Jeanne d'Arc (R 97)

Jeanne d'Arc
La Jeanne d'Arc in navigazione sulla Senna, luglio 1999
Descrizione generale
Tipoincrociatore portaelicotteri
Classeunica
Numero unità1
In servizio con Marine nationale
IdentificazioneR97
Utilizzatore principale Marine nationale
Ordine1959
CostruttoriDCN
CantiereArsenali di Brest
Impostazione7 agosto 1960
Varo30 settembre 1961
Entrata in servizio16 luglio 1964
Ammodernamentogiugno-dicembre 1989
Nomi precedentiLa Résolue
Fuori servizio7 giugno 2010
Disarmo1º settembre 2010
Radiazione2 novembre 2010
Destino finale27 maggio 2010
Caratteristiche generali
Dislocamento10 575 (13 270 a pieno carico)
Lunghezza181,38 m
Larghezza24 (22 linea di galleggiamento) m
Altezza52 m
Pescaggio7,5 m
Ponte di volo1275 m² (60 x 20 m)m
Propulsione
  • 4 caldaie multitubolari, di tipo asimmetrico, timbrate a 45 kg/cm² e surriscaldate a 450° ; 4 turbine Rateau-Bretagne
  • 2 eliche a 4 pale (peso di ciascuna elica 6 360 kg)
  • potenza: 29 420 kW / CV 40.000;
    potenza elettrica: 4 400 kW
Velocità27 nodi (50 km/h)
Autonomia7 500 nm a 15 nodi ;
6 800 nm a 16 nodi ;
5 500 nm a 20 nodi ;
3 750 nm a 25 nodi ;
3 000 nm a 26,5 nodi
Equipaggio51 ufficiali, 124 allievi ufficiali + 425 membri di equipaggio
Equipaggiamento
Sensori di bordo
  • Radars: 1 DRBV-22 D; 1 DRBV-51; 2 DRBN-34 (Racal-Decca); 3 DRBC-32 A
  • Sonar: 1 DUBV-24
  • Divers: 1 IFF NRBI-50; 1 TACAN NRBP-20
  • Télécommunications: 1 InMarsat
Sistemi difensivicontromisure: 1 detecteur ARBR-16; 1 intercepteur ARBX-10; 1 bruiteur remorqué SLQ-25 Nixie
Armamento
Artiglieria2 cannoni da 100 mm modello 53 (4 in origine, 2 sbarcati nel 2000)
4 mitragliatrici da 12,7 mm
Missili6 rampe per missili Exocet MM 38
Mezzi aerei2 Super Frelon
3 Lynx
3 Alouette III
2 Cougar
3 Gazelle
Note
SoprannomeJeanne
fonti nelle note, bibliografia e collegamenti esterni
voci di portaerei presenti su Wikipedia

La Jeanne d'Arc, soprannominata la Jeanne, era un incrociatore portaelicotteri francese in servizio presso la Marine nationale, rimasta esemplare unico, è un mezzo molto interessante e capace che i francesi hanno costruito per le operazioni anfibie, nonostante una velocità di circa 26,5 nodi, una velocità piuttosto bassa.

Somigliava a navi come le italiane Andrea Doria e Vittorio Veneto, anch'esse degli anni '60. Tra le sue caratteristiche, un hangar poppiero con ponte di volo per 6 grandi elicotteri Super Frelon, 4 cannoni da 100mm e 6 lanciatori per missili MM.38 Exocet.

Inizialmente doveva chiamarsi La Résolue, la sua costruzione fu autorizzata nel 1957 come nave scuola per sostituire la Jeanne d'Arc che risaliva alla seconda guerra mondiale. La Résolue subì diversi cambi al progetto finché, nel 1964 non diventò, con il nome di Jeanne D'Arc (Giovanna d'Arco), una Landing Platform Helicopter, una specie di incrocio tra una portaelicotteri, un incrociatore e una nave per sbarchi anfibi.

