L'Eroica (periodico)

L'Eroica
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StatoBandiera dell'Italia Italia
PeriodicitàMensile
GenereRivista
FondatoreEttore Cozzani
Fondazione1911
Chiusura1944
DirettoreEttore Cozzani
 

L'Eroica (1911-1921; 1924-1944) è stato un periodico a cadenza mensile italiano di futurismo, arte, letteratura e xilografia, fondato a La Spezia agli inizi del XX secolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondata e diretta da Ettore Cozzani, la rivista nasce con il proposito editoriale di valorizzare le forze creative nazionali occupandosi dichiaratamente di ogni aspetto dell'arte e della vita[1]. Pubblicazione aperta alla Secessione viennese e al Razionalismo, diviene subito importante per il suo carattere innovativo, curiosa dei nuovi giovani talenti contemporanei, sia italiani che europei[2].

Quando il primo numero esce il 30 luglio 1911 con il sottotitolo Rassegna d'ogni poesia, la rivista si qualifica per le qualità formali: la scelta della carta a mano, le copertine a colori, le illustrazioni xilografiche estremamente curate.
La volontà di affermare, diffondere e difendere la xilografia ci fornisce oggi una fondamentale panoramica di questa tecnica espressiva in Italia, riproposta nella prima metà del XX secolo. In effetti la rivista diviene un importante punto di incontro per gli xilografi italiani organizzandone, nel 1912 a Levanto, la prima mostra a carattere internazionale, con relativo catalogo[3].

Oltre al nutrito gruppo di artisti, tra i quali fino al 1914 Adolfo De Carolis[4], Angiolo Del Santo e all'architetto Franco Oliva, alla rivista collaborano anche lo scultore Magli e il compositore Pizzetti.

Chiusa nel 1921, la rivista riprende le pubblicazioni nel 1924 valendosi d'importanti collaboratori quali Adolfo Wildt, Duilio Cambellotti, Arturo Martini, Francesco Nonni, Emidio Ciucci, mutando poi lo stile originale con la rinuncia ad una grafica unitaria (testo/immagine) per un sempre maggior utilizzo della riproduzione fotografica delle opere.

In un secondo tempo L'Eroica affianca alla pubblicazione della rivista l'attività di casa editrice pubblicando opere letterarie (poesia e narrativa), di saggistica, biografiche, e, nel 1922, il celebre libro d'artista Sibilla, poema drammatico in quattro atti di Aristide Sartorio.

Dopo il primo periodo nella città ligure, Cozzani ne decide il trasferimento a Milano dove continua l'attività fino alla chiusura. I bombardamenti del 1943-1944 sul capoluogo lombardo provocano la fine di questa esperienza artistica e danneggiano gli archivi della rivista.

Raccolte complete della rivista (310 numeri pubblicati) sono conservate presso la Biblioteca Civica della Spezia e la Biblioteca di Via Senato di Milano.

A L'Eroica sono state dedicate alcune importanti esposizioni di straordinario valore documentario, di cui rimangono i cataloghi[5].
Alcune edizioni della rivista vennero stampate a Pescia presso la Stamperia di Artidoro Benedetti.[6]

Artisti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La rassegna d’arte e poesia «L’Eroica» è un modello riconosciuto dell’estetica simbolista d’inizio ’900, sia per i contenuti che per l’attenzione rivolta alle numerose immagini che corredavano la pubblicazione fondata nel 1911 e il cui fine, nelle parole del primo editoriale, era quello di «annunciare, propagare, esaltare la poesia, comunque e dovunque nobilmente essa si manifesti: in ciascuna arte e nella vita». Altea Villa, FdL, Fondazione Mondadori, Milano
  2. ^ Fin dalle prime fasi della sua ideazione la rassegna poneva l’arte al centro del progetto editoriale, A.Villa, FdL
  3. ^ La prima mostra internazionale di xilografia de l'Eroica: (Levanto 1912), L'Eroica, 1912
  4. ^ Guido Giubbini, "La secessione dell'Eroica", in L'Eroica, una rivista italiana del Novecento, Genova, 1983, p. 13-24
  5. ^ Alla Braidense di Milano, nel 1981-1982 (catalogo a cura di Rossana Bossaglia), riproposta l'anno successivo a Genova, con altro materiale espositivo (catalogo a cura di Guido Giubbini), a La Spezia nel 2001 (catalogo a cura di Marzia Ratti), a Milano nel 2004 presso la Biblioteca di via Senato (catalogo, Ettore Cozzani e L'Eroica, l'avventura di un uomo), cfr. bibliografia.
  6. ^ Copia archiviata, su maremagnum.com. URL consultato il 24 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2017).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Boscarino, Gli scrittori de "L'eroica", Perugia, Grafica Ed., 1934.
  • P. Raimondi, Ettore Cozzani, Savona, Ed. Liguria, 1944.
  • Libero d'Orsi, Ettore Cozzani. L'oratore e il poeta, Napoli, Ed. Rinascita artistica, 1958.
  • L'Eroica e la xilografia, con una nota introduttiva di Rossana Bossaglia, Milano, 1981.
  • L'Eroica. Una rivista italiana del Novecento, a cura di Guido Giubbini, Genova, 1983.
  • Vittoriano Esposito, Ettore Cozzani e L'Eroica, Roma, Ed. dell'Urbe, 1984.
  • Il senso dell'eroico. Cozzani, Pascoli, d'Annunzio, a cura di Marzia Ratti, Cinisello Balsamo, 2001.
  • Paolo Breda, L'Eroica battaglia per la xilografia, in «Wuz», II, 9, 2003, pp. 22–28.
  • Cecilia Gibellini, L'Eroica e la xilografia, in "Letteratura e riviste", a cura di G. Baroni, Pisa, Giardini, 2004, pp. 69–75.
  • Ettore Cozzani e l'Eroica, Catalogo della mostra della Biblioteca di via Senato, 2004.
  • Cecilia Gibellini, "Gli amanti di Morgana: Ettore Cozzani, «L'Eroica» e la xilografia", in «Rivista di letteratura italiana», XXIII, 1-2, 2005, pp. 195–202.
  • Walter Canavesio, Valerio Bona, Ettore Cozzani ed il sogno di un'arte "eroica", in Una lunga fedeltà all'arte e alla Valsesia. Studi in onore di Casimiro Debiaggi, a cura di Enrica Ballarè e Gianpaolo Garavaglia, Borgosesia 2012, pp. 205–226.
  • Antonino Di Vuolo, Ettore Cozzani nelle lettere inedite a Libero d'Orsi, Castellammare di Stabia, 2012.
  • Marzia Ratti, Alessandra Belluomini Pucci, L'urlo dell'immagine, la grafica dell'Espressionismo italiano, Allemandi & C., Torino, 2014, ISBN 978-88-422-2311-5

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]