Kamala Harris

Kamala Harris
Ritratto ufficiale, 2021

49º Vicepresidente degli Stati Uniti d'America
In carica
Inizio mandato20 gennaio 2021
PresidenteJoe Biden
PredecessoreMike Pence

Senatrice degli Stati Uniti per la California
Durata mandato3 gennaio 2017 –
18 gennaio 2021
ContitolareDianne Feinstein
PredecessoreBarbara Boxer
SuccessoreAlex Padilla

32º Procuratrice generale della California
Durata mandato3 gennaio 2011 –
3 gennaio 2017
PredecessoreJerry Brown
SuccessoreXavier Becerra

27ª Procuratrice distrettuale
di San Francisco
Durata mandato8 gennaio 2004 –
3 gennaio 2011
PredecessoreTerence Hallinan
SuccessoreGeorge Gascón

Dati generali
Partito politicoDemocratico
Titolo di studioJuris Doctor e Bachelor of Arts
UniversitàHoward University
Università della California, Hastings College of the Law
ProfessioneAvvocato, scrittrice
FirmaFirma di Kamala Harris

Kamala Devi Harris (/'kɑːmələ 'deɪvɪ 'hærɪs/, pronuncia; Oakland, 20 ottobre 1964) è un'avvocatessa e politica statunitense, 49º vicepresidente degli Stati Uniti d'America dal 20 gennaio 2021.[1][2][3]

Nata a Oakland da madre indiana, immigrata da Chennai, e da padre di origine giamaicana, Kamala Harris studia alla Howard University e all'Hastings College of the Law di San Francisco. Dopo gli studi, lavora come vice procuratrice distrettuale della Contea di Alameda dal 1990 al 1998. Dopo aver lavorato per due anni presso quell'ufficio, nel 2003 è eletta procuratrice distrettuale di San Francisco, sconfiggendo il procuratore in carica Terence Hallinan. Rieletta nel 2007, resta in carica fino al 2011. Nel 2010 viene eletta procuratrice generale della California e rieletta ancora nel 2014.

Nel 2016 si candida alle elezioni per il Senato per succedere a Barbara Boxer che aveva annunciato il suo ritiro dopo 24 anni come senatrice. Il 7 giugno risulta nettamente la più votata nelle cosiddette jungle primaries della California a cui partecipano i candidati di tutti i partiti e che ammettono i due candidati più votati alle elezioni generali di novembre. L'8 novembre sconfigge l'altra democratica Loretta Sanchez con il 62,5% dei voti, nelle prime elezioni senatoriali della storia della California a cui non partecipano candidati repubblicani, diventando la prima afro-asioamericana ad essere eletta al Senato.

Il 12 agosto 2020 è stata scelta dal candidato democratico Joe Biden come candidata vicepresidente in vista delle elezioni presidenziali,[4] in cui ha prevalso il partito Democratico, rendendola la prima vicepresidente donna e la prima vicepresidente asio-americana della storia degli Stati Uniti d'America.[1]

Nel dicembre 2020 il settimanale statunitense Time l'ha prescelta quale «persona dell'anno» insieme al presidente eletto Joe Biden.[5]

Il 19 novembre 2021 diventa la prima donna a esercitare le funzioni di presidente degli Stati Uniti, sostituendo temporaneamente Biden mentre veniva sottoposto all'anestesia per una colonscopia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Kamala Devi Harris è nata il 20 ottobre 1964, a Oakland, in California.[6] Sua madre, Shyamala Gopalan, era un'oncologa specializzata nel cancro al seno, emigrata dal Tamil Nadu (India) nel 1960 per conseguire un dottorato in endocrinologia presso UC Berkeley.[7] Suo padre, Donald J. Harris, è professore emerito di economia presso la Stanford University, anche lui emigrato dalla Colonia della Giamaica nel 1961 per laurearsi in economia alla U.C. Berkeley.[8][9] In un articolo del 2018 in Jamaica Global, Donald Harris affermò di essere discendente dello schiavista Hamilton Brown.[10] Avendo origini indiane tamil e giamaicane, Kamala Harris si definisce semplicemente "americana".[11][12]

Harris crebbe a Berkeley (California) assieme alla sorella minore Maya Harris.[13][14] Frequentò sia una chiesa battista per neri sia un tempio induista, e talora con la sorella faceva visita alla famiglia materna a Madras (oggi Chennai) (India).[15] Per questo motivo, Harris scrive nella sua biografia di capire qualche parola di lingua tamil.[11] Gopalan insistette per dare alle figlie nomi associati alla cultura indiana per cercare di preservare la loro identità indiana;[16] Kamala fu chiamata "Kamala Devi" per motivi religiosi, poiché sono entrambe parole derivate dalla mitologia induista.[17] "Kamala" in sanscrito significa "loto" ed è un nome alternativo della dea Lakshmi, spesso rappresentata con tale fiore; "Devi" in sanscrito significa "dea" ed è pure il nome della divinità femminile che protegge i villaggi.[17]

Harris iniziò la scuola dell'infanzia nel secondo anno, per la scuola di Berkeley, del programma di desegregation busing, che sfruttava il servizio di scuolabus per mitigare gli ostacoli razziali nelle scuole pubbliche della città; un autobus la accompagnava in una scuola che, due anni prima, aveva il 95% di alunni bianchi.[18] I suoi genitori divorziarono quando lei aveva sette anni; ha detto che quando con sua sorella si trovavano dal papà a Palo Alto nei weekend, i bambini dei vicini non potevano giocare con loro perché erano nere.[15] Quando aveva 12 anni, Harris e sua sorella si trasferirono con la madre a Montréal (Canada), dove la madre era diventata ricercatrice presso il Jewish General Hospital e insegnante presso la McGill University.[19] Kamala frequentò la Westmount High School a Westmount, diplomandosi nel 1981.[20]

Alla Howard University di Washington D.C., conseguì due specializzazioni in scienze politiche ed economia (B.A. 1986), fece un tirocinio come impiegata all'ufficio posta del senatore californiano Alan Cranston, divenne membro della società economica, guidò la squadra del dibattito e si affiliò alla sorellanza Alpha Kappa Alpha.[21][22] La Harris ritornò in California, dove nel 1989 conseguì lo Juris Doctor presso lo University of California, Hastings College of the Law di San Francisco.[23] Superò l'esame di avvocato e ottenne l'ammissione allo State Bar of California[Nota 1] il 14 giugno 1990.[24]

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1990 la Harris fu assunta come vice procuratrice distrettuale della Contea di Alameda, dove si fece notare come "un'abile procuratrice che sta facendo progressi".[25] Nel 1994 il portavoce della California Assembly Willie Brown (che aveva una relazione con Harris)[25] la nominò membro dello Unemployment Insurance Appeals Board dello Stato e in seguito della California Medical Assistance Commission. La Harris prese un periodo di aspettativa dal lavoro di procuratrice per svolgere queste due nuove mansioni.[25][26]

Nel febbraio 1998 il procuratore distrettuale di San Francisco, Terence Hallinan, assunse la Harris come assistente procuratrice distrettuale.[27] Lì, divenne capo della Career Criminal Division, coordinando altri cinque procuratori, e seguiva casi di omicidio, violazione di domicilio, rapina e violenza sessuale — e soprattutto casi ricadenti nella three-strikes law (letteralmente: "legge dei tre colpi", una legge che prevede inasprimenti di pena per le recidive). Si dice che la Harris entrasse in contrasto con l'assistente di Hallinan, Darrell Salomon[28] quanto alla Proposition 21, che avrebbe offerto ai procuratori l'opzione di processare gli imputati minorenni davanti alla Corte Suprema invece che davanti ai tribunali per i minori.[29] La Harris fece propaganda contro la misura e Salomon reagì scaricando le inchieste giornalistiche circa la Proposition 21 sulla Harris e affidandole altri incarichi, un ridimensionamento de facto della mansione. La Harris presentò un reclamo contro Salomon e se ne andò.[30]

Nell'agosto 2000 la Harris intraprese una nuova occupazione presso il Municipio di San Francisco, lavorando per il city attorney Louise Renne.[31] La Harris gestiva la Family and Children's Services Division patrocinando casi di maltrattamento di bambini e di abbandono. Renne disse della Harris: "rappresenterà il miglior DA [district attorney] che questa città abbia visto da moltissimi anni a questa parte".[32]

Campagna del 2003 per procuratrice distrettuale[modifica | modifica wikitesto]

Kamala Harris nel 2004 con la parlamentare della California Nancy Pelosi, che in seguito per due volte sarà Presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.

Nel 2002 iniziò a "raccogliere metodicamente sostegno" per candidarsi contro Hallinan, chiamando Mark Buell, patrigno della sua amica Summer Tompkins Walker, per informarlo delle proprie intenzioni.[33] Buell si propose di farle da responsabile finanziario per la campagna elettorale e la avvisò che avrebbe dovuto raccogliere più di 150 000 dollari per battere l'uscente, la più alta somma mai raccolta per quella carica. Lui e la Harris organizzarono una commissione finanziaria che comprendeva perlopiù amiche della Harris, tra cui Vanessa Getty e Susan Swig.[33]

La Harris cercò di condurre una campagna che sovvertisse lo stereotipo delle donne di colore e costituì il suo ufficio per la campagna a Bayview, il "quartiere più isolato" di San Francisco.[33] Competendo contro Hallinan, e il procuratore della difesa Bill Fazio, la Harris era la meno conosciuta fra i candidati, ma nota per essere "brillante, alacre e qualificata".[34] La macchina elettorale della Harris riuscì a influire sulla Commissione Centrale (composta di 24 membri) — tra cui la senatrice Dianne Feinstein e l'allora capo della maggioranza Nancy Pelosi — dei Dem californiani a ritirare il proprio appoggio a un candidato uscente.[32] Hallinan e Fazio cercarono di far passare la Harris per la compagna di Willie Brown, che per lei faceva campagna e raccoglieva fondi, attraverso un PAC.[32] La Harris negò di trarre vantaggio finanziario da Brown e bollò le affermazioni usate per collegarla a Brown come misogine.[32]

Nell'ottobre 2003 la San Francisco Ethics Commission rilevò che la Harris aveva senza intenzione[35] violato la legge della città sul finanziamento delle campagne elettorali superando il limite di 211 000 dollari di spesa volontaria. Nella circostanza fu comminata quella che all'epoca era considerata la più alta sanzione pecuniaria per quella legge: la Ethics Commission irrogò 34 000 dollari tra sanzioni e misure correttive, e le ordinò di sostenere inserzioni a pagamento su quotidiani per informare gli elettori che aveva superato il limite di spesa. La Harris prese completamente su di sé la colpa, dicendo: "Leadership non è il fatto di essere perfetti. Leadership significa assunzione di responsabilità."[35] La Harris spese quasi 625 000 dollari mentre Hallinan poco più di 285 000; entrambi accedettero al ballottaggio elettorale generale con il 33 e il 37% dei voti, rispettivamente.[36]

Hallinan cercava la rielezione sullo sfondo dello scandalo detto "Fajitagate"[Nota 2] in cui tre poliziotti fuori servizio erano incorsi in una rissa con cittadini per una borsa di fajita. Hallinan dichiarò che Prentice E. Sanders, il primo nero diventato capo della polizia cittadina, e altri agenti erano implicati in una dissimulazione dei reati di tre agenti fuori servizio, incriminandoli tutti per ostacolo alla giustizia nel febbraio 2003. Sanders si dimise, ma Hallinan fu costretto a ritirare le accuse contro Sanders nemmeno un mese più tardi, accorgendosi che non poteva dimostrare un accordo criminale.[37] Sanders fece causa e ottenne di essere dichiarato di fatto innocente, il che offuscò la credibilità di Hallinan.[38]

Al ballottaggio, la Harris si impegnò a non richiedere mai la pena di morte e ad invocare la three-strikes law solo contro chi si fosse macchiato di crimini violenti.[39] La Harris condusse una campagna "energica", sostenuta dall'ex sindaco Willie Brown, dalla senatrice Dianne Feinstein, dallo scrittore e fumettista Aaron McGruder, dai comici Eddie Griffin e Chris Rock.[40][41] Harris prese le distanze da Hallinan attaccandone i risultati.[42] Precisò che aveva lasciato l'ufficio perché era tecnologicamente inetto e "disfunzionale", sottolineando il suo "terribile" tasso di condanna del 52 percento nei reati gravi contro l'83 percento del tasso medio di condanna nel resto dello Stato.[43] Accusò Hallinan di gestire male il suo ufficio promuovendo persone senza riguardo per la meritocrazia e insabbiando le denunce di illeciti dei procuratori.[44] Harris aggiunse ancora che il suo ufficio non stava facendo abbastanza per fermare la violenza in città con le armi, specie nei quartieri poveri come Bayview–Hunters Point e Tenderloin, e infine stigmatizzando la sua inclinazione ad accettare il plea bargaining nei casi di violenza domestica: "Non è progressista essere morbidi con il crimine."[45][46]

La Harris vinse con il 56 percento dei voti, diventando la prima procuratrice distrettuale di colore in California.[36]

Sicurezza pubblica[modifica | modifica wikitesto]

Tasso di condanna per gravi reati[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 la Harris fece salire il tasso di condanna per reati gravi dal 50%, tasso prima del suo mandato,[47] al 76%.[48] Le condanne per spaccio di droga crebbero dal 56% del 2003 al 74% del 2006.[48][49]

La Harris fu l'unica candidata nel 2007.[50]

Reati non violenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 l'ufficio della Harris incriminò due dipendenti di tipografia per aver sversato inchiostri pericolosi nel quartiere Bayview;[51][52] i due uomini si dichiararono colpevoli e ottennero la sospensione condizionale della pena.[52] Nell'estate 2005 la Harris creò un'unità per i reati ambientali.[53]

Nel 2007 la Harris e il procuratore cittadino Dennis Herrera indagarono il consigliere di San Francisco Ed Jew per aver violato i requisiti di residenza necessari per mantenere il suo incarico di consigliere;[54] La Harris incriminò Jew per nove reati, affermando che avesse mentito sotto giuramento e falsificato documenti per far sembrare che risiedesse in una casa del Sunset District, com'era necessario perché potesse candidarsi a un seggio da consigliere del Distretto 4.[55] Jew si dichiarò colpevole nell'ottobre 2008 in relazione ad accuse non collegate (frode postale, richiesta di "mazzette" ed estorsione)[55] e il mese dopo si dichiarò colpevole per l'accusa "da corte statale" di spergiuro per aver mentito sul suo indirizzo sui moduli di candidatura, nell'ambito di un plea agreement (sorta di patteggiamento) in cui venivano abbandonate le altre accuse "statali" e Jew acconsentiva a non assumere più incarichi elettivi in California.[56] La Harris descrisse il caso come "un fatto di protezione dell'integrità del nostro processo politico, che appartiene al nucleo della nostra democrazia."[56] Per i reati federali, Jew fu condannato a 64 mesi in una prigione federale e ad una multa di 10 000 $;[57] per la condanna "statale" per spergiuro, fu condannato a un anno di prigione di contea, tre anni di libertà vigilata, e circa duemila dollari di multa.[58]

Sotto la direzione della Harris, l'ufficio della procuratrice ottenne più di 1 900 condanne relative a marijuana, tra cui persone condannate per reati di marijuana e altri più seri.[59] Il tasso a cui l'ufficio della Harris perseguì i reati di marijuana fu superiore a quello di Hallinan, ma il numero di imputati condannati alla prigione di stato per tali reati fu notevolmente inferiore.[59] Raramente con la Harris si procedette per reati lievi di marijuana, e il suo ufficio seguiva la prassi di non richiedere la carcerazione per reati di possesso di tale sostanza.[59] Il suo successor come procuratore distrettuale, George Gascón, eliminò tutti i reati di marijuana di San Francisco a partire dal 1975.[59]

Reati violenti[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni 2000, il tasso di omicidi pro capite della città e contea di San Francisco superava nettamente la media nazionale. Nei primi sei mesi di incarico, la Harris eliminò 27 dei 77 processi per omicidio in arretrato concordando 14 plea bargain e portandone 11 a dibattimento; con 9 condanne e 2 conclusioni senza verdetto, raggiunse un 81% di successo. Portò a dibattimento 49 processi di reati violenti e ottenne 36 condanne, con un tasso di successo dell'84%.[60] Dal 2004 al 2006, la Harris toccò un tasso dell'87% di condanne per omicidio e un tasso del 90% per tutti i crimini con uso di armi.[61]

Kamala Harris (al centro) in occasione del 50º anniversario della promulgazione della Legge sui diritti civili

La Harris inoltre raccomandò cauzioni più alte per gli imputati di reati con armi da fuoco, sostenendo che in passato le basse cauzioni avevano incoraggiato i forestieri a delinquere a San Francisco. Gli agenti del SFPD riconobbero alla Harris il merito di aver circoscritto i cavilli nelle cauzioni e nei programmi antidroga che gli imputati avevano sfruttato in passato.[62] Oltre a creare un'unità per i reati con armi, la Harris si opponeva al rilascio su cauzione di imputati arrestati per tale tipo di reati, richiedeva condanne ad almeno 90 giorni per possesso di armi nascoste o cariche, e qualificava come delitti tutti i casi di possesso di arma d'assalto,[63][Nota 3] aggiungendo che avrebbe richiesto il carcere per i criminali che detenevano o usavano armi d'assalto, e il massimo della pena per i reati collegati alle armi.[64]

Nell'aprile 2005 la Harris chiese l'applicazione della three strikes law (recidiva) californiana contro Charles Rothenberg, detto Charley Charles, per possesso illegale di arma da fuoco. Rothenberg era divenuto protagonista della cronaca nera negli anni 1980, dando fuoco a suo figlio Dave (nato David Charles Rothenberg) di sei anni, nel corso di un litigio con la ex moglie per l'affidamento. Rothenberg aveva già scontato sei anni e mezzo di carcere per avere cosparso di cherosene e incendiato la camera d'albergo in cui dormiva il figlio. Essendo stato condannato per tentato omicidio e incendio, e aggiungendovi ora la detenzione abusiva di armi, Rothenberg ricadeva nella fattispecie legale del third strike, che lo esponeva ad una condanna tra 25 anni e il carcere a vita.[65]

