Kurt Daluege

Kurt Daluege

Capo della Ordnungspolizei
Durata mandato26 giugno 1936 –
31 agosto 1943
Capo di StatoAdolf Hitler
Predecessorecarica istituita
SuccessoreAlfred Wünnenberg

Vice-Protettore della Boemia e Moravia
ad interim
Durata mandato5 giugno 1942 –
24 agosto 1943
PredecessoreReinhard Heydrich
SuccessoreWilhelm Frick

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori
Kurt Franz Max Daluege
NascitaKreuzburg, 15 settembre 1897
MortePraga, 24 ottobre 1946 (49 anni)
Cause della morteImpiccagione
EtniaTedesco
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Impero tedesco
Bandiera della Germania Repubblica di Weimar
Bandiera della Germania Germania nazista
Forza armata Deutsches Heer
Sturmabteilung
Schutzstaffel
Arma Ordnungspolizei
SpecialitàPolizia
Anni di servizio1916 - 1918
1930 - 1945
GradoSS-Oberst-Gruppenführer
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Comandante diOrdnungspolizei
(Capo 1936-1943)
DecorazioniOrdine del Sangue
"fonti nel corpo del testo"
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Kurt Franz Max Daluege (Kreuzburg, 15 settembre 1897Praga, 24 ottobre 1946) è stato un generale e politico tedesco.

Kurt Daluege insieme ad Arturo Bocchini nel 1936

Fu un ufficiale di alto grado delle SS e capo della Ordnungspolizei, la polizia d'ordine pubblico della Germania nazista [1][2]; processato dopo la guerra, fu condannato a morte e giustiziato per impiccagione a Praga.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Daluege nacque a Kreuzburg nel 1897. Entrato nell'Esercito imperiale tedesco durante la prima guerra mondiale, venne decorato per il coraggio dimostrato in diverse azioni.

Al termine del conflitto entrò nel Freikorps Roßbach, riprendendo poi gli studi, tra il 1922 e il 1924, al Collegio Tecnico di Berlino, per lavorare come ingegnere civile. Nel 1922 s'iscrisse al Partito nazista, partecipando l'anno seguente al Putsch di Monaco. Nel 1926 entrò nelle SA di Ernst Röhm, ma nel 1928 si trasferì alle SS, dove iniziò a lavorare direttamente sotto gli ordini di Heinrich Himmler.[3]

Nominato Gauleiter di Berlino, venne eletto al Reichstag nel 1933, e, dopo la nomina di Hermann Göring a Ministro degli Interni della Prussia, e in seguito alla riunificazione di tutte le forze di polizia della Germania, venne posto, nel 1936, a capo Ordnungspolizei, incarico che mantenne fino al 1942, raggiungendo il grado di SS-Oberstgruppenführer und Generaloberst der Polizei. Quando nel 1934 le lotte intestine al partito portarono alla morte di Röhm, Daluege fu uno dei maggiori protagonisti a fianco di Hitler, e la sua fedeltà venne premiata direttamente dal Führer che in una lettera inviatagli per elogiarlo affermava: SS Mann, deine Ehre heisst Treue, che in seguito divenne il motto delle SS, Meine Ehre heisst Treue ("Il mio onore si chiama fedeltà").

Dopo l'uccisione di Reinhard Heydrich ad opera di partigiani cecoslovacchi, Daluege venne trasferito al Protettorato di Boemia e Moravia, dove s'incaricò della rappresaglia che portò alla distruzione della cittadina di Lidice e allo sterminio della sua popolazione. Nel 1943 venne colpito da un infarto e le condizioni di salute non gli permisero più di svolgere un ruolo attivo negli avvenimenti successivi. Reinhard Heydrich, che non l'apprezzava affatto, lo definiva "Dummi - Dummi" (stupido).

Al termine della Seconda guerra mondiale, arrestato a Lubecca nel maggio 1945, venne impiccato a Praga il 24 ottobre 1946, dopo che una corte lo condannò a morte per crimini di guerra contro lo Stato cecoslovacco.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze tedesche[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Promozioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bert Hoppe and Hildrun Glass: Sowjetunion mit annektierten Gebieten I: Besetzte sowjetische Gebiete unter deutscher Militärverwaltung, Baltikum und Transnistrien, page 145, Die Verfolgung und Ermordung der europäischen Juden durch das nationasozialistische Deutschland 1933-1945 Band 7, Oldenbourg Verlag, München 2011
  2. ^ Kurt F. Rosenberg: "Einer, der nicht mehr dazugehört": Tagebücher 1933-1937, page 219, Wallstein Verlag, Göttingen 2012
  3. ^ Friedrich, Thomas (2013) Hitler's Berlin: Abused City Spencer, Stewart (trans). New Haven, Connecticut: Yale University Press. ISBN 978-0-300-16670-5. pp. 68–69

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • B. Palmiro Boschesi, Il chi è della Seconda Guerra Mondiale, vol. I, Mondadori, 1975, pag. 128.
  • Tuviah Friedman (a cura di), SS-Obergruppenführer und General der Polizei Kurt Daluege: der Chef der Ordnungspolizei, documentazione dell'Institute of Documentation in Israel for the Investigation of Nazi War Crimes, Haifa, 1997.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Capo della Ordnungspolizei Successore
carica istituita 1936-1943 Alfred Wünnenberg
Predecessore Viceprotettore di Boemia e Moravia Successore
Reinhard Heydrich 1942-1943 Wilhelm Frick
Controllo di autoritàVIAF (EN67277686 · ISNI (EN0000 0000 6678 4777 · LCCN (ENn85185860 · GND (DE119510324 · BNF (FRcb13750679r (data) · J9U (ENHE987007260045505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85185860