Nel ruolo di trasporto truppe può trasportare 700 soldati e 8 elicotteri. In tempo di pace funge da nave scuola, e può ospitare fino a 158 cadetti.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Jeanne d'Arc, costruita per rimpiazzare la nave omonima precedente, che risaliva alla seconda guerra mondiale, fu varata a Brest nel 1961. In attesa di rimpiazzare il suo predecessore, prende il nome di La Résolue. Nave polivalente, poteva imbarcare 20 elicotteri Super Frelon e Alouette III, ma ha ospitato anche i famosi Sikorski HSS-1. Tra le sue caratteristiche: un hangar poppiero con ponte di volo per 6 grandi elicotteri, 2 cannoni da 100mm e 6 lanciatori per missili MM.38 Exocet. In tempo di pace fungeva da nave scuola e poteva ospitare fino a 158 cadetti.
Il 16 luglio 1964 diventa Jeanne d'Arc ed entra in servizio. In totale 45 missioni effettuate, di 6 mesi cadauna, 6.400 allievi ufficiali imbarcati e non solamente francesi: sulla Jeanne si sono formati ufficiali provenienti da tutti i continenti (compreso il principe Alberto di Monaco nel 1981).
La Jeanne d'Arc è stata inviata in soccorso a popolazioni colpite da disastri naturali, quali terremoti e tsunami, e ha dovuto affrontare scenari difficili e momenti pericolosi. C'è stato, ad esempio, l'uragano Mitch in Atlantico nell'ottobre 1998 o la liberazione, nell'aprile 2008, di 30 membri dell'equipaggio della nave Le Ponant, in ostaggio dei pirati al largo della Somalia. Nell'aprile 1988 è stata tratta in salvo una giunca di "boat people", di soli 6,5 metri con una quarantina di persone a bordo. Anche se nave da guerra, la Jeanne d'Arc è stata spesso messaggera di pace, come ad Haiti nel 2004, o ha prestato soccorso ai sopravvissuti di catastrofi come nel 2005, a Meulaboh (in Indonesia), dove lo tsunami aveva ucciso la metà dei 60.000 abitanti. Intensa è stata l'attività di sostegno all'associazione Louis Carlésimo, per bambini gravemente malati, che ogni anno si recavano a bordo per una settimana, per svolgere una serie di attività, che li facevano sentire come i loro coetanei.
Il ritorno per l'ultimo rendez-vous è stato attraverso le acque della Senna, salutata al suo passaggio da migliaia di persone, consapevoli di assistere a qualcosa di straordinario: a una pagina di storia francese (e non solo) che si chiudeva. Alcuni dei boat people salvati sono andati a Rouen per salutarla; dovunque la nave si è fermata o è transitata, l'evento è stato accolto con grandi espressioni di accoglienza; durante il fine settimana seguente più di 12.000 persone sono state accolte a bordo, per dare la possibilità a molti ex marinai e ufficiali imbarcati di ricordare la nave che li aveva accolti e, ai più giovani, di toccare con mano una leggenda.[1]

Da Singapore a Rio, dal Capo di Buona Speranza a New York, passando per l'India, il Canale di Suez e Panama, dalle zone tropicali al circolo polare, nella sua lunga attività la Jeanne d'Arc ha coperto una distanza pari a nove volte quella fra la Terra e la Luna, toccando 769 scali in 85 paesi diversi. Nel suo ultimo viaggio l'incrociatore portaelicotteri francese ha ripercorso il suo primo itinerario del 1963/64: Casablanca, Dakar, Rio de Janeiro, Valparaíso, New York, Québec, Saint-Pierre e Miquelon. L'apparato propulsivo è stato oggetto di molte cure e ha permesso alla nave di toccare, durante l'ultima missione, velocità superiori a quelle della prima volta. Per l'ultimo viaggio si è voluto far raggiungere alla Jeanne d'Arc la stessa velocità toccata durante la sua missione di 46 anni prima, cioè 27 nodi; così nella notte tra il 25 e il 26 maggio i 40.000 cv delle caldaie, hanno spinto, con le due eliche a 240 giri al minuto, la nave nelle acque della Manica a 29,4 nodi.
La Jeanne d'Arc, è stata senza dubbio la nave francese più conosciuta all'estero. In quanto nave scuola è stata anche un'ambasciatrice della Francia nel mondo e ha lavorato per rinsaldare i legami tra la Patria e le comunità locali, in particolar modo quelle francesi all'estero. Una habitué che richiamava moltissimi visitatori e che, in onore alla propria missione, ospitava eventi mondani, cocktails e ricevimenti, anche molto impegnativi, con 31 cuochi e 35 maîtres d'hôtels e camerieri a bordo, adattando il menù alle regole religiose dei Paesi ospitanti.[1]

Altre navi con il nome di Giovanna d'Arco[modifica | modifica wikitesto]

Molte navi della Marine nationale hanno portato il nome di Giovanna d'Arco – inoltre dal 1912 è tradizione della Marine nationale dare il nome di Giovanna d'Arco alle navi scuola per gli ufficiali.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c mission, La Jeanne d’Arc - dernière mission su musee-marine.fr
    netmarine, Porte-hélicoptères Jeanne d'Arc su netmarine.net

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]