Nel maggio 2005 il pregiudicato per reati sessuali Roberto Gamero penetrò in una casa del quartiere Ingleside (San Francisco) e aggredì sessualmente una bambina di nove anni. Gamero fu arrestato con le accuse di violenza sessuale aggravata su minore, molestia di bambini, false imprisonment,[Nota 4] furto con scasso, e in seguito condannato a più di 17 anni di reclusione.[66][67] Nell'estate di quell'anno, l'ufficio della Harris sostenne tre imputazioni di omicidio in circostanze speciali contro LaShaun Harris, che era stata vista gettare i figlioletti — di 2 e 6 anni, e uno di 16 mesi — nella Baia di San Francisco.[68] LaShaun Harris, affetta da schizofrenia paranoide, si dichiarò non colpevole per i tre capi, affermando di aver sentito "la voce di Dio" che le diceva di "sacrificare" i suoi bambini.[68][69] La giuria la ritenne colpevole di omicidio di secondo grado, ma il giudice sentenziò l'infermità mentale e ordinò che fosse ricoverata per un periodo dai 25 anni al resto dei suoi giorni.[70] La condanna fu confermata in appello.[71]

La Harris creò una Hate Crimes Unit, indirizzata contro i crimini d'odio verso bambini e adolescenti LGBT nelle scuole.[72] All'inizio del 2006 Gwen Araujo, una diciassettenne latinoamericana transgender, fu uccisa da due uomini che in seguito esperirono la difesa da panico gay e furono condannati per omicidio di secondo grado. La Harris, assieme alla madre di Araujo, Sylvia Guerriero, indisse un convegno di due giorni con almeno 200 procuratori e agenti di polizia di tutta la nazione per discutere strategie atte a contrastare simili difese processuali.[73] La Harris in seguito appoggiò [il progetto di legge] A.B. 1160, il Gwen Araujo Justice for Victims Act, che avrebbe imposto al codice penale della California di contenere indicazioni per le giurie affinché, nelle loro decisioni, ignorassero pregiudizio, simpatia, prevenzione, o opinione pubblica, rendendo inoltre obbligatorio per gli uffici dei procuratori distrettuali della California di formare i procuratori [che vanno in udienza] sulle "strategie del panico" e su come evitare che il pregiudizio condizioni i risultati giudiziali.[74] Nel settembre 2006 il governatore della California Arnold Schwarzenegger convertì in legge l'A.B. 1160; tale legge ha formalizzato la norma per cui in California è contrario all'ordine pubblico che gli imputati siano assolti o ottengano la derubricazione della loro imputazione a reato meno grave mediante appello a "pregiudizi sociali".[74][75]

Nell'agosto 2007 il parlamentare locale californiano Mark Leno propose una legge per proibire le mostre di armi al Cow Palace, e fu appoggiato dalla Harris, dal capo della polizia Heather Fong, e dal sindaco Gavin Newsom. I dirigenti politici della città sostenevano che le esibizioni contribuivano direttamente alla proliferazione di armi illegali e ai tassi esponenziali di omicidi a San Francisco: il sindaco Newsom poco prima nello stesso mese aveva emanato norme locali che vietavano le mostre di armi sulle proprietà del comune e della contea. Leno dichiarò che i commercianti si spostavano in auto per i quartieri popolari vicini e vendevano illegalmente armi ai residenti.[76] La proposta di legge si sarebbe in seguito arenata, ma l'opposizione locale alle mostre continuò finché nel 2009 il consiglio di amministrazione del Cow Palace votò a favore di un ordine del giorno che bandiva ogni futura mostra di armi.[77]

Iniziative contro la dispersione scolastica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 la Harris promosse sanzioni penali per i genitori di figli che "marinavano" la scuola come aveva fatto in qualità di procuratrice distrettuale di San Francisco, permettendo alla corte di rinviare il giudizio qualora i genitori aderissero a un periodo di mediazione che riportasse i loro figli a scuola. Vi furono critiche nel senso che i procuratori locali erano troppo inflessibili al riguardo e la linea della Harris aveva un effetto sfavorevole su talune famiglie.[78] Nel 2013 la Harris diramò il rapporto In School + On Track, da cui risultava che più di 250 000 alunni delle elementari dello Stato erano "assenti cronici" e il tasso di assenteismo scolastico nelle elementari di tutto lo Stato per l'anno scolastico 2012-2013 sfiorava il 30%, con un danno di quasi 1,4 miliardi di $ per i distretti scolastici, visto che il finanziamento è legato alle percentuali di frequenza.[79]

Protezione dell'ambiente[modifica | modifica wikitesto]

La Harris, come procuratrice generale, diede gran rilievo alla protezione ambientale, dapprima ottenendo un accordo da 44 milioni di $ per ovviare a tutti i danni e costi legati al disastro Cosco Busan (2007), in cui una nave portacontainer aveva urtato il Bay Bridge e sversato 50 000 galloni di olio combustibile pesante nella Baia di San Francisco.[80] Dopo il disastro petrolifero di Refugio (2015), in cui erano stati sparsi circa 140 000 galloni di petrolio greggio sulla costa di Santa Barbara (California), la Harris ispezionò la costa e diede istruzioni al personale della procura affinché investigasse su eventuali reati.[81] Conseguentemente, l'operatore Plains All American Pipeline fu incriminato di 46 capi di imputazione relativi al disastro, e un dipendente fu incriminato per tre reati.[82] Nel 2019, una giuria di Santa Barbara emise un verdetto che trovava Plains colpevole di non aver gestito appropriatamente il suo oleodotto e di altri otto illeciti minori; fu condannata a pagare più di 3 milioni di $ tra sanzioni pecuniarie e risarcimenti.[83]

Dal 2015 al 2016 la Harris ottenne numerose transazioni multimilionarie con compagnie petrolifere quali Chevron, BP, ARCO, Phillips 66, e ConocoPhillips per tacitare le accuse di non aver adeguatamente controllato i materiali pericolosi che conservavano nelle loro cisterne sotterranee usate per depositare benzina per la vendita a dettaglio in centinaia di distributori della California.[84][85][86] Nell'estate 2016 il costruttore automobilistico Volkswagen AG accettò di pagare fino a 14,7 miliardi di $ per chiudere una serie di denunce riferite ai cosiddetti defeat device usati per aggirare i limiti di emissione sulle sue vetture diesel del dannoso ossido di azoto, benché emettessero in effetti fino a 40 volte quelli consentiti dalla legge statale e federale.[87] La Harris e la direttrice del California Air Resources Board, Mary D. Nichols, annunciarono che la California avrebbe ricevuto 1,18 miliardi di $ più altri 86 milioni di $ pagati allo Stato della California in sanzioni civili.[87]

Polizia giudiziaria[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto ufficiale di Kamala Harris come Procuratrice Generale

La Prop 69 (2004) della California ordinava che la polizia raccogliesse campioni di DNA di ogni adulto arrestato per una felony e di individui arrestati per certi reati. Nel 2012 la Harris annunciò che il California Department of Justice aveva migliorato le sue capacità di testare il DNA tanto che i campioni immagazzinati nei laboratori giudiziari dello Stato ora potevano essere analizzati quattro volte più velocemente, entro trenta giorni. Nello stesso senso, la Harris riferì che il suo Rapid DNA Service Team in seno al Bureau of Forensic Services azzerò l'intero arretrato del DNA in California per la prima volta nella storia, avendo sviluppato un processo che permetteva un più alto volume di analisi di 5 400 campioni probatori — un aumento dell'11 per cento dal 2010 (4 800) e del 24 per cento dal 2009 (4 100).[88] Nell'aprile 2014 la squadra della Harris fu insignita dal Dipartimento della Giustizia dello Award for Professional Innovation in Victim Services.[89] L'ufficio della Harris avrebbe poi ricevuto un finanziamento di 1,6 milioni di $ dall'iniziativa del Manhattan District Attorney per eliminare l'arretrato di rape kit[Nota 5] non analizzati.[90]

Nel 2014 la Harris introdusse OpenJustice, un'iniziativa di dati penalistici progettata con il professor Steven Raphael che rendeva disponibili a tutto lo Stato i dati sui tassi di arresto, morti di persone in custodia di polizia, morti legate ad arresti e morti delle forze dell'ordine. I successivi miglioramenti alla piattaforma rivelarono dati sui tassi di risarcimento e sulla disparità nel sistema della giustizia penale.[91]

Nel 2015 la Harris condusse un'indagine di 90 giorni sullo stereotipo implicito nell'attività di polizia e nell'uso della forza letale[92] da parte della polizia. La Harris introdusse (fatto senza precedenti) un addestramento Principled Policing: Procedural Justice and Implicit Bias, progettato in collaborazione con la psicologa e professoressa della Stanford University Jennifer Eberhardt, per aiutare gli agenti di polizia a superare gli ostacoli verso un'attività di polizia neutrale e per ricostruire la fiducia tra polizia e società. Tutto il personale di livello di comando fu sottoposto a quell'addestramento. L'addestramento faceva parte di un pacchetto di riforme introdotte nel Dipartimento di Giustizia della California, che comprendeva anche risorse aggiuntive impiegate per aumentare l'arruolamento e l'assunzione di diversi agenti speciali, un ruolo allargato del dipartimento per investigare sui casi di uso delle armi da parte degli agenti e [per favorire] la polizia di comunità.[93] Lo stesso anno il Dipartimento di Giustizia della California della Harris divenne il primo organo statuale nell'Unione a obbligare tutti gli agenti di polizia a indossare delle body camera.[94] La Harris annunciò inoltre una nuova legge statale che imponeva ad ogni organo di polizia in California di raccogliere, riferire, e pubblicare statistiche dettagliate su quante persone venissero colpite da armi da fuoco, ferite seriamente o uccise da agenti in tutto lo Stato.[95]

Più tardi lo stesso anno la Harris appellò l'ordine di un giudice per avocare il prosieguo di un rilevante caso di strage[96] ed estromettervi tutti i 250 procuratori dell'ufficio della Contea di Orange per le accuse di illeciti compiuti dal procuratore distrettuale repubblicano Tony Rackauckas. Rackauckas fu accusato di aver impiegato illegalmente informatori detenuti e aver occultato delle prove.[97] La Harris osservò che non era necessario escludere tutti i 250 procuratori dalle indagini sul caso, visto che solo alcuni erano stati direttamente coinvolti, più tardi promettendo un'inchiesta penale più ristretta. Il Dipartimento di Giustizia USA iniziò un'inchiesta su Rackauckas in dicembre 2016, ma non fu rieletto.[98]

Nel 2016 la Harris annunciò un'indagine di schemi e prassi nelle asserite violazioni dei diritti civili e nell'uso di forza eccessiva da parte dei due più grandi corpi di polizia della Contea di Kern, il Bakersfield Police Department e il Kern County Sheriff's Office.[99]

Etichettati i "dipartimenti più letali in America" in un servizio in cinque parti del Guardian, un'inchiesta separata commissionata dalla ACLU e presentata al Dipartimento di Giustizia della California corroborò le denunce di brutalità poliziesca. La ACLU trovò che gli agenti erano implicati in schemi di brutalità poliziesca — comprendente il fatto di sparatorie e pestaggi a morte in danno di soggetti disarmati — e che avevano anche l'abitudine di redigere denunce penali di rappresaglia nei confronti delle vittime di uso eccessivo della forza. Ulteriori analisi rivelarono il più alto tasso di omicidi polizieschi del Paese, e anche di uso eccessivo della forza, con la conseguenza di 17 civili disarmati morti dal 2009 al 2013 sotto forma di attacchi con cani e con taser.[100]

Reati sessuali[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 la Harris ottenne che si dichiarasse colpevole in giudizio, e fosse condannato a 4 anni di reclusione, uno stalker che usava Facebook e tecniche di social engineering per accedere illegalmente a fotografie private di donne delle quali aveva compromesso gli account nei social media. La Harris commentò che Internet aveva "aperto una nuova frontiera del crimine".[101] Lo stesso anno creò in seno al California Department of Justice la eCrime Unit, un'unità di 20 procuratori che perseguono specificamente i delitti tecnologici.[102] Nel 2015 diversi propagatori dei cosiddetti siti di revenge porn, domiciliati in California, furono arrestati, accusati di delitti, e condannati a lunghe pene detentive.[103][104] Nel primo processo di questo genere negli Stati Uniti, Kevin Bollaert fu condannato per 21 capi relativi a furto d'identità e sei capi relativi a estorsione e condannato a 18 anni di prigione.[105] La Harris conduceva questi processi quando la parlamentare californiana Katie Hill rimase vittima di analoghi abusi informatici per mano dell'ex marito e costretta alle dimissioni a fine 2019.[106]

Nel 2016 la Harris annunciò l'arresto dell'amministratore delegato di Backpage[Nota 6] Carl Ferrer su accuse di delitti quali sfruttamento della prostituzione, anche nei confronti di un minore, e connessa associazione per delinquere. Il mandato di cattura affermava che il 99 per cento dei proventi di Backpage fossero direttamente attribuibili ad annunci collegati alla prostituzione, molti dei quali riguardavano vittime di tratta sessuale, tra cui minorenni.[107] L'accusa di sfruttamento contro Ferrer fu lasciata cadere dalle corti della California in forza della Section 230[Nota 7] del Communications Decency Act (1996), ma nel 2018 Ferrer si dichiarò colpevole in California per riciclaggio di denaro e accettò di fornire prove contro gli ex comproprietari di Backpage.[108] Ferrer si dichiarò contemporaneamente colpevole di riciclaggio e associazione per delinquere finalizzata a sfruttare la prostituzione nella corte statale del Texas e in quella federale in Arizona.[108][109] Messa alle strette, Backpage annunciò che stava eliminando la sua sezione "per adulti" da tutti i siti USA.[110] La Harris si rallegrò per la decisione, dicendo, "Non vedo l'ora che chiudano completamente."[111] Le indagini continuarono anche dopo che lei era divenuta senatrice, e, nell'aprile 2018, Backpage e i siti affiliati furono sequestrati dalla polizia federale.[109]

Organizzazioni criminali transnazionali[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del 2011 la Harris ordinò l'arresto di tre uomini, legati al cartello di Tijuana e sospettati di tramare l'omicidio di una famiglia a San Diego, sequestrando due fucili d'assalto, più di mille cartucce, e 20 000 $ in contanti.[112] Qualche tempo dopo la Harris ordinò tre retate coordinate nella contea di Contra Costa, nella Central Valley, e nella contea di San Bernardino, da cui scaturirono centinaia di arresti di capibanda di Nuestra Familia, Norteños e del Vagos Motorcycle Club.[Nota 8] La polizia sequestrò anche grosse quantità di anfetamina, contante e armi illegali, tra cui un'arma anticarro e un lanciarazzi.[113][114][115]

All'inizio del 2014 la Harris pubblicò una relazione intitolata, Gangs Beyond Borders: California and the Fight Against Transnational Crime,[116] che affrontava il ruolo decisivo dei traffici di droga, armi, ed esseri umani, riciclaggio e crimini tecnologici impiegati da vari cartelli della droga da Messico, potere armeno, 18th Street Gang e MS-13 e che offriva consigli alle polizie dello Stato e locali per combattere l'attività criminale.[117] Qualche tempo dopo la Harris guidò una delegazione bipartisan di procuratori generali degli Stati a Città del Messico per discutere del crimine transnazionale con i procuratori messicani.[118] La Harris poi convocò un vertice incentrato sull'uso della tecnologia per combattere il crimine organizzato con autorità federali di USA, Messico ed El Salvador.[119]

Nel 2015 la Harris ordinò l'arresto di 75 individui della Contea di Merced e di 52 individui nella Contea di Tulare affiliati ai Norteños.[120][121] L'ufficio della Harris stroncò anche un grosso imbroglio con furto di identità e frode fiscale perpetrato dai Crips a Long Beach. Trentadue membri furono arrestati per accuse che comprendevano 283 capi di associazione per delinquere, 299 di furto di identità e 226 di furto aggravato, per un totale di 3,3 milioni di $ rubati con furto di identità e 11 milioni di $ sottratti con frode fiscale.[122]

Nel 2016 la Harris annunciò arresti in massa per più di cinquanta membri della mafia messicana, detta anche "La Eme", sequestrando più di sessanta armi da fuoco, più di 95 000 $ in contanti, e metanfetamina, cocaina, e marijuana per un valore di 1,6 milioni di $ nella Contea di Riverside.[123] In seguito l'ufficio della Harris collaborò con agenti federali in un raid su dozzine di uomini d'affari del Fashion District (Los Angeles) che gestivano un potente centro di riciclaggio per conto di narcotrafficanti messicani, arrestando nove persone per l'accusa di riciclaggio di denaro attraverso un sistema di mercato nero per il cambio del peso e sequestrando quasi 65 milioni di $ in proventi illeciti.[124]

Azioni di riforma[modifica | modifica wikitesto]

Pena di morte[modifica | modifica wikitesto]

La Harris ha detto che il carcere a vita con esclusione della libertà sulla parola è una punizione migliore e più conveniente che la pena di morte,[125] e stimò che con i risparmi conseguenti si potevano finanziare altri mille poliziotti nella sola San Francisco.[125]

Nella sua campagna elettorale la Harris promise che non avrebbe mai richiesto la pena di morte.[39] Quando nel 2004 era stato ucciso a colpi d'arma da fuoco un agente di polizia di San Francisco, la senatrice nazionale (ed ex sindaco di San Francisco) Dianne Feinstein,[126] la senatrice nazionale Barbara Boxer, il sindaco di Oakland Jerry Brown, e la San Francisco Police Officers Association sollecitarono la Harris a cambiare posizione, ma lei non lo fece.[127] (Dai sondaggi il 70% degli elettori appoggiava la scelta di Harris.)[128] Quando nel 2009 Edwin Ramos, immigrato illegale e asserito affiliato Mara Salvatrucha, fu accusato di aver ucciso un uomo con i suoi due figli,[129] la Harris chiese il carcere a vita con esclusione di liberazione sulla parola, una decisione che fu approvata dal sindaco Gavin Newsom.[130]

