Hockey Club Forte dei Marmi

Hockey Club Forte dei Marmi
Hockey su pista
Detentore della Coppa Italia Detentore della Coppa Italia
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Rosso e blu
Simboli Squalo
Inno È rossoblu[1]
Marco Macchiarini
Dati societari
Città Forte dei Marmi
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione WSE
Federazione FISR
Campionato Serie A1
Fondazione 1962
Scioglimento 1995
Rifondazione 1995
Presidente Bandiera dell'Italia Piero Tosi
Allenatore Bandiera dell'Italia Alessandro Bertolucci
Impianto PalaForte
(1 200 posti)
Sito web www.fortehockey.it
Palmarès
ScudettoScudettoScudettoScudetto Coppa ItaliaCoppa Italia Supercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italiana
Scudetti 4
Trofei nazionali 2 Coppe Italia
4 Supercoppe italiane

L'Hockey Club Forte dei Marmi è una società italiana di hockey su pista con sede a Forte dei Marmi. I suoi colori sociali sono il rosso e il blu. Costituito nel 1962, il club venne rifondato nel 1995 per problemi economici e burocratici. La formazione rossoblù è stata a protagonista negli ultimi anni dell'hockey nazionale, aggiudicandosi tre scudetti consecutivi (2013-2014, 2014-2015, 2015-2016) e vincendo nuovamente nella stagione 2018-2019, disputando ben 6 finali consecutive. Vanta inoltre una Coppa Italia e quattro Supercoppe. Tra i giocatori che hanno vestito la maglia dell'Hockey Club Forte dei Marmi si annovera anche lo spagnolo Pedro Gil Gómez, considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

L'hockey su pista a Forte dei Marmi nasce nel 1962 da un gruppo di appassionati guidati da Dino Balderi; in pochi anni, nel 1965, la squadra riesce a conquistare la promozione in Serie B. Nel 1974 avviene la fusione con l'Atletico Forte dei Marmi, dai quali la società eredita gli attuali colori.
Nel 1976 il Forte dei Marmi viene promosso in serie A per la prima volta nella sua storia. La stagione sarà scandita dal testa a testa con i rivali del CGC Viareggio; la formazione sotto la guida dell'allenatore Verona è composta da Nardini, Checchi, Luisi, Baldini, Consigli, Bertelloni, Barsi, Stagi, Benedetti, Corfini, Bresciani e dal viareggino Martinelli. Nonostante l'innesto del portoghese Fernando Da Costa, la squadra sarà costretta alla retrocessione. Il nuovo campionato di B vede la squadra toscana in lotta per la promozione, più volte ostacolata dall'Audax Roma: proprio contro la squadra capitolina il Forte centra la promozione.

Gli anni ottanta[modifica | modifica wikitesto]

Il 1981 si apre con una società ben determinata a resistere nel massimo campionato nazionale, grazie all'acquisto di grandi giocatori come il portiere Ricci, il difensore Righi e il funambolo argentino Càrlos Corja. Nella stagione successiva (1982) la squadra lascia definitivamente la pista del Prato Verde, per trasferirsi nell'attuale palasport di Vittoria Apuana. Il campionato 1984-1985 sarà uno dei più emozionanti di tutta la storia societaria: il pubblico cresce e segue con sempre maggior calore le vicende dei rossoblù toscani; arrivano nuovi talenti, fra i quali il valente portiere Alessandro Cupisti, Cinquini e Roberto Crudeli. La rivale di questa stagione sarà la pluriscudettata Hockey Novara, con cui i toscani sperano di giocare la finale, venendo però sconfitti al secondo turno di play-off dall'Hockey Bassano. La stagione si conclude con un terzo posto che garantisce comunque l'accesso alla Coppa CERS. Il campionato successivo vede un ridimensionamento della rosa (partono Crudeli e Jaime), ma vengono comunque raggiunti i play-off e la semifinale di Coppa CERS, persa in uno scontro tutto italiano contro l'Hockey Bassano. La stagione 1987-1988 si apre con le dimissioni del presidente Niccolai: la società cambia il suo nome in Hockey Club Forte dei Marmi Versilia. Nonostante i numerosi sforzi, la stagione termina con la retrocessione nel secondo campionato italiano, che nel frattempo è divenuto Serie A2. Nonostante l'annata da dimenticare, Cupisti e Crudeli vengono convocati in Nazionale. L'annata in A2 vede il Forte protagonista: in panchina arriva Battistella che guida la cavalcata dei toscani dall'A2 all'A1 e la stagione successiva ai play-off, in cui il Forte dei Marmi elimina il Gruppo Sportivo Hockey Trissino, ma viene eliminato al secondo turno dall'Hockey Club Monza. È in questi anni che sboccia il talento di Pierluigi Bresciani.

