How to Dismantle an Atomic Bomb

How to Dismantle an Atomic Bomb
album in studio
ArtistaU2
Pubblicazione22 novembre 2004
Durata48:30
Dischi1
Tracce11
Genere[1]Pop rock
Rock alternativo
EtichettaIsland
ProduttoreSteve Lillywhite, Chris Thomas, Jacknife Lee, Nellee Hooper, Daniel Lanois, Brian Eno, Carl Glanville
RegistrazioneHanover Quay Studios
sud della Francia
FormatiCD, LP, download digitale, streaming
NoteGrammy Award Album dell'anno 2006
Grammy Award Miglior album rock 2006
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Finlandia Finlandia[2]
(vendite: 21 348+)
Bandiera della Germania Germania (3)[3]
(vendite: 300 000+)
Bandiera di Hong Kong Hong Kong[4]
(vendite: 10 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[5]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[6]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Russia Russia[7]
(vendite: 10 000+)
Bandiera dell'Ungheria Ungheria[8]
(vendite: 6 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Argentina Argentina (3)[9]
(vendite: 180 000+)
Bandiera dell'Australia Australia (4)[10]
(vendite: 280 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[11]
(vendite: 30 000+)
Bandiera del Belgio Belgio[12]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Brasile Brasile (2)[13]
(vendite: 250 000+)
Bandiera del Canada Canada (5)[14]
(vendite: 500 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca (4)[15]
(vendite: 80 000+)
Bandiera dell'Europa Europa (3)[16]
(vendite: 3 000 000+)
Bandiera della Francia Francia[17]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Grecia Grecia[18]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Giappone Giappone[19]
(vendite: 250 000+)
Bandiera dell'Irlanda Irlanda (10)[20]
(vendite: 150 000+)
Bandiera del Messico Messico[21]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda (3)[22]
(vendite: 45 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo (3)[23]
(vendite: 60 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (4)[24]
(vendite: 1 200 000+)
Bandiera della Spagna Spagna (2)[25]
(vendite: 200 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (3)[26]
(vendite: 3 000 000+)
U2 - cronologia
Album precedente
(2002)
Album successivo
(2006)
Singoli
  1. Vertigo
    Pubblicato: 8 novembre 2004
  2. All Because of You
    Pubblicato: 8 febbraio 2005
  3. Sometimes You Can't Make It on Your Own
    Pubblicato: 11 febbraio 2005
  4. City of Blinding Lights
    Pubblicato: 6 giugno 2005
  5. Original of the Species
    Pubblicato: 20 febbraio 2006
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Ondarock[27]5.5/10
Rolling Stone[28]

How to Dismantle an Atomic Bomb è l'undicesimo album in studio del gruppo musicale irlandese U2, pubblicato il 22 novembre 2004.

Nel 2006 vinse i Grammy Award come miglior album dell'anno e miglior album rock.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

I componenti della band cercarono di cambiare produttore (Chris Thomas). Tuttavia, quando l'uscita dell'album sembrava prossima, venne rimpiazzato nuovamente con Steve Lillywhite, produttore dei loro primi album, che li aveva comunque seguiti nel corso della loro carriera. A questi si aggiungono molti altri interventi in fase di produzione, tra i quali Flood, Brian Eno, Lanois e Jacknife Lee.

Il singolo Vertigo permise all'album di avere un grande riscontro di vendite, non di molto inferiori a quelle del suo predecessore.

Il vero ritorno alle origini, sbandierato nel 2000, si realizza con la grinta dei nuovi brani che oscillano tra le reminiscenze post-punk del principio e le venature elettro-malinconiche del presente. Nascono tracce come All Because of You, Miracle Drug, Love and Peace or Else, Original of the Species e Sometimes You Can't Make It on Your Own. Quest'ultima canzone, scritta da Bono per ricordare il padre, Bob Hewson (venuto a mancare nel 2001), vincerà poi il Grammy Award 2006 come migliore canzone rock dell'anno (Best Rock Performance by a Duo or Group with Vocal and Song of the Year).

L'album (che, secondo alcune opinioni, è vivo, sentito e passionale) ha comunque avuto il merito di mettere d'accordo i fan della vecchia guardia con i nuovi arrivati. Nonostante ciò, il frontman Bono non si definì soddisfatto del risultato finale, dichiarando che «Al secondo disco brutto di fila che faremo ci scioglieremo».[29]

Tour promozionale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Vertigo Tour.

Per promuovere l'album, il gruppo intraprese il Vertigo Tour, partito dall'San Diego Sports Arena di San Diego il 28 marzo 2005, e conclusosi all'Aloha Stadium di Honolulu il 9 dicembre 2006.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi di Bono, musiche di U2.

