Libertango

Libertango
ArtistaAstor Piazzolla
Autore/iAstor Piazzolla
GenereTango
Tango nuevo
Latin jazz
Pubblicazione originale
IncisioneLibertango
Data24 marzo 1974
EtichettaCarosello_Records
Durata2:49
Nel 1984 la versione originale venne pubblicata anche in Germania

Libertango è una composizione del bandoneonista e compositore argentino Astor Piazzolla, che segna la svolta "elettrica e rivoluzionaria" nella produzione del musicista[1]. Registrata, come gli altri pezzi del long playing con lo stesso titolo presso gli studi "Mondial Sound" di Milano nel maggio 1974, sarà pubblicata lo stesso anno a strettissimo giro.[2] Il titolo è costituito dall'unione dei termini "Libertad" e "Tango", e simboleggia il programmatico passaggio di Piazzolla dal tango tradizionale al Tango nuevo.[3]

L'organico presente, formato per la quasi totalità da eccellenti musicisti italiani, vede la presenza di due fra i turnisti più richiesti del periodo come Pino Presti e Tullio De Piscopo, determinanti, con il loro contributo, alla svolta stilistica del compositore argentino[4].

È quindi il brano di punta dell'omonimo album, considerato come la "lettera di presentazione" di Piazzolla al pubblico europeo, per poi affermarsi a livello mondiale.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell’Argentina di fine anni ’60, durante il regime nazionalista del Generale Onganía, le sperimentazioni di Astor Piazzolla diventano sinonimo di novità e rottura. Nel 1969, il grande successo di Balada para un loco, un po’ tango e un po’ valzer, aveva indignato quei tradizionalisti. Nel 1973, dopo un infarto si rifugiò in Italia: «me ne vado perché a Buenos Aires sono uno dei tanti disoccupati che riempiono le strade». Comincia così, con un esilio pieno di frustrazione. Rinchiuso nel loft romano di Via dei Coronari compone Libertango[6].

Altre versioni[modifica | modifica wikitesto]

Libertango vanta numerose versioni realizzate negli anni da altrettanti artisti, che ne hanno accresciuto la fortuna. Tra le canzoni inedite che ne hanno rispettato la struttura d'origine, fornendola di volta in volta di un nuovo testo, vanno ricordate quelle di Grace Jones (I've Seen That Face Before (Libertango)), del Jazz Mandolin Project (Jungle Tango), di Guy Marchand (Moi je suis Tango) e di Kati Kovács (Hívlak). Il motivo è stato quindi registrato anche dal violoncellista Yo-Yo Ma nel suo album Soul of the Tango: The Music of Ástor Piazzolla (1997), da Al Di Meola (album The Grande Passion, 2000), e da Sharon Shannon, nel 2004[7].

Parti della registrazione originale hanno invece fatto da colonna sonora a diversi spot pubblicitari televisivi, come ad esempio per il brandy "Vecchia Romagna",[8] e per alcuni modelli della Casa automobilistica Volvo.[9] Nel 1988 il regista Roman Polanski ha inserito Libertango nel suo film Frantic.

Nel 1998 ha vinto a Hollywood il Grammy Award come Miglior Composizione Strumentale dell'anno.[10][11]

L'album[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Libertango (album).

L'album Libertango è costituito da otto tracce, tutte composte e orchestrate dal bandoneonista.[12]

Musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Astor Piazzolla e Pino Presti nel video Libertango 1974

Produzione di Aldo Pagani

Tecnico del suono: Tonino Paolillo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La rivoluzione elettrica attraverso il Tango, su fattodiritto.it. URL consultato il 4 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2015).
  2. ^ Astor Piazzolla - Piazzolla: Libertango CD Album
  3. ^ See Azzi and Collier, Le Grand Tango: The Life and Music of Ástor Piazzolla, Oxford University Press, 2000.
  4. ^ PAGINA 12 - En el universo musical de Piazzolla, treinta años no es nada
  5. ^ http://www.mondolatino.it/svago/artisti/astorpiazzolla.php.
  6. ^ Paolo Galassi, Astor Piazzolla, un secolo da “Libertango”, Avvenire, 11 marzo 2021
  7. ^ Libertango
  8. ^ Spot Vecchia Romagna - I Video e la musica dello spot tv pubblicità Vecchia Romagna - MusicSite.it Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  9. ^ Video from Volvo's YouTube channel.
  10. ^ Astor Piazzolla - biografia, su carosellorecords.com. URL consultato il 6 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2011).
  11. ^ Piazzolla, Astor, su radio.rai.it. URL consultato il 12 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
    «il Grammy Awards come miglior composizione strumentale dell'anno, vinto nel 1998, ad Hollywood dal brano 'Libertango'»
  12. ^ Carlo Moretti, Astor Piazzolla, il maestro che rivoluzionò il tango, su repubblica.it, La Repubblica, 11 marzo 2021. URL consultato l'11 marzo 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]