Gli anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 1991 a causa di problemi di sponsorizzazione il Forte è costretto a cedere parecchi giocatori di prestigio, concludendo il campionato con soli due punti. Dopo la nuova retrocessione in serie B la compagine viene squalificata a causa di alcune irregolarità burocratiche: saranno mantenuti la denominazione e i colori, ma la società dovrà essere rifondata ex-novo. Nasce così nel 1995 l'attuale società Hockey Club Forte dei Marmi. Con una nuova serenità economica la squadra centra il secondo posto in serie B, aggiudicandosi la promozione. Il campionato A2 incomincia con molte aspettative: Cupisti decide di tornare a giocare, e il direttore sportivo Walter Luisi riesce a riportare in panchina come allenatore Mauro Cinquini, il quale, grazie alle giocate di un eccellente Gionata Vecoli centra la promozione in A1 (nonostante le sconfitte col Modena sia in campionato sia in coppa) sconfiggendo nei play-off promozione la Goriziana dell'ex Tonino Lepore.
Il campionato successivo si chiude con la retrocessione dei toscani, che dopo un buon avvio in coppa, naufragano disastrosamente. Nonostante le partenze di Biagiotti e Vecoli, nella stagione 1999-2000 i rossoblù trovano un'armonia ineguagliabile, conducendo il campionato A2 in testa dalla prima all'ultima giornata: degne di nota le prestazioni di Daniele Santucci, capocannoniere, e di Federico Stagi, miglior portiere.

Gli anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2000-2001 ritorna Crudeli. In panchina ora siede Walter Luisi, che riesce a portare in Italia il promettente argentino Maurìcio Videla: i risultati si vedono, e la squadra conquista un posto in Coppa CERS battendo il Trissino nell'ultima di campionato per 6 a 5. La stagione seguente si apre con uno sponsor d'eccezione, la birra tedesca Beck's; nonostante la partenza di Crudeli, le buone prestazioni di Stagi e Bonanni (convocati anche in nazionale) e la scoperta dell'argentino Burgoa, assieme a Santucci e Videla, permettono al Forte di chiudere a metà classifica. Nel 2003 Videla passa al Prato, ma arriva Martin Montivero, talentuoso argentino che però nel 2005 passa al Bassano. Il Forte chiude ultimo e passa in A2.
Con la discesa al secondo campionato nazionale, la panchina passa ad Alessandro Barsi e molti Juniores vanno a comporre l'organico della prima squadra. Nei due anni in A2 la squadra si rinforza, e nel 2007 viene ripescata a causa dei copiosi ritiri in A1 e torna quindi a competere ai massimi livelli. Nel 2008 la squadra si salva dalla retrocessione all'ultima giornata.
Per la stagione 2008-2009 vengono acquistati i giovani spagnoli Xavi Pastò e Alvaro Gìmènez, ma a causa della partenza di De Rinaldis e lo stesso Pastò a stagione in corso, la squadra toscana termina in fondo alla classifica. Il 2010 vede i rossoblù ancora ripescati in A1: torna Crudeli, che porta con sé lo spagnolo Raoul Pelicàno e il follonichese Pagnini. L'infortunio del neo-acquisto spagnolo getta il Forte nella disperazione, terminata con la salvezza in extremis, ai play-out. Nel 2010 torna in squadra Videla (dopo la permanenza al Roller Bassano), e arriva anche il portiere spagnolo Molina: la vera rivelazione del campionato sarà Gimènez, che si afferma uno fra i più forti marcatori di Serie A1.

