Harry Schmidt

Harry Schmidt
NascitaHoldrege, 23 settembre 1886
Morte10 febbraio 1968
Cause della mortenaturali
Luogo di sepolturaFort Rosecrans National Cemetery, San Diego
Dati militari
Paese servitoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti d'America
Forza armata United States Marine Corps
Armafanteria
Anni di servizio1909 - 1948
GradoGenerale
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna delle isole Gilbert e Marshall
Campagna delle isole Marianne
BattagliePresa di Roi-Namur
Battaglia di Saipan
Battaglia di Iwo Jima
Comandante di2ª Brigata Marine
4ª Divisione Marine
V Corpo anfibio
Decorazionivedi qui
fonti citate nel corpo del testo
voci di militari presenti su Wikipedia

Harry Schmidt (Holdrege, 23 settembre 188610 febbraio 1968) è stato un generale statunitense, attivo nel Corpo dei Marine durante la seconda guerra mondiale.

Arruolatosi nel 1909, Schmidt prese parte ad alcune spedizione di tipo coloniale nel corso degli anni 1910 in Cina e Messico, ricoprendo il servizio in mare per buona parte degli anni venti. Ottenne il primo comando nella seconda metà degli anni trenta come capo di stato maggiore della 2ª Brigata Marine. Allo scoppio della seconda guerra mondiale fu elevato al grado di brigadier generale e divenne vice del comandante dei Marine fino all'agosto del 1943, quando fu posto a capo della 4ª Divisione Marine.

Nel 1944 ha combattuto nel corso della campagna delle Isole Marshall e in quella successiva per la conquista delle Marianne meridionali; nel corso di quest'ultima fu nominato comandante dell'esperto V Corpo anfibio Marine che condusse, tra il febbraio e il marzo 1945, nella battaglia di Iwo Jima. Si ritirò nel luglio del 1948 dopo un lungo servizio e numerose decorazioni. Si spense nel febbraio del 1968.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La carriera iniziale[modifica | modifica wikitesto]

Harry Schmidt nacque il 23 settembre 1886 a Heldrege, nella contea di Phelps in Nebraska. Completati gli studi alla high school, si iscrisse al Nebraska State Normal College prima di entrare nel corpo dei Marine nell'agosto 1909 come sottotenente.[1] Frequentò quindi la scuola ufficiali dei Marine a Port Royal, nella Carolina del Sud: completato il corso d'addestramento, fu assegnato nel gennaio 1911 alla caserma sull'isola di Guam, nell'arcipelago delle Marianne; durante tale incarico partecipò a una spedizione a Chefoo, in Cina. Venne poi inviato, nell'ottobre 1912, nella colonia statunitense delle Filippine.[1] Nell'aprile 1913, tornato in patria, si presentò per il servizio militare a Saint Paul nel Minnesota e fu poi destinato ai alla caserma Marine di New Orleans, in Louisiana.[2]

Nell'aprile 1914 Schmidt fu temporaneamente imbarcato sulla nave da battaglia USS Keasarge che partecipò all'occupazione statunitense di Vera Cruz, in Messico. A dicembre fu convocato dalla 1ª Brigata di stanza al Philadelphia Navy Yard, nell'omonima città della Pennsylvania, dove rimase fino al maggio 1916, quando fu assegnato alla nave da battaglia USS Oklahoma, a bordo della quale ricevette la promozione a capitano nel mese di agosto. Nel gennaio 1917 venne trasferito a un distaccamento Marine che fu preso a bordo dall'incrociatore corazzato USS Montana: la nave trasportò il contingente sull'isola di Cuba, facendolo sbarcare nella base di Guantanamo per sedare la rivolta detta "dello zucchero". Nel settembre 1918 ricevette la nomina pro tempore a maggiore e fu assegnato alla caserma Marine di Norfolk, in Virginia.[2]

Gli anni venti e trenta[modifica | modifica wikitesto]

Nel settembre 1920 Schmidt riprese il grado di capitano e tornò a prestare servizio in mare imbarcato sulla nave da battaglia USS Tennessee.[2] Dall'agosto 1922 frequentò come studente la Marine Corps School a Quantico, sempre in Virginia, divenendo poi istruttore presso tale istituto;[1] nel gennaio 1923 fu promosso definitivamente a maggiore. Nel giugno 1926 fece ritorno a Saint Paul per attendere il servizio militare e poco dopo fece un secondo breve viaggio in Cina nella valle dello Yangtze, come membro del 6º Reggimento Marine. Nel febbraio 1927, tornato in patria, fu nominato ufficiale delle operazioni e dell'intelligence per la 2ª Brigata Marine, operante all'epoca in Nicaragua:[2] per il servizio reso fu decorato con la Navy Cross.[3]

