Isidoro di Alessandria

Isidoro di Alessandria o di Gaza (in greco: Ἰσίδωρος; 450 circa – 520 circa) è stato un filosofo neoplatonico bizantino[1]. Fu uno degli ultimi filosofi neoplatonici.

Visse ad Atene e ad Alessandria verso la fine del V secolo d.C. Divenne scolarca dell'Accademia succedendo a Marino di Neapoli.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Studiò ad Atene sotto la guida di Proclo e apprese la dottrina di Aristotele da Marino[2]. Secondo Damascio, "Isidoro si meravigliò alla vista di Proclo, venerabile e meraviglioso a vedersi; credette di vedere in lui il volto stesso della vera filosofia"[3]. Damascio riporta inoltre che "Isidoro, oltre alla semplicità, amò soprattutto la veridicità, si impegnò ad essere schietto anche oltre il necessario, e dentro di sé non fingeva nulla"[4]. L'affermazione, contenuta nella Suda[5], secondo cui Isidoro fu il marito di Ipazia non sembra corrispondere al vero, visto che il filosofo nacque molto tempo dopo la morte di Ipazia[6]. Si riferisce altrove che il filosofo ebbe una moglie chiamata Domna che morì cinque giorni dopo la nascita del loro figlio che chiamarono Proclo[7].

Tornò ad Alessandria accompagnato da Sallustio[8]. Giunto in città insegnò filosofia. Quando Proclo morì (485) era ad Atene, ed era ancora lì quando Marino divenne scolarca della scuola neoplatonica[2]. Quest'ultimo lo convinse ad essere il suo successore, ma Isidoro abbandonò Atene non molto tempo dopo la morte di Marino[9], lasciando la sua carica a Hegia[10].

Isidoro è noto principalmente per essere stato il maestro di Damascio, la cui testimonianza, nella sua Vita di Isidoro, presenta il maestro sotto una luce decisamente favorevole sia come uomo sia come pensatore[10]. La Vita di Damascio è stata conservata in forma sintetica da Fozio nella sua Biblioteca e in frammenti della Suda.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Isidore of Alexandria (Greek philosopher) in Encyclopædia Britannica
  2. ^ a b mu,199 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive. in Suda On Line
  3. ^ Damascio, Vita di Isidoro, fr. 248 (cfr. Suda On Line Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.)
  4. ^ Damascio, Vita di Isidoro, fr. 45 (cfr. Suda On Line Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.)
  5. ^ upsilon,166 Archiviato il 7 agosto 2010 in Internet Archive., Suda On Line
  6. ^ "Isidorus 1" in John Robert Martindale, The Prosopography of the Later Roman Empire, Cambridge University Press, 1980
  7. ^ Damascio, fr. 399 (cfr. Fozio, 301)
  8. ^ Damascio, Vita di Isidoro, fr. 138 (cfr. Suda On Line)
  9. ^ "Isidorus 5" in John Robert Martindale, The Prosopography of the Later Roman Empire, Cambridge University Press, 1980
  10. ^ a b Hugh Chisholm (a cura di), Isidore of Alexandria Archiviato il 28 ottobre 2011 in Internet Archive., in Encyclopædia Britannica, Cambridge University Press

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  • Storia filosofica (vedi: Fozio di Costantinopoli, Vita di Isidoro il filosofo) (circa 495) frammenti in: Fozio, Biblioteca, codex 242. Trad. fr. : La vie d'Isidore ou Histoire de la philosophie, Anthelme-Édouard Chaignet, in: Commentaire sur le Parménide. Proclus le Philosophe. Suivi d'une traduction de La Vie d'Isidore ou Histoire de la philosophie de Damascius, Parigi : E. Leroux. 3 vol. : 1900-1903, x-340, 407, xv-374 p. Reimpr. : Francfort-sur-le-Main : Minerva Journals, 1962, 2007, t. III, p. 241-371. : Damascii Vitæ Isidori reliquiæ, ed. Clemens Zintzen, G. Olms, Hildesheim, 1967 (greco e latino) ; The Philosophical History, text with translation and notes by Polymnia Athanassiadi, Atene, 1999 (greco e inglese).
  • Suidas. Suidae Lexicon, Teubner, 5 vol., 1928-1938. Voci: "Isodoros", "Surianos", "Marinos", "Sarapion".

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