Gli anni duemiladieci[modifica | modifica wikitesto]

Pedro Gil Gómez tre volte campione d'Italia con il Forte dei Marmi qui ritratto con la maglia della nazionale spagnola

La stagione 2011-2012 vede tornare fra i pali Federico Stagi. Viene acquistato anche il giovane spagnolo Pablo Cancela. Alla fine del girone di andata la squadra è ben piazzata fra le prime, avendo sconfitto anche i campioni in carica del CGC Viareggio. Partecipa alla Coppa CERS grazie alla rinuncia del Breganze, ma viene eliminato agli ottavi dagli spagnoli del Vendrell.[2]
Nella stagione 2013/2014 la compagine rossoblù si presenta ai nastri di partenza del campionato profondamente rinnovata, la formazione del presidente Piero Tosi grazie al contributo del GSO (Gruppo di Supporto Organizzato) riesce a ingaggiare giocatori del calibro del nazionale spagnolo Enric Torner neo campione del mondo, dell'ex capitano del Cgc Viareggio Alberto Orlandi ma soprattutto del capitano della Nazionale spagnola e sette volte campione del mondo Pedro Gil Gómez considerato unanimemente il più forte giocatore al mondo.
Al via della Regular Season il Forte dei Marmi si presenta per la prima volta come una delle grandi favorite per la vittoria del titolo insieme con il Recalac Valdagno, il CGC Viareggio e il Faizanè Lanaro Breganze. Nella prima parte della stagione gli uomini di mister Roberto Crudeli (nel ruolo di allenatore-giocatore) conoscono solo una sconfitta nella trasferta con il Recalac Valdagno per 8-3 ma riescono a mantenere un cospicuo vantaggio al termine del girone di andata che permette ai rossoblù di presentarsi nella prima edizione della Final Eight di Coppa Italia, che si svolgerà sulla pista di Giovinazzo, come grande favorita.
Per la prima volta la competizione si svolgerà con la formula della Final Four da svolgere in una sede da stabilire fra le quattro finaliste e la società riesce grazie a un notevole sforzo economico a ottenere la possibilità di giocarsi il titolo sulla pista amica del PalaForte. I rossoblù per raggiungere la finale dovranno battere la compagine spagnola del Noia, la partita però dopo i tempi regolamentari conclusi sul punteggio di 1-1 con innumerevoli occasioni fallite da Pedro Gil e compagni rimane invariata anche dopo i supplementari. Si va quindi ai rigori che saranno fatali ai padroni di casa con gli errori di Torner, Verona, Cancela e dello stesso Pedro Gil che si fa ipnotizzare da suo fratello che difende la porta degli Spagnoli. La competizione verrà vinta dallo stesso Noia che batterà 4-3 il Breganze in finale. Non andrà meglio nella Final Eight di Coppa Italia dove sulla pista unica di Giovinazzo, la squadra di mister Crudeli vince soffrendo più del dovuto 4-3 con il Trissino ma poi deve arrendersi al Valdagno con lo stesso punteggio a sfavore.
Dopo le delusioni cocenti nelle coppe, il Forte dei Marmi è chiamato a raggiungere l'ultimo traguardo disponibile stagionale: lo scudetto.
La Regular Season si conclude con il dominio incontrastato dei rossoblù dove spiccano i successi con il Valdagno per 6-5 ma soprattutto la vittoria sulla pista del PalaBarsacchi per 4-1 nel derby contro il CGC Viareggio.
Al via dei Play-off scudetto nonostante il cammino si presenti non troppo difficoltoso la squadra si impone solo alla bella per 2-1 con il Giovinazzo (2-3; 14-5; 8-5) e sempre con il medesimo punteggio nella semifinale contro il Bassano (9-8; 6-7; 7-5) riuscendo ad accedere alla sua prima finale scudetto contro il Valdagno.
Il 17 maggio nella pista del Pala Lido di Valdagno nella prima gara della poule scudetto i rossoblù riescono a imporsi per 6-4 riuscendo subito a sopperire allo svantaggio del fattore campo.
Il 20 maggio in gara 2 sulla pista di casa, il team rossoblù si impone in maniera agevole per 6-1 e riesce così a presentarsi in gara 3 con la grande opportunità di vincere il titolo sulla pista di casa. Il 24 maggio di fronte a un Palaforte gremito in ogni ordine di posto e oltre, il Forte dei Marmi nonostante la partenza con l'handicap del gol iniziale di Nicolia riesce a raggiungere il pareggio a fine primo tempo con Pablo Cancela per poi dilagare nel secondo con Orlandi (2 gol), Pedro Gil (2 gol) e Torner riuscendo a conquistare il primo scudetto della sua storia.
Al via della stagione grazie ai contratti biennali di Gil, Torner e Orlandi e ai rinnovi di Cancela e Stagi la formazione campione d'Italia presenta il suo roster confermato, ma per aumentare ulteriormente il tasso tecnico il Ds Walter Luisi riesce nuovamente a piazzare un nuovo colpo di mercato riuscendo a ingaggiare il capitano del CGC Viareggio e della Nazionale Italiana Davide Motaran, facendo dei rossoblù gli assoluti favoriti per il titolo.
Il 27 settembre al Palaforte si parte subito con il primo trofeo stagionale: la Supercoppa Italiana. Ancora una volta il Forte se la deve vedere con gli avversari di sempre e vincitori in carica della coppa Nazionale: il Valdagno di Mister Vanzo che si presenta però indebolito dagli addii di Nicolia, Gnata e Nicoletti. La gara non avrà storia: con i gol di Cancela (3 gol), Gil (3 gol), Verona, Torner e Motaran è ancora dominio degli uomini di mister Crudeli che con il punteggio finale di 9-4 alzano di nuovo la coppa di fronte ai propri tifosi.