Nel 2014 il giudice Cormac J. Carney annullò la condanna a morte per stupro e omicidio di Ernest Dewayne Jones, rilevando l'incostituzionalità della pena capitale in California per il divieto di punizione crudele e inusuale[Nota 9] ex VIII Emendamento, atteso che "ritardo e malfunzionamento sistematici" rendevano arbitrario il procedimento.[131] La Harris appellò, sostenendo che Carney aveva disatteso la circostanziata procedura di habeas corpus stabilita nel vincolante precedente della Corte Suprema Teague v. Lane, con divieto per le corti federali di enunciare una nuova norma di diritto costituzionale in tema casi habeas.[132] In un op-ed su The San Francisco Chronicle, il giurista e politologo Mugambi Jouet criticò l'appello in quanto difesa della pena di morte.[131] La corte d'appello si schierò con la Harris cassando all'unanimità l'ordine di Carney.[133]

Iniziativa su recidiva e reinserimento[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 la Harris cooptò l'attivista dei diritti civili Lateefah Simon per creare la San Francisco Reentry Division.[134] I partecipanti all'iniziativa che non avessero commesso reati con armi o legati alla criminalità organizzata potevano dichiararsi colpevoli in cambio di un rinvio della pena e comparizioni regolari avanti un giudice con una frequenza di dodici — diciotto mesi. Il programma manteneva rigorosi parametri di "ravvedimento": svolgere servizio per la comunità fino a 220 ore, conseguire un diploma equivalente a quello di high school, mantenimento di stabile impiego, frequenza a corsi per genitori, e superamento di test antidroga. Al superamento del programma, la corte avrebbe lasciato cadere l'imputazione e cancellato la relativa "macchia" dalla fedina penale del candidato promosso.[135] Nel corso di sei anni i 200 soggetti che avevano superato il programma ebbero un tasso di recidiva inferiore al dieci per cento, contrapposto tal 53 per cento di chi aveva commesso reati di droga in California e ritornava in carcere entro due anni dal rilascio. Back on Track fu riconosciuto dallo U.S. Department of Justice come un modello per i programmi di reinserimento. Il DOJ rilevò che il costo a partecipante per i contribuenti era inferiore (5 000 $) al costo di istruire un processo (10 000 $) e custodire in carcere un trasgressore di basso livello (50 000 $).[136] Nel 2009 entrò in vigore una legge statale (Back on Track Reentry Act, A.B. 750) che incoraggiava le altre contee della California ad avviare programmi simili.[137][138] Adottato come modello dalla National District Attorneys Association, anche gli uffici dei procuratori di Baltimora, Filadelfia e Atlanta hanno usato Back on Track come uno schema per i loro rispettivi programmi.[139][140][141]

Iniziativa sulla dispersione scolastica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 in seno ad un'iniziativa per ridurre il dilagante numero di omicidi in città, la Harris promosse un'azione di tutta la città per combattere la dispersione scolastica presso la popolazione minorile più a rischio di San Francisco.[142] Dopo aver dichiarato la dispersione cronica una questione di sicurezza pubblica e aver osservato che la maggioranza dei detenuti e delle vittime di omicidio sono studenti che abbandonano la scuola o la disertano abitualmente, l'ufficio della Harris incontrò migliaia di genitori delle scuole ad alto rischio e all'inizio del semestre autunnale inviò lettere che avvisavano tutte le famiglie sulle conseguenze legali della dispersione, aggiungendo che avrebbe perseguito i genitori degli alunni delle elementari che "bruciavano" cronicamente le lezioni; le sanzioni prevedevano una multa da 2 500 $ e la reclusione fino ad un anno.[143] Al momento dell'introduzione, il programma suscitò discussioni.

Nel 2008 la Harris promosse azioni legali contro sei genitori di bambini che avevano "marinato" almeno cinquanta giorni di scuola, ed era la prima volta che a San Francisco si procedeva contro gli adulti per dispersione scolastica. Il responsabile per la scuola di San Francisco, Carlos Garcia, disse che il percorso dalla dispersione al processo era lungo, e che il distretto scolastico normalmente passa mesi a convincere i genitori con telefonate, lettere promemoria, incontri privati, audizioni allo School Attendance Review Board, e offerte di aiuto da organismi comunali e servizi sociali; due dei sei genitori non cercarono giustificazioni ma dissero che avrebbero lavorato con l'ufficio della procuratrice per creare "piani di responsabilità dei genitori" per aiutarli a iniziare a mandare i loro figli a scuola regolarmente.[144] Nell'aprile 2009 c'erano 1 330 alunni delle elementari che disertavano le lezioni abitualmente o cronicamente, con una riduzione del 23% rispetto ai 1 730 del 2008, e sensibilmente meno dei 2 517 del 2007 e dei 2 586 del 2006.[145] L'ufficio della Harris perseguì sette genitori in tre anni, e nessuno andò in carcere.[145]

Procuratrice generale della California[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 novembre 2010 la Harris annunciò alla sua candidatura come Procuratrice generale della California. Entrambe le senatrici della California, Dianne Feinstein e Barbara Boxer, la presidente della Camera Nancy Pelosi, la co-fondatrice di United Farm Workers Dolores Huerta, e il sindaco di Los Angeles Antonio Villaraigosa si espressero a suo favore durante le primarie.[146] Durante le primarie dell'8 giugno 2010 ottenne la candidatura con il 33,6% dei voti, battendo Alberto Torrico and Chris Kelly.[147]

Nelle elezioni generali si confrontò con il repubblicano procuratore distrettuale della Contea di Los Angeles Steve Cooley. Cooley competé da indipendente, prendendo le distanze dalla campagna di Meg Whitman. La votazione si tenne il 2 novembre ma dopo un lungo periodo di conteggi di voti postali e schede provvisorie, il 25 novembre Cooley ammise la sconfitta.[148] La Harris prestò giuramento il 3 gennaio 2011 e fu la prima persona afroamericana, la prima asioamericana, e la prima donna a diventare procuratrice generale della California.[149]

Nel febbraio 2014 la Harris annunciò l'intenzione di candidarsi per il secondo mandato e il 12 febbraio presentò la documentazione necessaria all'uopo.[150] Le testate The Sacramento Bee,[151] Los Angeles Daily News,[152] e Los Angeles Times si schierarono al suo fianco.[153]

Il 4 novembre 2014 la Harris fu rieletta con il 57,5% di voti, battendo il repubblicano Ronald Gold.[154]

Protezione del consumatore[modifica | modifica wikitesto]

Truffe, sprechi e abusi[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto ufficiale di Kamala Harris come senatrice

Nel 2011 la Harris annunciò la creazione della Mortgage Fraud Strike Force allo scoppio della crisi degli sfratti del 2010 negli Stati Uniti.[155] Quello stesso anno la Harris ottenne due dei più importanti recuperi nella storia del California's False Claims Act[156] — 241 milioni di dollari da Quest Diagnostics e altri 323 dal network sanitario SCAN — per eccesso di pagamenti statali Medi-Cal e federali Medicare.[157][158]

Nel 2012 la Harris sfruttò il potere economico della California per ottenere migliori condizioni nel National Mortgage Settlement[159] contro i cinque principali operatori nazionali di mutui ipotecari — JPMorgan Chase, Bank of America, Wells Fargo, Citigroup e Ally Bank.[160] Le finanziarie erano accusate di aver illegalmente espropriato i proprietari. Dopo aver respinto un'offerta di 2—4 milioni di dollari di sussidi per i californiani, la Harris si ritirò dalla trattativa. L'offerta infine crebbe fino a 18,4 milioni di dollari in cancellazioni di debiti e 2 milioni di dollari in altre forme di assistenza per i proprietari di case californiani.[161][162]

Nel 2013 la Harris collaborò con il presidente dell'assemblea di Stato della California John Pérez e il presidente pro tempore del Senato [della California] Darrell Steinberg nel 2013 per introdurre lo Homeowner Bill of Rights, considerato una delle più forti protezioni in tutti gli USA contro le tattiche aggressive di esproprio.[163] Lo Homeowner Bill of Rights escludeva le pratiche dette dual-tracking (trattare una modifica e un esproprio allo stesso tempo) e robo-signing[Nota 10] e forniva ai proprietari di abitazione un punto di contatto unico presso i loro istituti di credito.[164] La Harris concluse numerose composizioni a nove cifre per i proprietari di casa californiani ai sensi di quella legge soprattutto per abusi del tipo dual tracking e robo-signing, oltre a perseguire caso in cui i gestori dei prestiti non registravano correttamente i pagamenti ipotecari, calcolavano in modo errato i tassi d'interesse, e addebitavano ai mutuatari spese non dovute. La Harris procurò sgravi per centinaia di milioni, tra cui 268 milioni di dollari da Ocwen Financial Corporation, 470 milioni da HSBC, e 550 milioni da SunTrust Banks.[165][166][167]

Dal 2013 al 2015 la Harris ricercò ristori finanziari per i fondi pensione di pubblici dipendenti e insegnanti, CalPERS e CalSTRS contro vari giganti finanziari per raggiri nella vendita di Mortgage Backed Securities. Ottenne più volte risarcimenti a nove cifre per i fondi pensione dello Stato, recuperando circa 193 milioni di dollari da Citigroup, 210 milioni da S&P, 300 milioni da JP Morgan Chase, e più di mezzo milione da Bank of America.[168][169][170][171]

Nel 2013 la Harris non volle autorizzare un'azione civile promossa da investigatori di Stato che accusava OneWest Bank, posseduta da un gruppo d'investimento riconducibile al futuro Segretario al tesoro degli Stati Uniti d'America Steven Mnuchin (all'epoca un privato cittadino), di "diffusa violazione" delle leggi californiane sugli espropri.[172] La Harris fu l'unica candidata democratica al Senato a ricevere una donazione da Mnuchin. La Harris fu criticata per averla accettata dato che si sospetta che Mnuchin abbia tratto profitto dalla crisi dei subprime attraverso OneWest Bank;[173] in seguito votò contro la di lui conferma quale segretario al Tesoro nel febbraio 2017. Nel 2019 gli addetti alla campagna della Harris dichiararono che la decisione di non perseguire Mnuchin si imperniava sull'impossibilità dello Stato di chiamare a comparire OneWest. La sua addetta stampa disse, "Non c'erano dubbi che OneWest facesse attività creditizia predatoria, e la senatrice Harris pensava che dovessero essere puniti. Sfortunatamente, la legge era saldamente dalla loro parte ed erano al riparo dai mandati di comparizione dello Stato perché sono una banca federale."

Nel 2014 la Harris ritirò le imputazioni che aveva promosso contro l'operatore di affitto a riscatto Aaron's, Inc. per aver fatto addebiti di mora scorretti, penalizzando clienti che avevano onorato i contratti prima della scadenza, e per violazioni della privacy. Col patteggiamento, l'operatore rimborsò 28,4 milioni di dollari ai consumatori della California e pagò 3,4 milioni di sanzioni civili.[174]

Nel 2015 la Harris ottenne un giudizio da 1,2 miliardi di dollari contro la scuola privata a fine di lucro Corinthian Colleges per pubblicità menzognera e per un marketing ingannevole che si rivolgeva a vulnerabili studenti a basso reddito e rappresentava falsamente i tassi di collocamento all'impiego a studenti, investitori e agenzie di accreditamento.[175] La corte ordinò a Corinthian di pagare 820 milioni di dollari per risarcimenti e altri 350 milioni per sanzioni civili.[176] Lo stesso anno la Harris raggiunse un accordo da 60 milioni di dollari con JP Morgan Chase per tacitare le accuse di raccolta di debito illegale rispetto alle carte di credito dei clienti, e la banca acconsentì inoltre a cambiare le pratiche che violavano le norme della California a tutela dei consumatori attraverso raccolte di importi inesatti, vendita di debito "cattivo" da carte di debito, e utilizzo di un meccanismo di raccolta di debito che "robo-firmava" documenti legali senza prima rivedere i fascicoli poiché si affrettava ad ottenere sentenze e pignoramenti degli stipendi. Nel quadro dell'accordo, la banca dovette cessare i tentativi di raccolta dai conti di oltre 528 000 clienti.[177]

Nel 2015 la Harris aprì un'inchiesta su Office of Ratepayer Advocates, San Diego Gas and Electric, e Southern California Edison a causa della chiusura della centrale nucleare di San Onofre. Gli investigatori di Stato della California perquisirono la casa del regolatore delle utility dalla California Michael Peevey e trovarono appunti manoscritti che asseritamente dimostravano che egli si era incontrato con un dirigente Edison in Polonia, e nella circostanza i due avevano concordato i termini dell'accordo San Onore, lasciando ai contribuenti di San Diego un debito da 3,3 miliardi di dollari per la chiusura dell'impianto. L'inchiesta si concluse in mezzo alla corsa della Harris per l'incarico al Senato USA nel 2016.[178][179]

Diritto alla riservatezza[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2011 la Harris annunciò un accordo con Apple, Amazon, Google, Hewlett-Packard, Microsoft, e Research in Motion per far sì che le app vendute nelle rispettive piattaforme informatiche mostrassero esplicite dichiarazioni in tema di privacy per avvisare gli utenti su quali informazioni private si stavano condividendo, e con chi.[180] Facebook in seguito aderì all'accordo. Quell'estate, la Harris annunciò la creazione di una Privacy Enforcement and Protection Unit per far rispettare le leggi in materia di riservatezza informatica, furto di identità e fuga di dati.[181] Più tardi quell'anno la Harris contestò a un centinaio di sviluppatori di app il fatto che non erano conformi alle leggi dello Stato in fatto di privacy e li invitò a creare politiche sulla riservatezza, sotto pena di una multa da 2 500 $ per ogni caso in cui un residente in California avesse scaricato una app difforme.[182]

Nel 2015 la Harris ottenne due transazioni con la Comcast, una da 33 milioni di $ basata su affermazioni che avesse pubblicato online nomi, numeri telefonici e indirizzi di decine di migliaia di clienti che avevano pagato per avere servizi telefonici VoIP non elencati; e un'altra da 26 milioni di $ per tacitare le accuse di aver buttato registri cartacei senza curarsi di rendere illeggibili le informazioni private dei consumatori.[183][184] La Harris si accordò anche con Houzz per le accuse secondo cui quella società avrebbe registrato le telefonate senza informare i clienti né i dipendenti. Houzz fu costretta a pagare 175 000 $, distruggere le registrazioni, e assumere un responsabile della privacy, ed era la prima volta che una tale disposizione veniva inserita in un accordo con il dipartimento di Giustizia della California.[185]

Riforma della giustizia penale[modifica | modifica wikitesto]

Lancio della Division of Recidivism Reduction and Re-Entry[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre 2013 la Harris lanciò la Division of Recidivism Reduction and Re-Entry del dipartimento di giustizia della California in collaborazione con gli uffici dei procuratori distrettuali di San Diego, Los Angeles, e della Contea di Alameda.[186] Nel marzo 2015 la Harris annunciò la creazione di un programma pilota in coordinamento con il dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles chiamato Back on Track LA. Analogamente a Back on Track, i soggetti tra i 18 e i 30 anni condannati per la prima volta partecipavano al programma pilota di 24-30 mesi. Affidati a un gestore di casi, i partecipanti ricevevano istruzione attraverso una sinergia con il Los Angeles Community College District e servizi di addestramento per il lavoro.[187]

Attività giudiziaria e conservazione della condizione carceraria[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti nel 2011, caso Brown v. Plata, aveva dichiarato le prigioni della California così tanto affollate da infliggere un cruel and unusual punishment,[Nota 9] La Harris prese le distanze dal coordinamento su di lei esercitato dalla corte federale, spiegando "ho un cliente, e non ho la possibilità di scegliere il mio cliente."[188] Il numero di casi della Harris come procuratore generale definibili "errore giudiziario" ha suscitato alcune critiche di accademici e attivisti. La professoressa di diritto Lara Bazelon sostiene che la Harris "ha strumentalizzato i tecnicismi per tenere dietro le sbarre persone condannate erroneamente invece che consentire loro nuovi processi".[189] La Harris non volle prendere posizione sulle iniziative relative alle condanne penali Prop 36 (2012) e Prop 47 (2014), dichiarando che sarebbe stato improprio visto che il suo ufficio prepara gli opuscoli elettorali. John Van de Kamp, che era stato procuratore generale in precedenza, dissentì pubblicamente dalla spiegazione.[188]

Nel settembre 2014 i procuratori della Harris si opposero infruttuosamente in giudizio al rilascio anticipato di detenuti, invocando la necessità della loro opera nel contrasto agli incendi. Quando la memoria processuale andò sui titoli di giornale, la Harris la sconfessò. Disse che ne era all'oscuro, che i procuratori l'avevano redatta senza informarla.[190] Dagli anni 1940, a selezionati detenuti è data l'opportunità di offrirsi volontari e ricevere un dettagliato addestramento dal California Department of Forestry and Fire Protection in cambio di pena ridotta e condizioni carcerarie più confortevoli; i detenuti-pompieri ricevono circa 2 $ al giorno, e un altro dollaro quando affrontano incendi.[191]

Diritti LGBT[modifica | modifica wikitesto]

Contrasto alla Prop 8[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008 fu approvata la Prop 8, un emendamento costituzionale secondo cui sono validi solo i matrimoni "tra un uomo e una donna". Il provvedimento fu impugnato ben presto da vari oppositori, e un paio di coppie dello stesso sesso adirono la corte federale nella causa Perry v. Schwarzenegger (in seguito divenuta Hollingsworth v. Perry). Nelle rispettive campagne del 2010, sia il procuratore generale della California Jerry Brown sia la Harris si impegnarono a non difendere la Prop 8.[192]

Dopo essere stata eletta, la Harris dichiarò che il suo ufficio non avrebbe difeso quel divieto matrimoniale, lasciandone il compito ai propugnatori della Prop 8.[193] Nel febbraio 2013 la Harris depositò uno scritto amicus curiae, in cui sosteneva che la Prop 8 fosse incostituzionale e che i sostenitori dell'iniziativa non avessero la legittimazione processuale per rappresentare gli interessi della California in giudizio davanti a una corte federale.[194] Nel giugno 2013 la Corte Suprema decise, 5—4, che i sostenitori della Prop 8 non fossero processualmente legittimati a difenderla in una corte federale.[195] L'indomani la Harris pronunciò un discorso nel centro di Los Angeles invitando il Ninth Circuit a revocare quanto prima il divieto di nozze tra persone dello stesso sesso.[196] Il divieto fu tolto due giorni dopo.[197]

