Giovanni IV del Portogallo

Giovanni IV del Portogallo
Giovanni IV di Braganza ritratto da Pieter Paul Rubens nel 1628 circa, Castello Reale di Varsavia
Re di Portogallo e dell'Algarve
Stemma
Stemma
In carica1º dicembre 1640 –
6 novembre 1656
Incoronazione15 dicembre 1640
PredecessoreFilippo III
SuccessoreAlfonso VI
Altri titoliDuca di Braganza
NascitaVila Viçosa, 18 marzo 1604
MorteLisbona, 6 novembre 1656 (52 anni)
Luogo di sepolturaPantheon del Casato di Braganza
Casa realeBraganza[1]
PadreTeodosio II di Braganza
MadreAna de Velasco y Girón
ConsorteLuisa di Guzmán
FigliTeodosio
Giovanna
Caterina
Alfonso
Pietro
ReligioneCattolicesimo
Firma

Giovanni IV (in portoghese João IV de Portugal) detto il Fortunato (soprannominato anche il Restauratore e, persino, il Musico; Vila Viçosa, 18 marzo 1604Lisbona, 6 novembre 1656) è stato un nobile portoghese, primo re del Portogallo appartenente alla dinastia di Braganza.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovinezza[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni era il figlio di Teodosio II di Braganza, e di sua moglie, Ana de Velasco y Girón, figlia del duca Juan Fernández de Velasco. Succedette a suo padre come Duca di Braganza[2] quando quest'ultimo morì pazzo nel 1630, ereditando una delle più ricche, per domini territoriali, case ducali di tutta Europa.

Da parte di padre, era il pronipote del re Manuele I, tramite Caterina di Guimarães[3][4], che nel 1580 aveva reclamato la corona portoghese e scatenato la lotta per il trono del Portogallo.

Regno[modifica | modifica wikitesto]

Ascesa al trono[modifica | modifica wikitesto]

Alla morte di Filippo II di Portogallo (III di Spagna), gli successe il figlio Filippo III (IV di Spagna), che aveva un approccio diverso alle questioni portoghesi. Le tasse sui mercanti portoghesi furono aumentate, la nobiltà portoghese iniziò a perdere la sua influenza e le cariche governative in Portogallo furono sempre più occupate dagli spagnoli. Alla fine, Filippo III cercò di rendere il Portogallo una provincia spagnola, il che significa che i nobili portoghesi avrebbero perso tutto il loro potere.

Questa situazione culminò in una rivoluzione organizzata dalla nobiltà e dalla borghesia[1], avvenuta il 1 dicembre 1640, sessant'anni dopo l'ascesa di Filippo II di Spagna al trono del Portogallo. Un complotto fu pianificato da diversi associati, noti come i Quaranta Cospiratori, che uccisero il Segretario di Stato, Miguel de Vasconcelos, e imprigionarono la cugina del re, Margherita di Savoia, viceregina del Portogallo, che governava il paese in nome del re. Le truppe di Filippo all'epoca stavano combattendo la Guerra dei Trent'anni e stavano anche affrontando una rivoluzione in Catalogna che ostacolò gravemente la capacità della Spagna di reprimere la ribellione.

Nel giro di poche ore e con il sostegno popolare, Giovanni fu acclamato re Giovanni IV del Portogallo (secondo la leggenda, con la persuasione della moglie) rivendicando la legittima successione attraverso la nonna Caterina, duchessa di Braganza. Il conseguente conflitto con la Spagna portò il Portogallo nella Guerra dei Trent'anni come, almeno, un attore periferico. Dal 1641 al 1668, periodo durante il quale le due nazioni erano in guerra, la Spagna cercò di isolare militarmente e diplomaticamente il Portogallo, e il Portogallo cercò di trovare le risorse per mantenere la sua indipendenza attraverso alleanze politiche e mantenimento delle sue entrate coloniali.

Proclamazione di Giovanni IV come re del Portogallo (1908), dipinto di Veloso Salgado nel Museo Militare, Lisbona.

Guerra di Restaurazione[modifica | modifica wikitesto]

La sua ascesa portò a una lunga guerra con la vicina Spagna, un conflitto noto come Guerra di restaurazione portoghese, che si concluse con il riconoscimento dell'indipendenza portoghese in un regno successivo (1668). Il Portogallo firmò lunghe alleanze con Francia (1 giugno 1641) e Svezia (agosto 1641) ma per necessità i suoi unici contributi nella Guerra dei Trent'anni furono sul campo contro la Spagna e contro le invasioni olandesi nelle colonie portoghesi.

Venne eletto come primo ministro Francisco de Lucena, il quale cercò di evitare la formazione di un partito filocastigliano. Ma in ogni caso molti nobili fuggirono in Spagna e l'arcivescovo di Braga iniziò ad organizzare una cospirazione per uccidere il re e per far tornare al potere Filippo IV di Spagna. Di questo gruppo di cospiratori fecero parte molti nobili, ma quando gli organizzatori cercarono di avvicinare anche il conte di Vimioso, questi svelò tutto al re Giovanni IV, il quale fece arrestare i cospiratori e li fece decapitare.

