Hône

Hône
comune
(IT) Comune di Hône
(FR) Commune de Hône
Hône – Stemma
Hône – Bandiera
Hône – Veduta
Hône – Veduta
Panorama di Hône
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoAlex Micheletto (Unis pour notre pays - Uniti per il nostro paese) dal 24-5-2010
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°37′N 7°44′E / 45.616667°N 7.733333°E45.616667; 7.733333 (Hône)
Altitudine364 m s.l.m.
Superficie12,64[1] km²
Abitanti1 175[2] (31-12-2020)
Densità92,96 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiArnad, Bard, Donnas, Pontboset
Altre informazioni
Cod. postale11020
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007034
Cod. catastaleE273
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 778 GG[4]
Nome abitanti(FR) hônois
Patronosan Giorgio
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Hône
Hône
Hône – Mappa
Hône – Mappa
Posizione del comune di Hône all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Hône (pron. /on/ - Ouna in patois valdostano[5], Vión-a in patois hônois[6], Ounu in töitschu) è un comune italiano di 1 175 abitanti[2] della Valle d'Aosta.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Hône si trova alla confluenza tra la Dora Baltea (valle centrale) e il torrente Ayasse (valle di Champorcher).

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Cartello in patois che illustra i villaggi di Hône, creato per il Concours Cerlogne 2011.

Il comune di Hône si colloca al limite orientale della piana di Arnad, nella bassa Valle d'Aosta. Il territorio comunale si estende a ovest della Dora Baltea, all'imbocco della valle di Champorcher, ed è delimitato a sud dal torrente Ayasse, alla confluenza con la Dora Baltea, e dalla chiusa di Bard. Il borgo si trova in una zona pianeggiante, ma è circondato dalle montagne: le frazioni sono sparse sui pendii e il borgo è dominato dal forte di Bard.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Operai al lavoro nella fabrique des clous (fabbrica dei chiodi), nel 1905.

Preistoria[modifica | modifica wikitesto]

La presenza di pietre coppellate (pietre scavate utilizzate per riti religiosi e propiziatori) e di balme (rifugi scavati nella roccia), testimoniano che questo luogo era già abitato durante l'Età del bronzo e del ferro. Nel 2015 è stato indagato il sito a valle del cimitero comunale di Hône, nei pressi della chiesa parrocchiale di San Giorgio, che presenta rioccupazioni successive databili tra l'Età del Ferro e l'epoca romana. Gli scavi hanno portato alla luce frammenti di ceramica di epoca protostorica.[8]

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Durante il Medioevo, Hône fece parte dei domini della Signoria di Bard, vassalli dei Vallaise e dei Savoia. Nel territorio del comune ed all'interno del centro storico passa il percorso della Via Francigena valdostana, proveniente da Verrès ed Arnad e diretto successivamente verso Bard e Donnas, dopo l'attraversamento del ponte sulla Dora Baltea[9].

Epoca contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Hône è stato uno dei primi centri della metallurgia in Valle d'Aosta. Il massimo sviluppo di questa vocazione si registrò all'inizio del XX secolo, con la creazione della Fabrique des clous (= "fabbrica dei chiodi", in francese)[10], fondata dal tedesco Jacob Gossweiler, che svolse un ruolo fondamentale durante la prima guerra mondiale per la fabbricazione delle calzature dei soldati.

In epoca fascista, il comune fu accorpato a quello di Bard.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del Comune di Hône è stato concesso con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 343 del 9 giugno 2004.[11]

«Di rosso, al cavallo rivolto inalberato d'argento, unghiato al naturale, imbrigliato e sellato d'azzurro, montato da un cavaliere di carnagione, vestito d'oro e calzato di nero, atterrante con una lancia di nero, guarnita d'argento, un drago di verde posto nel cantone sinistro della punta; al capo partito: d'azzurro al mare d'argento e di verde accompagnato in capo da una stella d'oro; e di nero al ferro di cavallo infilzato da un chiodo posto in sbarra, il tutto d'argento, allo scudetto attraversante sul chiodo di rosso, alla croce d'argento, coronato con la corona reale d'Italia. Ornamenti esteriori da Comune. Nastro partito con i colori dello Stato e della Regione.»

