José Manuel Moreno

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José Manuel Moreno Fernández
José Manuel Moreno con la maglia del River Plate
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 178 cm
Peso 81 kg
Calcio
Ruolo Attaccante, centrocampista
Termine carriera 1961
Carriera
Squadre di club1
1935-1944River Plate253 (155)
1944-1946Real Club España41 (11)
1946-1948River Plate64 (21)
1949Universidad Católica22 (8)
1950Boca Juniors23 (7)
1951Universidad Católica12 (2)
1952Defensor Sporting14 (3)
1953Ferro Carril Oeste15 (1)
1954-1957Independiente Medellín42 (12)
1960-1961Independiente Medellín3 (1)
Nazionale
1936-1950Bandiera dell'Argentina Argentina34 (19)
Palmarès
 Copa América
Oro Cile 1941
Argento Uruguay 1942
Oro Ecuador 1947
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

José Manuel Moreno Fernández (Buenos Aires, 3 agosto 1916Buenos Aires, 26 agosto 1978) è stato un calciatore argentino, di ruolo attaccante o centrocampista.

Soprannominato El Charro, è considerato uno dei più forti giocatori sudamericani della storia del calcio.[1] Occupa la 25ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dall'IFFHS[2] e la 5ª posizione nella classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata sempre dalla stessa rivista nel 2004.[3]

Durante la sua carriera ha legato il suo nome principalmente al River Plate.[4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

L'inizio[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1916 nel quartiere di La Boca, è apparso per la prima volta nelle divisioni giovanili del River Plate nel 1933.

Nel 1935, durante una tournée di club in Brasile, fece il suo debutto professionale.Ha iniziato a giocare da insider a destra ma quella stessa stagione è stato spostato a sinistra. In quella posizione, Moreno ha ottenuto ottimi voti da gol, con una media di 0,83 a partita. Diventa una delle stelle della squadra e vince gli scudetti 1936 e 1937 e la coppa d'oro 1936. In quel periodo esordisce in Nazionale, essendo uno dei confermati per il Mondiale del 1938 in Francia (anche se l'Argentina finito per non partecipare).

La Macchina[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1939 fu punito per la sua intensa vita notturna. In segno di solidarietà, buona parte della squadra del River va in sciopero. In quelle partite senza professionisti, Angel Labruna (poi sarebbe stato il capocannoniere della storia del River) esordisce da insider sinistro. Quando lo sciopero è stato revocato, Moreno è dovuto tornare alla sua posizione originale.

Moreno cambia il suo modo di giocare e diventa un giocatore più combattivo, stagionato e con tanto sfoggio fisico. In questo momento la squadra conosciuta come "la máquina" si è consolidata e Moreno è stato un tassello fondamentale. Questa squadra era caratterizzata dal suo costante movimento in avanti, che rendeva difficile la marcatura personale in quel momento.

Il River vince i campionati 1941 e 1942 e altre coppe. A livello internazionale, Moreno vince il campionato sudamericano con la nazionale. Questa volta è conosciuta come l'età d'oro del calcio argentino, a causa del numero di grandi giocatori e squadre.

"Il Charro"[modifica | modifica wikitesto]

la vita notturna lo allontana dai gestori del River e nel 1944 prende il volo per il Messico. Gioca per il Real España, un club composto da calciatori spagnoli fuggiti dalla guerra civile. Moreno diventa la figura del campionato e vince un titolo.

Tornò in Argentina nel 1946, con il nuovo soprannome: "il Charro". Grande aspettativa. Nella sua prima partita, sempre al River, il record di incasso viene battuto e José risponde con 3 gol.

Vince il campionato del 1947 e il campionato sudamericano di quell'anno, essendo la grande figura. River mette in atto una nuova tattica: la doppia punta di lancia. prima del Brasile con Vavá e Pelé o dell'Ungheria con Kocsis e Puskas, River con Di Stéfano e Labruna ha giocato con due centravanti nel 1947. Moreno era incaricato di generare gioco.

Nel 1949 emigrò di nuovo, questa volta in Cile. Gioca all'Università Cattolica e vinci il campionato con una grande squadra. Dopo essere diventato la figura del calcio cileno, è tornato in Argentina. Questa volta, realizzando i suoi sogni d'infanzia, gioca per il Boca Juniors. Nel Boca fa parte di un'altra grande squadra ma non è riuscito a vincere il campionato, Moreno si è infortunato alla prima partita ed è stato assente fino alla 12 giornata.

