Gran Premio di Spagna 1975

Bandiera della Spagna Gran Premio di Spagna 1975
254º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 4 di 14 del Campionato 1975
Data 27 aprile 1975
Nome ufficiale XXI Gran Premio de España
Luogo Montjuïc
Percorso 3,791 km
Circuito cittadino
Distanza 29[1] giri, 109,939 km
Clima Soleggiato
Note Gara interrotta per incidente al 29º giro con punteggi finali dimezzati
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti
Ferrari in 1'23"4 Parnelli-Ford Cosworth in 1'25"1
(nel giro 14)
Podio
1. Bandiera della Germania Jochen Mass
McLaren-Ford Cosworth
2. Bandiera del Belgio Jacky Ickx
Lotus-Ford Cosworth
3. Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann
Brabham-Ford Cosworth

Il Gran Premio di Spagna 1975 è stata la quarta prova della stagione 1975 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 27 aprile 1975 sul Circuito del Montjuïc a Barcellona. La gara è stata vinta dal tedesco Jochen Mass su McLaren-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del primo, e unico, successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il belga Jacky Ickx su Lotus-Ford Cosworth e l'argentino Carlos Reutemann su Brabham-Ford Cosworth.

La gara venne interrotta dopo 29 giri per un incidente occorso alla Hill di Rolf Stommelen, che piombò sugli spettatori, provocando cinque vittime. Così, per la prima volta, solo la metà dei punti venne assegnata. Lella Lombardi, giungendo sesta, fu la prima donna pilota a ottenere punti iridati. A causa dell'interruzione la gara durò solo 42 minuti, 53 secondi e 700 millesimi, risultando così la più corta della storia del mondiale, fino al Gran Premio d'Australia 1991.[2]

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Qualche settimana prima del gran premio il Montjuïc, zona nella quale veniva allestito il tracciato provvisorio che ospitava il gran premio, venne visitato da Jean-Pierre Beltoise, in rappresentanza della GPDA e da un ingegnere della CSI, che suggerirono di alzare una terza fascia di guard rails nei punti più esposti del tracciato.[3]

Già al mercoledì scoppiarono le polemiche sulla sicurezza del circuito. I piloti membri della GPDA criticarono il modo con cui erano stati montati i guardrail. Decisero perciò di scendere in sciopero e boicottare le prove.

La Hill ribattezzò ufficialmente la Lola T371, utilizzata nel Gran Premio del Sudafrica, col proprio nome di Hill GH1, debuttando perciò come costruttore, in una gara valida per il mondiale; la casa inglese aveva già utilizzato il proprio nome nella Race of Champions. La Williams presentò il modello FW04, affidato al solo Arturo Merzario.

Aspetti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Il pilota britannico Tony Brise fece il suo esordio nel mondiale di Formula 1, prendendo il posto di Jacques Laffite alla Williams, impegnato nell'ADAC-Eiffelrennen di Formula 2. Inizialmente al posto del pilota francese era stato indicato il pilota italiano Giorgio Pianta.[4]

Il francese François Migault, che aveva corso nel 1974 con la BRM sostituì Graham Hill alla scuderia eponima.[4] Fecero il loro esordio nel campionato mondiale di F1 anche il pilota australiano Alan Jones al volante di una Hesketh della Custom Made Harry Stiller Racing e l'olandese Roelof Wunderink sull'Ensign. Il team britannico aveva saltato le prime tre gare della stagione, mancando in F1 dal Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1974.

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Al venerdì i piloti decisero di non prendere parte alle prove vista la pericolosità dei guard rails. Effettuarono dei giri solo Jacky Ickx e Vittorio Brambilla.[3]

L'organizzazione perciò decise di rimontarli, venendo aiutata in questo anche dai meccanici delle scuderie.[5]

Al sabato, alcuni piloti (tra cui Fittipaldi, Lauda, Hill e Jarier) effettuarono un sopralluogo a piedi sulla pista, accompagnati da un delegato della CSI. Dall'ispezione i piloti espressero le loro perplessità sulla situazione del tracciato.

