974 fu nominato cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone, mentre nel 2019 il comune di Fiuggi lo ha insignito della cittadinanza benemerita.

Muore a Fiuggi il 23 giugno 2021, alla vigilia del 99º compleanno[5]. L’annuncio della scomparsa è stato dato a esequie avvenute dalla famiglia, con i figli Claudio, Sergio, Umberto.[5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
«Laureato in giurisprudenza e autore di pubblicazioni giuridiche quali "Il Senato", il "Sistema elettorale danese", etc., è stato amministratore comunale di Roma, deputato e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel VII, VIII, IX Gabinetto De Gasperi e nel successivo Gabinetto Pella. Dopo il periodo dedicato all'attività parlamentare e governativa, ha iniziato quella di dirigente industriale quale Presidente e Amministratore Delegato della Navalmeccanica, dal 1955 al 1959, periodo nel quale fu attuato l'ammodernamento dell'antico cantiere di Castellammare di Stabia. Costituita alla fine del 1959 la "Fincantieri" con il compito di controllare e coordinare le società cantieristiche del Gruppo M, ne è stato il primo Presidente, ricoprendo l'incarico fino a gennaio 1968. Proprio in quegli anni è stato avviato e realizzato un profondo riassetto dei cantieri del Gruppo, culminato nella concentrazione dell"Ansaldo", dei "Cantieri Riuniti dell'Adriatico" e della 'Navalmeccanica' nell"Italcantieri", della quale è stato il primo Presidente dopo la sua costituzione. Dal gennaio 1968 al 1974 ha ricoperto l'incarico di Presidente e Amministratore Delegato della "Finmeccanica", la "holding" che controlla le partecipazioni meccaniche dell'IRI e che ha registrato un importante incremento di produzione e di occupazione raggiungendo il livello di oltre 80.000 addetti. Ha lasciato la Finmeccanica per assumere la Presidenza dell'Alitalia.»
— 1974[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ necrologio, su facebook.com. URL consultato il 27 giugno 2021.
  2. ^ Antonio Gentile, La storia della Democrazia Cristiana : spot di propaganda e locandine., su ilpopolo.news, 6 luglio 2018.
  3. ^ Ministero dell'interno, Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it.
  4. ^ Ministero dell'interno, Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it.
  5. ^ a b c E' morto Giorgio Tupini, primo presidente di Fincantieri | Il Friuli, su www.ilfriuli.it. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  6. ^ Tupini Giorgio, su quirinale.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN237555166 · ISNI (EN0000 0003 8572 8625 · BAV 495/266936 · LCCN (ENnr94015362 · J9U (ENHE987007316148305171