Governo Boselli

Governo Boselli
StatoBandiera dell'Italia Italia
Presidente del ConsiglioPaolo Boselli
CoalizioneUnità nazionale
LegislaturaXXIV
Giuramento19 giugno 1916
Dimissioni26 ottobre 1917
Governo successivoOrlando
30 ottobre 1917
Salandra II Orlando

Il governo Boselli è stato in carica dal 19 giugno 1916[1] al 30 ottobre 1917[2] per un totale di 498 giorni, ovvero 1 anno, 4 mesi e 11 giorni.

Questo fu l'esecutivo che, nell'ambito della prima guerra mondiale, dichiarò guerra alla Germania (27 agosto 1916)[3].

Appena giunsero a Montecitorio le notizie relative alla drammatica sconfitta di Caporetto, un ordine del giorno favorevole al governo venne respinto con 314 no e 96 sì: la Camera votò in via amministrativa l'esercizio provvisorio dell'anno in corso, dopodiché - il 26 ottobre - il Capo del Governo annunciò ai due rami del Parlamento le sue dimissioni. Oltre alla batosta militare, Paolo Boselli pagava per la fiducia che aveva sempre accordato al generale Luigi Cadorna[4].

Compagine di governo[modifica | modifica wikitesto]

Provenienza geografica[modifica | modifica wikitesto]

La provenienza geografica dei membri del Governo si può così riassumere:

Regione Presidente Ministri Totale
Lombardia - 5 5
Emilia-Romagna - 4 4
Piemonte - 4 4
Campania - 3 3
Calabria - 3 3
Toscana - 2 2
Liguria 1 - 1
Sicilia - 1 1
Lazio - 1 1

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Carica Titolare Sottosegretari
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente del Consiglio dei ministri Paolo Boselli (UL) Carica non assegnata
Ministri senza portafoglio
Ministri senza portafoglio Enrico Arlotta (UL)

(dal 19 giugno 1916 fino al 22 giugno 1916 e dal 16 giugno 1917)

Vittorio Scialoja (UL)
Leonardo Bianchi (UL)
Leonida Bissolati Bergamaschi (PSRI)
Giuseppe de Nava (UL)

(fino al 22 giugno 1916)

Ubaldo Comandini (PRI)
Giovanni Raineri (UL)

(fino al 22 giugno 1916)

Ministero Ministri Sottosegretari di Stato
Affari esteri Sidney Sonnino(UL)
Interno Vittorio Emanuele Orlando (UL)
Agricoltura Giovanni Raineri (UL)

(dal 22 giugno 1916)

Industria, Commercio e Lavoro[5] Giuseppe de Nava (UL)

(dal 22 giugno 1916)

Colonie Gaspare Colosimo (UL)
Finanze Filippo Meda (Ind.)
Tesoro Paolo Carcano (UL)
Giustizia e Affari di Culto Ettore Sacchi (PR)
Trasporti Marittimi e Ferroviari[6] Enrico Arlotta (UL)

(fino al 22 aprile 1917)

Ivanoe Bonomi (PSRI)

(ad interim, dal 22 aprile 1917 al 15 giugno 1927)

Riccardo Bianchi (Ind.)

(dal 15 giugno 1917)

Guerra Paolo Morrone (Ind.)

(fino al 14 giugno 1917)

Gaetano Giardino (Ind.)
Lavori Pubblici Ivanoe Bonomi (PSRI)
Marina Camillo Corsi (Ind.)

(fino al 14 giugno 1917)

Arturo Triangi di Maderno e Laces (Ind.)

(dal 15 giugno 1917 al 16 luglio 1917)

Alberto Del Bono (Ind.)

(dal 17 luglio 1917)

Poste e Telegrafi Luigi Fera (PR)
Pubblica Istruzione Francesco Ruffini (Ind.)
Armi e Munizioni[7] Alfredo Dallolio (Ind.)

(dal 17 luglio 1917)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Re riceve il giuramento dei nuovi Ministri, su archiviolastampa.it, La Stampa, 20 giugno 2016, p. 1.
  2. ^ Il nuovo Ministero costituito, su archiviolastampa.it, 31 ottobre 1917, p. 1.
  3. ^ I rapporti italo-germanici - Il convegno di Pallanza - Dichiarazione di guerra dell'Italia alla Germania
  4. ^ PERSONAGGI DELLA GRANDE GUERRA Paolo Boselli
  5. ^ Il Ministero dell'Industria, del Commercio e del Lavoro è stato istituito con R.D. n. 755 del 22 giugno 1916.
  6. ^ Ministero istituito con R.D. n. 756 del 22 giugno 1916
  7. ^ Ministero istituito con R.D. n. 980 del 16 giugno 1917

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