Vi è raffigurato san Giorgio, il patrono della parrocchia di Hône. Il capo è diviso in due: da un lato si trova il blasone dei nobili Marelli, originari di Maglione, in Canavese, che nel 1684 ricevettero il titolo di conti di Hône; dall'altro, su un campo di nero, il marchio della fabbrica di chiodi Gossweiler, a ricordare la moderna industrializzazione del territorio, erede della tradizione metallurgica locale risalente al Medioevo.[12]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Nel centro del paese sorge il Palazzo Marelli, definito dal de Tillier « Château à la moderne en forme de palais ». Lou Palah, in patois, viene costruito dal Generale Giovali Pietro Marelli dopo aver acquistato la signoria di Hône e Vert, nel XVII secolo. L'edificio, su cui sono stati fatti numerosi interventi successivi, mostra ben poco del palazzo originale[13].

A pochi passi a nord-est del palazzo Marelli si ritrova la chiesa di San Giorgio, dall'alto campanile, affiancata dalla tribuna del banditore pubblico del XVI secolo.

Nel borgo si conservano alcune tracce di epoca medievale, tra cui una caditoia in via Ronc, visibile dalla stazione ferroviaria.

Ponte sulla Dora Baltea

Il ponte sulla Dora (conosciuto anche come Ponte di Bard o Ponte di Hône) è già attestato nel 1272, ma la struttura attuale deriva dalla ricostruzione ottocentesca. Questo importante snodo commerciale, sulla via delle Gallie e sulla via Francigena poi, legava Bard alla zona industriale di Hône detta "La Diana", così indicata nel Catasto Sardo del 1771. Oggi "la Diana" è il quartiere che ospita la stazione. Nei pressi del passaggio a livello si trova il Palazzo Simonis, residenza e fattoria del conte Jean-Jacques Nicole de Bard e poi del conte Georges Simonis, entrambi imprenditori.

Negli anni di maggiore attività, ai lati della Dora sorgevano numerosi mulini ad acqua, una fucina per la lavorazione dei metalli provenienti dalle miniere di ferro di Roncs-Dessus e Champorcher e a destra del ponte la prolifica fabbrica di chiodi fondata nel 1902 dall'ingegnere svizzero Hans Jacob Gossweiler (1852–1917). Nei pressi della fabbrica è la villa del cavaliere e podestà Armando Bersan (1928-1938), successore di Gossweiler. Proprio nella Villa Bersan, il 28 aprile 1945, il comandante tedesco occupante il forte di Bard firmò la resa davanti ad una trionfante partigiana di Hône, Erminia Colliard (nome di battaglia Ambra)[14].

Da Hône partono vari percorsi per raggiungere dei punti panoramici, come il belvedere di Pourcil e la Serra di Biel.

Degne di nota le goye di Hône, lungo il sentiero degli orridi, percorso che attraversa i comuni di Pontboset (Orrido di Ratus), Champorcher (Gouilles du Pourtset), Fontainemore (Gouffre de Guillemore) e Hône.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[15]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

In via Émile Chanoux 31 bis ha sede la biblioteca comunale, nata nel 1983. La sede attuale è in uso solamente dal 1997: negli anni precedenti infatti la biblioteca era collocata all'ultimo piano dell'edificio che ospita gli uffici comunali. Offre due personal computer ed una connessione wi-fi gratuita. Al 2016 contava su oltre 15.000 volumi, oltre che su un'ampia collezione di DVD, CD-Rom, musicassette e dischi[16].