  1. Vertigo – 3:13
  2. Miracle Drug – 3:53
  3. Sometimes You Can't Make It on Your Own – 5:05
  4. Love and Peace or Else – 4:48
  5. City of Blinding Lights – 5:46
  6. All Because of You – 3:34
  7. A Man and a Woman – 4:27
  8. Crumbs from Your Table – 4:59
  9. One Step Closer – 3:48
  10. Original of the Species – 4:34
  11. Yahweh – 4:23
Traccia bonus nell'edizione britannica e giapponese
  1. Fast Cars – 3:43

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Altri musicisti

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2004/05) Posizione
massima
Australia[30] 1
Austria[30] 1
Belgio (Fiandre)[30] 1
Belgio (Vallonia)[30] 2
Canada[31] 1
Danimarca[30] 1
Finlandia[30] 1
Francia[30] 1
Germania[30] 1
Irlanda[32] 1
Italia[30] 1
Norvegia[30] 1
Nuova Zelanda[30] 1
Paesi Bassi[30] 1
Polonia[33] 1
Portogallo[30] 1
Regno Unito[34] 1
Spagna[30] 6
Stati Uniti[35] 1
Stati Uniti (rock)[36] 12
Svezia[30] 1
Svizzera[30] 1
Ungheria[37] 4

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) How to Dismantle an Atomic Bomb, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (FI) Kaikkien aikojen myydyimmät ulkomaiset albumit, su Musiikkituottajat. URL consultato il 10 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
  3. ^ (DE) U2 – How to Dismantle an Atomic Bomb – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  4. ^ (EN) IFPIHK Gold Disc Award − 2004, su IFPI Hong Kong. URL consultato il 5 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
  5. ^ (NL) Goud/Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  6. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 19 maggio 2015.
  7. ^ (RU) «ЗОЛОТО» И «ПЛАТИНА» / International 2004, su 2m-online.ru. URL consultato il 29 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2009).
  8. ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2004, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 3 aprile 2021.
  9. ^ (ES) Discos de Oro y Platino - U2, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 5 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2011).
  10. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2006 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  11. ^ (DE) U2 - How to Dismantle an Atomic Bomb – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 5 novembre 2014.
  12. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2004, su Ultratop. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  13. ^ (PT) U2 – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 22 novembre 2015.
  14. ^ (EN) How to Dismantle an Atomic Bomb – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  15. ^ (DA) How to Dismantle an Atomic Bomb, su IFPI Danmark. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  16. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2004, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 14 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
  17. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su InfoDisc. URL consultato il 16 gennaio 2016. Selezionare "UTWO" e premere "OK"
  18. ^ (EL) Top 50 Albums, su IFPI Greece. URL consultato il 29 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2005).
  19. ^ (JA) ゴールド等認定作品一覧 2005年8月, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  20. ^ (EN) 2005 Certification Awards – Multi Platinum, su irishcharts.ie. URL consultato il 14 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2009).
  21. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 5 aprile 2023. Digitare "How to Dismantle an Atomic Bomb" in "Título".
  22. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 15 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2016).
  23. ^ (PT) Top 30 Artistas - Semana 16 de 2005, su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 29 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2010).
  24. ^ (EN) How to Dismantle an Atomic Bomb, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  25. ^ (ES) Top 50 Albumes 2005 (PDF), su Productores de Música de España. URL consultato il 9 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2012).
  26. ^ (EN) U2 - How to Dismantle an Atomic Bomb – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  27. ^ Paolo Sforza, U2 - How To Dismantle An Atomic Bomb, su Ondarock, 12 dicembre 2006. URL consultato il 7 marzo 2022.
  28. ^ (EN) U2: Album Guide, su Rolling Stone. URL consultato il 7 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2011).
  29. ^ magictv.tv - U2 Archiviato il 24 ottobre 2009 in Internet Archive.
  30. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (NL) U2 - How to Dismantle an Atomic Bomb, su Ultratop. URL consultato il 29 dicembre 2010.
  31. ^ (EN) U2 - Chart history (Billboard Canadian Albums), su Billboard. URL consultato il 12 aprile 2020.
  32. ^ (EN) TOP 75 ARTIST ALBUM, WEEK ENDING 16 December 2004, su GFK Chart-Track. URL consultato il 13 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2012).
  33. ^ (PL) sprzedaż w okresie: 22.11.2004 - 28.11.2004, su OLiS. URL consultato il 12 aprile 2020.
  34. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 28 November 2004 - 04 December 2004, su Official Charts Company. URL consultato il 12 aprile 2020.
  35. ^ (EN) U2 - Chart history (Billboard 200), su Billboard. URL consultato il 12 aprile 2020.
  36. ^ (EN) U2 - Chart history (Top Rock Albums), su Billboard. URL consultato il 12 aprile 2020.
  37. ^ (HU) Album Top 40 slágerlista: 2004. 48. hét: 2004. 11. 22. - 2004. 11. 28., su Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 12 aprile 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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