Tornato negli Stati Uniti, frequentò la Command and General Staff School a Fort Leavenworth in Kansas ottenendo il diploma nel giugno 1932. Subito dopo fu assegnato al Paymaster Department e ricoprì incarichi burocratici al quartier generale dei Marine installato a Washington, al Dipartimento del Pacifico con sede a San Francisco, con il 4º Reggimento Marine a Shanghai in Cina e di nuovo al Dipartimento del Pacifico;[1] nel maggio 1934, mentre si trovava nel paese asiatico, ricevette la nomina a tenente colonnello.[2] Nel corso del giugno 1937 fu investito della carica di capo di stato maggiore della 2ª Brigata Marine[2] con la quale salpò in agosto alla volta di Shanghai: nel dicembre 1937, ancora nella città cinese, fu avanzato di grado e divenne colonnello.[1] Nel febbraio 1938 fu richiamato negli Stati Uniti e a luglio fu destinato al quartier generale Marine come Executive and Personnel Officer alle dipendenze del Paymaster Department.[2]

La seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

I principali comandanti statunitensi delle forze anfibie destinate alle operazioni nelle Marshall: Schmidt è il quarto da sinistra

Con l'attacco di Pearl Harbor eseguito dall'Impero giapponese il 7 dicembre 1941, gli Stati Uniti furono definitivamente trascinati nella seconda guerra mondiale: quello stesso mese Schmidt fu promosso brigadier generale e nel gennaio 1942 fu nominato vicecomadante del comandante generale del corpo dei Marine, il tenente generale Thomas Holcomb. Nel settembre 1942, mentre le sorti della guerra contro il Giappone volgevano a favore degli Stati Uniti e degli Alleati, fu promosso maggior generale. Soltanto l'anno successivo Schmidt ottenne un incarico operativo, quando in agosto fu posto a capo della 4ª Divisione Marine e destinato a combattere sul fronte oceanico e dell'Estremo Oriente.[2]

Egli condusse la divisione durante la campagna delle isole Marshall, in particolare nella presa di Roi-Namur (31 gennaio-2 febbraio 1944) che costò appena 190 morti e 547 feriti alla divisione, grazie al distruttivo bombardamento preliminare.[4] Nel giugno 1944 guidò i suoi uomini della sanguinosa battaglia di Saipan, la più fortificata isola nell'arcipelago delle Marianne: la divisione sbarcò il 15 giugno nella parte meridionale della costa ovest e combatté duri scontri contro l'agguerrita guarnigione giapponese, collaborando con la 2ª Divisione Marine del generale Thomas E. Watson.[5] Nel luglio 1944 fu promosso al comando dell'intero V Corpo anfibio che diresse nella battaglia di Tinian, conclusasi con la vittoria statunitense il 1º agosto. Tra il 19 febbraio e il 26 marzo 1945 condusse il V Corpo nella feroce battaglia di Iwo Jima, il quale subì oltre 23.000 perdite.[2]

Dopo la resa del Giappone nell'agosto 1945, formalizzata il 2 settembre, supervisionò l'occupazione del territorio giapponese da parte del V Corpo fino al febbraio 1946, quando fece ritorno negli Stati Uniti.[2] Nel corso del conflitto si era guadagnato tre Distinguished Service Medal.[3]

Fine del servizio e decesso[modifica | modifica wikitesto]

In patria, Schmidt divenne comandante della Marine Training and Replacement Command di San Diego in California, ottenendo la promozione a tenente generale in marzo: ricoprì questa carica fino al 1º luglio 1948, quando si ritirò dopo 39 anni di servizio attivo. Venne portato comunque al rango di generale sulla lista degli ufficiali a riposo[2] secondo un Atto del Congresso del 23 febbraio 1942; una procedura detta colloquialmente "promozione da lapide funeraria". Harry Schmidt morì il 10 febbraio 1968 all'età di 81 anni. Fu sepolto al Fort Rosecrans National Cemetery nella città di San Diego: la sua tomba è la numero 1533 della fila "Q".[1]