Divieto della "difesa da panico gay/trans"[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 Kamala Harris appoggiò la legiferazione volta a bandire la difesa da panico gay/trans dalle aule di giustizia, che fu approvata in California, facendone il primo Stato a dotarsi di siffatta normativa. Lo scopo di regole simili a questa è la repressione dei crimini di odio.[198]

Michelle-Lael B. Norsworthy v. Jeffrey Beard et. al.[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2014 Michelle-Lael Norsworthy, persona transgender detenuta nella californiana Mule Creek State Prison, iniziò una causa motivata dal fatto che il California Department of Corrections and Rehabilitation non le aveva garantito quello che a suo avviso era un intervento, necessario sul piano medico, di riassegnazione chirurgica di sesso (SRS).[199] Nell'aprile 2015 un giudice federale ordinò che lo Stato provvedesse alla SRS per Norsworthy, rilevando che le autorità carcerarie erano state "deliberatamente indifferenti[Nota 11] alle sue serie esigenze mediche."[200][201] La Harris, rappresentando il CDCR, appellò l'ordine al Ninth Circuit Court of Appeals,,[202] sostenendo che la psicoterapia,[203] e la terapia ormonale che Norsworthy stava ricevendo da quattordici anni fossero un trattamento medico sufficiente per la sua disforia di genere,[204] e non c'era "alcuna prova che Norsworthy fosse in serio, immediato pericolo fisico o emozionale".[204] Benché la Harris difendesse in giudizio la posizione dello Stato, finì per dire che sollecitava il California Department of Corrections and Rehabilitation a cambiare il suo orientamento.[205] Nell'agosto 2015, mentre pendeva l'appello dello Stato, Norsworthy fu rilasciata in libertà condizionale, ovviando all'obbligo dello Stato di prestare le cure mediche dovute a detenuti[206] e facendo così cessare la materia del contendere.[207]

Senato USA (2017– 2021)[modifica | modifica wikitesto]

Elezioni[modifica | modifica wikitesto]

Dopo 24 anni come junior senator per la California, la dem Barbara Boxer annunciò l'intenzione di ritirarsi dal Senato USA alla fine del suo mandato nel 2016. La Harris fu la prima candidata che manifestò l'intenzione di succederle. La Harris annunciò ufficialmente il lancio della sua campagna il 13 gennaio 2015.[208] La Harris fu una concorrente di tutto rispetto fin dall'inizio della campagna: settimane dopo che l'aveva annunciata, un sondaggio di Public Policy Polling la dava in testa in un ipotetico confronto con il sindaco di Los Angeles Antonio Villaraigosa, 41 a 16 percento.[209] Altre autorità elettive (in carica e non) di livello statale come John Chiang, John Garamendi, Bill Lockyer, Gavin Newsom, ed Alex Padilla rinunciarono a competere.[210][211][212][213]

Nel febbraio 2016, il California Democratic Party nella sua convention deliberò di appoggiare la Harris, che ricevette quasi l'ottanta per cento dei voti.[214] Tre mesi più tardi anche il governatore Jerry Brown si schierò dalla sua parte.[215]

Alle primarie del 7 giugno la Harris arrivò prima con il quaranta per cento dei voti e vinse nettamente in molte contee.[216] Il 19 luglio la Harris ebbe l'approvazione del presidente Barack Obama e del suo vice Joe Biden.[217]

La Harris affrontò la parlamentare e sua compagna di partito Loretta Sanchez nelle elezioni generali.[218] Era la prima volta che non compariva un repubblicano alle elezioni generali per il Senato da quando la California iniziò a eleggere direttamente i senatori nel 1914.[219] Nelle elezioni di novembre 2016 la Harris sconfisse Sanchez, conquistando oltre il sessanta per cento dei voti da tutte le contee tranne quattro.[220] Dopo aver vinto, promise di proteggere gli immigrati dalle politiche del presidente-eletto Donald Trump e annunciò l'intenzione di rimanere procuratrice generale sino alla fine del 2016.[221][222]

Mandato[modifica | modifica wikitesto]

2017[modifica | modifica wikitesto]

Kamala Harris all'impianto di desalinizzazione Sorek in Israele nel 2017

Il 28 gennaio 2017, dopo che Trump ebbe firmato l'Executive Order 13769, che proibiva ai cittadini di parecchi Paesi a maggioranza musulmana di entrare negli USA per novanta giorni, lei condannò quell'ordine esecutivo e assieme a molti altri lo descrisse un "bando ai musulmani".[223] Lei chiamò a casa il Capo di gabinetto della Casa Bianca John F. Kelly per avere informazioni e contrastare l'ordine esecutivo.[224]

In febbraio la Harris si pronunciò contro le scelte del gabinetto Trump, Betsy DeVos, come Segretario all'educazione,[225] e Jeff Sessions, come Procuratore generale degli Stati Uniti d'America.[226] Ai primi di marzo reclamò le dimissioni di Sessions, dopo che fu riferito che Sessions avesse parlato due volte con l'ambasciatore russo in USA Sergey Kislyak.[227]

In aprile la Harris votò contro la ratifica di Neil Gorsuch alla Corte suprema degli Stati Uniti d'America.[228] Pochi giorni dopo la Harris fece il primo viaggio ufficiale in Medio Oriente, visitando le truppe californiane dislocate in Iraq e il campo profughi Zaatari in Giordania, il più grande campo per rifugiati siriani.[229] Sul fronte mediorientale, ha inoltre mostrato appoggio incondizionato alle politiche di Israele, in convergenza con le vedute dell'amministrazione repubblicana.[230]

In giugno la Harris fece notizia per aver interrogato Rod Rosenstein, il vice procuratore generale USA, sul ruolo da questi giocato nel licenziamento (2017) di James Comey, direttore dell'FBI.[231] La natura inquisitoria delle sue domande indusse il senatore John McCain, membro ex officio dell'Intelligence Committee, e il senatore Richard Burr, presidente di quella commissione, a interromperla invitandola a essere più rispettosa del testimone. Una settimana dopo interrogò sullo stesso argomento il procuratore generale USA Jeff Sessions.[232] Sessions disse del tono con cui lei lo interrogava "mi rende nervoso". Il modo in cui Burr prendeva di mira la Harris fece dire ai media che il suo comportamento era sessista, e alcuni commentatori dichiararono che Burr non avrebbe trattato allo stesso modo un collega senatore maschio.[233]

In dicembre la Harris sollecitò le dimissioni del senatore Al Franken, affermando su Twitter, "La molestia sessuale e la condotta scorretta non dovrebbero essere consentite da parte di alcuno e non dovrebbero verificarsi in alcun luogo."[234]

2018[modifica | modifica wikitesto]

Kamala Harris a Selma (Alabama) nel 2018

Nel gennaio 2018 la Harris entrò nello United States Senate Committee on the Judiciary dopo le dimissioni di Al Franken.[235] Qualche giorno dopo la Harris interrogò Kirstjen Nielsen, Segretario della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d'America, per aver favorito gli immigrati norvegesi a scapito di altri e per aver finto di non sapere che la Norvegia è un Paese a predominanza bianca.[236][237]

In aprile e maggio la Harris interrogò l'AD di Facebook Mark Zuckerberg per l'abuso dei dati degli utenti di Facebook e il whistleblower Christopher Wylie sulle asserzioni che Cambridge Analytica aveva abusato dei dati di 87 milioni di utenti Facebook per soffocare i voti degli afroamericani e sulla misura in cui Facebook avesse violato la privacy degli utenti.[238][239]

In maggio la Harris interrogò animatamente la Segretaria Nielsen sulla politica di Trump di separare le famiglie di immigrati,[240] secondo cui i bambini venivano separati dalle famiglie di appartenenza quando i genitori erano presi in custodia per essere entrati illegalmente negli USA.[241] In giugno, dopo aver visitato una delle strutture detentive nei pressi del confine di San Diego,[242] La Harris fu la prima tra i senatori a reclamare le dimissioni di Nielsen.[243]

In settembre e ottobre, alle audizioni per la conferma di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema, la Harris interrogò Brett Kavanaugh circa un incontro che questi avrebbe avuto, a proposito dell'inchiesta di Mueller, con un membro di Kasowitz Benson Torres, lo studio legale fondato dall'avvocato personale di Trump Marc Kasowitz. Kavanaugh non fu in grado di rispondere ed aggirò reiteratamente le domande.[244] La Harris partecipò inoltre all'audizione del direttore FBI sulla limitata prospettiva dell'inchiesta su Kavanaugh in ordine alle accuse di suoi attacchi sessuali.[245] Lei votò contro la conferma.

La Harris fu tra i bersagli dei pacchi bomba in USA dell'ottobre 2018.[246]

In dicembre il Senato approvò il Justice for Victims of Lynching Act (S. 3178), appoggiato dalla Harris.[247] Il disegno di legge, che si arenò alla Camera, avrebbe dovuto rendere il linciaggio un delitto federale.[248]

2019[modifica | modifica wikitesto]

Kamala Harris alla SF Pride Parade 2019

Il 22 marzo la Harris chiamò il procuratore generale USA William Barr a testimoniare avanti il Congresso sull'indagine dello Special Counsel Robert Mueller dopo che aveva consegnato la sua relazione sull'interferenza russa nelle elezioni del 2016. "Qui ci serve totale trasparenza," disse la Harris.[249] Due giorni più tardi Barr rese noto un "riassunto" di 4 pagine del rapporto Mueller censurato, che fu criticato come deliberato travisamento delle sue conclusioni.[250] Qualche giorno dopo la Harris fu una dei dodici senatori che firmarono una lettera ispirata dal fatto che Mazie Hirono contestava la decisione del procuratore generale Barr di offrire "la sua conclusione personale che la condotta del Presidente non costituiva ostacolo alla giustizia" e richiedeva un'indagine per stabilire se il riassunto di Barr del rapporto Mueller e la sua conferenza stampa del 18 aprile fossero fuorvianti.[251]

Il 1 maggio Barr testimoniò avanti il Senate Judiciary Committee.[252] Nel corso dell'audizione Barr si mostrò sprezzante verso le [supposte] falsità del riassunto di quattro pagine che aveva diffuso prima del rapporto integrale.[253] La Harris chiese a Barr se avesse rivisto le prove sottostanti prima di decidere di non accusare il Presidente di ostacolo alla giustizia. Barr ammise che né lui, Rod Rosenstein, né alcuno del suo ufficio aveva rivisto le prove che corroboravano il rapporto prima di decidere sulla formulazione di un'accusa.[254] La Harris allora invitò Barr a dimettersi e lo accusò di rifiutarsi di rispondere alle sue domande perché si sarebbe esposto a falsa testimonianza, e dichiarando che le sue risposte lo rendevano inadatto al ruolo di procuratore generale USA.[255][256] Due giorni dopo la Harris richiese nuovamente che il Department of Justice inspector general Michael E. Horowitz indagasse se il procuratore generale Barr avesse ceduto alle pressioni della Casa Bianca per investigare sui nemici politici di Trump.[257]

In novembre la Harris propose un'inchiesta sulla morte di Roxsana Hernández, una transessuale immigrata morta mentre era detenuta dall'ICE.[258][259]

In dicembre la Harris si pose a capo di un gruppo di senatori democratici e organizzazioni per i diritti civili che richiedevano l'allontanamento dell'alto consigliere alla Casa Bianca Stephen Miller dopo che alcune email pubblicate dal Southern Poverty Law Center avevano rivelato la frequente promozione della letteratura nazionalista bianca presso i curatori del sito Breitbart.[260]

2020[modifica | modifica wikitesto]

Kamala Harris con donne del Congressional Black Caucus nel 2020

Prima dell'apertura del processo di impeachment di Donald Trump il 16 gennaio 2020 la Harris espresse le sue osservazioni al Senato, dichiarando le sue opinioni sul sistema della giustizia americana e sul principio che nessuno, nemmeno il presidente in carica, è al di sopra della legge. La Harris in seguito chiese al presidente del Senate Judiciary Lindsey Graham di bloccare tutte le nomine giudiziarie durante il processo di impeachment, e Graham acconsentì.[261][262] La Harris votò per incriminare il presidente con le accuse di abuso di potere e ostacolo al Congresso.[263]

La Harris ha lavorato assieme a fautori repubblicani a proposte di legge bipartisan, tra cui una per riformare il rilascio su cauzione con il senatore Rand Paul,[264] una proposta sulla sicurezza elettorale con il senatore James Lankford,[265] e una proposta sulle molestie sul posto di lavoro con la senatrice Lisa Murkowski.[266] Altri senatori repubblicani che hanno collaborato con la Harris al Senate Intelligence Committee, tra cui Marco Rubio, Richard Burr, e Roy Blunt, l'hanno elogiata come "preparata", "efficace" e "una che impara in fretta".[267] Lindsay Graham disse della Harris: "È caparbia. È sveglia. È tosta."[268]

La Harris votò contro l'emendamento del senatore democratico Bernie Sanders volto a ridimensionare il National Defense Authorization Act for Fiscal Year 2021 da 740 miliardi di $.[269]

2021[modifica | modifica wikitesto]

Essendo stata formalmente eletta come Vicepresidente degli Stati Uniti dal Congresso, Kamala Harris rassegna le sue dimissioni da Senatrice per la California il 18 gennaio 2021[270], il suo seggio viene assegnato ad Alex Padilla dal Governatore dello Stato della California.

Elezioni presidenziali 2020[modifica | modifica wikitesto]

Candidatura alle primarie democratiche 2020[modifica | modifica wikitesto]

Logo per la campagna presidenziale della Harris

La Harris era sempre stata considerata una candidata di prim'ordine e una potenziale vincitrice nel processo di nomination democratica per le presidenziali 2020.[271] Nel giugno 2018 si disse che lei "non lo escludeva".[272] Nel luglio 2018 si annunciò che avrebbe pubblicato un'autobiografia, un indizio del fatto che volesse "scendere in campo".[273] Il 21 gennaio 2019 la Harris annuncia la sua candidatura per le primarie democratiche in vista delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2020,[274] raccogliendo nelle successive 24 ore la somma di 1,5 milioni di dollari e superando il record stabilito da Bernie Sanders nel 2016.[275] Il 27 gennaio più di 20.000 persone hanno partecipato all'evento per il lancio ufficiale della candidatura alla Frank Ogawa Plaza nella sua città natale di Oakland, in California.[276]

Nel primo dibattito presidenziale dei democratici nel giugno 2019, la Harris biasimò l'ex vicepresidente Joe Biden per le sue dichiarazioni "offensive", in riferimento alle sue manifestazioni di simpatia nei confronti di senatori che avevano ostacolato l'integrazione razziale negli anni 1970 e alla sua collaborazione con gli stessi nell'opporsi all'uso obbligatorio degli scuolabus.[277] Il consenso riscosso dalla Harris crebbe [nei sondaggi] tra sei e nove punti in seguito a quel dibattito.[278] Nel secondo dibattito in agosto la Harris fu criticata da Biden e dalla parlamentare Tulsi Gabbard per i suoi risultati in veste di procuratrice generale.[279] Il San Jose Mercury News giudicò che alcune accuse di Gabbard e Biden coglievano nel segno — come l'aver bloccato il test del DNA di un recluso nel braccio della morte — mentre altre non superavano il vaglio. Subito dopo il secondo dibattito, la Harris crollò nei sondaggi.[280][281] Nei cinque mesi successivi i suoi valori di sondaggio scesero alla cifra singola.[282] In un momento in cui i liberal erano sempre più preoccupati degli eccessi nel sistema penale americano, la Harris subì critiche dai riformisti per la politica di durezza verso il crimine che aveva perseguito da procuratore generale della California. Per esempio, nel 2014 aveva fatto appello per chiedere la pena di morte per un condannato.[283]

Prima e durante la sua campagna presidenziale si formò un'organizzazione informale online che usava l'hashtag #KHive per sostenere la sua candidatura e difenderla da attacchi razzisti e sessisti.[284][285][286][287] Secondo il Daily Dot, Joy Reid usò per la prima volta il termine nell'agosto 2017 in un tweet che diceva "@DrJasonJohnson @ZerlinaMaxwell e io ci siamo incontrati e abbiamo deciso di chiamarlo K-Hive."[288]

Considerata per alcuni mesi una promettente candidata, la sua caduta nei sondaggi d'opinione e una raccolta fondi fallimentare, incapace di coprire le spese da sostenere nelle primarie, costringono la senatrice a ritirare la propria candidatura presidenziale il 3 dicembre 2019.[289]

Nel marzo 2020 ha dato il suo appoggio a Joe Biden,[290] risultando una delle possibili scelte di Biden come candidata Vicepresidente.[291]

Campagna vicepresidenziale[modifica | modifica wikitesto]

Logo della campagna per il ticket Biden–Harris

Nel maggio 2019 i principali esponenti del Congressional Black Caucus approvarono l'idea di un ticket Biden—Harris.[292] A fine febbraio Biden vinse plebiscitariamente le primarie dem per le presidenziali 2020 nella Carolina del Sud con l'appoggio del capogruppo alla Camera Jim Clyburn, e altri successi nel Super Tuesday. Ai primi di marzo Clyburn suggerì a Biden di scegliere come vice nel proprio ticket una donna nera, osservando che "le donne afroamericane devono essere ricompensate per la loro lealtà".[293] In marzo Biden prese l'impegno di scegliere una donna come compagna di avventura elettorale.[294]

Il 17 aprile 2020 la Harris replicò alle congetture giornalistiche dicendo che "sarebbe stata onorata" di "correre" con Biden.[295] A fine maggio, in relazione alla morte di George Floyd e alle conseguenti proteste, Biden ricevette ulteriori inviti a scegliersi come ipotetica vice una donna nera, ponendo in rilievo le credenziali "legge e ordine" della Harris e Val Demings.[296]

Il 12 giugno, The New York Times riferì che la Harris stava emergendo come favorita per affiancare Biden, essendo l'unica politica afroamericana di sesso femminile dotata dell'esperienza tipicamente richiesta a un vicepresidente.[297] Il 26 giugno la CNN riferì che una dozzina abbondante di persone vicine al processo di ricerca di Biden consideravano la Harris una delle prime quattro concorrenti di Biden, assieme a Elizabeth Warren, Val Demings, e Keisha Lance Bottoms.[298] L'11 agosto 2020 il candidato democratico alla presidenza ha ufficializzato la scelta di Kamala Harris come candidata alla vicepresidenza.[4] È la prima asioamericana[299] ad essere scelta come compagna di corsa del candidato alla presidenza di un partito primario.[Nota 12]

Vice Presidente degli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

A seguito dell'elezione di Joe Biden a Presidente degli Stati Uniti, la Harris è stata la prima donna e la prima persona afroamericana e asioamericana ad assumere l'incarico di vice presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio 2021, succedendo a Mike Pence.[300]

Dopo i ballottaggi per l'elezione dei due senatori della Georgia, vinti dai candidati democratici Raphael Warnock e Jon Ossoff, il Senato degli Stati Uniti è risultato composto da 50 senatori democratici e 50 repubblicani: la Harris, tuttavia, funge da ago della bilancia nelle votazioni decisive, poiché, stando alla Costituzione, il vicepresidente presiede l'assemblea e ha diritto di voto, garantendo la maggioranza al Partito Democratico. In questo contesto, il suo voto è risultato decisivo per l'approvazione, il 5 marzo 2021, dell'American Rescue Plan Act, un enorme pacchetto di stimolo economico voluto dal presidente Biden per rilanciare l'economia, migliorare le infrastrutture nazionali e creare nuovi posti di lavoro, che non è stato votato da nessuno dei senatori repubblicani[301].

