Ippolito Boiardo

Ippolito Boiardo
Conte di Scandiano
Stemma
Stemma
In carica1° luglio 1553 –
10 novembre 1560
PredecessoreGiulio Boiardo
SuccessoreCamera Ducale Estense
NascitaXVI secolo
Morte10 novembre 1560
SepolturaChiesa di Santa Maria, Scandiano
DinastiaBoiardo
PadreGiovanni Boiardo
MadreGiulia Gambara
ReligioneCattolicesimo

Ippolito Boiardo (XVI secolo10 novembre 1560[1]), figlio di Giovanni Boiardo e di Giulia Gambara, fu conte di Scandiano dal 1553 al 1560.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Scandiano, Rocca dei Boiardo.

Ippolito era il terzogenito di Giovanni Boiardo e di Giulia Gambara; dopo la morte del padre, governarono il feudo il primogenito Giovanni Battista Boiardo dal 1523 al 1528 e successivamente il secondogenito Giulio Boiardo dal 1528 al 1553. La morte senza eredi maschi dei fratelli maggiori, portò Ippolito ad essere erede e titolare del feudo; tuttavia la sua grave infermità non gli permise di governare fattivamente, senza l’ausilio dei curatori nominati dalla Camera Ducale Estense.

Nel 1554, Ippolito Boiardo confermò a Scandiano i suoi privilegi, con l’avallo del curatore affidatogli, conte Gian Francesco Boschetti[2].

Nel 1557 la guerra tra il Duca di Parma e Piacenza Ottavio Farnese ed il Duca di Ferrara Ercole II, portò il primo, aiutato dalle truppe spagnole, ad occupare vari possedimenti e castelli, tra cui Scandiano. La pace venne ristabilita dopo sei mesi e i castelli occupati da Farnese vennero restituiti[2].

Ippolito morirà nel 1560 senza eredi, decretando l’estinzione della linea di Feltrino Boiardo[3]; il feudo tornò pertanto fino al 1565 alle dirette dipendenze della Camera Ducale Estense, per poi passare ad Ottavio I Thiene, marito di Laura Boiardo, figlia primogenita di Giulio

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Ippolito non ebbe discendenza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gottardo Garollo, Dizionario biografico universale. Volumi 1-2, Hoepli, 1907, p.296.
  2. ^ a b Giambatista Venturi, Storia di Scandiano, 1822, pp. 108-109.
  3. ^ Giambatista Venturi, Storia di Scandiano, 1822, p. 109.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giambatista Venturi, Storia di Scandiano, Modena. 1822
  • Odoardo Rombaldi – Roberto Gandini – Giovanni Prampolini, La Rocca di Scandiano e gli affreschi di Nicolò dell’Abate, Cassa di Risparmio Reggio Emilia. 1982
Predecessore Conte di Scandiano Successore
Giulio Boiardo 1553-1560 Camera Ducale Estense