Dopo una riunione della GPDA, i piloti annunciarono di non voler prendere parte alle prove. Alcuni piloti però (Mario Andretti, Jacky Ickx, Bob Evans), non appartenenti all'organizzazione, erano invece propensi a correre. La CSI spinse i piloti a partecipare alle prove e un ulteriore riunione tra i piloti evidenziò una spaccatura nel fronte dei corridori. Il primo turno del sabato vide solo Wunderink, Evans e Ickx effettuare qualche giro del tracciato.

Un'ulteriore riunione tra piloti intese mettere ai voti la decisione di partecipare o meno alla gara. Sulla decisione gravò però la minaccia degli organizzatori di far sequestrare le vetture dalla Guardia Civil, all'interno dello Stadio Olimpico, utilizzato come paddock. Tale sequestro avrebbe bloccato le vetture in Spagna per alcuni mesi. Tale minaccia spinse così le scuderie e i piloti a prendere parte al turno di prove che iniziò alle ore 16.

Il campione del mondo uscente Emerson Fittipaldi decise però di percorrere lentamente la pista, compiendo i 3 giri previsti dal regolamento e ritirarsi nei box senza prendere parte né al resto delle prove né alla gara.

La pole venne conquistata da Niki Lauda, per la decima volta nella carriera. Per la Ferrari si trattò della prima pole dal Gran Premio d'Italia 1974. Clay Regazzoni completò la prima fila per la casa italiana. Patrick Depailler ebbe un incidente ma fortunatamente i guard-rails resistettero all'urto[6]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella sessione di qualifica[7] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Squadra Tempo Griglia
1 12 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera dell'Italia Ferrari Scuderia Ferrari SpA SEFAC 1'23"4 1
2 11 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera dell'Italia Ferrari Scuderia Ferrari SpA SEFAC 1'23"5 2
3 24 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth Hesketh Racing 1'23"8 3
4 27 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera degli Stati Uniti Parnelli-Ford Cosworth Vel's Parnelli Jones Racing 1'23"9 4
5 9 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth Beta Team March 1'24"2 5
6 18 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth Team Surtees 1'24"3 6
7 4 Bandiera della Francia Patrick Depailler Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth Elf Team Tyrrell 1'24"4 7
8 16 Bandiera del Regno Unito Tom Pryce Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth UOP Shadow Racing Team 1'24"5 8
9 22 Bandiera della Germania Rolf Stommelen Bandiera del Regno Unito Hill-Ford Cosworth Embassy Racing with Graham Hill 1'24"7 9
10 17 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jarier Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth UOP Shadow Racing Team 1'25"0 10
11 2 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth Marlboro Team Texaco 1'25"2 11
12 5 Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth John Player Team Lotus 1'25"3 12
13 3 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth Elf Team Tyrrell 1'25"4 13
14 8 Bandiera del Brasile Carlos Pace Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth Martini Racing 1'25"8 14
15 7 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth Martini Racing 1'25"8 15
16 6 Bandiera del Belgio Jacky Ickx Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth John Player Team Lotus 1'26"3 16
17 28 Bandiera degli Stati Uniti Mark Donohue Bandiera degli Stati Uniti Penske-Ford Cosworth Penske Cars 1'26"3 17
18 21 Bandiera del Regno Unito Tony Brise Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth Frank Williams Racing Cars 1'26"4 18
19 31 Bandiera dei Paesi Bassi Roelof Wunderink Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth HB Bewaking Team Ensign 1'26"6 19
20 25 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth Custom Made Harry Stiller Racing 1'26"7 20
21 30 Bandiera del Brasile Wilson Fittipaldi Bandiera del Brasile Copersucar-Ford Cosworth Copersucar-Fittipaldi 1'27"2 21
22 23 Bandiera della Francia François Migault Bandiera del Regno Unito Hill-Ford Cosworth Embassy Racing with Graham Hill 1'27"9 22
23 14 Bandiera del Regno Unito Bob Evans Bandiera del Regno Unito BRM Stanley BRM 1'28"8 23
24 10 Bandiera dell'Italia Lella Lombardi Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth Lavazza March 1'30"3 24
25 20 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth Frank Williams Racing Cars 1'54"3 25
26 1 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth Marlboro Team Texaco 2'10"2 26

