Guerra elettronica

La guerra elettronica (in inglese electronic warfare, abbreviato in EW) comprende ogni azione riguardante l'uso dello spettro elettromagnetico o di energia diretta a controllare lo spettro delle emissioni radio, finalizzata all'attacco a forze nemiche, o l'impedimento di un assalto nemico tramite lo spettro elettromagnetico. Lo scopo della guerra elettronica è di sviluppare un vantaggio tattico e strategico nell'uso dello spettro elettromagnetico. La EW può essere generata dal mare, cielo e terra, e spazio, e avere come bersagli sistemi meccanici, robotici, umani, comunicazioni, radar e altre risorse.[1]

Tipologie[modifica | modifica wikitesto]

Le moderne tecniche di guerra elettronica si suddividono in tre componenti principali:[2]

  1. Attacco elettronico (Electronic Attack, EA); precedentemente contromisure elettroniche (Electronic Countermeasures, ECM)
  2. Protezione elettronica (Electronic Protection, EP); precedentemente contro-contromisure elettroniche (Electronic Counter Countermeasures, ECCM)
  3. Supporto elettronico (Electronic Support, ES); precedentemente misure di supporto elettronico (Electronic Support Measures, ESM)

Attacco elettronico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Contromisure elettroniche.
Manutenzione del pod di contromisure elettroniche (jamming pod) di un F-16

L'attacco elettronico (Electronic Attack, EA), o con precedente terminologia le contromisure elettroniche (ECM), consiste nell'uso attivo o passivo dello stesso spettro elettromagnetico per impedirne l'uso all'avversario. Si suddivide quindi in:

Molte moderne tecnologie EA sono considerate informazioni classificate ai più alti livelli di sicurezza militare.

Protezione elettronica[modifica | modifica wikitesto]

Radio SINCGARS di impiego standard per l'US Army. Implementa le moderne tecniche di EP

La protezione elettronica (Electronic Protection, EP), o con precedente terminologia contro-contromisure elettroniche o misure elettroniche protettive (ECCM o EPM), comprende tutte le attività mirate a rendere le EA nemiche meno efficaci attraverso tecniche di protezione, addestramento o adozione di accorgimenti nei riguardi di proprio personale, installazioni, equipaggiamenti o obiettivi.
La EP può essere implementata per evitare che le forze amiche siano affette dalle loro stesse EA. Anche in questo caso effettuiamo una suddivisione tra:

  • EP attiva comprende l'adozione di modifiche tecniche agli apparati trasmittenti come, per esempio, il salto di frequenza o frequency-hopping e l'adozione di trasmissioni a banda larga, oppure le trasmissioni accelerate, nelle quali il messaggio viene compresso ed inviato, normalmente ad un satellite, a velocità ultra alta. Ancora, i trasmettitori, sia per fonia che per dati, vengono limitati in potenza e, quando possibile, resi fortemente direttivi in modo da ridurne l'intercettabilità.
  • EP passiva include attività quali l'addestramento degli operatori (restrizioni e controllo dell'uso dei sistemi di comunicazione e radar) e adattamento e modifica delle tattiche e operazioni sul campo di battaglia. Questo anche perché, con la triangolazione, è estremamente semplice rilevare la posizione del trasmettitore e renderlo bersaglio di salve di artiglieria o missili guidati da emettitori di segnale come lo HARM (High speed Anti Radiation Missile) o l'ALARM, usato anche dai Tornado dell'Aeronautica Militare Italiana. A terra, pertanto si usa posizionare i grossi trasmettitori lontano dal posto di comando o trasmettere con la potenza minima consentita dall'apparecchio, mentre in volo o in acqua, l'unica scelta è usare radar e radio con molta parsimonia.

Supporto elettronico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Misure di supporto elettronico.
La nave francese Monge, classificata come un bâtiment d'essais et de mesures (BEM), all'arrivo nel porto di Le Havre (luglio 1999)

Il supporto elettronico (Electronic Support, ES), o con precedente terminologia misure di supporto elettronico (ESM), consiste nell'uso passivo dello spettro elettromagnetico con lo scopo di effettuare spionaggio in campo avverso per rilevare, identificare, localizzare e interpretare le potenziali minacce o i bersagli.
Le informazioni raccolte possono essere usate per generare:

  • richieste di fuoco di artiglieria o di supporto di fuoco aereo (missioni Wild Weasel),
  • per movimentare truppe amiche verso una località specifica o obiettivo del campo di battaglia,
  • come base per successive attività di EA o EP.

Le EA possono essere scoperte dall'avversario, in quanto basate su trasmissioni di segnali radio. Le ES, al contrario, possono essere condotte in modalità completamente passiva e non rilevabile dagli avversari. Le attività ES si basano molto sulle tecniche di spionaggio definite SIGINT, continuamente poste in essere dalla maggior parte delle nazioni del mondo e mirate ad acquisire informazioni segrete sulle tattiche e sugli equipaggiamenti elettronici utilizzati dalle altre nazioni.

Aerei specificamente destinati alla guerra elettronica[modifica | modifica wikitesto]

Un EF-111A "Raven" presso la Cannon AFB, Nuovo Messico

Gli operatori[modifica | modifica wikitesto]

Gli "addetti ai lavori" del settore, tra di loro si chiamano scherzosamente "old crows" (vecchie cornacchie). Originariamente, durante la seconda guerra mondiale, gli ufficiali ECM delle forze alleate che avevano il compito di distruggere i radar e le comunicazioni erano denominati in codice "Raven" (Corvi) per motivi di sicurezza mirati a mantenere segreta la loro esistenza. Dopo la guerra, un gruppo di Raven divenne insegnante presso i corsi ECM del SAC presso la base McGuire AFB, New Jersey. Dalle cronache dell'epoca risulta che gli studenti cambiarono il nome in "Crow" (Cornacchia). Di seguito, tutti gli addetti all'attività presero a chiamarsi "old crows"[3].

Il film del 1988 Bat*21 con Gene Hackman è basato sulla vera storia di un operatore alle contromisure EWO - Electronic Warfare Officer, abbattuto durante la guerra del Vietnam nel corso di una missione su Douglas EB-66

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Joint Publication 3-13.1 Electronic Warfare" (Online PDF available for download). Chairman of the Joint Chiefs of Staff (CJCS) - Armed Forces of the United States of America. 25 January 2007."
  2. ^ Sigle Militari - Lettera "E", su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 30 giugno 2022.
  3. ^ (EN) Gene S. Bartlow, CAE, A Brief History of the Association of Old Crows (AOC), su myaoc.org, AOC. URL consultato il 16 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2006).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maddalena Oliva, Fuori Fuoco. L'arte della guerra e il suo racconto, Bologna, Odoya 2008. ISBN 978-88-6288-003-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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