Jane Greer (poetessa)

Jane Greer (25 maggio 1953) è una poetessa statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1981 fondò Plains Poetry Journal, rivista letteraria d'avanguardia della Scuola Neoformalista[1], che promuoveva il ritorno alla tradizione della poesia in versi e rima, in risposta alle innovazioni moderniste della poesia a liberi introdotte da T. S. Eliot e da Ezra Pound. Nel manifesto editoriale la Greer affermò:

(EN)

«Through history, the best poetry has used certain conventions: meter, rhyme, alliteration, assonance, painstaking attention to diction. Not all good poems use all of these conventions, but if a poem uses none of them, why call it a poem?»

(IT)

«Nel corso della storia, la migliore poesia ha adottato alcune convenzioni: metro, rima, allitterazione, assonanza, attenzione scrupolosa alla dizione. Non tutte le buone poesie usano tutte queste convenzioni, ma se una poesia non ne impiega nemmeno una, perché [dovremmo] chiamarla poesia?»

A suo parere, le poesie a verso libero sono un qualcosa che "si legge come pensieri casuali scritti a caso", e rappresentano "tutti tentativi di un'individualità libera da vincoli, che suonano tutti allo stesso modo". L'anno successivo, Writer's Digest definì Plains Poetry Journal come la prima rivista gratuita di poesia (#1 Non-paying U.S. Poetry Magazine) degli Stati Uniti.[2]

Nel 1986, lo stampatore Harry Duncan pubblicò per la The Cummington Press il libro dal titolo Bathsheba on the Third Day, in un carattere sans-serif che fa apparire le lettere come singoli glifi e il testo come se fosse stato scritto a mano.
Dopo aver insegnato per due decadi scrittura al Bismarck State College nella città omonima del Nord Dakota[3], nel '93 lasciò la direzione della rivista.

Le sue poesie sono state pubblicate nelle antologie Formal Feeling Comes e A Garland for Harry Duncan, rispettivamente a cura di a cura di Annie Finch e di W. Thomas Taylor, nella rivista letteraria dell'Università di Yale (Yale Literary Magazine), la rivista cattolica First Things, il settimanale gesuita America ed il periodico paleoconservatore Chronicles, per il quale ha curato la rubrica mensile Letters from the Heartland ("Lettere dalla Terra dei Cuori").
Le sue idee in merito alla poetica e all'estetica sono state in seguito raccolte nel breve saggio Art Is Made, pubblicato all'interno di A Formal Feeling Comes, una riproposizione della rinomata rivista antologica di poesia, sempre a cura di Annie Finch.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Robin Fox, The passionate mind: sources of destruction & creativity', p. xviii.
  2. ^ "The Top Nonpaying Markets," Writer's Digest, settembre 1984, p. 28
  3. ^ Description of Bathsheba on the Third Day at The Cummington Press, su unomaha.edu. URL consultato il 14 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2011).
  4. ^ (EN) Annie Finch, A Formal Feeling Comes: Poems in Form by Contemporary Women, su wordtechcommunications.com. URL consultato il 14 settembre 2019 (archiviato il 14 settembre 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bathsheba on the Third Day, The Cummington Press, University of Nebraska, Omaha, Neb. 1986.
  • Greer, Jane, Rodin's "Gates of Hell" A Formal Feeling Comes: Poems in Form by Contemporary Women, Annie Finch, Ed., Story Line Press, Brownsville, Ore., 1994, pp. 79-80.
  • Greer, Jane. “Professor Dobbs to Jayleen Nichols on Semantics and the Fact of Myth,” A Garland for Harry Duncan, W. Thomas Taylor, Ed., W. Thomas Taylor Press, Austin, Texas, 1989. pp. 37–38.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Jane Greer, Poesia dal titolo "Her lover, at Macchu Piccu (PDF), in Crìtìque-helping Christians Develop Skill in Discernment, n. 5, Ransom Fellowship, 2000, p. 11. URL consultato il 14 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2019).
  • Jane Greer, Poesia dal titolo "The Hunter", su quinncreative.wordpress.com, 8 ottobre 2008. URL consultato il 14 settembre 2019 (archiviato il 14 settembre 2019).
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