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano. Inoltre, in virtù della vicinanza geografica e dei rapporti storici con il Canavese, la popolazione locale parla anche il piemontese.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • 8 dicembre - Feuhta de la micóoula (festa della micoula), sagra del pane dolce tradizionale locale, definito P.A.T. dal 2011[17].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'Adret, Barge, La Barmaz, Les Barrières, Biel, Le Bois-Vuillermoz, Bourche, Bren, Champcorcher, Le Chanton, Charvaz, La Clévaz, Closallaz, Le Col-de-Courtil, Cougnin, La Cournou, Courtalès, Courtil, La Croisettaz, Crou du Tor, Folliasses, Fontaney, Le Glairet, Le Gourbelu, Le Grand-Château, Grangettes, Les Grissettes, Les Grisses, La Guiaz, La Lientaz, Longue-Toise, Messec, Maison-Blanche, Le Nerey, Les Orfolliey, Parchet, Planas, Plan-Fiou, Plan-Palas, Plan-Priod, Pountoulet, Pourcil, Prarion, Préle, Le Pré-du-Roux, Le Raffor, Recours, Le Revers, Le Ronc, Les Roncs, Ronfiot, La Ruine, Serec, La Serre-de-Biel, Séville, Travelec, Le Chaté, Champagne-d'Hône, La Chantelou, Chapelle-Costaz, Les Valleilles, Vareynaz, Verfie, Vermy, Le Verney, Vers-les-Prés, Vers-Rionche.[18]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione vista dal forte di Bard.

Il paese dispone di una propria stazione ferroviaria.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La storica zona industriale detta "La Diana".

Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Hône si produce energia idroelettrica. La centrale idroelettrica di Hône 1 sfrutta le acque del fiume Dora Baltea, la centrale idroelettrica di Hône 2 utilizza le acque dei torrenti Ayasse, La Bourneille, La Mandaz, Brenve e dei laghi Vercoche e Misérin. Entrambe sono in gestione alla CVA.[19]

In passato, nella zona industriale "La Diana" sorgevano varie attività legate alla trasformazione dei metalli (si vedano le sezioni "Storia" e "Monumenti e luoghi d'interesse").

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda l'artigianato, importante è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, tra i quali collari per il bestiame.[20]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Rose.