Gli anni duemilaventi[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Hockey Club Forte dei Marmi

Eliminato alla seconda fase di Coppa Italia.

Eliminato ai quarti di finale di Coppa Italia.
Eliminato al primo turno di Coppa Italia.
Eliminato agli ottavi di finale di Coppa Italia.
Eliminato in semifinale di Coppa CERS.
Eliminato al primo turno di Coppa Italia.
  • 1987 · Cambia denominazione in Hockey Club Forte dei Marmi Versilia.
  • 1987-1988 · 15º in Serie A1. Retrocesso in Serie A2.
Eliminato agli ottavi di finale di Coppa Italia.

La società viene rifondata con la denominazione in Hockey Club Forte dei Marmi.
Eliminato alla seconda fase a gironi di Coppa Italia.
Eliminato al primo turno di Coppa di Lega.

Eliminato alla seconda fase di Coppa Italia.
Eliminato al primo turno di Coppa di Lega.
Eliminato alla seconda fase di Coppa Italia.
Eliminato al primo turno di Coppa di Lega.
Eliminato agli ottavi di finale di Coppa CERS.
Eliminato alla seconda fase di Coppa Italia.
Eliminato agli ottavi di finale di Coppa CERS.
Eliminato alla prima fase di Coppa Italia.
Eliminato alla prima fase di Coppa Italia.
Eliminato alla prima fase di Coppa Italia.

Eliminato alla prima fase di Coppa Italia.
Eliminato alla seconda fase di Coppa Italia.
Eliminato agli ottavi di finale di Coppa CERS.
Eliminato alla seconda fase di Coppa Italia.
Eliminato ai quarti di finale di Coppa CERS.
Eliminato in semifinale di Coppa Italia.
Eliminato in semifinale di Coppa CERS.
Eliminato in semifinale di Coppa Italia.
 Vince la Supercoppa italiana (1º titolo).
Eliminato ai quarti di finale di Eurolega.
Eliminato ai quarti di finale di Coppa Italia.
Finalista di Supercoppa italiana.
Eliminato in semifinale di Eurolega.
 Vince la Coppa Italia (1º titolo).
Finalista di Supercoppa italiana.
Eliminato ai quarti di finale di Eurolega.
Finalista di Coppa Italia.
 Vince la Supercoppa italiana (2º titolo).
Eliminato alla fase a gironi dell'Eurolega.
Eliminato in semifinale di Coppa Italia.
Eliminato ai quarti di finale di Eurolega.
Qualificato ai quarti di finale di Coppa Italia.
 Vince la Supercoppa italiana (3º titolo).
Fase a gironi di Eurolega.
Stagione interrotta a causa della pandemia di COVID-19.

Finalista di Coppa Italia.
Finalista di Coppa Italia.
 Vince la Supercoppa italiana (4º titolo).
Partecipa alla Champions League.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

I colori sociali sono il rosso ed il blu. Lo squalo simbolo della squadra è un richiamo all’amata presenza del mare nella cittadina Versiliese.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: PalaForte.

L'impianto interno dell'Hockey Club Forte dei Marmi è il PalaForte. Esso è il palazzo dell sport, casa della squadra dal 1982. Può ospitare 1.200 spettatori.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma
  • Presidente: Piero Tosi
  • Vicepresidente: Valter Luisi
  • Consiglieri:
  • Direttore sportivo: Mirco De Gerone
  • Segretaria: Stefania Saulig
  • Addetto stampa: Michele Scuto

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès dell'Hockey Club Forte dei Marmi.