Nel giugno del 2021 la Harris ha visitato ufficialmente il Messico e il Guatemala, con lo scopo di trovare una soluzione all'ondata migratoria che dall'America centrale si dirige verso il confine statunitense meridionale: si è tuttavia attirata numerose critiche quando, in una conferenza congiunta con il presidente guatemalteco Alejandro Giammattei, si è rivolta agli emigranti chiedendo di non venire negli Stati Uniti illegalmente[302].

In agosto la Harris si è recata in Estremo Oriente, in un tour ufficiale che mira a rassicurare i Paesi alleati nell'area indo-pacifica, minacciati dalle mire economiche e dalle ambizioni espansioniste della Cina, considerata una minaccia per gli alleati degli Stati Uniti[303].

Il 19 novembre 2021, mentre Biden è incosciente a causa dell'anestesia a cui viene sottoposto per svolgere una colonscopia, la Harris lo sostituisce nel ruolo di Presidente per la durata dell'esame endoscopico, come sancisce il 25° emendamento, diventando la prima donna di sempre a ricoprire, anche se solo temporaneamente, il ruolo presidenziale.[304][305]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Kamala Harris, nel 2014, si è sposata a Santa Barbara[306] con l'avvocato californiano (ebreo americano)[307] Douglas Emhoff, che era stato per un periodo partner esecutivo dello studio di Los Angeles Venable LLP.[308] Con l'elezione della moglie al ruolo di vicepresidente, Emhoff è diventato il primo uomo ad assumere il ruolo di Second Gentleman degli Stati Uniti. La Harris di conseguenza è matrigna dei due figli che Emhoff ha avuto dal precedente matrimonio con Kerstin Emhoff.[309] Ad agosto 2019, la Harris e il marito avevano un patrimonio netto stimato in 5,8 milioni di $.[310] È membro della Third Baptist Church of San Francisco, una congregazione delle American Baptist Churches USA.[311][312][313]

La sorella Maya Harris è analista politica,[314] e il cognato è Tony West, General Counsel di Uber[315][316] ed ex funzionario del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.[317] Sua nipote, Meena Harris, è la fondatrice della Phenomenal Women Action Campaign ed è stata capo di strategia e leadership in Uber.[318]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Kamala Harris alla Howard University nel 2017

Nel 2005 la National Black Prosecutors Association conferì ad Harris il Thurgood Marshall Award. Lo stesso anno la Harris comparve nella lista delle "20 donne americane più potenti" stilata da Newsweek.[319] Nel 2006 la Harris fu eletta vicepresidente del National District Attorneys Association's Board of Directors e designata a co-dirigere il connesso Corrections and Re-Entry Committee. Fu pure scelta per co-dirigere la commissione reati sessuali della California District Attorneys Association.[320] Lo stesso anno la Howard University assegnò alla Harris il suo Outstanding Alumni Award per "opera straordinaria nei campi della legge e del servizio pubblico".[321] Nel 2008 fu elencata fra i 34 procuratori dell'anno dalla rivista California Lawyer.[322][323] Un articolo del New York Times pubblicato lo stesso anno la indicava come una donna col potenziale per divenire Presidente degli Stati Uniti, sottolineando la sua reputazione di "combattente tosta".[324]

Nel 2010 la più grande rivista legale della California, The Daily Journal, indicò la Harris come una delle prime 75 procuratrici di quello Stato, e uno dei primi 100 avvocati di quello Stato.[325] Nel 2013 Time definì Harris una delle "100 persone più influenti al mondo".[326] Nel 2016 il 20/20 Bipartisan Justice Center conferì alla Harris il suo Bipartisan Justice Award assieme al senatore Tim Scott.[327] Nel 2018 la Harris fu premiata con l'ECOS Environmental Award per l'autorevole impulso da lei dato alla protezione ambientale.[328]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

La Harris ha scritto due libri di saggistica ed un libro per bambini.[329][330]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Note esplicative[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Equivalente al nostro Ordine degli avvocati
  2. ^ Fajitagate (2002) è stata una serie di incidenti legali e politici a San Francisco che hanno avuto inizio con una rissa di strada fuori da un bar di quartiere fra tre agenti di polizia di San Francisco fuori servizio e altri due residenti locali per una borsa di fajita, che ha portato a numerose denunce civili e penali, accuse alla polizia di cattiva condotta e, infine, le dimissioni del capo della polizia della città e del vice capo della polizia.
  3. ^ Arma d'assalto è un termine usato negli Stati Uniti per definire alcuni tipi di armi da fuoco. La definizione varia tra le giurisdizioni che regolano le armi da fuoco, ma di solito comprende armi da fuoco semiautomatiche camerate per munizioni a percussione centrale con caricatore staccabile, impugnatura a pistola e, a volte, altre caratteristiche come l'impugnatura verticale anteriore, il soppressore di fiamma o il rivestimento della canna. Alcune armi da fuoco sono definite [d'assalto] nominativamente. All'epoca in cui fu approvato (1994) l'ormai decaduto divieto federale delle armi d'assalto, il Dipartimento di Giustizia aveva affermato: "In generale, le armi d'assalto sono armi da fuoco semiautomatiche con un grande caricatore che sono state progettate e configurate per il fuoco rapido e l'uso in combattimento". L'origine del termine è stata attribuita ai legislatori, ai gruppi di controllo delle armi e ai media. Non corrisponde del tutto al termine "fucile d'assalto", che indica fucili militari a fuoco selettivo che possono sparare in modalità automatica o a raffica.
    Dopo la sparatoria alla Sandy Hook Elementary School del dicembre 2012, molte organizzazioni giornalistiche hanno pubblicato articoli sulle armi d'assalto, spiegando le loro diverse definizioni e presentando diverse opinioni sull'opportunità di vietarle di nuovo a livello federale.
  4. ^ Un reato che sta tra il sequestro di persona (kidnapping) e l'arresto illegale.
  5. ^ Un kit di stupro (noto anche come kit di violenza sessuale (SAK), un kit di prove forensi di violenza sessuale (SAFE), un kit di raccolta delle prove di violenza sessuale (SAECK), un kit di raccolta delle prove di reato sessuale (SOEC) o un kit di recupero delle prove fisiche (PERK)) è un pacchetto di oggetti utilizzati dal personale medico per raccogliere e conservare le prove fisiche a seguito di un'accusa di violenza sessuale. Le prove raccolte dalla vittima possono essere di aiuto nell'indagine su uno stupro criminale e nel perseguimento di un sospetto aggressore. Le prove del DNA possono avere un'enorme utilità per le indagini e il perseguimento di un'aggressione sessuale, identificando i colpevoli, rivelando i colpevoli seriali attraverso le corrispondenze del DNA tra i vari casi ed esonerando coloro che sono stati accusati ingiustamente. Il kit è stato sviluppato a Chicago a metà degli anni settanta, al fine di fornire un protocollo più uniforme per la raccolta delle prove dopo le aggressioni sessuali. Louis R. Vitullo è spesso accreditato come lo sviluppatore del primo kit, ma è stato originariamente ricercato e proposto a Vitullo da Martha "Marty" Goddard, che era una sostenitrice delle vittime e fondatrice dell'organizzazione Citizens for Victims Assistance (Cittadini per assistenza alle vittime) di Chicago, e lei stessa una sopravvissuta alle aggressioni sessuali. Per anni, lo strumento standardizzato è stato indicato come un kit Vitello. Oggi si parla informalmente di un kit per il test antistupro o di un kit per lo stupro, che viene usato in modo intercambiabile per riferirsi alle prove specifiche che si ottengono attraverso l'uso del kit per lo stupro.
  6. ^ Backpage era un sito web di annunci pubblicitari che era diventato il più grande mercato per l'acquisto e la vendita di sesso quando le forze dell'ordine federali lo sequestrarono nell'aprile 2018.
  7. ^ La norma di cui all'art. 230(c)(2) prevede inoltre la tutela del "Buon Samaritano" dalla responsabilità civile per gli operatori di servizi informatici interattivi nella rimozione o nella moderazione di materiale di terzi che ritengono osceno o offensivo, anche di linguaggio costituzionalmente protetto, purché sia fatto in buona fede.
  8. ^ Il Vagos Motorcycle Club non è necessariamente un'organizzazione criminale, ma in numerose occasioni suoi membri sono stati implicati in gravi reati, perfino di tipo terroristico.
  9. ^ a b Cruel and unusual punishment è un'espressione di common law, che descrive una punizione considerata inaccettabile a causa della sofferenza, del dolore o dell'umiliazione che infligge alla persona sottoposta alla sanzione. La definizione precisa varia a seconda della giurisdizione, ma di solito include punizioni che sono arbitrarie, non necessarie, troppo severe rispetto al reato, o non generalmente accettate nella società.
  10. ^ Robo-signing è un termine usato dai sostenitori dei consumatori per descrivere il processo di produzione in serie di schemi per l'esecuzione falsa e contraffatta di cessioni di credito ipotecario, estinzioni di debito, affidavit e altri documenti legali relativi a pignoramenti ipotecari e a questioni legali che vengono creati da persone che non sono a conoscenza dei fatti che vengono attestati. Sono incluse anche le accuse di frode notarile in cui i notai pre- e/o post-"notarizzano" le deposizioni e le firme dei cosiddetti robo-signer.
  11. ^ Questa formula richiamava la decisione della Corte Suprema USA nel caso Farmer v. Brennan (1994), affermante che l'"indifferenza deliberata" di un funzionario carcerario nei confronti di un rischio sostanziale di gravi danni a un detenuto viola la clausola di "punizione crudele e insolita" dell'Ottavo Emendamento. Farmer v. Brennan si basa su due precedenti decisioni della Corte Suprema che riguardano le condizioni carcerarie, Estelle v. Gamble e Wilson v. Setter. La decisione è stata la prima volta che la Corte Suprema ha affrontato direttamente la violenza sessuale nelle carceri.
  12. ^ Negli Stati Uniti esistono ovviamente numerosi partiti, ma solo Repubblicani e Democratici hanno concrete possibilità di aggiudicarsi le cariche nazionali di rilievo. Per approfondire:
    • Critchlow, Donald T. American Political History: A Very Short Introduction (2015)
    • Dinkin, Robert J. Campaigning in America: A History of Election Practices. Greenwood (1989)
    • Foley, Edward B. Ballot Battles: The History of Disputed Elections in the United States (Oxford University Press, 2016). xiv, 479 pp.
    • Graff, Henry F., ed. The Presidents: A Reference History (3rd ed. 2002) online, short scholarly biographies from George Washington to William Clinton.
    • Kleppner, Paul, ed. The evolution of American electoral systems (1981) experts review the 1st to 5th party systems..
    • Schlozman, Daniel. When Movements Anchor Parties: Electoral Alignments in American History (Princeton University Press, 2015) xiv, 267 pp.
    • Schlesinger, Jr., Arthur Meier ed. History of American Presidential Elections, 1789–2000 (various multivolume editions, latest is 2001). For each election includes history and selection of primary documents. Essays on some elections are reprinted in Schlesinger, The Coming to Power: Critical presidential elections in American history (1972)
    • Schlesinger, Arthur Meier, Jr. ed. History of U.S. Political Parties (1973) multivolume
    • Shafer, Byron E. and Anthony J. Badger, eds. Contesting Democracy: Substance and Structure in American Political History, 1775–2000 (2001), collection of new essays by specialists on each time period:
      • includes: "State Development in the Early Republic: 1775–1840" by Ronald P. Formisano; "The Nationalization and Racialization of American Politics: 1790–1840" by David Waldstreicher; "'To One or Another of These Parties Every Man Belongs;": 1820–1865 by Joel H. Silbey; "Change and Continuity in the Party Period: 1835–1885" by Michael F. Holt; "The Transformation of American Politics: 1865–1910" by Peter H. Argersinger; "Democracy, Republicanism, and Efficiency: 1885–1930" by Richard Jensen; "The Limits of Federal Power and Social Policy: 1910–1955" by Anthony J. Badger; "The Rise of Rights and Rights Consciousness: 1930–1980" by James T. Patterson, Brown University; and "Economic Growth, Issue Evolution, and Divided Government: 1955–2000" by Byron E. Shafer

