Helena Westermarck

Helena Westermarck
Ritratto di Helene Schjerfbeck, 1880
Art Museum Gösta

Helena Westermarck (Helsinki, 20 novembre 1857Helsinki, 5 aprile 1938) è stata una pittrice e scrittrice finlandese. Essendo di madre lingua svedese le sue opere letterarie sono scritte in tale lingua.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Helena Charlotta Westermarck nacque ad Helsinki, figlia di Nils Christian Westermarck, professore di latino presso l'Università di Helsinki e di Constance Gustava Maria Blomqvist, a sua volta figlia del bibliotecario della stessa università, ambedue appartenenti alla colta e benestante minoranza di lingua svedese della Finlandia. Suo fratello fu l'antropologo Edvard Westermarck.

Dal 1874 al 1877, studiò disegno all'"Accademia di belle arti di Helsinki" e continuò poi fino al 1880 nello studio del pittore Adolf von Becker.
Nel 1880, si trasferì a Parigi con la sua amica Helene Schjerfbeck per completare gli studi d'arte, e si iscrisse all'Académie Colarossi nel 1880 e nel 1881, poi ancora nel 1884.[1] Le sue opere, improntate ad uno schietto realismo, sono sempre espressione di una grande sensibilità, in particolare i ritratti e le composizioni di figure. All'Expo del 1899 ella ricevette una menzione d'onore per il suo quadro Strykerskor.

A Parigi, però, Helena contrasse la tubercolosi e da quei giorni non poté (e forse anche non volle) più dipingere, anche se guarì dal male. Durante la malattia e la lunga degenza cominciò invece a scrivere dei saggi di critica d'arte per la rivista "Finsk Tidskrift", abbandonando sempre più l'idea di una carriera di pittrice. In seguito, Helena Westermarck scrisse romanzi e racconti, ma non dimenticò mai il tema che le era più caro: la condizione femminile e la storia della donna, su cui si espresse in diversi saggi teorici e storici, fra cui una serie di biografie di personaggi femminili, come Mathilda Rotkirch (1926), Adelaide Ehrnrooth (1928), e Rosina Heikel (1930). Le sue memorie furono pubblicate nel 1941.[2]
Per questa sua attività fu considerata fra le persone più influenti dell'"Unione femminista finlandese"[3].

Helena Westmarck morì a Helsinki, ottantenne, nel 1938.

Opere pittoriche[modifica | modifica wikitesto]

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

Varie[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1900, Premio nazionale finlandese di letteratura, per Lifvets seger.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Suomen kuvataiteilijat verkkomatrikkeli. Westermarck Helena Charlotta, su kuvataiteilijamatrikkeli.fi, Associazione degli artisti finlandesi, 2005. URL consultato il 14 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2022).
  2. ^ (SV) Westermarck, Helena, su uppslagsverket.fi, Uppslagsverket Finland. URL consultato il 26 giugno 2016.
  3. ^ (FI) Anne Alarto, Irma Kyrki, Maija Saraste, Saran sisaret. Naiskirjallisuuden perinnettä Suomessa 1800-luvulta 1900-luvun alkuun, su urn.fi, Biblioteca municipale e regionale di Oulu, 7 aprile 2005.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dahlberg, Julia: Konst och vetenskap: Intellektuell gemenskap i Helena Westermarcks brev till sin bror. Niin & näin 2016.
  • Konttinen, Riitta: Westermarck, Helena (1857–1938), Suomen kansallisbiografia, Ediz. Suomalaisen Kirjallisuuden Seura, Helsinki 2007. ISBN 978-951-746-451-2.
  • Toftegaard Pedersen, Arne: Helena Westermarck: Intellektets idoga arbetare. Skrifter utgivna av Svenska folkskolans vänner, Ediz. Svenska folkskolans vänner, 2016. ISSN 1456-8233 - ISBN 978-952-7076-23-1.
  • Weckman, Harriet: Kynällä vai siveltimellä: Helena Westermarck 1857–1938. Otava, 2009.

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