Il municipio di Hône, in piazza Jacob Gossweiler

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
13 giugno 1985 15 maggio 1990 Renato Praduroux Union Valdôtaine Sindaco [21]
15 maggio 1990 29 maggio 1995 Renato Praduroux Union Valdôtaine Sindaco [21]
29 maggio 1995 29 giugno 1998 Renato Praduroux Union Valdôtaine Sindaco [21]
29 giugno 1998 8 maggio 2000 Luigi Bertschy Union Valdôtaine Sindaco [21]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Luigi Bertschy lista civica Sindaco [21]
9 maggio 2005 25 maggio 2010 Luigi Bertschy lista civica Sindaco [21]
24 maggio 2010 3 luglio 2013 Luigi Bertschy lista civica Sindaco [21]
4 luglio 2013 10 maggio 2015 Alex Micheletto Sindaco [21]
11 maggio 2015 in carica Alex Micheletto Sindaco [21]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2013 Hône è rappresentata calcisticamente dalla società sovracomunale Pont Donnaz Hône Arnad Évançon (siglato PDHAE), che ha rilevato l'eredità di tre club preesistenti, tra i quali l'U.S.D. Hône-Arnad 2008, mai spintasi oltre le divisioni regionali. Il P.D.H.A.E. si è imposto ai vertici del calcio valdostano negli anni 2010-2020, conquistando quale maggior successo la partecipazione alla Serie D. Suo campo casalingo è lo stadio comunale di Montjovet; la società inoltre usufruisce del campo Saint-Grat di Hône[22].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.comuni-italiani.it/007/034/
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 325, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ La compagnia teatrale in patois hônois Lé guiandèc é lé fouèhtec dé Vión-a a Parigi per l'Arbre de Noël della comunità dei Valdostani emigrati.
  7. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
  8. ^ Gabriele Sartorio, Gwenaël Bertocco, Gabriele Martino, "Lou Rèhcontrou" di Hône. Tracce di un insediamento della seconda età del ferro, Bollettino della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, n.14, 2017.
  9. ^ www.viefrancigene.org
  10. ^ Sito del comune di Hône - site de la commune de Hône - storia.
  11. ^ Atti del Presidente della Giunta Regionale. Decreto 9 giugno 2004 n. 343. Concessione di stemma e gonfalone - Comune di Hône (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Valle d'Aosta, araldicacivica.it.
  12. ^ Comune di Hône – (AO), su araldicacivica.it. URL consultato il 18 maggio 2021.
  13. ^ André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], p. 102, ISBN 88-7032-049-9.
  14. ^ Fonte: pannello turistico all'imbocco del ponte.
  15. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  16. ^ ePublic Srl- www.epublic.it, Biblioteca, su Comune di Hône. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  17. ^ La micóoula dal 17 giugno 2011 è ufficialmente prodotto agroalimentare tradizionale della Valle d'Aosta per inserimento nel decreto del Ministero delle politiche agricole. Fonte: Redazione, La Micóoula è Prodotto agroalimentare tradizionale della Valle d'Aosta, su AostaOggi.it, 20 luglio 2011. URL consultato il 6 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2020).
  18. ^ Con provvedimento n. 183 del 10 aprile 2006, il Presidente della Regione Autonoma Valle d'Aosta ha decretato la denominazione ufficiale dei toponimi di Hône, come predisposti dalla "Commissione Regionale per i Toponimi Locali" e approvati dalla "Commissione Comunale per lo sviluppo delle tradizioni linguistiche e storiche del nostro Paese", nonché dalla Giunta Comunale con delibera n. 95 del 21/11/2005.
  19. ^ CVA, Gli impianti, su cva-ao.it. URL consultato il 1º novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  20. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 3.
  21. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
  22. ^ Chi siamo, su pdhaecalcio.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Storia e tradizioni
  • AA. VV., L'envers d'Hône et ses mayens: histoire, souvenirs, légendes, Hône: Bibliothèque communale, 1987
  • Teresa Charles, Raimondo Martinet, Hône e il suo passato: cronologia, leggende e testimonianze di vita comunitaria locale, Aosta: Tipografia valdostana, 1995
  • Raimondo Martinet, Enrica Mosca (a cura di), Il comune di Hône dalla sua ricostituzione ai tempi attuali, 1946-2006, Aosta: Le château, 2006
  • Lin Colliard, Un exemple “discret” d’armes parlantes : l’écu des Marelli d’Hône, dans “Le Flambeau”, 2/1979, p. 45-46.
  • Felix von Thommen, Hans Jakob Gossweiler, 1852-1917: ein Schmied seines Glücks, Buchs: Heimatkundliche Vereinigung Furttal, 2011
  • Raimondo Martinet, Enrica Mosca, L'ingegnere svizzero Giacomo Gossweiler e la sua "fabbrica dei chiodi" nella Hône d'inizio Novecento, Aosta: Le château, 2007
Parrocchia
  • Mauro Simonotti, La chiesa e la parrocchia di Hône: note storiche, Aosta: Tipografia valdostana, 1998
  • Raimondo Martinet, Hône: 50 anni di parrocchia del sacerdote don Luigi Frassy: 16 giugno 1996, Hône: Amministrazione comunale, 1996
  • All'ombra del campanile di San Giorgio: ricordi della visita pastorale a Hône di mons. Giuseppe Anfossi: 22-23-24 e 26 gennaio 2003, Issogne: Tipografia Parrocchiale, 2003
Linguistica
  • Claudia Ala (a cura di), Enquête toponymique en Vallée d'Aoste. Hône, Aosta: Le château, 1997
  • Gruppo "Amis du patois" (a cura di), Dizionario del dialetto francoprovenzale di Hône, Aosta: Le château, 2007
Sport
  • Tito Sacchet, Arrampicare a Hône, Bard e Pontboset, Biella: ElleEsse, 2006
Altro
  • Anita Bordet, Raimondo Martinet, Mauro Simonotti, Biel et Courtil: deux villages d'Hône, a cura della Biblioteca comunale, Ivrea: Ferraro, 1984
  • Raimondo Martinet, La filarmonica "Alpina" di Hône: notizie storiche e documentazione fotografica, Ivrea: Ferraro, 1986
  • Raimondo Martinet, Daria Priod, La filarmonica "Alpina" di Hône: storia, personaggi, articoli & fotografie, Aosta: Tipografia valdostana, 2001
  • Raimondo Martinet, Les écoles d'Hône et leur histoire: fondations, activités, images et souvenirs, a cura della Bibliothèque communale d'Hône, Ivrea: Ferraro, 1989

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]