Idrocronometro

L'idrocronometro è un orologio che utilizza l'acqua come fonte di energia per attivare il meccanismo che marca il tempo. L’acqua riempie a ritmo alternato due comparti di una vaschetta oscillante, imprimendo un moto uniforme “isocrono” alla suoneria e al pendolo.

Idrocronometri famosi[modifica | modifica wikitesto]

L'orologio ad acqua di Vitruvio era ritenuto più affidabile di una clessidra ad acqua, e aveva applicazioni militari; è citato da Roberto Valturio nel suo De re militari (1472).

L'idrocronometro del Pincio fu progettato da padre Giovan Battista Embriaco[1] (frate domenicano originario di Ceriana, paese dell'entroterra di Sanremo) nel 1867 e fu presentato all'Esposizione Universale di Parigi del 1867. Ha la forma di una torretta lignea realizzata con l'utilizzo di ghisa fusa a imitazione di tronchi d'albero. I quattro quadranti dell'ora sono visibili da ogni direzione. Nel 1873 l'orologio ad acqua fu costruito dalla ditta Fratelli Granaglia di Torino[2] e poi collocato a Villa Borghese a Roma, all'interno di una fontana appositamente realizzata dall'architetto di origine svizzera Gioacchino Ersoch.

Il restauro dell'orologio, in grave stato di degrado, è stato effettuato dalla Scuola ELIS di Roma, senza oneri per il Comune, negli anni 2006-2007. L'orologio è stato rimesso in opera il 29 giugno 2007 in una cerimonia presieduta dal sindaco di Roma, Walter Veltroni[3].

Un altro idrocronometro, anche questo di padre Embriaco, si trova nel cortile di palazzo Berardi, in Via del Gesù 42, nel Rione Pigna a Roma.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jacopo Dell'Omo, 1001 quiz sulla storia di Roma, Newton Compton Editori, 2021, ISBN 9788822753694. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  2. ^ Storia del progetto (PDF), su comune.roma.it, Comune di Roma. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  3. ^ Laura Mari, Pincio, ritorna l'orologio ad acqua, la Repubblica, 30 giugno 2007

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]