Un contemporaneo tratteggiò Schmidt come un "Buddha, un Marine vecchio stampo" a causa dei suoi trascorsi di servizio in Cina e della sua appartenenza al cosiddetto Old Establishment ("vecchio personale", ovvero i veterani).[3]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Schmidt si sposò con Doris K. Schmidt (1890-1974) dalla quale ebbe un figlio, Richard Korner Schmidt (1916-1989). La moglie fu sepolta nella stessa tomba del marito.[1]

Onorificenze[1][modifica | modifica wikitesto]

Navy Cross - nastrino per uniforme ordinaria
«Il presidente degli Stati Uniti ha il piacere di conferire la Croce di Marina al maggiore Harry Schmidt, USMC, per il distinto servizio come ufficiale addetto all'intelligence della 2ª Brigata Marine, USMC, e come addetto alle relazioni civili con il governo del Nicaragua dal 5 febbraio al 9 dicembre 1929, così come per la carica di ufficiale addetto alle operazioni della 2ª Brigata tra il 10 dicembre 1928 e il 6 giugno 1929. Durante questo intero periodo la 2ª Brigata ha operato in Nicaragua per proteggere la vita e la proprietà e per restaurare la legge e l'ordine nel paese lacerato dal conflitto. Nonostante grandi ostacoli posti sulla via del riuscito compimento [dell'incarico], il maggiore Schmidt costituì un efficace servizio di intelligence, il cui operato fu del più grande valore alla Brigata nella pianificazione ed esecuzione delle sue operazioni. Come ufficiale delle operazioni i suoi consigli al comandante della brigata così come i suggerimenti sulle operazioni militari furono caratterizzati da iniziativa, profondo discernimento e dettagliata conoscenza delle tattiche. Il suo rendimento come ufficiale addetto alle relazioni civili è stato particolarmente alto»
— 11 dicembre 1929[6]
Navy Distinguished Service Medal (due stelle) - nastrino per uniforme ordinaria
«Il presidente degli Stati Uniti d'America ha il piacere di consegnare la Navy Distinguished Service Medal al maggior generale Harry Schmidt, USMC, per l'eccezionalmente meritoria conduzione di eccellenti servizi resi al governo degli Stati Uniti nel corso dell'assolvimento a un dovere di grande responsabilità quale generale comandante la 4ª Divisione Marine e della Forza da Sbarco Settentrionale durante l'assalto all'isola di Roi-Namur, atollo di Kwajalein, Isole Marshall, tra il 31 gennaio e il 3 febbraio 1944. Con rilevante e professionale abilità e instancabile sforzo, il maggior generale Schmidt forgiò il suo comando in una superba unità da combattimento in vista del suo primo incarico operativo. Durante il primo momento critico dello sbarco, egli senza paura approdava sulla spiaggia con i suoi uomini, stabiliva il proprio quartier generale a 300 iarde [circa 270 metri] dalle linee giapponesi e assumeva il comando personale della divisione. Continuamente esposto al fuoco intenso di tiratori scelti nemici, egli dirigeva con tale aggressiva determinazione e brillante competenza tattica i suoi uomini che le sue audaci forze conquistarono l'isola entro 36 ore, infliggendo gravissime perdite al nemico. La trascinante leadership, il grande coraggio e l'indomabile spirito combattivo del maggior generale Schmidt sono in rispetto alle più alte tradizioni del servizio navale degli Stati Uniti[6]»
Legion of Merit - nastrino per uniforme ordinaria
«Il presidente degli Stati Uniti, autorizzato da un Atto del Congresso (20 luglio 1942), ha il piacere di consegnare la Legione di Merito al maggior generale Harry Schmidt, USMC, per l'eccezionalmente meritoria conduzione di eccellenti servizi resi al governo degli Stati Uniti nel periodo compreso tra il 2 giugno e il 31 dicembre 1945»
— 15 aprile 1946.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Harry Schmidt, in Find a Grave. Modifica su Wikidata
  2. ^ a b c d e f g h i j k Biografia su history.navy.mil, su history.navy.mil. URL consultato il 29 giugno 2014.
  3. ^ a b c Informazioni generali, su nps.gov. URL consultato il 1º luglio 2014.
  4. ^ Millot 1967, pp. 601, 603.
  5. ^ Millot 1967, pp. 659, 660.
  6. ^ a b c Motivazioni alle decorazioni [collegamento interrotto], su projects.militarytimes.com. URL consultato il 1º luglio 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN311427931 · WorldCat Identities (ENviaf-311427931