Giovan Domenico Peri

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Il monumento a Giovan Domenico Peri (1911) di Vincenzo Jerace ad Arcidosso

Giovan Domenico Peri (Arcidosso, 1564Arcidosso, 2 aprile 1639) è stato un poeta e drammaturgo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gian Domenico Peri nacque ad Arcidosso sul Monte Amiata da una famiglia di contadini, coltivando la passione per la poesia da autodidatta. Al 1600 risale la sua prima prova poetica importante, Il Caos, ovvero la guerra elementale, poema sacro in ottave sulla Creazione del mondo. Nel 1610 si stabilì a Firenze, dove beneficiò della protezione di Giovan Battista Strozzi il Giovane, che lo introdusse nella cerchia di Cosimo II, ed entrò in contatto con Ottavio Rinuccini e Jacopo Peri, suscitando l'interesse di Galileo Galilei. Fu protetto anche da Giovanni Ciampoli, che lo volle a Roma, dove nel 1632 fu ricevuto da papa Urbano VIII e ammesso all'Accademia degli Umoristi. Tornato al paese natio, vi morì il 2 aprile 1639.[1]

Giovanni Domenico Peri, Fiesole distrutta, Firenze, Zanobi Pignoni, 1619.

Dotato di vena facile e abbondante, compose due poemi epici imitando il Tasso e l'Ariosto (Fiesole distrutta e La rotta navale), vari poemi sacri, tragicommedie spirituali sull'esempio di Giovan Battista Andreini, una tragedia, drammi pastorali, liriche e satire.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pietro Giulio Riga, Giovan Domenico Peri, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 82, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gian Vittorio Rossi, Pinacotheca, Colonia, 1645, p. 88.
  • Gustavo Contri, Biografia di Giovan Domenico Peri, Grosseto, 1886.
  • Antonio Belloni, Gli epigoni della Gerusalemme Liberata, Padova 1893, pp. 175 e 502-503.
  • Umberto Marchesini, Il poeta contadino d'Arcidosso a Firenze, in Archivio storico italiano, vol. 40, n. 248, 1907, pp. 354-360, JSTOR 44459722.
  • Eugenio Lazzareschi, Giovan Domenico Peri, Roma 1909.
  • Eugenio Lazzareschi, Le opere di Giovan Domenico Peri, Lucca 1911.
  • Agostino Morganti, La storia, il paese, la gente: Arcidosso e il suo territorio nelle cartoline degli anni 1900/1960, Arcidosso, C&P Adver Effigi, 2006.

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