Introducing the Hardline According to Terence Trent D'Arby

Introducing the Hardline According to Terence Trent D'Arby
album in studio
ArtistaTerence Trent D'Arby
Pubblicazione13 luglio 1987
Durata47:11
Dischi1
Tracce11
GenereContemporary R&B
Soul
Funk
EtichettaColumbia Records
ProduttoreMartyn Ware, Terence Trent D'Arby, Howard Grey
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Finlandia Finlandia[1]
(vendite: 29 843+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (3)[2]
(vendite: 210 000+)
Bandiera del Canada Canada (2)[3]
(vendite: 200 000+)
Bandiera della Francia Francia[4]
(vendite: 400 000+)
Bandiera della Germania Germania[5]
(vendite: 500 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (2)[6]
(vendite: 470 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi (3)[7]
(vendite: 300 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (5)[8]
(vendite: 1 500 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[9]
(vendite: 100 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[10]
(vendite: 2 000 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[11]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera (2)[12]
(vendite: 100 000+)
Terence Trent D'Arby - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1989)
Singoli
  1. If You Let Me Stay
    Pubblicato: 1987
  2. Wishing Well
    Pubblicato: 1987
  3. Dance Little Sister
    Pubblicato: 1987
  4. Sign Your Name
    Pubblicato: 1987
  5. Rain
    Pubblicato: 1988
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[13]
Encyclopedia of Popular Music[14]
The Rolling Stone Album Guide[15]
Ondarock[16]Pietra miliare

Introducing the Hardline According to Terence Trent D'Arby è il primo album in studio del musicista e cantante statunitense Terence Trent D'Arby, pubblicato nel luglio 1987 dalla Columbia Records.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Terence Trent D'Arby, eccetto dove indicato.

  1. If You All Get to Heaven – 5:17
  2. If You Let Me Stay – 3:14
  3. Wishing Well – 3:30 (D'Arby, Sean Oliver)
  4. I'll Never Turn My Back on You (Father's Words) – 3:37
  5. Dance Little Sister – 3:55
  6. Seven More Days – 4:32
  7. Let's Go Forward – 5:32
  8. Rain – 2:58
  9. Sign Your Name – 4:37
  10. As Yet Untitled – 5:33
  11. Who's Lovin' You – 4:24 (William "Smokey" Robinson)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Vendite e successo[modifica | modifica wikitesto]

Il disco, grazie anche a una sfacciata campagna di marketing in cui il cantante paragonò il suo lavoro di debutto a Sgt. Pepper's dei Beatles, esordì al primo posto della classifica britannica con un milione di copie vendute in soli tre giorni.[17] Terence Trent D'Arby, autore e polistrumentista, per via del suo talento, ispirò fervidi confronti con i maggiori nomi dell'epoca - Michael Jackson e Prince - fino ad essere associato ad alcuni dei più influenti capostipiti della musica: Sam Cooke, James Brown e Jimi Hendrix.[16]

Grazie alle hit Wishing Well (UK #4), If You Let Me Stay (#7) e Sign Your Name (#2), il disco debuttò al primo posto nel Regno Unito e tornò in cima alla classifica diversi mesi dopo per sette settimane. Negli Stati Uniti il riscontro iniziale fu più tiepido, fino a quando l'album non riuscì a conquistare la quarta posizione della Billboard 200, spinto dal singolo Wishing Well, arrivato primo nella Billboard Hot 100 circa un anno dopo la pubblicazione del disco.[18] L'album è stato premiato con il BRIT Award al miglior esordiente internazionale e con il Grammy Award alla migliore performance vocale maschile R&B.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1987) Posizione
Francia[26] 10
Regno Unito[27] 16
Svizzera[28] 7
Classifica (1988) Posizione
Australia[19] 8
Austria[29] 12
Germania[30] 9
Italia[31] 5
Paesi Bassi[32] 9
Regno Unito[27] 8
Spagna[25] 7
Stati Uniti[33] 11
Svizzera[34] 8