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

L'italiana Lella Lombardi, sesta al traguardo, fu la prima donna ad andare a punti in un Gran Premio di Formula 1

I due ferraristi Niki Lauda (in pole) e Clay Regazzoni, qualificati in prima fila, si eliminarono a vicenda all'inizio della gara. Alla partenza Mario Andretti sulla Parnelli colpì il retro della Ferrari di Lauda, che a sua volta finì contro Regazzoni. Lauda si ritirò subito, mentre Regazzoni tornò ai box per poi ripartire. Patrick Depailler si ritirò anch'egli al primo giro per un problema alle sospensioni, mentre Wilson Fittipaldi e Arturo Merzario si ritirarono per protesta contro la situazione del tracciato.

Andò in testa perciò James Hunt davanti ad Andretti, con John Watson terzo, Rolf Stommelen quarto, Brambilla quinto, e Carlos Pace sesto.

Al quarto giro, il motore della Tyrrell di Jody Scheckter andò in fumo, e la perdita d'olio che seguì causò degli incidenti per Alan Jones e Mark Donohue. Tre giri dopo fu Hunt a perdere il controllo su una macchia d'olio e sbattere. I primi tre perciò diventarono Andretti, Watson e Stommelen. La vettura di Watson ebbe delle forti vibrazioni che costrinsero il pilota al ritiro. La vettura di Andretti ebbe invece un problema alle sospensioni che fecero abbandonare al pilota la vetta della gara dopo sette giri. La Parnelli fece però segnare il giro più veloce, primo e unico nella sua storia nel mondiale.

Jean-Pierre Jarier e Brambilla si fermarono per cambiare gli pneumatici, mentre Tom Pryce e Tony Brise si tamponarono, e furono costretti al ritiro. Stommelen, con la Lola-Hill, si pose in testa, seguito da Pace, Ronnie Peterson, Jochen Mass e Ickx. Al giro numero 24 Peterson uscì dopo il tamponamento a François Migault, durante un doppiaggio.

Due giri dopo la tragedia che segnerà la gara e il futuro del circuito: si staccò l'alettone dalla vettura di Stommelen, facendo sbattere violentemente contro le barriere la vettura stessa, proprio nel punto in cui suoi stessi meccanici erano andati ad aiutare per rimontarle. La vettura, dopo averle colpite, carambolò in mezzo alla pista, colpì le barriere sul lato opposto, s'impennò, volando oltre le barriere stesse; Stommelen si ruppe le gambe, mentre 4 persone persero la vita (lo spettatore Andres Ruiz Villanova, i giornalisti Mario de Roia e Antonio Font Bayarri e il commissario antincendio, Joakuin Morera), anche se inizialmente venne indicata un'ulteriore vittima. Pace, che sopraggiungeva, per evitare la vettura di Stommelen ebbe anche lui un incidente.[8]

Nel caos la gara proseguì per 4 giri, Mass passò Ickx e si pose in testa. Al giro 29, la gara venne definitivamente interrotta: Mass ne fu il vincitore, Ickx secondo, con Carlos Reutemann che completò il podio. Jean-Pierre Jarier fu quarto, Brambilla quinto, e, per la prima volta nel mondiale, una donna, Lella Lombardi giunse a punti, sesta. Siccome la gara fu interrotta prima del raggiungimento del 75% della lunghezza prevista, per la prima volta venne attribuito metà punteggio.

Sarà questa la prima ed unica vittoria per Mass, la terza ed ultima per un pilota tedesco fino all'era Schumacher. L'ultima vittoria tedesca era stata quella di Wolfgang von Trips nel Gran Premio di Gran Bretagna 1961.

