Johann Christian Feige

Altare della Frauenkirche

Johann Christian Feige (Zeitz, 4 febbraio 1689Dresda, 11 febbraio 1751) è stato uno scultore e intagliatore tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Arrivò a Dresda intorno al 1718 e inizialmente lavorò nella bottega dello scultore Balthasar Permoser per la decorazione dello Zwinger. Dopo il suo matrimonio, nel 1719, lavorò come scultore libero professionista a Dresda. Il 30 ottobre 1728 gli furono concessi i diritti civili e divenne cittadino di Dresda. Intorno al 1748 fu nominato scultore di corte. Tra i suoi allievi vi fu Johann Joachim Kändler.[1]

Feige realizzò l'altare della Frauenkirche a Dresda e l'altare, successivamente ridisegnato, della Chiesa della Resurrezione a Plauen vicino a Dresda. Da Feige provengono anche numerosi monumenti funerari, tra cui quello di George Bähr, il costruttore della Frauenkirche.

Opere (selezione)[modifica | modifica wikitesto]

  • 1730: fonte battesimale e pulpito per la chiesa del paese a Radeberg
  • Tomba per il Dresden-Plauner Hofmüller Gäbler
  • 1733–1734: fonte battesimale e leggio per la chiesa di Petri a Freiberg[2]
  • 1735: altare della Chiesa della Resurrezione a Plauen
  • 1738: tomba di George Bährs, Dresda
  • 1733–1739: altare maggiore e pulpito della Frauenkirche di Dresda

I figli di Feiges furono anche loro scultori:

  • Johann Christian Feige il Giovane (1720-1788)
  • Johann Friedrich Feige (1726-1788)
  • Johann Ferdinand Feige il Vecchio (1733–1783). Johann Ferdinand realizzò le statue, che si trovano sulla strada principale di Dresda[3] e la scultura di un leone sdraiato al primo piano del frontone della farmacia dei leoni sull'Altmarkt, demolita nel 1913. [4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G.O.Müller: Vergessene Dresdner Künstler; 1895; pp. 72-74.
  2. ^ K. Knebel: Mitteilung des Freiberger Altertumsvereins; Heft 34 von 1897 S. 112
  3. ^ Kunst im öffentlichen Raum. Informationsbroschüre der Landeshauptstadt Dresden, Dezember 1996.
  4. ^ Fritz Löffler: Das alte Dresden, VEB E. A. Seemann, Buch- und Kunstverlag Leipzig, 1987, p. 276

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN32885672 · ISNI (EN0000 0001 2320 3474 · CERL cnp00571148 · ULAN (EN500242098 · GND (DE122719697 · WorldCat Identities (ENviaf-32885672