Il periodo dal 1640 al 1668 fu caratterizzato da periodiche scaramucce tra Portogallo e Spagna, nonché da brevi episodi di guerra più grave, in gran parte causati da intrecci spagnoli e portoghesi con potenze non iberiche. La Spagna fu coinvolta nella guerra dei trent'anni fino al 1648 e nella guerra franco-spagnola fino al 1659, mentre il Portogallo fu coinvolto nella guerra olandese-portoghese fino al 1663. In Spagna, una forza d'invasione portoghese sconfisse gli spagnoli a Montijo, vicino a Badajoz, in 1644.

All'estero, gli olandesi conquistarono la Malacca portoghese (gennaio 1641) e l'imam dell'Oman conquistò Muscat (1650). Tuttavia, i portoghesi, pur dovendo dividere le loro forze tra Europa, Brasile e Africa, riuscirono a riconquistare Luanda, nell'Angola portoghese, dagli olandesi nel 1648 e, nel 1654, avevano recuperato il nord del Brasile, che di fatto cessò di essere una colonia olandese. Ciò fu contrastato dalla perdita del portoghese Ceylon (l'attuale Sri Lanka) a causa degli olandesi, che presero Colombo nel 1656.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 12 gennaio 1633, Luisa di Guzmán (13 ottobre 1613-27 febbraio 1666)[5], figlia di Juan Manuel Pérez de Guzmán, VIII duca di Medina Sidonia. Ebbero sette figli.

Ebbe una figlia illegittima:

  • Maria di Braganza (30 aprile 1644-7 febbraio 1693)

Morte ed eredità[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni IV morì il 6 novembre 1656 e gli successe il figlio Alfonso VI. Sua figlia, Caterina, sposò il re Carlo II d'Inghilterra, portando in dote la città di Bombay. La sua salma fu inumata nel Pantheon dei Braganza nel monastero di São Vicente de Fora.

Giovanni IV era un mecenate della musica e delle arti e un compositore notevolmente sofisticato. Durante il suo regno raccolse una delle biblioteche più grandi del mondo, ma fu distrutta dal terremoto di Lisbona del 1755.

Nel 1646, dietro sua iniziativa, venne avviato in Portogallo il culto dell'Immacolata Concezione, che egli proclamò protettrice del regno. Decise pure che i monarchi portoghesi non portassero più in testa la corona, che da allora fu posta su un cuscino accanto al re.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Teodosio I di Braganza Giacomo di Braganza  
 
Leonor de Mendoza  
Giovanni I di Braganza  
Isabel de Lencastre Dinis di Braganza, conte di Lemos  
 
Beatriz de Castro Osório  
Teodosio II di Braganza  
Eduardo d'Aviz Manuele I del Portogallo  
 
Maria d'Aragona  
Caterina di Guimarães  
Isabel di Braganza Giacomo di Braganza  
 
Leonor de Mendoza  
Giovanni IV del Portogallo  
Íñigo Fernández de Velasco Juan Sancho de Tovar, I marchese di Berlanga  
 
María Girón  
Juan Fernández de Velasco  
Maria Angela de Aragón y Guzmán Juan Alfonso Pérez de Guzmán, sesto duca di Medina Sidonia  
 
Ana de Aragón y de Gurrea  
Ana de Velasco y Girón  
Pedro Téllez-Girón, I duca di Osuna Juan Téllez-Girón, IV conte di Ureña  
 
María de la Cueva y Toledo  
Maria Tellez-Giron  
Leonor Ana de Guzmán y Aragón Juan Alfonso Pérez de Guzmán, sesto duca di Medina Sidonia  
 
Ana de Aragón y de Gurrea  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (PT) Luís Reis Torgal, A Restauração – Sua Dinâmica Sócio-política, in Ideologia Política e Teoria do Estado na Restauração, I, Coimbra, Biblioteca Geral da Universidade de Coimbra, 1981, pp. 69–85, ISBN 9789726160823.
  2. ^ Thomas Henry Dyer, 1593–1721, p. 340. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  3. ^ a b Hugh Chisholm, The encyclopædia britannica: a dictionary of arts, sciences …, vol. 22, The encyclopedia, p. 148. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  4. ^ Frances Gardiner Davenport, European Treaties Bearing on the History of the United States and Its Dependencies to 1648, The Lawbook Exchange, 2004, p. 324, ISBN 978-1-58477-422-8. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  5. ^ Thomas Bourn, A Concise Gazetteer of the Most Remarkable Places in the World; with brief notices of the principal historical events ... connected with them, etc., 1815, p. 413.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re del Portogallo Successore
Indipendenza dalla Spagna di Filippo III 1º dicembre 1640 - 6 novembre 1656 Alfonso VI
Controllo di autoritàVIAF (EN280873213 · ISNI (EN0000 0001 2098 5087 · SBN SBLV276600 · BAV 495/138209 · CERL cnp00552590 · Europeana agent/base/147467 · LCCN (ENn83041830 · GND (DE119308169 · BNF (FRcb12861464n (data) · J9U (ENHE987007506487705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83041830