Ischia (Italia)

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Ischia
comune
Ischia – Stemma
Ischia – Bandiera
Ischia – Veduta
Ischia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoVincenzo Ferrandino (lista civica Ischia democratica) dall'11-6-2017
Territorio
Coordinate40°45′N 13°57′E / 40.75°N 13.95°E40.75; 13.95 (Ischia)
Altitudinem s.l.m.
Superficie8,14 km²
Abitanti19 640[1] (31-10-2022)
Densità2 412,78 ab./km²
Comuni confinantiBarano d'Ischia, Casamicciola Terme
Altre informazioni
Cod. postale80077
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063037
Cod. catastaleE329
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 044 GG[3]
Nome abitantiischitani
Patronosan Giovan Giuseppe della Croce
Giorno festivo5 marzo
Motto(LA) Iscla Fedelitatis Æternæ
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ischia
Ischia
Ischia – Mappa
Ischia – Mappa
Posizione del comune di Ischia nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Ischia è un comune italiano di 19 640 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli, sito nell'omonima isola in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Situato nell'omonima isola, appartenente al gruppo delle isole Flegree, ne occupa la parte orientale, confinando a ovest con Casamicciola Terme e Barano d'Ischia.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Casamicciola Terme.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Ischia deriverebbe da Insula Maior tradotto poi in Iscla da cui l'odierno Ischia. Il comune ha un principale abitato suddiviso in due nuclei, il capoluogo, denominato ufficialmente solo "Ischia", ma comunemente noto come "Ischia Porto", e la zona di "Ischia Ponte", che prende il nome dal ponte di legno (poi diventato in muratura) che, fino al settecento, collegava il castello aragonese con il borgo. Secondo altri studiosi invece il nome deriverebbe dall'aggettivo greco “(v)ixos” (appiccicoso) con la consueta caduta della “v” iniziale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1938 al 1945 al comune di Ischia furono aggregati gli altri comuni dell'isola, formando un'unica entità amministrativa dell'isola d'Ischia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma della Città di Ischia è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 18 gennaio 2006.[4]

«Di cielo, al monte all'italiana di quindici colli, posti cinque, quattro, due, uno, fondato in punta, d'oro, sormontato dalla corona all'antica di cinque punte visibili, dello stesso. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di cielo, il motto, in lettere maiuscole di nero, ISCLA FIDELITATIS AETERNAE. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica[5]»
— 18 gennaio 2006

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Cattedrale di Santa Maria Assunta. Fu costruita da Pietro Cossa, duca di Bellante, nel 1390, rinnovata dagli Agostiniani, che la tennero dal 1596 al 1613, divenne cattedrale nel 1810. Al suo interno, il fonte battesimale con colonne e statue proviene dalla tomba di Giovanni Cossa nella vicina cattedrale del Castello Aragonese. Sempre dal Castello Aragonese di Ischia fu portato nel 1811 un crocefisso ligneo del XIII secolo e il reliquiario del braccio di sant'Andrea con lo stemma dei Cossa.
  • Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, inaugurata nel 1857 per volontà di Ferdinando II delle Due Sicilie, che si apre col suo peristilio ionico sul porto.
  • Chiesa di san Pietro o di Santa Maria delle Grazie, che si affaccia sulla strada per il Castello Aragonese e fu eretta nel 1781. La chiesa fu teatro di una triste esecuzione. Il 19 luglio del 1799, Pasquale Battistessa nobile napoletano, fu condannato insieme ad altri insorti dal giudice Speciale all'impiccagione per aver partecipato ai moti della Repubblica Napoletana. I cadaveri furono portati in una delle stanze adiacenti alla chiesa di san Pietro. Battistessa, che era stato creduto morto, si riebbe e si trascinò sui gradini dell'altare maggiore, ma su ordine dello stesso giudice fu lì sgozzato. Le sue ceneri riposano ora nella fossa della chiesa.
  • Chiesa ed il convento di Sant'Antonio, eretti nel 1740, su primitive costruzioni del 1225 distrutte dalla colata dell'Arso. Custodisce il corpo di San Giovan Giuseppe della Croce
  • Collegiata dello Spirito Santo eretta dai pescatori nel 1652, che sorge nell'antico Borgo di celso (oggi Ischia ponte)
  • chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, anch'essa sita nell'antico Borgo di celso eretta nel 1613, in cui si tenevano le tornate consiliari.
  • Chiesa di sant'Anna, eretta da Bernardino Galatola nel 1498.
  • Chiesa di san Domenico, sita sull'omonima collina nel luogo ove nel 1580 sorgeva un ospizio di frati domenicani.
  • Chiesa dell'Annunziata, in località "Campagnano", costruita nel 1602.
  • Chiesa di san Ciro, che si trova nell'abitato omonimo e che fu ricostruita nel 1926 sul vecchio edificio risalente al 1893
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate, nell'omonima frazione, risalente al XVII secolo
  • Edicola votiva dedicata alla Vergine del Terzito, eretta da Gaetano Sanfilippo, di Lipari che con i suoi fratelli introdusse sull'isola la solforazione delle viti attaccate dalla crittogama.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello Aragonese, ormai simbolo dell'isola, è sito nel centro storico, detto "Ischia ponte" .
  • Stabilimento Balneo-Termale Militare, l'ex Palazzo Reale di Ischia, non lontano dalla chiesa di "Portosalvo"
  • Biblioteca Antoniana, sita a fianco della chiesa di Sant'Antonio
  • Torre di Guevara o Torre di sant'Anna (o di Michelangelo), sita nella zona di Cartaromana; secondo la tradizione popolare, la torre sarebbe stata disegnata dall'artista fiorentino). Fu eretta nella prima metà del Cinquecento da Giovanni de Guevara, duca di Bovino. A fianco il duca vi costruì un Ninfaio
  • Fontana di Restituta di Bulgaro, nel Ninfaio a fianco della Torre di Guevara, che ispirò il Boccaccio nella sesta novella del quinto giorno del Decameron.
  • Acquedotto, fatto erigere nel 1637 da Girolamo Rocca, vescovo di Ischia.
  • Porto di Ischia, che era originariamente un piccolo lago detto Pantaniello che accoglieva al suo interno anche un piccolo isolotto, il Tondo, su cui i Basiliani eressero una cappella a San Nicola. Il laghetto era profondo poco più di due metri e vi si pescavano pesci pregiati. Nel 1670, per eliminare il cattivo odore, si aprì una piccola bocca. La trasformazione del laghetto in porto però si deve alla volontà del Re Ferdinando II delle Due Sicilie. Una lapide posta all'ingresso del porto ricorda l'inaugurazione del porto da parte del sovrano avvenuta nel settembre del 1854.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune d'Ischia è il più popolato dell'isola verde, avendo conosciuto un'evoluzione demografica di circa il 219% dal 1861 ad oggi. Ischia è da sempre il comune più abitato dell'isola, a parte una breve parentesi tra il 1881 e gli anni '20 del Novecento, quando il primato era detenuto da Forio.[6]

