John Trumbull

Disambiguazione – Se stai cercando il poeta, vedi John Trumbull (poeta).
John Trumbull, autoritratto

John Trumbull (Lebanon, 6 giugno 1756New York, 10 novembre 1843) è stato un pittore statunitense, attivo durante il periodo della guerra d'indipendenza americana. Tra i suoi dipinti, spesso a carattere storico, il più famoso è Declaration of Independence, riportato anche sul retro della banconota da 2$.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Suo padre fu Jonathan Trumbull, governatore del Connecticut dal 1769 al 1784, mentre la madre si chiamava Faith Robinson. Entrò nel 1771 nella junior class alla Harvard University e si laureò due anni più tardi, nel 1773. A causa di un incidente occorso nell'infanzia, Trumbull perse l'uso di un occhio, il che potrebbe aver condizionato il suo stile ricco di dettagli.[1] Come soldato nella Guerra d'indipendenza americana, Trumbull rese un particolare servizio a Boston facendo schizzi delle fortificazioni inglesi, e fu testimone della battaglia di Bunker Hill. Fu nominato vice aiutante del generale George Washington, e nel giugno 1776 aiutante del generale Horatio Gates, ma lasciò l'esercito nel 1777.

Nel 1780 si recò a Londra dove studiò presso Benjamin West, che gli consigliò di dipingere piccoli quadri sulla guerra e ritratti in miniatura, producendone in tutta la sua vita circa 250. In quel 1780 il britannico John André fu catturato e impiccato come spia in America. Le notizie raggiunsero l'Europa ed, essendo Trumbull un ufficiale dell'esercito americano di pari grado, fu imprigionato per sette mesi nel Tothill Fields Bridewell. Tornò poi a lavorare sotto West, nel cui studio dipinse Battaglia di Bunker Hill e Morte di Montgomery, entrambi oggi nella Yale University Art Gallery.

Nel 1785 Trumbull andò a Parigi, dove fece ritratti degli ufficiali francesi e iniziò il suo dipinto, Declaration of Independence, noto per la stampa fatta da Asher Brown Durand. Questo dipinto fu acquistato dal Congresso degli Stati Uniti insieme ai suoi Resa del generale Burgoyne, Resa a Yorktown, e Washington si dimette dalla sua commissione, e questi dipinti ora si trovano nella United States Capitol. Trumbull vendette una serie di 28 dipinti e 60 ritratti in miniatura alla Yale University nel 1831 in cambio di un compenso annuo di US$1000. Questa è tutt'oggi la più grossa collezione di suoi lavori esistente, che inizialmente fu ospitata in una galleria d'arte neoclassica disegnata dallo stesso Trumbull sull'Old Campus di Yale, insieme a ritratti di altri artisti[2].

I suoi ritratti includono figure intere del generale Washington (1790) e George Clinton (1791), custoditi nella New York City Hall, dove ci sono anche ritratti di Alexander Hamilton (1805) e John Jay, oltre che di John Adams (1797), Jonathan Trumbull e Rufus King (1800), di Timothy Dwight e Stephen Van Rensselaer, (entrambi a Yale), Alexander Hamilton (al Metropolitan Museum of Art e nel Boston Museum of Fine Arts, entrambi presi dal fallimento Ceracchi), un autoritratto del 1833, una figura intera di Washington a Charleston (Carolina del Sud), una figura intera di Washington in costume militare (1792), (ora a Yale), e ritratti del Presidente e della signora Washington (1794), conservati al National Museum of American History.

Nel 1794 Trumbull fece da segretario a John Jay a London nelle negoziazioni per il trattato con la Gran Bretagna e nel 1796 fu nominato, dai commissari inviati dalle due nazioni, come quinto commissario per concretizzare il settimo articolo del trattato. Trumbull fu nominato presidente dell'American Academy of Fine Arts, una posizione che mantenne per nove anni, dal 1816 al 1825, nonostante il decadimento delle sue capacità. Nel 1825 la sua mancanza di supporto agli studenti portò al declino dell'accademia, con la ribellione degli studenti e la fondazione della National Academy of Design.[3] Pubblicò un'autobiografia nel 1841. Il suo paese natale, nel Connecticut, fu dichiarato nel 1965 terra di importanza nazionale.

Dipinti[modifica | modifica wikitesto]

Retro della banconota da 2$
Declaration of Independence
  • The Death of General Warren at the Battle of Bunker Hill
  • The Death of General Montgomery in the Attack on Quebec
  • The Death of Aemilius Paullus at the Battle of Cannae
  • The Sortie Made by the Garrison of Gibraltar, del 1789
  • Declaration of Independence
  • Capture of the Hessians at the Battle of Trenton
  • Death of General Mercer at the Battle of Princeton
  • The Surrender of General Burgoyne at Saratoga
  • The Surrender of Cornwallis at Yorktown
  • Washington Resigning his Commission
  • Ritratti di George Washington e John Adams
  • Autoritratto
  • Ritratto di Josiah Bartlett

Galleria dei dipinti di John Trumbull[modifica | modifica wikitesto]

Eventi storici[modifica | modifica wikitesto]

Ritratti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Time Magazine, su time.com. URL consultato il 29 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2013).
  2. ^ Yale Art Gallery: Trumbull (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2009).
  3. ^ A History of the Rise and Progress of the Arts of Design in the United States (Vol 3), di William Dunlap, 1918, pages 52–57, C. E. Goodspeed & Co.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • John Trumbull, Autobiography, New York, 1841
  • J.F. Weir, John Trumbull, A Brief Sketch of His Life, al quale è aggiunto un catalogo dei suoi lavori, New York 1901
  • John Durand, John Trumbull, in American Art Review, ii, n. 2, Boston, 1881, pp. 181–191.
  • P. & L. Murray, Dictionary of Art and Artists, Penguin Books, 1996, ISBN 0-14-051300-0.
  • Helen A. Cooper, John Trumbull: The Hand and Spirit of a Painter (New Haven: Yale University Press, 1982).
  • Irma B. Jaffe, John Trumbull: Patriot-Artist of the American Revolution (Boston: New York Graphic Society, 1975).
  • (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Trumbull, John (artist), in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN56862633 · ISNI (EN0000 0001 2134 4222 · SBN PUVV290868 · BAV 495/256858 · CERL cnp00589522 · Europeana agent/base/63542 · ULAN (EN500016000 · LCCN (ENn50011728 · GND (DE118802844 · BNF (FRcb146112791 (data) · J9U (ENHE987007463607605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50011728