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Risultati elezioni Usa 2020: Biden è il nuovo presidente, su tg24.sky.it. URL consultato il 7 novembre 2020.
  2. ^ Elezioni Usa 2020, Cnn: Joe Biden conquista la Pennsylvania ed è presidente, ANSA, 7 novembre 2020. URL consultato il 7 novembre 2020.
  3. ^ (EN) Election results live: Joe Biden wins presidency, su CNN, 7 novembre 2020. URL consultato il 7 novembre 2020.
  4. ^ a b Kamala Harris vice di Biden: sarà lei la prima donna afroamericana candidata come vicepresidente Usa, su corriere.it, 11 agosto 2020. URL consultato l'11 agosto 2020.
  5. ^ (EN) Charlotte Alter, Changing America’s Story, su time.com, 11 dicembre 2020. URL consultato il 12 dicembre 2020.
  6. ^ United States Congress. "Kamala Harris (id: H001075)". Biographical Directory of the United States Congress. Retrieved May 20, 2020
  7. ^ Obituary: Dr. Shyamala G. Harris, in San Francisco Chronicle, 22 marzo 2009. URL consultato l'11 giugno 2017.
  8. ^ Vedi PM Golding congratulates Kamala Harris-daughter of Jamaican – on appointment as California's First Woman Attorney General, Jamaican Information Service, 2 dicembre 2010. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2012).
  9. ^ Stanford University – Department of Economics, su web.stanford.edu. URL consultato il 29 maggio 2020.
  10. ^ Donald J. Harris, Reflections of a Jamaican Father, 26 settembre 2018., pubblicato in Kamala Harris’ Jamaican Heritage, su jamaicaglobalonline.com, Jamaica Global Online, 13 gennaio 2019. URL consultato il 28 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2019).
  11. ^ a b Kamala Harris becomes first Black and Tamil woman to run on major US ticket, su Tamil Guardian. URL consultato il 12 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2020).
  12. ^ Kevin Sullivan, 'I am who I am': Kamala Harris, daughter of Indian and Jamaican immigrants, defines herself simply as 'American', in The Washington Post, 2 febbraio 2019. URL consultato il 6 ottobre 2019.
  13. ^ Sari Horwitz, Justice Dept. lawyer Tony West to take over as acting associate attorney general, in The Washington Post, 27 febbraio 2012.
  14. ^ Michael Martinez, A 'female Obama' seeks California attorney general post, CNN, 23 ottobre 2010. URL consultato il 12 agosto 2020.
  15. ^ a b Michael Finnegan, How race helped shape the politics of Senate candidate Kamala Harris, in Los Angeles Times, 12 agosto 2020. URL consultato il 1º dicembre 2018.
  16. ^ Clipped From The Los Angeles Times, in The Los Angeles Times, 24 ottobre 2004, p. 108. URL consultato il 12 agosto 2020.
  17. ^ a b Monica Beyer, The surprising meaning of Kamala Harris' name, su The List. URL consultato l'11 agosto 2020.
  18. ^ Daniel Dale, Fact check: Kamala Harris was correct on integration in Berkeley, school district confirms, su cnn.com, CNN.
  19. ^ Sam Whiting, Kamala Harris grew up idolizing lawyers, in San Francisco Chronicle, 14 maggio 2009. URL consultato l'11 gennaio 2014.
  20. ^ Daniel Dale, U.S. Sen. Kamala Harris's classmates from her Canadian high school cheer her potential run for president, su Toronto Star, 29 dicembre 2018. URL consultato il 12 agosto 2020.
  21. ^ Donna Owens, Meet Kamala Harris, the second Black woman elected to the U.S. Senate, NBC News, 8 novembre 2016. URL consultato il 18 febbraio 2017.
  22. ^ Howard Alumna Becomes First Woman Elected as California Attorney General, Howard University, 17 dicembre 2010. URL consultato il 14 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2011).
  23. ^ Kamala Harris '89 Wins Race for California Attorney General, UC Hastings News Room, 24 novembre 2010. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2010).
  24. ^ Attorney Licensee Profile, Kamala Devi Harris #146672, su The State Bar of California. URL consultato il 1º agosto 2020.
  25. ^ a b c Dan Morain, 2 More Brown Associates Get Well-Paid Posts : Government: The Speaker appoints his frequent companion and a longtime friend to state boards as his hold on his own powerful position wanes., in Los Angeles Times, 29 novembre 1994. URL consultato il 4 luglio 2020.
  26. ^ Peter Byrne, "Kamala's Karma: She's smart, she's experienced, and she's running for DA. But she's Willie Brown's ex-girlfriend, and her opponents are trying to crucify her for that Archiviato il 13 febbraio 2020 in Internet Archive.," S.F. Weekly, September 24, 2003.
  27. ^ DA Names New Head of Career Crime Unit, in The San Francisco Examiner, 3 febbraio 1998 (archiviato il 22 aprile 2020).
  28. ^ Peter Hartlaub, DA's top aide quits among turmoil, The San Francisco Examiner, 21 agosto 2000.
  29. ^ Gardener Fred, Kamala vs. Kayo (2003), in Anderson Valley Advertiser, Boonville, CA, Bruce Anderson, editor and publisher, 13 febbraio 2019.
  30. ^ Fred Gardner, Kayo & Kamala, in Anderson Valley Advertiser, 24 giugno 2020. URL consultato il 12 agosto 2020.
  31. ^ Women's Radio: This DA Makes a Difference For Women, su womensradio.com. URL consultato il 18 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2010).
  32. ^ a b c d Peter Byrne, Kamala's Karma, in San Francisco Weekly, 24 settembre 2003. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2020).
  33. ^ a b c Michael Kruse, How San Francisco's Wealthiest Families Launched Kamala Harris, in Politico, 9 agosto 2019.
  34. ^ Nina Martin, Why Kamala Matters, in San Francisco Magazine, agosto 2007. URL consultato il 12 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2015).
  35. ^ a b Gordon, Rachel, Harris violated S.F. campaign finance law / D.A. candidate to pay up to $34,000 for 'unintentional' mistake, in San Francisco Chronicle, SFGate.com, 7 ottobre 2003. URL consultato il 2 luglio 2020.
  36. ^ a b Alison Soltau e Ethan Fletcher, Harris ousts veteran Hallinan, The San Francisco Examiner, 10 dicembre 2003.
  37. ^ Dean Murphy, Case Against Police Chief is Dropped in San Francisco, in The New York Times, 12 marzo 2003.
  38. ^ Jaxson VanDerbeken, Court finds S.F. chief 'factually innocent' / Sanders' mug shot taken after arrest in Fajitagate case to be destroyed[collegamento interrotto], SFGate, 7 agosto 2003.
  39. ^ a b Jaxson VanDerbeken, New D.A. promises to be 'smart on crime' / Harris speaks well of Hallinan, will continue some of his policies, SFGate, 9 gennaio 2004.
  40. ^ Adriel Hampton, Harris stumps in the Sunset, in The San Francisco Examiner, 28 luglio 2003.
  41. ^ J.K. Dineen e Adriel Hampton, Clinton Tops List of Celebrity Supporters, in The San Francisco Examiner, 9 dicembre 2003.
  42. ^ Demian Bulwa, Harris puts D.A. on trial / Performance, not philosophy, an issue, in San Francisco Chronicle, 6 dicembre 2003.
  43. ^ Demian Bulwa, Harris defeats Hallinan after bitter campaign, in San Francisco Chronicle, 10 dicembre 2003.
  44. ^ Patrick Hoge, Harris accuses Hallinan of coverup / She says reports of staff misconduct have been ignored [collegamento interrotto], in San Francisco Chronicle, 14 ottobre 2003.
  45. ^ Demian Bulwa, Harris slams Hallinan on city's gun violence / D.A. candidate points to bus shooting victim, in San Francisco Chronicle, 12 novembre 2003.
  46. ^ Demian Bulwa, No-holds-barred debate in D.A. race, in San Francisco Chronicle, 5 dicembre 2003.
  47. ^ Tamara Apartonr, Felony prosecutions skyrocket, in San Francisco Examiner, 4 giugno 2009, p. 4. URL consultato il 20 maggio 2020.
  48. ^ a b Jaxon Van Derbeken, Trials and tribulations of Kamala Harris, D.A. / 2 years into term, prosecutor, police have their differences, in San Francisco Chronicle, 20 marzo 2006, p. 4 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2012).
  49. ^ Convicting Felons – Kamala Harris, su kamalaharris.org, 3 gennaio 2008. URL consultato il 19 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2008).
  50. ^ Heather Knight, Kamala Harris celebrates unopposed bid for district attorney, in San Francisco Chronicle, 7 novembre 2007. URL consultato il 2 febbraio 2011.
  51. ^ Glenn Chapman, Publisher charged with illegal dumping, in East Bay Times, 18 dicembre 2004. URL consultato il 4 maggio 2020.
  52. ^ a b Robert Gammon, Ink-Stained Hell, in East Bay Express, 7 febbraio 2007.
  53. ^ Jason B. Johnson, D.A. creates environmental unit: 3-staff team takes on crime mostly affecting the poor, in San Francisco Chronicle, 1º giugno 2005. URL consultato il 4 maggio 2020.
  54. ^ Ed Jew surrenders for felony arrest, out on bail, in San Francisco Chronicle, 13 giugno 2007. URL consultato il 2 maggio 2020.
  55. ^ a b Wyatt Buchanan, Former S.F. supervisor pleads guilty to federal extortion, bribery, plans to accuse others, in San Francisco Chronicle, 11 ottobre 2008.
  56. ^ a b John Coté, Ex-Supe Ed Jew guilty of lying about residence, San Francisco Chronicle (November 19, 2008).
  57. ^ John Coté, Former S.F. supervisor sentenced to prison: Ed Jew dealt 64 months in prison for shakedown, San Francisco Chronicle (April 4, 2009).
  58. ^ More Jail Time for Ed Jew, NBC Bay Area (April 22, 2009).
  59. ^ a b c d Casey Tolan, Campaign fact check: Here's how Kamala Harris really prosecuted marijuana cases, in San Jose Mercury News, 11 settembre 2019.
  60. ^ Alison Soltau, New DA claims higher success rate vs. violent felons, in San Francisco Examiner, 21 luglio 2004, p. 4. URL consultato il 20 maggio 2020.
  61. ^ Bonnie Eslinger, SF's Felony conviction rate improves, in San Francisco Examiner, 15 settembre 2006, p. 4. URL consultato il 20 maggio 2020.
  62. ^ Jaxon Van Derbeken, Trials and tribulations of Kamala Harris, D.A. / 2 years into term, prosecutor, police have their differences, in San Francisco Chronicle, 20 marzo 2006. URL consultato il 9 marzo 2019.
  63. ^ Goode, Erica, Even Defining 'Assault Rifles' Is Complicated, in The New York Times, 16 gennaio 2013. URL consultato il 18 gennaio 2013.
  64. ^ Joe Garofoli, D.A. vows to go after gun law violators / Harris takes tough approach, pledges maximum penalties, in San Francisco Chronicle, 29 maggio 2004. URL consultato il 2 maggio 2020.
  65. ^ Marisa Lagos, Rothenberg sentenced 25 years to life under three-strike law, in San Francisco Chronicle, 4 aprile 2007.
  66. ^ Jaxon Vanderbeken, A parent's worst nightmare' / 9-year-old girl sexually assaulted in her bedroom, in San Francisco Chronicle, 9 dicembre 2005. URL consultato il 9 maggio 2020.
  67. ^ Jaxon Vanderbeken, Attacker gets 17 years for sex assault on girl, in San Francisco Chronicle, 15 aprile 2006. URL consultato il 9 maggio 2020.
  68. ^ a b San Francisco mom pleads innocent to murder, su NBC News, Associated Press, 1º agosto 2006. URL consultato il 2 maggio 2020.
  69. ^ John Koopman, Lawyer says Mom thought God told her to throw kids in bay/Attorney says defendant was mentally ill, in San Francisco Chronicle, 24 maggio 2006. URL consultato il 9 agosto 2020.
  70. ^ Mom who threw kids in bay declared insane, su NBC News, Associated Press, 1º agosto 2006. URL consultato il 2 maggio 2020.
  71. ^ Court upholds convictions of S.F. mother who threw three sons into the bay, in San Jose Mercury News, 1º luglio 2010. URL consultato il 2 maggio 2020.
  72. ^ Marriage Equality, su kamalaharris.org. URL consultato il 18 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2010).
  73. ^ Harris challenges 'gay panic' strategy, in The San Francisco Examiner, 5 luglio 2006, p. 4.
  74. ^ a b Gwen Araujo Justice for Victims Act, su California Legislative Information, 28 settembre 2006. URL consultato il 23 giugno 2015.
  75. ^ Seth Hemmelgarn e Cynthia Laird, Ten years later, Araujo's murder resonates, in The Bay Area Reporter, 4 ottobre 2012. URL consultato il 23 giugno 2015.
  76. ^ Marisa Lagos, Measure would ban gun shows at Cow Palace, in San Francisco Chronicle, 9 agosto 2007.
  77. ^ Alyssa Pereira, Cow Palace to stop hosting gun shows beginning in 2020, in San Francisco Chronicle, 16 aprile 2019.
  78. ^ Molly Redden, The Human Costs Of Kamala Harris' War On Truancy, su HuffPost, 29 marzo 2019. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato il 25 maggio 2020).
  79. ^ In School + On Track: Attorney General's 2013 Report on California's Elementary School Truancy and Absenteeism Crisis (PDF), su California Attorney General. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato il 22 aprile 2020).
  80. ^ Peter Fimrite, $44 million settles Cosco Busan oil spill in bay, in SFGate, 19 settembre 2011. URL consultato l'8 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  81. ^ Randol White, Jordan Bell e Lisa Osborn, State Attorney General investigates whether oil spill was result of criminal activity, in KCBXfm, 4 giugno 2015. URL consultato il 9 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2018).
  82. ^ Doug Smith e Brittny Mejia, Pipeline company indicted in 2015 Santa Barbara County oil spill, in Los Angeles Times, 17 maggio 2016. URL consultato il 9 novembre 2018 (archiviato il 10 novembre 2018).
  83. ^ Steve Gorman e Garry McWilliams, Plains All American Pipeline convicted in 2015 California oil spill, in Reuters. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  84. ^ Kimberley Veklerov, Chevron settlement helps Sacramento Co. district attorney avoid job cuts, in Sacramento Business Journal, 16 settembre 2011. URL consultato il 31 maggio 2020 (archiviato il 17 marzo 2012).
  85. ^ Kimberley Veklerov, BP, Arco to pay $14 million in suit over gas tanks in California, in San Francisco Chronicle, 17 novembre 2016. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).
  86. ^ Stephen Siciliano, ConocoPhillips, Phillips 66 to Spend $11.5 Million in California Tank Settlement, in Bloomberg Law, 10 maggio 2015. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).
  87. ^ a b Bob Egelko, Judge approves Volkswagen-state settlement over diesel cheating, in San Francisco Chronicle, 1º settembre 2016. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  88. ^ California attorney general says DNA backlog is gone, in Los Angeles Times, 25 gennaio 2012. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  89. ^ Attorney General Kamala Harris Honored For Rape Kit Processing, in Associated Press, CBS Sacramento, 8 aprile 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 10 agosto 2020).
  90. ^ Grant awarded to test rape kits, in Turlock Journal, 17 settembre 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 29 giugno 2020).
  91. ^ California's DOJ OpenJustice Platform Makes Local Law Enforcement Data More Transparent, in TechCrunch, 17 febbraio 2016. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  92. ^ James J. Fyfe, Police use of deadly force: Research and reform, in Justice Quarterly, vol. 5, n. 2, giugno 1988, pp. 165-205, DOI:10.1080/07418828800089691.
  93. ^ California Attorney General Launches Top-Down Policing Reforms, in KQED, 17 aprile 2015. URL consultato il 29 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  94. ^ Harris on requiring police to wear body cameras, in The Washington Post, 27 giugno 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 14 giugno 2020).
  95. ^ State to Improve Police Use-of-Force Data Next Year Under New Law, in KQED, 30 dicembre 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  96. ^ 8 Slain in OC's Deadliest Mass Killing (video), in The Orange County Register, 12 ottobre 2011. URL consultato il 13 ottobre 2011.
  97. ^ Sidney Powell, California AG Appeals Booting Of Orange County DA From Mass Murder Case Over Misconduct Allegations, su HuffPost, 17 ottobre 2016. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  98. ^ Tony Saavedra, New Orange County DA willing to undergo federal probation to end 'snitch' investigation, su Orange County Register, 25 febbraio 2019. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  99. ^ Oliver Laughland e Jon Swaine, Two 'deadliest' police departments in US to be investigated in California, The Guardian, 22 dicembre 2016. URL consultato il 29 maggio 2020 (archiviato il 30 maggio 2020).
  100. ^ Oliver Laughland e Jon Swaine, ACLU says violence at Kern County police departments violated rights, The Guardian, 9 novembre 2017. URL consultato il 29 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  101. ^ Nina Mandell, Facebook stalker turned email hacker sentenced to four years in prison; sent nude photos of victims, in Daily News, 24 luglio 2011. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato l'11 agosto 2020).
  102. ^ Shafer Margie, California Attorney General Creates eCrime Unit, su sanfrancisco.cbslocal.com, San Jose, KPIX, 11 dicembre 2011. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 12 agosto 2020).
  103. ^ Sara Ashley O'Brien, Revenge porn hacker pleads gulty, faces 7 years, su money.cnn.com, New York, CNN, 2 luglio 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato l'11 agosto 2020).
  104. ^ Gordon Larry, Oklahoma man arrested in alleged 'revenge porn' extortion, su Los Angeles Times, 2 febbraio 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato l'11 agosto 2020).
  105. ^ Dana Littlefield, Revenge porn site operator gets 18 years, in The San Diego Union-Tribune, 3 aprile 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato l'11 agosto 2020).
  106. ^ Molly Hensley Clancy, Let's Also Speak the Truth": Kamala Harris Said Katie Hill is a Victim of "Cyber-Exploitation, su Buzzfeed News, BuzzFeed, 28 ottobre 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato l'11 agosto 2020).
  107. ^ California attorney general pursues new pimping charges against Backpage site, in The Guardian, 23 dicembre 2016. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 18 aprile 2020).
  108. ^ a b Tom Jackman, Backpage CEO Carl Ferrer pleads guilty in three states, agrees to testify against other website officials, in The Washington Post, 13 aprile 2018. URL consultato il 22 aprile 2020 (archiviato il 22 febbraio 2020).
  109. ^ a b Don Thompson, Backpage.com CEO pleads guilty to California money charges, in Business Insider, Associated Press, 12 aprile 2018. URL consultato il 13 aprile 2018 (archiviato il 25 aprile 2018).
  110. ^ Derek Hawkins, Backpage.com shuts down adult services ads after relentless pressure from authorities, in The Washington Post, 10 gennaio 2017. URL consultato l'11 gennaio 2017 (archiviato il 10 gennaio 2017).
  111. ^ Sarah D. Wire, Sen. Kamala Harris praises closure of Backpage.com adult section, in Los Angeles Times, 10 gennaio 2017. URL consultato il 22 aprile 2020 (archiviato il 21 aprile 2020).
  112. ^ Monica Dean, Murder-for-Hire Plot Tied to Cartel: Feds, su NBC San Diego, NBC News, 18 febbraio 2011. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 12 agosto 2020).
  113. ^ 17 Charged In East Bay Meth, Weapons Bust, su CBS Bay Area, 4 maggio 2011. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  114. ^ Jesse McKinley, California Raids Net Dozens Suspected of Being Gang Members, su The New York Times, 8 giugno 2011. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 31 luglio 2020).