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Ischia erano 1 160, corrispondenti al 5,7% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[8]

  1. Romania 290 1,4%
  2. Repubblica Dominicana 249 1,2%
  3. Ucraina 229 1,1%
  4. Albania 90 0,4%
  5. Polonia 63 0,3%
  6. Germania 46 0,2%
  7. Tunisia 30 0,1%

Feste ed eventi[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Località[modifica | modifica wikitesto]

Altre località comprese nel comune di Ischia sono:

Ischia Ponte vista dal Castello Aragonese
  • Ischia Ponte
  • Ischia Porto
  • Campagnano
  • Cartaromana
  • Cretaio
  • San Domenico
  • San Michele
  • Sant'Antuono
  • San Ciro
  • Fiaiano
  • Fondobosso
  • La Quercia
  • Pilastri
  • Rione Pontano
  • Rione Fasolara

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Un vigneto a Ischia Ponte. L'isola produce vini, ad esempio l'Epomeo di Ischia IGT

Ischia è il comune con maggiore popolazione dell'isola, con numerosi alberghi di ogni categoria e un intenso movimento turistico. Possiede una sua area commerciale che si estende tra via Roma e il corso Vittoria Colonna, mentre le attrazioni di tipo propriamente turistico si concentrano nella cosiddetta "rive droite" (la riva destra del porto).

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1957 all'inizio degli anni 1970 è stata attiva la funivia del Montagnone.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
4 giugno 1988 19 luglio 1990 Giovangiuseppe Balestrieri Democrazia Cristiana Sindaco [11]
19 luglio 1990 22 settembre 1993 Giovanni Sorrentino Democrazia Cristiana Sindaco [11]
22 settembre 1993 28 giugno 1994 Antonio Atonna Comm. straordinario [11]
28 giugno 1994 22 aprile 1998 Giovanni Buono Forza Italia Sindaco [11]
22 aprile 1998 8 giugno 1998 Luigi Armogida Sindaco [11]
8 giugno 1998 18 maggio 2001 Luigi Telese Centro-sinistra Sindaco [11]
18 maggio 2001 10 giugno 2002 Maria Elena Stasi Comm. straordinario [11]
10 giugno 2002 31 luglio 2006 Giuseppe Brandi Centro-destra Sindaco [11]
8 settembre 2006 29 maggio 2007 Fiamma Spena Comm. straordinario [11]
29 maggio 2007 31 maggio 2012 Giuseppe Ferrandino Centro-sinistra Sindaco [11]
16 maggio 2012 11 giugno 2017 Giuseppe Ferrandino Liste civiche Sindaco [11]
11 giugno 2017 in carica Vincenzo Ferrandino Liste civiche Sindaco [11]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Ha sede nel comune la società di Ischia Calcio, che ha disputato anche campionati professionistici nazionali.

La pallavolo è rappresentata dalla Pallavolo Isolana, squadra femminile nata dalla fusione di due società isolane, APD Libertas Phoros Forio ed A.S. Ischia Pallavolo: nel 2007-2008 ha militato in Serie C.

La società di pallanuoto Ischia Marine club, milita nel campionato nazionale di pallanuoto maschile di Serie A2 di pallanuoto maschile. Nel maggio 2023 ha vinto il playout permanenza nella serie a termine del doppio confronto contro Milano.

Si sono svolte a Ischia l'ottava tappa del Giro d'Italia 1959, cronometro individuale, e la seconda tappa del Giro d'Italia 2013, cronometro a squadre, da Ischia Porto a Forio.

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Hanno sede nel comune lo Stadio Vincenzo Mazzella, lo Stadio Vincenzo Rispoli e il Palasport Federica Taglialatela.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Ischia (Napoli) D.P.R. 18.01.2006 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 17 settembre 2021.
  5. ^ Stemma Comune di Ischia, su comuni-italiani.it.
  6. ^ Dal 1861 ai giorni nostri: la crescita demografica dell'isola d'Ischia, su L'Isclano.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ ISTAT 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 10 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  9. ^ Expo Ischia Fiera dell'Europa Mediterranea
  10. ^ Settembre sul Sagrato
  11. ^ a b c d e f g h i j k l http://amministratori.interno.it/
  12. ^ Il Golfo, 1º aprile 2017, pagina 12

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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