Ingegneria sociale (scienze politiche)

Ingegneria sociale è una disciplina in scienze politiche che si riferisce al tentativo di influenzare gli atteggiamenti e comportamenti sociali su larga scala, sia da parte dei governi o di gruppi privati. In ambito politico, la controparte di ingegneria sociale è di ingegneria politica.

Per varie ragioni, il termine è stato intriso di connotazioni negative. Tuttavia, quasi tutto il diritto e la governance ha l'effetto di cambiare il comportamento e può essere considerato "ingegneria sociale" in una certa misura. Divieti di omicidi, stupri, suicidi e littering sono tutte le politiche volte a scoraggiare comportamenti indesiderati. I governi possono anche influenzare il comportamento in modo più celato attraverso incentivi e disincentivi economici.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Adriano Prosperi, Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari, Torino, Einaudi, 1996.
  • Wietse De Boer, La conquista dell'anima. Fede, disciplina e ordine pubblico nella Milano della Controriforma, Torino, Einaudi, 2004.
  • Michel Foucault, La volontà di sapere, Feltrinelli, 1978.
  • Roberto Esposito, Bíos. Biopolitica e filosofia, Torino, Einaudi, 2004.
  • James C. Scott, Lo sguardo dello Stato, Milano, Elèuthera, 2019.
  • Michel Foucault, Sorvergliare e punire, Torino, Einaudi, 1993.

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