  115. ^ Vagos gang crackdown nets arrests, weapons, drugs', in The San Bernardino Sun, Digital First Media, 6 ottobre 2011. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  116. ^ Kamala Harris, Gangs Beyond Borders: California and the Fight Against Transnational Organized Crime (PDF), su oag.ca.gov, California Department of Justice, marzo 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  117. ^ Jeremy White, California Attorney General Kamala Harris targets transnational organized crime, su The Sacramento Bee, 20 marzo 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 16 agosto 2020).
  118. ^ Melanie Mason, Atty. Gen. Harris announces trip to Mexico to address gang issue, su Los Angeles Times, 19 febbraio 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  119. ^ States' Attorneys General to Powwow with Mexican Counterparts, su scvnews.com, SCV News, 17 marzo 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  120. ^ 52 arrested in Tulare County Norteño gang sweep, su KFSN-TV, 1º ottobre 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  121. ^ 75 arrests, guns and drugs seized in Merced gang take down, su Merced Sun-Star, 28 maggio 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 12 agosto 2020).
  122. ^ 32 Gang Members, Associates Indicted In $14.3M ID Theft, Tax Fraud Scheme, su CBS, 10 agosto 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  123. ^ Attorney General Kamala D. Harris Announces Bust of Corona Varrio Locos and La Eme Gangs Operating in Riverside County, su Highland Community News, 9 giugno 2016. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  124. ^ Steve Gorman, Los Angeles Fashion District raided in drug money-laundering probe, Reuters, 10 settembre 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  125. ^ a b San Francisco District Attorney Kamala Harris, su californiascapitol.com, 15 aprile 2009. URL consultato il 18 novembre 2010.
  126. ^ Phillip Matier e Andrew Ross, Feinstein's surprise call for death penalty puts D.A. on spot, su San Francisco Chronicle, 21 aprile 2004. URL consultato il 3 maggio 2020.
  127. ^ Phillip Matier e Andrew Ross, Sen. Boxer joins throng calling for death in killing of cop, su San Francisco Chronicle, 5 maggio 2004. URL consultato il 3 maggio 2020.
  128. ^ Phillip Matier e Andrew Ross, D.A.'s death penalty no-go gets a thumbs-up in S.F. poll, su San Francisco Chronicle, 19 maggio 2004. URL consultato il 3 maggio 2020.
  129. ^ Jaxon Van Derbeken, Edwin Ramos won't face death penalty, in San Francisco Chronicle, 11 settembre 2009. URL consultato il 22 aprile 2020.
  130. ^ Knight Heather e Marisa Lagos, Newsom backs Harris' decision, in San Francisco Chronicle, 16 settembre 2009. URL consultato il 20 ottobre 2009.
  131. ^ a b Mugambi Jouet, Why does Kamala Harris defend the death penalty?, su sfchronicle.com, The San Francisco Chronicle. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 17 agosto 2020).
  132. ^ 489 U.S. 288 (1989)
  133. ^ Jones. v. Davis 806 F.3d 538, 545 (9th Cir. 2015)
  134. ^ Vivian Ho, 'Nobody works harder': insiders recall Kamala Harris's meteoric rise, in The Guardian, 21 gennaio 2019. URL consultato il 12 agosto 2020.
  135. ^ Malaika Fraley, Book 'em, Kamala – S.F. District Attorney Harris adds author to list of credits, in East Bay Times, Walnut Creek, California, Bay Area News Group, 26 ottobre 2009.
  136. ^ Back on Track: A Problem-Solving Reentry Court (PDF), su bja.ojp.gov, U.S. Department of Justice, Bureau of Justice Assistance, settembre 2009. URL consultato il 3 maggio 2020.
  137. ^ Kamala Harris, Kamala Harris: Finding the Path Back on Track, in HuffPost, New York City, 9 novembre 2009. URL consultato il 18 novembre 2010.
  138. ^ Brent Begin, District Attorney program is now statewide example, in San Francisco Examiner, 14 ottobre 2009.
  139. ^ Alison Knezevich, Mosby: New program gives nonviolent offenders a second chance, in The Baltimore Sun, 14 maggio 2015.
  140. ^ Preventing Future Crime and Preserving Judicial Resources Through Non-Traditional Prosecution (PDF), su phlcouncil.com, Philadelphia District Attorney's Office, settembre 2016. URL consultato il 3 maggio 2020.
  141. ^ Jail to jobs, Mayor Bottoms announces new reentry program, su cbs46.com, CBS, 11 aprile 2018. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).
  142. ^ Heather Knight, City opens campaign to cut truancy by thousands of students, in San Francisco Chronicle, 19 ottobre 2004. URL consultato il 1º maggio 2020.
  143. ^ Heather Knight, City trying to get worst truants to school. Help for students, criminal prosecution part of crackdown, in San Francisco Chronicle, 14 settembre 2006. URL consultato il 1º maggio 2020.
  144. ^ Nanette Asimov, Citations go to parents of truant kids, in San Francisco Chronicle, 11 giugno 2008. URL consultato il 2 maggio 2020.
  145. ^ a b Fighting truancy yields big dividends, in San Francisco Chronicle, 14 giugno 2009. URL consultato il 2 maggio 2020.
  146. ^ Chris Rizo, Villaraigosa eschews local candidates, backs Harris for Calif. attorney general, in Legal Newsline, 16 aprile 2010. URL consultato il 20 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011).
  147. ^ Statement of Vote June 8, 2010, Direct Primary Election (PDF), in California Secretary of State. URL consultato il 22 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2019).
  148. ^ Jack Leonard, Kamala Harris wins attorney general's race as Steve Cooley concedes, in Los Angeles Times, 24 novembre 2010. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  149. ^ Michael Cabanatuan, Brown, Boxer, Newsom win; Prop. 19 goes down, in San Francisco Chronicle, 3 novembre 2010. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  150. ^ Deepak Chitnis, As Kamala Harris announces bid for re-election, GOP scratching their heads for a candidate to face her, in The American Bazaar, 14 febbraio 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).
  151. ^ Mollie Reilly, Endorsement: Attorney General Kamala Harris, all but unchallenged, deserves a second term, in The Sacramento Bee. URL consultato il 25 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2020).
  152. ^ Re-elect Kamala Harris as attorney general – but demand more: Endorsement, in Los Angeles Daily News, 3 ottobre 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2020).
  153. ^ For attorney general, Kamala Harris, in Los Angeles Times, 23 settembre 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  154. ^ Kamala Harris Re-Elected As California Attorney General, in HuffPost, 5 novembre 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 25 maggio 2017).
  155. ^ Alex Veiga, Calif. creates task force to probe mortgage fraud, in San Diego Union Tribune, 23 maggio 2011. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  156. ^ California False Claims Act (hbsslaw.com)
  157. ^ Quest Diagnostics settles Medi-Cal whistleblower suit, in Los Angeles Times, 20 maggio 2011. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  158. ^ Harris: $323M SCAN settlement record recovery for Calif. program, su legalnewsline.com, Legal Newsline, 20 maggio 2011. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  159. ^ Joint State-Federal Mortgage Servicing Settlement FAQ, su nationalmortgagesettlement.com. URL consultato il 15 giugno 2015.
  160. ^ Barbara Parker e Rebecca Kaplan, Kamala Harris' foreclosure deal a win for state, in San Francisco Chronicle, 5 marzo 2012. URL consultato il 18 giugno 2012 (archiviato il 6 novembre 2012).
  161. ^ Alejandro Lazo, Mortgage deal cash is divvied, in Los Angeles Times, 12 maggio 2012. URL consultato il 18 giugno 2012 (archiviato l'8 giugno 2020).
  162. ^ Phil Willon, $25-billion foreclosure settlement was a victory for Kamala Harris in California, but it wasn't perfect, in Los Angeles Times, 16 ottobre 2016. URL consultato l'11 luglio 2020 (archiviato il 12 luglio 2020).
  163. ^ Calif. attorney general Kamala Harris fights for struggling homeowners, su cbsnews.com, CBS News, 30 luglio 2012. URL consultato il 18 giugno 2012 (archiviato l'8 giugno 2020).
  164. ^ Gov. Brown signs Homeowner Bill of Rights, su abc7news.com, ABC 7 News, 12 luglio 2012. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  165. ^ Hudson Sangree, Sacramento homeowners to receive $20 million under settlement with Ocwen Financial, in The Sacramento Bee, 19 dicembre 2013. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 12 agosto 2020).
  166. ^ HSBC Reaches $470 Million Accord Over Foreclosure Abuses, in Bloomberg, 5 febbraio 2016. URL consultato il 18 giugno 2012 (archiviato il 6 febbraio 2016).
  167. ^ SunTrust to pay nearly $1 billion to settle mortgage-abuse allegations, su latimes.com, CBS News, 30 luglio 2012. URL consultato il 18 giugno 2012 (archiviato il 19 giugno 2014).
  168. ^ Jennifer Vigil, California to Receive $200 Million in Citibank $7 Billion Mortgage Settlement, in Times of San Diego, 14 luglio 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato l'11 giugno 2020).
  169. ^ Dean Starkman, S&P to pay $1.4 billion in claims it misled investors with rosy ratings, in Los Angeles Times, 3 febbraio 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  170. ^ Public Employee Pensions Gets $299M In JPMorgan Chase Settlement, in CBS San Francisco, 19 novembre 2013. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  171. ^ California To Receive Hundreds Of Millions In Bank Of America Settlement, in CBS San Francisco, 22 agosto 2014. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  172. ^ Fitzpatrick, David, California investigators wanted to sue Mnuchin bank over foreclosures, su money.cnn.com, CNN, 4 gennaio 2017. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato il 24 settembre 2019).
  173. ^ Chappell, Carmin, Kamala Harris' complicated history with Wall Street will come under scrutiny in the 2020 race, su cnbc.com, CNBC, 26 gennaio 2019. URL consultato il 2 luglio 2020 (archiviato il 12 giugno 2020).
  174. ^ Maria Armental, Aaron's to Settle Spyware Allegations in California, in The Wall Street Journal, 17 novembre 2015. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  175. ^ California lawsuit claims for-profit colleges misled students, investors, in The Sacramento Bee, 10 ottobre 2013. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato il 15 novembre 2019).
  176. ^ Corinthian Colleges must pay nearly $1.2 billion for false advertising and lending practices, in Los Angeles Times, 23 marzo 2016. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato il 9 giugno 2020).
  177. ^ Don Thompson, California settles debt collection suit with JPMorgan Chase, Associated Press, 2 novembre 2015. URL consultato il 26 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  178. ^ Erik Anderson, San Onofre Settlement Puts Ratepayers On Hook For $3.3B, in KPBS Public Media. URL consultato il 28 febbraio 2017 (archiviato il 28 febbraio 2017).
  179. ^ Amita Sharma, Critics Unhappy With Kamala Harris' Approach To San Onofre Probe, in KPBS Public Media. URL consultato il 28 febbraio 2017 (archiviato il 28 febbraio 2017).
  180. ^ Jessica Guynn e Nathan Olivarez-Giles, Atty. Gen. Kamala Harris, tech giants agree on mobile app privacy, in Los Angeles Times, 22 febbraio 2012. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  181. ^ Mills Elinor, California beefing up privacy-protection enforcement, in CNet, 19 luglio 2012. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  182. ^ Iain Thomson, California begins crackdown on mobile app developers, in The Register, 31 ottobre 2012. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 1º luglio 2018).
  183. ^ Comcast agrees to pay $33 million in California privacy breach, in Los Angeles Times, 18 settembre 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  184. ^ California reaches $26 million settlement with Comcast over electronic waste, in Los Angeles Times, 15 dicembre 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  185. ^ Dave Paresh, Why Kamala Harris is making start-up Houzz hire a "chief privacy officer", in Los Angeles Times, 2 ottobre 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  186. ^ Rina Palta, Calif. Attorney General Kamala Harris announces new division to stop ex-prisoners from committing new crimes, su scpr.org, 20 novembre 2013. URL consultato il 22 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  187. ^ Alex Veiga, Sheriff, AG Harris Unveil Program to Curb Recidivism, SCV News, 11 marzo 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  188. ^ a b Emily Bazelon, Kamala Harris, a 'Top Cop' in the era of Black Lives Matter, in The New York Times Magazine, 25 maggio 2016. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 1º marzo 2020).
  189. ^ Lara Bazelon, Kamala Harris's Criminal Justice Record Killed Her Presidential Run, in The Appeal, 4 dicembre 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 17 agosto 2020).
  190. ^ Casey Tolan, Democratic debate: Fact-checking the attacks on Kamala Harris' criminal justice record, in Mercury News, 1º agosto 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 15 agosto 2020).
  191. ^ Lakshmi Singh, Serving Time And Fighting California Wildfires, su npr.org, NPR, 18 novembre 2018. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 18 agosto 2020).
  192. ^ Bob Egelko, Kamala Harris-Steve Cooley race could affect Prop. 8, in San Francisco Chronicle, 8 novembre 2010. URL consultato il 29 aprile 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  193. ^ Matt Baume, Kamala Harris Vows to Abandon Prop 8, in NBC Bay Area, San Francisco, California, NBC News, 2 dicembre 2010. URL consultato il 29 aprile 2020 (archiviato il 26 aprile 2020).
  194. ^ Attorney General Kamala D. Harris Files U.S. Supreme Court Brief in Support of Marriage Equality, su oag.ca.gov, Office of the California Attorney General, 27 febbraio 2013. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  195. ^ David G. Savage, Prop. 8: Supreme Court clears way for gay marriage in California, in Los Angeles Times, 26 giugno 2013. URL consultato il 3 dicembre 2013 (archiviato l'8 giugno 2020).
  196. ^ Anna Almendrala, Kamala Harris On Prop 8 Decision: Same-Sex Marriages In California Should Begin Immediately, in HuffPost, 27 giugno 2013. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  197. ^ Maura Dolan, Prop 8: Gay marriages can resume in California, court rules, in Los Angeles Times, 28 giugno 2013. URL consultato il 3 dicembre 2013 (archiviato l'8 giugno 2020).
  198. ^ California On Track To Become First State To Ban 'Gay Panic' Defense In Courtrooms, su sanfrancisco.cbslocal.com, 5 settembre 2014.
  199. ^ Jeffrey B. Norsworthy (a/k/a Michelle-Lael B. Norsworthy), Plaintiff, v. Jeffrey Beard, et al., Defendants, su leagle.com, United States District Court, N.D. California, Case No. 14-cv-00695-JST, 18 novembre 2014. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato il 5 ottobre 2018).
  200. ^ Bob Egelko, Parolee has sex-reassignment surgery after years of battling state, in San Francisco Chronicle, 10 febbraio 2017. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato il 3 agosto 2017).
  201. ^ Norswrthy v. Beard et al 14-cv-00695-, su Transgender Law Center. URL consultato il 12 ottobre 2017 (archiviato il 12 ottobre 2017).
  202. ^ Paige St. John, Inmate who won order for sex reassignment surgery recommended for parole, in Los Angeles Times, 21 maggio 2015. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato il 31 luglio 2017).
  203. ^ Chase Strangio, Op-ed: I'm Not Ready to Trust Kamala Harris on LGBTQ+ Issues, su out.com, Out, 5 febbraio 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 15 agosto 2020).
  204. ^ a b Chris Johnson, Harris appeals order granting gender reassignment to trans inmate, in Washington Blade, 10 aprile 2015. URL consultato il 12 ottobre 2017 (archiviato il 13 ottobre 2017).
  205. ^ Tracy E. Gilchrist, Kamala Harris on Denying Gender Affirmation Surgery to Trans Inmates, su advocate.com, Advocate, 20 settembre 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 6 dicembre 2019).
  206. ^ Jay Barmann, Former Trans Inmate Michelle-Lael Norsworthy Speaks Out About Her New Transition, To Civilian Life, su SFist, San Francisco, California, Gothamist, 21 marzo 2016. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2017).
  207. ^ Annie Brown, Michelle's Case, in The California Sunday Magazine, San Francisco, California, Emerson Collective, 17 maggio 2016. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato il 3 agosto 2017).
  208. ^ Seema Mehta, Kamala Harris launches U.S. Senate bid, begins raising money, in Los Angeles Times, 13 gennaio 2015. URL consultato il 13 gennaio 2015 (archiviato il 13 gennaio 2015).
  209. ^ Tarini Parti, Internal poll puts Harris well ahead in California Senate race, in Politico, 23 gennaio 2015. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  210. ^ Michael Finnegan, Treasurer John Chiang declines Senate run, Willie Brown backs Harris, in Los Angeles Times, 23 gennaio 2015. URL consultato il 24 gennaio 2015 (archiviato il 24 gennaio 2015).
  211. ^ Ryan McCarthy, Garamendi will consider U.S. Senate run, in Daily Republic, 9 gennaio 2015. URL consultato il 2 febbraio 2015 (archiviato il 3 febbraio 2015).
  212. ^ Alex Seitz-Wald, Barbara Boxer to retire, tipping off blockbuster Senate race, su msnbc.com, MSNBC, 8 gennaio 2015. URL consultato l'8 gennaio 2015 (archiviato l'8 gennaio 2015).
  213. ^ Christopher Cadelago, Gavin Newsom won't run for Boxer Senate seat, in The Sacramento Bee, 12 gennaio 2015. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato il 13 gennaio 2015).
  214. ^ Christopher Cadelago, Kamala Harris receives California Democratic Party endorsement, in The Sacramento Bee, 27 febbraio 2016. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2019).
  215. ^ Phil Willon, California Gov. Jerry Brown backs Kamala Harris for U.S. Senate, 23 maggio 2016. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 5 aprile 2019).
  216. ^ United States Senator (primary results) (PDF), su elections.cdn.sos.ca.gov, California Secretary of State, luglio 2016. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 26 agosto 2019).
  217. ^ Phil Willon, Obama, Biden endorse Kamala Harris for U.S. Senate, su Los Angeles Times, 19 luglio 2016. URL consultato il 19 luglio 2016 (archiviato il 19 luglio 2016).
  218. ^ Kamala Harris wins U.S. Senate primary, in Los Angeles Times, 7 giugno 2016. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 4 marzo 2020).
  219. ^ John Myers, Two Democrats will face off for California's U.S. Senate seat, marking first time a Republican will not be in contention, in Los Angeles Times, 8 giugno 2016. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 4 marzo 2020).