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

9 trofei

2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2018-2019
2016-2017,2023-2024
2014, 2017, 2019, 2021

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 7 1976 1982-1983 37
Serie A1 30 1983-1984 2022-2023
Serie B 12 1965 1977 21
Serie A2 9 1988-1989 2006-2007
Serie C 3 1962 1964 4
Serie B 1 1995-1996 1995-1996

Partecipazioni alla coppe nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa Italia 23 1978 2021-2022
Supercoppa italiana 6 2014 2021
Coppa di Lega/Federation Cup 3 1998-1999 2001-2002

Statistiche relative alle competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni alla coppe internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/Champions League/Eurolega 7 2014-2015 2022-2023
Coppa CERS/WSE 6 1985-1986 2013-2014

Bilancio degli incontri nelle coppe europee[modifica | modifica wikitesto]

Dati aggiornati al 23 febbraio 2023.

Competizione Partite Reti
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte Fatte Subite
Coppa dei Campioni/Champions League/Eurolega 53 26 8 19 222 185
Coppa CERS/WSE 29 15 1 13 160 114
Totale 82 41 9 32 382 299

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La tifoseria organizzata del Forte dei Marmi nasce nel 1976 con il nome di Brigate rossoblu, che col tempo si affermerà come una delle più grandi tifoserie organizzate d’Italia. Nel 1978 il gruppo viene rifondato due volte, prima con la Fossa dei leoni e poi con il gruppo “Falange d’assalto”. Nel 1982 il Forte si trasferisce dal vecchio impianto “Prato Verde impianto” all’attuale PalaForte, il che portò molti più tifosi a venire a vedere il club dal vivo. Negli anni 80 la tifoseria vede i sui anni di massimo splendore prima del declino nel 1990 con la retrocessione della squadra in terza serie.

Con le recenti vittorie negli anni 2000 la tifoseria Forte Marmina torna a splendere con la nascita di tre gruppi: Vecchia guardia Forte dei Marmi, Squadraccia e Gruppo Ramirez, questi ultimi due si fusero nel 2018 per dar vita al’SGR Forte dei Marmi che però si sciolse anche quest’ultimo pochi anni dopo.

Nel 2023 il giovane capo ultrà Gianfilippo Sacchelli fondò il gruppo “Nuova Guardia” composto dagli elementi più giovani della curva.[4]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Tifosi dell’Hockey Pico, sostengono il Forte dei Marmi in occasione della partita contro il Lodi di Coppa Italia.


Il Forte dei Marmi hockey è gemellato con il Valdagno hockey, Massa hockey e il Rotellistica monza.[4]

Rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Oltre che con il Bassano e con il Breganze la rivalità maggiore si registra contro il Viareggio, in quanto venga considerato il “derby Versiliese” nonostante i tifosi fortemarmini non considerino i viareggini versiliesi e anche gli stessi viareggini non si considerano versiliesi e sono soliti usare cori offensivi e sfottò vari nei confronti della Versilia durante il derby.[4]

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Naz. Ruolo Sportivo
3 Bandiera della Spagna E Marc Gual
5 Bandiera dell'Italia E Federico Ambrosio
9 Bandiera della Spagna E Pedro Gil Gómez
10 Bandiera dell'Italia E Domenico Illuzzi
22 Bandiera dell'Italia P Riccardo Gnata
26 Bandiera dell'Italia E Elia Cinquini
74 Bandiera dell'Italia P Leonardo Bertozzi
99 Bandiera della Spagna E Enric Torner
Bandiera dell'Italia E Andrea Borgo
Bandiera dell'Italia P Raffaello Ciupi
Bandiera dell'Italia E Luca Lombardi
Bandiera dell'Italia E Elia Petrocchi
Bandiera dell'Italia E Francesco Rossi
Bandiera dell'Italia E Mattia Taiti

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E ora anche l’Hockey Forte ha il suo inno http://iltirreno.gelocal.it/versilia/sport/2014/02/07/news/e-ora-anche-l-hockey-forte-ha-il-suo-inno-1.8621419
  2. ^ Il Forte sconfitto da un solido Vendrell dice addio alla coppa http://www.hockeypista.it/utente/notizia_vedi.php?id=10561
  3. ^ Successivamente ripescato in Serie A1.
  4. ^ a b c Forte dei Marmi tifoseria, su tifotoscano.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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