Legatus Augusti pro praetore

Legatus Augusti pro praetore
CIL V, 877: la carriera di A. Platorio Nepote, legatus Augusti pro praetore di Britannia, Germania inferiore e Tracia. Età di Adriano.
StatoImpero romano
OrganizzazioneEsercito romano
Tipogovernatore di province imperiali
Istituitofine I secolo a.C.
daOttaviano Augusto
SoppressoIII secolo d.C.
daDiocleziano e Costantino I
SuccessorePrefetti del pretorio e i Magister militum
Nominato daImperatore romano
ImpiegatiLegionari romani e ufficiali amministrativi e militari
SedeProvince romane

Con il termine di legatus Augusti pro praetore si designava nell'impero romano un governatore di provincia imperiale di rango senatorio munito di imperium delegato dal principe munito di fons Honorum.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Governatore provinciale romano.

Riforma augustea[modifica | modifica wikitesto]

La figura venne istituita da Augusto nel 27 a.C., momento della riforma dell'amministrazione provinciale che il vincitore delle guerre civili impose al Senato. Al fine di assicurarsi il controllo sull'esercito, Augusto pretese il mantenimento dell'imperium sulle provincie non pacate, ovvero sulle province di frontiera, e di nuova acquisizione, nelle quali erano stanziate le legioni.[2]

L'idea non era del tutto nuova, giacché già Pompeo in occasione del conseguimento dell'imperium sulla Spagna Ulteriore nel 58 a.C., decise per opportunità politica di rimanere a Roma e di delegare a propri legati l'amministrazione provinciale. Questo fu senza dubbio il precedente a cui Ottaviano attinse.

Il titolo chiarisce che tali governatori erano dei legati, ai quali Augusto aveva delegato il proprio imperium sulla provincia in cui erano inviati; pro praetore, poiché, secondo quanto riportato da Cassio Dione,[3] questa carica esprimeva sin dai primi tempi della Repubblica una forte connotazione militare. Essi, infatti, durante il mandato erano tenuti a portare l'abbigliamento militare e la spada. Potevano essere di rango consolare (ex-consoli) o di rango pretorio (ex-pretori) in relazione al numero di legioni stanziate sulla provincia di assegnazione. Qualora fosse presente in provincia una sola legione, essi rivestivano anche il comando diretto della legione; se, al contrario, nel territorio provinciale erano stanziate più legioni, il legatus Augusti pro praetore aveva al proprio comando un legatus legionis per ogni legione.

Come il procurator Augusti ed il praefectus Alexandreae et Aegypti (entrambi di ordine equestre), anche il legatus Augusti pro praetore era direttamente scelto dall'imperatore e non aveva limiti temporali al suo mandato. Aveva piena autorità in ambito civile, militare e giudiziario, ma non possedeva, a differenza dei governatori di rango equestre, il controllo sulle finanze provinciali, né si occupava del pagamento dell'esercito al suo comando: per queste mansioni, infatti, aveva piena autorità il procurator Augusti.