  220. ^ Live California election results, in Los Angeles Times. URL consultato il 9 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2016).
  221. ^ Phil Willon, Newly elected Kamala Harris vows to defy Trump on immigration, in Los Angeles Times, 10 novembre 2016. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  222. ^ Phil Willon, Essential Politics November archives, in Los Angeles Times, 1º dicembre 2016, ISSN 0458-3035 (WC · ACNP). URL consultato il 20 dicembre 2016 (archiviato il 17 dicembre 2016).
  223. ^ Dan Merica, Trump signs executive order to keep out 'radical Islamic terrorists', 30 gennaio 2017. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 4 agosto 2020).
  224. ^ Eric Ting, Kamala Harris says John Kelly got mad when she called him at home during the travel ban, in San Francisco Chronicle, 8 gennaio 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  225. ^ Sen. Kamala Harris speaks out against Betsy DeVos as part of Democrats' 24-hour blitz on Senate floor, in Los Angeles Times, 6 febbraio 2017. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 15 agosto 2020).
  226. ^ Sen. Kamala Harris: 'You Deserve An Attorney General Who Recognizes The Full Human Quality Of All People', newsone.com, 8 febbraio 2017. URL consultato il 22 aprile 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  227. ^ Sean Cockerham, Kamala Harris calls on attorney general to resign over contacts with the Russians, in Sacramento Bee, 2 marzo 2017. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 12 agosto 2020).
  228. ^ Adam Liptak e Matt Flegenheimer, Neil Gorsuch Confirmed by Senate as Supreme Court Justice, in The New York Times, 8 aprile 2017, p. A1. URL consultato il 15 aprile 2017 (archiviato il 29 aprile 2019).
  229. ^ Sen. Kamala Harris visits troops, refugee camp in Middle East, in ABC News, 17 aprile 2017. URL consultato il 16 maggio 2019 (archiviato l'8 giugno 2020).
  230. ^ Kamala Harris pledges unconditional support for Israel, Middle East Eye, 27 agosto 2020
  231. ^ Mary Clare Jalonick, Harris Reminded to Be Respectful During Intel Hearing, in U.S. News & World Report, Washington, D.C., 7 giugno 2017. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  232. ^ Michael Finnegan, Sen. Kamala Harris leaves Sessions 'nervous' in interrogation over his refusal to disclose conversations with Trump, in Los Angeles Times, 14 giugno 2017. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 4 luglio 2019).
  233. ^ M. K. Ansari, The Silencing Of Kamala Harris During The Senate Hearing Was Sexist: Why do people take issue when a woman asks direct questions?, in HuffPost, New York, 8 giugno 2017. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 12 ottobre 2017).
  234. ^ Casey Tolan, Harris, Feinstein call on Al Franken to resign after sexual harassment allegations, in San Jose Mercury News, 6 dicembre 2017 (archiviato il 16 agosto 2020).
  235. ^ Weigel, David, Democrats add Harris, Booker to Senate Judiciary Committee, in The Washington Post, 9 gennaio 2018. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato l'11 giugno 2020).
  236. ^ Ana Campoy, Trump's DHS chief perfectly recalls his praise for Norway—but not "shithole", in Quartz, 16 gennaio 2018.
  237. ^ Davis Richardson, Cory Booker and Kamala Harris Grill Kirstjen Nielsen Over Trump’s Racial Remarks, in The New York Observer, 16 gennaio 2018.
  238. ^ Devin Coldewey, Sen. Harris puts Zuckerberg between a rock and a hard place for not disclosing data misuse, in Techcrunch, 10 aprile 2018. URL consultato il 9 novembre 2018 (archiviato il 10 novembre 2018).
  239. ^ Issie Lapowsky, Senators Grill Whistleblower on Cambridge Analytica's Inner Workings, in Wired, 16 maggio 2018. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  240. ^ * Zero Tolerance Archiviato il 14 marzo 2021 in Internet Archive. PBS Frontline Documentary
  241. ^ Bacon, John, Homeland Security chief defends policy that separates families entering U.S. illegally, in USA Today, 16 maggio 2018. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato il 9 giugno 2020).
  242. ^ Jason Sloss, 'Utter despair': Sen. Harris visits migrant mothers separated from children in San Diego, in Fox 5 San Diego, 22 giugno 2018. URL consultato il 9 novembre 2018 (archiviato il 10 novembre 2018).
  243. ^ Trapper Byrne, Kamala Harris says DHS chief should resign over immigrant family separations, in Advocate, 18 giugno 2018. URL consultato l'8 maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).
  244. ^ Li Zhou, Kamala Harris's mysterious Kasowitz question during the Kavanaugh hearings, explained, in Vox, 6 settembre 2018. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato l'8 giugno 2020).
  245. ^ Trudy Ring, FBI Head Stonewalls as Kamala Harris Grills Him on Kavanaugh Probe, in Advocate, 10 ottobre 2018. URL consultato il 9 novembre 2018 (archiviato il 10 novembre 2018).
  246. ^ Sam Stanton, Mike McGough e Alex Yoon-Hendricks, Suspicious package in Sacramento addressed to Sen. Kamala Harris, sources say, in The Sacramento Bee, 26 ottobre 2018. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato il 30 giugno 2020).
  247. ^ Mihir Zaveri, Senate Unanimously Passes Bill Making Lynching a Federal Crime, in The New York Times, 20 dicembre 2018, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 6 febbraio 2018 (archiviato il 20 dicembre 2018).
  248. ^ S.3178 – Justice for Victims of Lynching Act of 2018, 115th Congress (2017–2018), su Congress.gov (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2020).
  249. ^ Clark, Dartunorro, 'Release the report. Release the report. Release the report.' 2020 Dems demand Mueller report be made public., su nbcnews.com, NBC News, 22 marzo 2019. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato il 20 maggio 2019).
  250. ^ Margaret Sullivan, Media beware: Impeachment hearings will be the trickiest test of covering Trump, in The Washington Post, 10 novembre 2019. URL consultato l'11 novembre 2019 (archiviato il 10 novembre 2019).
  251. ^ Marianne Levine, Senate Dems call on DOJ watchdog to investigate Barr, in Politico, 30 aprile 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  252. ^ Mueller complained that Barr's letter did not capture 'context' of Trump probe, in The Washington Post, 30 aprile 2019. URL consultato il 16 maggio 2020 (archiviato il 30 aprile 2019).
  253. ^ Laura Jarrett, Barr defiant amid furor over his handling of Mueller report, CNN, 2 maggio 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 9 agosto 2020).
  254. ^ Bess Levin, Kamala Harris Guts Barr Like a Fish, Leaves Him Flopping on the Deck, in Vanity Fair, 1º maggio 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 6 giugno 2019).
  255. ^ Veronica Stracqualursi, Kamala Harris accuses Barr of not answering her question to avoid exposure to perjury, CNN, 2 maggio 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 30 luglio 2020).
  256. ^ Shabad, Rebecca, Barr defends himself amid calls for resignation, slights Mueller's 'snitty' letter, su nbcnews.com, NBC News, 1º maggio 2019. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato il 24 giugno 2020).
  257. ^ Levine, Marianne, Harris urges DOJ watchdog to probe whether Trump asked Barr to investigate 'enemies', in Politico, 3 maggio 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  258. ^ Harris and Blumenthal Demand Special Counsel to Investigate Failure to Preserve Evidence Within DHS and ICE | U.S. Senator Kamala Harris of California, su harris.senate.gov. URL consultato il 1º ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2020).
  259. ^ Davis, Georgia, Joe Biden announces Kamala Harris as his running mate. Here is where she stands on LGBTQ issues, su GLAAD, 11 agosto 2020.
  260. ^ Christopher Mathias, Kamala Harris Leads Senators In Demanding 'Immediate Removal' Of Stephen Miller, in HuffPost, 9 dicembre 2019. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
  261. ^ Madison Adler, Senate Judiciary Pauses Nominations for Impeachment Trial (1), in Bloomberg Law, 15 gennaio 2020. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 3 agosto 2020).
  262. ^ Weiss, Debra Cassens, Sen. Kamala Harris calls for halt to advancement of judicial nominees; is it happening?, in ABA Journal, 16 gennaio 2020. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato il 5 luglio 2020).
  263. ^ How senators voted on Trump's impeachment, in Politico, 5 febbraio 2020. URL consultato il 19 agosto 2020dataarchivio=5 febbraio 2020 (archiviato il 5 febbraio 2020).
  264. ^ Hamilton, Dawchelle, Rand Paul and Kamala Harris Team Up to Reform Bail Practices, su nbcnews.com, NBC News. URL consultato il 27 aprile 2019 (archiviato il 23 marzo 2019).
  265. ^ Matishak, Martin, Lawmakers gather behind election security bill – at last, su Politico, 22 marzo 2018. URL consultato il 27 aprile 2019 (archiviato il 26 marzo 2019).
  266. ^ Hensley-Clancy, Molly, Two Women Senators Will Introduce A New Bill About Workplace Harassment, su BuzzFeedNews, 5 giugno 2018. URL consultato il 27 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2019).
  267. ^ Emma Loop e Molly Hensley-Clancy, Kamala Harris Has Thrived On The Senate's Most Secretive Committee. Even Republicans Say So., su BuzzfeedNews. URL consultato il 27 aprile 2019 (archiviato l'8 agosto 2019).
  268. ^ Leonardi, Anthony, 'She's tough': Lindsey Graham says Kamala Harris is likely Biden's vice presidential pick, su MSN, 28 maggio 2020. URL consultato il 28 maggio 2020 (archiviato il 7 giugno 2020).
  269. ^ Nichols, John, We Can No Longer Afford the Military-Industrial Complex, in The Nation, 22 luglio 2020. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato il 18 agosto 2020).
  270. ^ Jasmine Wright and Chandelis Duster CNN, Harris resigns from the Senate ahead of inauguration, su CNN. URL consultato il 18 gennaio 2021.
  271. ^ Lois Beckett, Kamala Harris: young, black, female – and the Democrats' best bet for 2020?, su The Guardian, 22 luglio 2017. URL consultato il 10 luglio 2018.
  272. ^ Hunt, Kasie, Sen. Kamala Harris not ruling out 2020 White House run, su nbcnews.com, NBC News, 24 giugno 2018. URL consultato il 4 luglio 2020.
  273. ^ Eric Bradner, Kamala Harris signs book deal amid 2020 speculation, su edition.cnn.com. URL consultato il 12 ottobre 2018.
  274. ^ (EN) Maeve Reston, Kamala Harris to run for president in 2020, in CNN, 21 gennaio 2019. URL consultato il 21 gennaio 2019.
  275. ^ (EN) Kamala Harris raises $1.5 million in first 24 hours; ties record set by Sanders in 2016. URL consultato il 23 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2019).
  276. ^ (EN) Daniel Chaitin, Kamala Harris gets higher attendance for White House bid launch than Obama in 2007, in Washington Examiner, 27 gennaio 2019.
  277. ^ Matt Flegenheimer e Alexander Burns, Kamala Harris Makes the Case That Joe Biden Should Pass That Torch to Her, su The New York Times, 27 giugno 2019.
  278. ^ Jennifer Agiesta, CNN Poll: Harris and Warren rise and Biden slides after first Democratic debates, CNN, 1º luglio 2019.
  279. ^ Alanna Vagianos, Tulsi Gabbard Takes Kamala Harris To Task On Marijuana Prosecution Record, su HuffPost, 31 luglio 2019.
  280. ^ Casey Tolan, Democratic debate: Fact-checking the attacks on Kamala Harris' criminal justice record, su San Jose Mercury News, 1º agosto 2019.
  281. ^ Nate Silver, Polls Since The Second Debate Show Kamala Harris Slipping, su FiveThirtyEight, 7 agosto 2019. URL consultato il 25 agosto 2019.
  282. ^ Perry Bacon Jr., What Happened To The Kamala Harris Campaign?, in FiveThirtyEight, 8 ottobre 2019. URL consultato il 3 dicembre 2019.
  283. ^ Maura Dolan, California AG Kamala Harris to appeal ruling against death penalty, su Los Angeles Times, 21 agosto 2014.
  284. ^ (EN) Analysis | The Technology 202: Kamala Harris is already facing online attacks in her bid for the vice presidency, su Washington Post. URL consultato il 16 agosto 2020.
  285. ^ (EN) Cat Zakrzewski, Kamala Harris is already facing online attacks in her bid for the vice presidency, su Washington Post, 13 agosto 2020. URL consultato il 15 agosto 2020.
  286. ^ (EN) Li Zhou, The #KHive, Kamala Harris's most devoted online supporters, explained, su Vox, 25 luglio 2019. URL consultato il 15 agosto 2020.
  287. ^ (EN) Scott Bixby, Kamala Harris Built a 'Digital Army' – Now She Gets to Use It, su The Daily Beast, 12 agosto 2020. URL consultato il 15 agosto 2020.
  288. ^ (EN) Thomas, Alex, What Is the K-Hive, Kamala Harris' Online Twitter Support?, su The Daily Dot, 12 agosto 2020. URL consultato il 16 agosto 2020.
  289. ^ Kamala Harris, I am suspending my campaign today, su Medium. URL consultato il 4 dicembre 2019.
  290. ^ Kamala Harris appoggia Joe Biden, su ansa.it, 8 marzo 2020. URL consultato il 9 marzo 2020.
  291. ^ Analysis by Chris Cillizza, CNN Editor-at-large, The top 10 women Joe Biden might choose as his VP, su CNN. URL consultato il 15 aprile 2020.
  292. ^ Heather Caygle, 'A dream ticket': Black lawmakers pitch Biden-Harris to beat Trump, in Politico, 12 maggio 2019. URL consultato il 3 maggio 2020.
  293. ^ Jane C. Timm e Dareh Gregorian, Clyburn calls for Democrats to 'shut this primary down' if Biden has big night, su nbcnews.com, NBC News, 10 marzo 2020. URL consultato il 4 luglio 2020.
  294. ^ Joe Biden commits to picking a woman as his running mate, in Axios, 16 marzo 2020. URL consultato il 3 maggio 2020.
  295. ^ Joe Garofoli e Tal Kopan, Kamala Harris 'would be honored' to be Joe Biden's running mate, in San Francisco Chronicle, 17 aprile 2020. URL consultato il 3 maggio 2020.
  296. ^ Marc Caputo e Natasha Korecki, Minneapolis unrest shakes up VP shortlist, in Politico, 31 maggio 2020. URL consultato il 31 maggio 2020.
  297. ^ Leonhardt, David, Kamala Harris, Front-runner (Again), in The New York Times, 12 giugno 2020. URL consultato il 12 giugno 2020.
  298. ^ Jeff Zeleny, Dan Merica e MJ Lee, Nation's reckoning on race looms large over final month of Biden's running mate search, in CNN, 26 giugno 2020. URL consultato il 27 giugno 2020.
  299. ^ Il termine "afroamericana" con cui la Harris viene indicata da alcuni media viene criticato da associazioni afroamericane, e giornalisti di estrema destra ((EN) Kristina Wong, Flashback: CNN's Don Lemon Asks If Kamala Harris Is 'African American', su Breitbart, 13 agosto 2020. URL consultato il 16 agosto 2020.) che lo ritengono legato solo a persone discendenti da ex schiavi negli Stati Uniti d'America.
  300. ^ Tensley, Brandon; Wright, Jasmine, Harris bursts through another barrier, becoming the first female, first Black and first South Asian vice president-elect, su edition.cnn.com, CNN, 7 novembre 2020.
  301. ^ https://www.theguardian.com/us-news/live/2021/mar/04/voting-rights-police-reform-george-floyd-for-the-people-joe-biden-covid-coronavirus-live
  302. ^ https://www.politico.com/news/2021/06/07/harris-message-in-guatemala-do-not-come-492047
  303. ^ https://www.huffingtonpost.it/entry/lasse-usa-si-sposta-nel-sud-est-asiatico-kamala-harris-contro-il-bullo-cinese_it_6124e936e4b0ec33fa085277
  304. ^ Biden cede potere a Harris durante anestesia per check up | ANSA.it, su ansa.it. URL consultato il 19 novembre 2021.
  305. ^ Kamala Harris è stata presidente degli Stati Uniti per un’ora e 25 minuti, su Corriere della Sera, 20 novembre 2021. URL consultato il 20 novembre 2021.
  306. ^ David Siders, Kamala Harris married in Santa Barbara ceremony, in The Sacramento Bee, 25 agosto 2014.
  307. ^ 5 Jewish things to know about Kamala Harris (Jewish Telegraphic Agency)
  308. ^ Douglas C. Emhoff, su venable.com, Venable LLP. URL consultato il 28 maggio 2014 (archiviato il 6 luglio 2017).
  309. ^ Kamala Harris, Sen. Kamala Harris on Being 'Momala', su ELLE, 10 maggio 2019. URL consultato l'11 maggio 2019.
  310. ^ The Net Worth Of Every 2020 Presidential Candidate, in Forbes, 14 agosto 2019. URL consultato il 24 agosto 2019.
  311. ^ (EN) Shimron, Yonat, Kamala Harris is more than her gender and race. She is also the future of American religion., su Religion News Service, 12 agosto 2020. URL consultato il 13 agosto 2020.
  312. ^ (EN) 5 faith facts about Biden's veep pick, Kamala Harris – a Baptist with Hindu family, su The Salt Lake Tribune. URL consultato il 13 agosto 2020.
  313. ^ (EN) Find A Church, su ABCUSA. URL consultato il 13 agosto 2020.
  314. ^ Tuesday's Juice, in Politico, 20 giugno 2017. URL consultato il 21 novembre 2017.
  315. ^ Leadership Profiles and Board of Directors | Uber Newsroom US, su Uber Newsroom. URL consultato il 25 giugno 2020.
  316. ^ Tony Romm, Uber has hired PepsiCo’s Tony West as its new chief legal officer, su Vox, 27 ottobre 2017. URL consultato il 25 giugno 2020.
  317. ^ Sari Horwitz, Justice Dept. lawyer Tony West to take over as acting associate attorney general, su Washington Post, 27 febbraio 2012.
  318. ^ Kratofil, Colleen, Meet Meena Harris, the Designer and Activist Behind the Viral 'Phenomenally Black' T-Shirt, su PEOPLE.com, 17 giugno 2020.
  319. ^ Reber, Deborah, In Their Shoes: Extraordinary Women Describe Their Amazing Careers, New York City, Simon Pulse, 2015, p. 37, ISBN 978-1-4814-2812-5.
  320. ^ Full Biography for Kamala D. Harris, su smartvoter.org.
  321. ^ Jessie Smith, Black Firsts: 4,000 Ground-Breaking and Pioneering Historical Events, Visible Ink Press, 2012, p. 228, ISBN 978-1-57859-424-5.
  322. ^ Today's newsmakers: Kamala Harris, in San Francisco Examiner, 7 marzo 2008. URL consultato il 2 febbraio 2011.
  323. ^ Editors of California Lawyer, California Lawyer Attorneys of the Year Awards, su Daily Journal, 2 marzo 2008. URL consultato il 2 marzo 2008.
  324. ^ Kate Zernike, She Just Might Be President Someday, in The New York Times, 18 maggio 2008. URL consultato il 16 novembre 2018.
  325. ^ Kamala Harris wins Dem nomination for California AG, in Z News, 9 giugno 2010. URL consultato il 19 agosto 2010.
  326. ^ Pelosi, Nancy, Kamala Harris Jurist to watch, 48, in Time, 18 aprile 2013. URL consultato il 18 aprile 2013.
  327. ^ 20/20 Award Winners, su 2020 Club.
  328. ^ U.S. Senator Kamala Harris Receives the 2018 ECOS® Environmental Award, su ECOS®. URL consultato il 6 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2020).
  329. ^ Farris, Mike, The Truths We Hold: An American Journey, su nyjournalofbooks.com.
  330. ^ Kamala Harris, su ThriftBooks.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Vicepresidente degli Stati Uniti d'America Successore
Mike Pence dal 20 gennaio 2021 in carica
Predecessore Procuratrice generale della California Successore
Jerry Brown 3 gennaio 2011 – 3 gennaio 2017 Xavier Becerra
Controllo di autoritàVIAF (EN91053810 · ISNI (EN0000 0000 6582 6859 · LCCN (ENn2009045056 · GND (DE1181140676 · BNF (FRcb17941872t (data) · J9U (ENHE987009511885005171 · NDL (ENJA031517062 · CONOR.SI (SL397235971 · WorldCat Identities (ENlccn-n2009045056