Per l'unica volta nella storia della Formula 1, il podio è interamente costituito da piloti partiti fuori dalla top 10 in griglia.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati del gran premio[9] sono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos.Griglia Punti
1 2 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 29 42'53"7 11 4,5
2 6 Bandiera del Belgio Jacky Ickx Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 29 + 1"1 16 3
3 7 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth 28 + 1 Giro 15 2
4 17 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jarier Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 28 + 1 Giro[10] 10 1,5
5 9 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 28 + 1 Giro 5 1
6 10 Bandiera dell'Italia Lella Lombardi Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 27 + 2 Giri 24 0,5
7 21 Bandiera del Regno Unito Tony Brise Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 27 + 2 Giri 18  
8 18 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 26 + 3 Giri 6  
NC 11 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera dell'Italia Ferrari 25 Non Classificato 2  
Rit 22 Bandiera della Germania Rolf Stommelen Bandiera del Regno Unito Hill-Ford Cosworth 25 Incidente 9  
Rit 8 Bandiera del Brasile Carlos Pace Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth 25 Incidente 14  
Rit 16 Bandiera del Regno Unito Tom Pryce Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 23 Incidente 8  
Rit 5 Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 23 Sospensione 12  
Rit 31 Bandiera dei Paesi Bassi Roelof Wunderink Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 20 Trasmissione 19  
NC 23 Bandiera della Francia François Migault Bandiera del Regno Unito Hill-Ford Cosworth 18 Non Classificato 22  
Rit 27 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera degli Stati Uniti Parnelli-Ford Cosworth 16 Sospensione 4  
Rit 14 Bandiera del Regno Unito Bob Evans Bandiera del Regno Unito BRM 7 Alimentazione 23  
Rit 24 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth 6 Incidente 3  
Rit 3 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 3 Motore 13  
Rit 28 Bandiera degli Stati UnitiMark Donohue Bandiera degli Stati Uniti Penske-Ford Cosworth 3 Incidente 17  
Rit 25 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth 3 Incidente 20  
Rit 4 Bandiera della Francia Patrick Depailler Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1 Incidente 7  
Rit 30 Bandiera del Brasile Wilson Fittipaldi Bandiera del Brasile Copersucar-Ford Cosworth 1 Ritiro volontario 21  
Rit 20 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 1 Ritiro volontario 25  
Rit 12 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera dell'Italia Ferrari 0 Incidente 1  
NP 1 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 0 Non parte 26  

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Piloti

Costruttori

Motori

Giri al comando

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Decisioni della giuria[modifica | modifica wikitesto]

Jean-Pierre Jarier venne penalizzato di un giro per aver ignorato le bandiere gialle.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Originariamente prevista su 75 giri, pari a 284,25 km, venne interrotta dopo 29 giri per incidente.
  2. ^ (FR) Statistiques Grands Prix-Temps-Le moins, su statsf1.com. URL consultato il 30 aprile 2015.
  3. ^ a b Michele Fenu, Le auto ferme per protesta, in La Stampa, 26-4-1975, p. 14.
  4. ^ a b Due Ferrari e un italiano (Pianta) in più, in Stampa Sera, 24-4-1975, p. 11.
  5. ^ Michele Fenu, "È una trappola, non corriamo", in Stampa Sera, 26-4-1975, p. 11.
  6. ^ Michele Fenu, Le vetture sotto sequestro, in La Stampa, 27-4-1975, p. 19.
  7. ^ Sessione di qualifica, su it.f1-facts.com.
  8. ^ Michele Fenu, Bolide piomba sulla folla ieri a Barcellona:4 morti, in Stampa Sera, n. 231, 28-4-1975, p. 1.
  9. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
  10. ^ Jean-Pierre Jarier penalizzato di un giro per aver ignorato le bandiere gialle.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1975
 

Edizione precedente:
1974
Gran Premio di Spagna Edizione successiva:
1976
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