José de Salamanca y Mayol

José de Salamanca y Mayol (Malaga, 23 maggio 1811Carabanchel Bajo, 21 gennaio 1883) è stato un politico e imprenditore spagnolo, marchese di Salamanca, imprenditore e pioniere delle ferrovie spagnole.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il marchese di Salamanca

Conclusi gli studi in legge e filosofia presso l'Università di Granada nel 1828 entrò in contatto con gli oppositori di Ferdinando VII di Spagna. Sfruttando le amicizie politiche del padre, divenne sindaco del comune di Monovar, nella provincia di Alicante, nel 1833. Durante la reggenza di Maria Cristina di Borbone ascese alla ribalta della politica nazionale. Nel 1837 venne eletto al Parlamento come deputato di Malaga.

A Madrid dimostrò il suo grande talento per la negoziazione. Nel 1839 egli ottiene il monopolio del sale e iniziò a investire sulla borsa di Madrid. Nominato ministro nel 1847, divenne de facto presidente del Consiglio nel mese di ottobre dello stesso anno in seguito alle dimissioni di Joaquín Francisco Pacheco. Venne destituito dal nuovo presidente del Consiglio Florencio García Goyena in seguito a un'inchiesta parlamentare per presunte malversazioni. Quando la regina Isabella II destituì tutto il governo nominando Ramón María Narváez y Campos Presidente del Consiglio, José de Salamanca, già in lotta con quest'ultimo, preferì autoesiliarsi in Francia ove rimase fino al 1849.

La rivoluzione liberale del 1854 lo ricacciò nuovamente in condizioni rocambolesche. Inseguito da una folla ostile che diede fuoco alla sua casa, fuggì travestito da meccanico impadronendosi di una delle locomotive della stazione ferroviaria di Atocha. Rientrato in affari nel 1856, fu nominato senatore.

Durante el reinado de María Cristina di Borbone ascendió a la vanguardia de la política nacional. En Madrid mostró su gran talento para la negociación. En 1839 obtiene el monopolio de la sal y comienza a invertir en la Bolsa de Madrid . Nombrado ministro en 1847, se convirtió en primer ministro de facto en octubre del mismo año tras la dimisión de Joaquín Francisco Pacheco.

Fue destituido por el nuevo primer ministro Florencio García Goyena tras una investigación parlamentaria por presunta malversación de fondos. Cuando la reina Isabel II destituyó a todo el gobierno al nombrar a Ramón María Narváez y Campos presidente del Consejo, José de Salamanca, ya luchando con este último, prefirió exiliarse en Francia donde permaneció hasta 1849.

Intereses y especulaciones en los ferrocarriles

José de Salamanca construyó la segunda línea de España y la primera de Madrid, creando la Compañía del Camino de Hierro María Cristina. Asociado a los Rothschild , creó la Compañía de los ferrocarriles de Madrid en Zaragoza y Alicante que se convirtió en una de las mayores empresas ferroviarias españolas. Salamanca invirtió capital en los ferrocarriles Madrid- Irún ,Córdoba - Málaga y Aranjuez- Mediterráneo con operaciones poco claras

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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