Giovanni Giuseppe Canali

Giovanni Giuseppe Canali
patriarca della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato22 giugno 1781 a Cesano
Ordinato presbitero26 maggio 1804 dal cardinale Leonardo Antonelli
Nominato vescovo14 dicembre 1840 da papa Gregorio XVI
Consacrato vescovo27 dicembre 1840 dal cardinale Costantino Patrizi Naro
Elevato arcivescovo24 gennaio 1842 da papa Gregorio XVI
Elevato patriarca24 aprile 1845 da papa Gregorio XVI
Deceduto1º gennaio 1851 (69 anni) a Ferentino
 

Giovanni Battista Giuseppe Canali, anche conosciuto col solo nome di Giovanni Battista, (Cesano, 22 giugno 1781Ferentino, 1º gennaio 1851) è stato un patriarca cattolico e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Basilio Canali e di sua moglie Innocenza Mignocco, frequentò il Collegio Romano. Nel 1802 entrò al servizio della Penitenzieria Apostolica e vi rimase per lungo tempo in posizioni di basso rango. Ricevette l'ordinazione sacerdotale nel 1804 dal cardinale Leonardo Antonelli. Durante l'occupazione francese di Roma fu arrestato nel giugno del 1812, rifiutando di prestare il giuramento richiesto, e fu deportato prima a Civitavecchia, poi a Corneto[non chiaro] e infine a Bastia, in Corsica. Da lì tornò a Roma nel maggio 1814. Con la sua nomina a segretario del vicariato di Roma il 27 agosto 1829, lasciò la penitenzieria. Papa Pio VIII fece di lui il suo confessore.

Papa Gregorio XVI lo nominò vescovo di Ferentino il 14 dicembre 1840. Fu consacrato vescovo il 27 dicembre 1840 a Roma dal cardinale prefetto della Congregazione dei vescovi e regolari, Costantino Patrizi Naro, co-consacranti l'arcivescovo Fabio Maria Asquini, segretario della Congregazione per vescovi e regolari, e il vescovo Giuseppe Maria Castellani, O.E.S.A.

Dopo solo due anni divenne canonico di San Giovanni in Laterano e il 24 gennaio 1842 fu elevato arcivescovo titolare di Colossi e deputato di Roma. Il 1º febbraio 1842 divenne consultore del Sant'Uffizio e l'11 luglio 1844 esaminatore di vescovi in diritto canonico. Gregorio XVI, infine, lo elevò il 24 aprile 1845 a patriarca titolare di Costantinopoli.

Morì a Ferentino a causa di un ictus e fu sepolto nella chiesa locale di Santa Maria della Pace.[1]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Segretario della Congregazione per il clero Successore
Giuseppe Antonio Sala 30 settembre 1831 - 24 gennaio 1842 ?
Predecessore Vescovo di Ferentino Successore
Vincenzo Macioti 14 dicembre 1840 - 24 gennaio 1842 Antonio Benedetto Antonucci
Predecessore Arcivescovo titolare di Colossi Successore
Alberto Maria Capobianco 24 gennaio 1842 - 24 aprile 1845 Alessandro Macioti
Predecessore Vicegerente della diocesi di Roma Successore
Giuseppe Maria Vespignani 24 gennaio 1842 - 1º gennaio 1851 Antonio Ligi Bussi, O.F.M.Conv.
Predecessore Patriarca titolare di Costantinopoli Successore
Fabio Maria Asquini 24 aprile 1845 - 1º gennaio 1851 Alessandro Macioti
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