Provincia Statuto Governatore Capitale Note
Aquitania imperiale Legato imperiale di rango pretorio Burdigala (Bordeaux, Francia)  
Arabia Petrea (Arabia Petraea) imperiale dal 106 Legato imperiale di rango pretorio Bostra (Siria, regione dell'Hauran)  
Bitinia e Ponto (Bithynia et Pontus) imperiale dal 135 Legato imperiale di rango pretorio   prima era provincia senatoria.
Britannia (Britannia) imperiale dal 43 Legato imperiale di rango consolare Londinium (Londra, Inghilterra) Nel 212/3 suddivisa in Britannia superiore e inferiore
Britannia superiore provincia imperiale Legato imperiale di rango consolare Londinium (Londra, Inghilterra)
Britannia inferiore provincia imperiale Legato imperiale di rango pretorio Eboracum (York, Inghilterra)
Cappadocia (Cappadocia) imperiale dal 71 Legato imperiale di rango consolare Caesarea (Kayseri, Turchia) Sotto Tiberio governata da prefetto; sotto Claudio da un procuratore; da Vespasiano a Traiano riunita alla Galazia sotto un legato imperiale.
Dacia (Dacia) imperiale da 107 legato imperiale di rango consolare   Nel 119/158 suddivisa in Dacia Superior, Inferior e Porolissensis. La prima da un legato imperiale di rango pretorio, le ultime due da un procuratore.
Tres Galliae o Gallia Comata imperiale Legato imperiale di rango pretorio Lugdunum provincia imperiale dal 27 a.C., poi divisa probabilmente tra il 16-13 a.C. in Gallia Lugdunensis, Belgica e Aquitania[4]
Galazia (Galatia) imperiale Legato imperiale di rango pretorio Ancyra o Sebaste Tectosagum (Ankara, Turchia) Tra Vespasiano e Traiano riunita con la Cappadocia.
Gallia Belgica (Gallia Belgica) imperiale Legato imperiale di rango pretorio Durocortorum (Reims, Francia)  
Gallia Lugdunense (Gallia Lugdunensis) o Gallia Celtica imperiale Legato imperiale di rango pretorio Lugdunum (Lione, Francia)  
Germania (Germania Magna) imperiale dal 6 al 9 d.C. Legato imperiale di rango consolare? Aliso (Haltern, Germania) tra il 12 a.C. ed il 6 d.C. era forse unita alla Gallia Lugdunense
Germania inferiore (Germania inferior) imperiale da 85/90 Legato imperiale di rango consolare Colonia Claudia Ara Agrippinensium (Colonia, Germania)  
Germania superiore (Germania superior) imperiale da 85/90 Legato imperiale di rango consolare Moguntiacum (Magonza (Mainz), Germania)  
Giudea imperiale dal 70[5] Legato imperiale di rango pretorio (dal 70[5] al 135) poi di rango consolare (dopo il 135) Gerusalemme[5] al termine della prima guerra giudaica venne inviato un legatus a capo della legio X Fretensis a governare la provincia pacificata dopo la guerra.[5][6]
Licia e Panfilia (Lycia et Pamphylia) imperiale dal 74 al 135[7] Legato imperiale di rango pretorio Attaleia Dopo il 135 venne governata da un Proconsole di rango pretorio[8]
Illirico inferiore (Illyricum inferius) poi Pannonia (Pannonia) imperiale da 9/14 d.C. Legato imperiale di rango pretorio Carnuntum (tra Petronell e Bad Deutsch-Altenburg, Austria) Nel 103 suddivisa in Pannonia superiore e inferiore
Pannonia superiore imperiale Legato imperiale di rango consolare Carnuntum (tra Petronell e Bad Deutsch-Altenburg, Austria)
Pannonia inferiore imperiale Legato imperiale di rango pretorio Aquincum (Budapest, Ungheria)
Illirico superiore (Illyricum superior), poi Dalmazia (Dalmatia) imperiale affidata ad un legatus Augusti dall'11 a.C.[9] Legato imperiale di rango consolare Salona (Croazia) provincia imperiale dal 22 a.C.[10]
Licia e Panfilia (Lycia et Pamphylia) imperiale Legato imperiale di rango pretorio   dal 135 provincia senatoria
Hispania Lusitania (Lusitania) imperiale Legato imperiale di rango pretorio Emerita Augusta (Merida, Spagna) provincia imperiale dal 27 a.C.[4]
Mesia (Moesia) imperiale dal 6? Legato imperiale di rango consolare   Tra il 15 e il 44 riunita con Macedonia e Acaia come provincia imperiale governata da un legato imperiale (legatus Augusti) di ragno consolare.
Nell'85 suddivisa in Mesia inferiore e Mesia superiore.
Mesia superiore imperiale Legato imperiale di rango consolare
Mesia inferiore imperiale Legato imperiale di rango consolare Viminacium (Kostolac, Serbia)
Numidia (Numidia) imperiale Legato imperiale di rango pretorio Cirta (Costantina, Algeria)  
Siria (Syria) imperiale Legato imperiale di rango consolare Emesa (Homs, Siria) provincia imperiale dal 27 a.C.[10]
Tarraconense (Hispania Tarraconensis) imperiale Legato imperiale di rango consolare Tarraco (Tarragona, Spagna) provincia imperiale dal 27 a.C.[4]
Tracia (Thracia) imperiale da 46 Legato imperiale di rango pretorio da Traiano Philippopolis (Filippopoli, Bulgaria) prima era governata da un Procuratore

Tardo Impero romano[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tetrarchia e Diocesi (storia romana).

Con Gallieno prima, e con Diocleziano poi, il legatus Augusti pro praetore scomparve dall'orizzonte provinciale romano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cassio Dione, LIII, 13.5.
  2. ^ Cassio Dione, LIII, 12.3.
  3. ^ Cassio Dione, LIII, 13.5-6.
  4. ^ a b c Cassio Dione, LIII, 12.5.
  5. ^ a b c d Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, VII, 1.3.
  6. ^ Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, VII, 1-6; VII, 8.1.
  7. ^ CIL X, 6321, AE 1975, 403, AE 1986, 686.
  8. ^ CIL XIV, 3611, CIL X, 6663, AE 2000, 1453, CIL VI, 41195 e CIL XI, 6164.
  9. ^ Cassio Dione, LIV, 34.4.
  10. ^ a b Cassio Dione, LIII, 12.7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. Haensch, Capita provinciarum. Statthaltersitze und Provinzialverwaltung in der römischen Kaiserzeit, Magonza 1997
  • B.E. Thomasson, Legatus. Beiträge zur römischen Verwaltungsgeschichte, Stoccolma 1991

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]