Il Salvatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo quel fallimento, Moreno ha una serie di grandi parate con varie squadre. Nel 1951 vola a La Católica, che era in una situazione avversa e riuscì a portare a termine una campagna accettabile. Nel 1952 dopo un disaccordo con il Nacional de Montevideo, giocò per il Defensor Sporting, salvandosi dalla retrocessione in seconda divisione. nel 1953, ancora, con Ferrocarril Oeste.

Medellin[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1954, all'età di 38 anni, Moreno arrivò in Colombia per giocare per l'Independiente Medellin. Diventa il grande idolo dei tifosi. El Charro diventa giocatore-allenatore della squadra e vince i campionati 1955 e 1957.

Nel febbraio 1957 giocò la sua ultima partita contro il Boca Juniors. vinse per 5 a 2 e si affermò come figura dil campo

Carriera da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Quando si è ritirato da calciatore, ha iniziato la carriera di allenatore. prima a Medellin, poi al Boca Juniors e nel 1959 Selezione Argentina. Nel 1960 tornò a Medellin e fece il suo ritorno come giocatore-allenatore. Gioca qualche partita e si ritira nel 1961, questa volta definitivamente. Aveva quasi 45 anni e si è ritirato con un gol.

Ha continuato come allenatore senza molti dispiaceri o glorie al River, Colo Colo, All Boys, Huracan e Deportivo Merlo, club che ha diretto fino alla sua morte nel 1978, mesi dopo il campionato del mondo.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce in Nazionale nel 1936 e gioca fino al 1950. In 34 presenze mette a segno 19 reti.

Stile di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Un grande passatore, un grande tiratore, ambidestro. un ottimo colpo di testa (75 gol di testa nel calcio argentino, più di chiunque altro). Ottimo dribbling e grande capacità creativa.

D'altra parte, le sue virtù fisiche non erano da meno. Era un giocatore molto forte, con molta resistenza e un grande salto. era difficile scontrarsi con lui o cercare di rubargli la palla.

Un giocatore molto completo. Ha attaccato e difeso con uguale abilità. Era anche un giocatore di grande supporto per i suoi compagni di squadra.

È riconosciuto in Argentina come uno dei più grandi di tutti i tempi, al pari di campioni come Maradona o Di Stéfano.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Serie Presenze Gol assiste
1935 Bandiera dell'Argentina River Plate A 20 6 1
1936 Bandiera dell'Argentina River Plate A 33 23 9
1937 Bandiera dell'Argentina River Plate A 32 31 10
1938 Bandiera dell'Argentina River Plate A 31 24 6
1939 Bandiera dell'Argentina River Plate A 24 21 8
1940 Bandiera dell'Argentina River Plate A 33 16 11
1941 Bandiera dell'Argentina River Plate A 29 14 6
1942 Bandiera dell'Argentina River Plate A 28 10 12
1943 Bandiera dell'Argentina River Plate A 22 6 8
1944 Bandiera dell'Argentina River Plate A 6 4 0
1944-45 Bandiera del Messico Real Club España A 21 10 ?
1945-46 Bandiera del Messico Real Club España A 20 4 ?
1946 Bandiera dell'Argentina River Plate A 13 8 2
1947 Bandiera dell'Argentina River Plate A 28 10 11
1948 Bandiera dell'Argentina River Plate A 23 6 5
1949 Bandiera del Cile Universidad Católica A 22 8 2
1950 Bandiera dell'Argentina Boca Juniors A 23 7 5
1951 Bandiera del Cile Universidad Católica A 12 4 3
1952 Bandiera dell'Uruguay Defensor Sporting A 14 3 ?
1953 Bandiera dell'Argentina Ferro Carril Oeste A 15 1 8
1954 Bandiera della Colombia Independiente Medellín A 12 3 ?
1955 Bandiera della Colombia Independiente Medellín A 15 3 ?
1956 Bandiera della Colombia Independiente Medellín A 15 6 ?
1960 Bandiera della Colombia Independiente Medellín A 2 0 ?
1961 Bandiera della Colombia Independiente Medellín A 1 1 ?

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Miglior Giocatore Sudamericano del Secolo
  2. ^ IFFHS' Century Elections, su rsssf.org.
  3. ^ South America best Player of the Century, su iffhs.de. URL consultato il 9 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
  4. ^ Buffa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Federico Ferri e Federico Buffa, Storie di Campioni - Buffa Racconta: Alfredo Di Stéfano, Sky Sport, 2015.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]