Juju (Africa Occidentale)

Illustrazione del 1873, in epoca vittoriana, di una "casa ju-ju" con esposizione di feticci fatti con teste e ossa.

Juju o ju-ju è una parola originaria dell'Africa occidentale, o della Francia[1], usata un tempo dagli europei per descrivere il complesso delle religioni tradizionali dell'Africa occidentale.[2] Col tempo, il termine è andato a indicare quegli elementi, come amuleti e incantesimi, che sono tipici della stregoneria tradizionale di quella regione africana.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Amuleto juju posto a protezione delle canoe sul fiume Suriname, in Sud America, nel 1955

Il termine "juju", insieme alle pratiche a esso associate, arrivò nelle Americhe dall'Africa Occidentale attraverso la tratta atlantica degli schiavi africani. Sopravvive ancora in alcuni ambienti, in particolare fra quei Cimarroni che hanno preservato le loro tradizioni.

Relazioni con altre credenze e pratiche religiose[modifica | modifica wikitesto]

Contrariamente a un pensiero comune, il vudù non è legato al juju, nonostante vi siano somiglianze linguistiche e culturali che potrebbero indurre a crederlo. Nel corso dell'evoluzione del credo, il juju ha acquisito alcuni elementi legati al concetto di karma: un buon karma può essere guadagnato attraverso una qualsiasi buona azione, come salvare un gatto, o restituire un libro. Altrettanto facile è la possibilità di guadagnarne uno cattivo con comportamenti di segno opposto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Juju | Define Juju at Dictionary.com, su dictionary.reference.com. URL consultato il 5 luglio 2013.
  2. ^ Augustus Ferryman Mockler-Ferryman, Imperial Africa: the rise, progress and future of the British possessions in Africa, Volume 1, 1898
  3. ^ Oxford English Dictionary. (1971). Oxford University Press.

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