Giuseppe Alleruzzo

Giuseppe Alleruzzo detto Pippo (Paternò, 21 febbraio 1935[1]Paternò, 29 maggio 2019) è stato un mafioso e collaboratore di giustizia italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cognato di Francesco Ferrera detto "Cavadduzzu" (primo cugino del boss catanese Benedetto Santapaola)[2][3] e boss mafioso della sua città natale, dopo l'omicidio del figlio, Santo, e della moglie, Lucia Anastasi, avvenuti fra luglio e agosto 1987[4], decise di collaborare con la giustizia, permettendo la ricostruzione degli omicidi commessi da Cosa nostra nel cosiddetto "triangolo della morte" compreso tra i paesi di Adrano, Paternò e Biancavilla, a seguito della violenta guerra scoppiata fra il 1981 e il 1987 per l'omicidio di Antonino Scalisi, vecchio capomafia di Adrano legato ai clan Ferlito-Pillera e Laudani[2][5][6].

Arrestato nel 1986 dopo dieci anni di latitanza a casa della sua amante[3], dopo gli omicidi dei familiari del 1987, chiese un colloquio con il sostituto procuratore Giuseppe Gennaro per iniziare la collaborazione[5]. Le sue dichiarazioni permisero ai carabinieri di colpire con 81 arresti le cosche di Paternò, Belpasso, Biancavilla, Adrano e Palagonia[5][7]. È stato accusato degli omicidi di Placido e Antonino Fiorello e di Angelo Ingrassia[5]. Il maxi-processo scaturito dalle sue dichiarazioni che contava ben 95 imputati appartenenti alle cosche catanesi si concluse nel 1992 con diciannove condanne all'ergastolo[6].

Nel 1997 venne attuata un'altra vendetta nei suoi confronti: venne ucciso a Paternò il nipote omonimo Giuseppe Alleruzzo, e in seguito un altro esponente del clan Luigi Panebianco[8]. Tornato in libertà nel 2009[1], il boss paternese fu nuovamente arrestato nel 2012 nel suo podere in contrada Porrazzo, dove i carabinieri hanno trovato armi, munizioni e droga: sembra infatti che Alleruzzo, la cui collaborazione con la giustizia è stata discontinua, volesse riorganizzare il proprio clan[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Da un servizio televisivo mandato in onda dal notiziario dell'emittente Ciak Telesud del 17 ottobre 2012
  2. ^ a b Morto Alleruzzo, lo storico boss di Paternò con la mafia nelle vene, su lasicilia.it, 29 maggio 2019. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  3. ^ a b CATTURATO UNO DEI CAPI DELLA MAFIA CATANESE - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 18 febbraio 1986. URL consultato il 14 settembre 2021.
  4. ^ CATANIA, UCCIDONO LA MOGLIE DEL BOSS - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 12 agosto 1987. URL consultato il 14 settembre 2021.
  5. ^ a b c d Angelo Vecchio, con la collaborazione di Andrea Cottone, La mafia dalla A alla Z - Piccola enciclopedia di Cosa nostra, Palermo, Novantacento, 2012, pagina 14, ISBN 9788896499306.
  6. ^ a b STANGATA SUI CLAN CATANESI, 19 ERGASTOLI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 18 giugno 1992. URL consultato il 21 settembre 2021.
  7. ^ BLITZ PER 51 OMICIDII DI MAFIA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 4 marzo 1989. URL consultato il 14 settembre 2021.
  8. ^ Terza vendetta contro il capoclan: gli hanno ucciso moglie e figlio - Corriere della Sera, 4 marzo 1997, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 19 ottobre 2012.
  9. ^ Arsenale da boss: un arresto a Paternò - Giornaledisicilia.it, 18 ottobre 2012, su gds.it. URL consultato il 19 ottobre 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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