Isole Desertas

Isole Desertas
Ilhas Desertas
Visione aerea delle isole
Geografia fisica
Coordinate32°29′N 16°29′W / 32.483333°N 16.483333°W32.483333; -16.483333
ArcipelagoDesertas
Superficie14,21 km²
Altitudine massima442 m s.l.m.
Geografia politica
StatoBandiera del Portogallo Portogallo
Regione Madera
ComuneSanta Cruz
Cartografia
Mappa di localizzazione: Oceano Atlantico settentrionale
Isole Desertas
Isole Desertas
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Le Isole Desertas (in portoghese: Ilhas Desertas), costituiscono un piccolo arcipelago situato a circa 25 km a sud-est di Ponta de São Lourenço, la punta più orientale dell'isola di Madera, circa a metà strada tra le Azzorre e le Canarie. Le tre isole, chiamate Ilhéu Chão, Deserta Grande e Bugio, hanno una forma lunga e stretta e formano una catena che si articola in direzione NW-SE per una distanza di 23 km. Amministrativamente fanno parte del territorio del Portogallo, distretto di Funchal, comune di Santa Cruz (isola di Madera).

Isola Area (km²) Altezza (m)
Ilhéu Chão 1 98
Deserta Grande 10 442
Bugio 3 348
TOTALE 14.21 442

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le Isole Desertas sono state scoperte nel 1419/20 e battezzate con questo nome da João Gonçalves Zarco, nobile e navigatore portoghese della casata di Enrico il Navigatore. Furono però esplorate convenientemente solo nel 1420/21, dopo l'esplorazione e l'avvio definitivo della colonizzazione di Funchal. Le isole sono state di proprietà di due famiglie inglesi tra il 1894 e il 1971 per poi essere acquistate dallo Stato portoghese.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Paesaggio di Deserta Grande
La casa del guardiano su Deserta Grande

Nonostante la loro vicinanza con l'isola di Madera, la geologia delle Isole Desertas è completamente differente. Queste isole alte, lunghe e rocciose hanno un suolo sterile. Il popolamento animale presente include circa 16 specie di uccelli, delle quali 8 rappresentate da uccelli marini, la capra selvatica, il coniglio e alcuni roditori. I mammiferi citati sono stati introdotti dai marinai portoghesi che per primi approdarono sulle spiagge rocciose di queste isole. Anche alcuni rettili, come la lucertola muraiola di Madera, e ragni, tra cui una specie di tarantola di dimensioni notevoli ed endemica delle Desertas, la Hogna ingens, vivono in questo ecosistema arido e fragile.

Sulle spiagge vive una piccola colonia di foca monaca e dal 1990 le Isole Desertas sono state dichiarate riserva naturale biogenetica dal Consiglio d'Europa e poste sotto regime di tutela ambientale. La popolazione delle foche, che nel 1998 comprendeva appena 8 individui[1][2], oggi può contare quasi 20 esemplari[3]. La sola presenza umana è rappresentata dai guardiani permanenti, dai geologi, da persone che occasionalmente approdano con la propria barca e da alcune stazioni di ricerca scientifica disseminate su tutte le isole.

L'unica isola potenzialmente abitabile è Deserta Grande, grazie alla presenza di una sorgente di acqua, sebbene questa sia scarsa e sporca. Tutti i tentativi di colonizzazione sono falliti a causa dell'impraticabilità di qualsiasi tipo di agricoltura.

Sulle isole sono presenti due fari, uno all'estremità meridionale dell'Isola di Bugio (D-2722), conosciuto come faro della Ponta de Agulha, e uno all'estremità settentrionale del Ilhéu Chão (D-2720),

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Neves HC (1991). The Monk Seal (Monachus monachus): Conservation and Monitoring on the Desertas Islands – Madeira. In: Seminar on Conservation of the Mediterranean Monk Seal – Technical and Scientific Aspects., Antalya, Turkey, 1-4 May 1991, Council of Europe Press, Strasbourg, France. Environmental Encounters No. 13: 21-24
  2. ^ (EN) Matono P & Pires R (1998). Social structure of Mediterranean Monk seal (Monachus monachus) in the southwest of Deserta Grande (Desertas islands - Madeira). In: III Simposio Fauna e Flora das Ilhas Atlanticas, Ponta Delgada, Acores, 21-25 Sept. 1998: 213.
  3. ^ (EN) Neves H & Pires R (2001). Recuperation of a Mediterranean monk seal pup, Monachus monachus, in Desertas islands, Madeira archipelago: conditions for its success. Arquipelago. Life and Marine Sciences Supplement 2 (Part B) 111-6.

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