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FI) Terence Trent DÁrby, su ifpi.fi, Musiikkituottajat. URL consultato il 3 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  2. ^ (EN) Gavin Ryan, Australia's Music Charts 1988-2010, Mt. Martha, VIC, Australia, Moonlight Publishing, 2011.
  3. ^ (EN) Introducing the Hardline According to Terence Trent D'Arby – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 3 giugno 2020.
  4. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su InfoDisc. URL consultato il 3 giugno 2020. Selezionare "Terence Trent D'ARBY" e premere "OK".
  5. ^ (DE) Terence Trent D'Arby – Introducing the Hardline – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 3 giugno 2020.
  6. ^ (EN) Italian Market (PDF), in Billboard, vol. 100, n. 50, 10 dicembre 1988, p. I-6. URL consultato il 3 giugno 2020.
    «Terence Trent D'Arby, who also figured in the singles charts but sold 470,000 units of his debut album»
  7. ^ (NL) Goud/Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 3 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  8. ^ (EN) Introducing the Hardline According to Terence Trent D'Arby, su British Phonographic Industry. URL consultato il 3 giugno 2020.
  9. ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 1979–1990, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
  10. ^ (EN) Terence Trent D'Arby - Introducing the Hardline – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 3 giugno 2020.
  11. ^ (SV) Gold & Platinum 1987–1998 (PDF), su ifpi.se, IFPI Sverige. URL consultato il 3 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2012).
  12. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 3 giugno 2020.
  13. ^ (EN) Rob Bowman, Introducing the Hardline According to Terence Trent D'Arby, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 3 giugno 2020.
  14. ^ (EN) Colin Larkin, The Encyclopedia of Popular Music, 5ª ed., Omnibus Press, 2011, ISBN 0-85712-595-8.
  15. ^ (EN) Nathan Brackett e Christian Hoard, Terence Trent D'Arby, in The New Rolling Stone Album Guide, 4ª ed., Simon & Schuster, 2004, pp. 211-12, ISBN 0-7432-0169-8.
  16. ^ a b Terence Trent D'Arby - Introducing The Hardline According To Terence Trent D'Arby, su Ondarock. URL consultato il 14 aprile 2021.
  17. ^ Ezio Guaitamacchi, 1000 canzoni che ci hanno cambiato la vita, su google.it, Rizzoli, 2009, ISBN 8817033928. URL consultato il 19 novembre 2021.
  18. ^ a b c (EN) Terence Trent D'Arby – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 3 giugno 2020. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  19. ^ a b (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  20. ^ a b c d e f g (NL) Terence Trent D'Arby - Introducing The Hardline According To, su Ultratop. URL consultato il 3 giugno 2020.
  21. ^ (EN) Top Albums - April 30, 1988, su Library and Archives Canada. URL consultato il 3 giugno 2020.
  22. ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su InfoDisc. URL consultato il 3 giugno 2020. Selezionare "Terence Trent D'ARBY" e premere "OK".
  23. ^ (EN) Hits of the World - Italy (PDF), in Billboard, vol. 100, n. 22, 28 maggio 1988, p. 74. URL consultato il 3 giugno 2020.
  24. ^ (EN) Official Albums Chart: 19 July 1987 - 25 July 1987, su Official Charts Company. URL consultato il 3 giugno 2020.
  25. ^ a b (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  26. ^ (FR) Les Albums (CD) de 1987 par InfoDisc, su infodisc.fr. URL consultato il 3 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2012).
  27. ^ a b (EN) Complete UK Year-End Album Charts, su chartheaven.9.forumer.com. URL consultato il 3 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012).
  28. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1987, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 3 giugno 2020.
  29. ^ (DE) Jahreshitparade 1988, su austriancharts.at. URL consultato il 3 giugno 2020.
  30. ^ (DE) Album – Jahrescharts 1988, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 3 giugno 2020.
  31. ^ Gli album più venduti del 1988, su Hit Parade Italia. URL consultato il 3 giugno 2020.
  32. ^ (NL) Dutch charts jaaroverzichten 1988, su Dutch Charts. URL consultato il 3 giugno 2020.
  33. ^ (EN) 1988: Billboard 200 Albums, su Billboard. URL consultato il 3 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
  34. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1988, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 3 giugno 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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