Lingue germaniche orientali

Lingue germaniche orientali
Parlato inEuropa orientale
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue germaniche
  Lingue germaniche orientali
Codici di classificazione
ISO 639-5gme
Linguist Listeger (EN)
Glottologeast2805 (EN)

Le lingue germaniche orientali, note anche come lingue germaniche dell'Oder-Vistola, sono un sottogruppo estinto di lingue indoeuropee, parte del gruppo delle lingue germaniche. La sola lingua germanica orientale di cui si siano rinvenuti testi è la lingua gotica; tra le altre lingue che si suppongono appartenere alle germaniche orientali vi sono lingua vandalica, lingua burgunda e lingua gotica di Crimea. Si crede che il gotico di Crimea sia sopravvissuto fino al XVIII secolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Espansione delle tribù germaniche nel periodo 750 a.C. – 1 d.C. (tratto dal Penguin Atlas of World History del 1988):

      Insediamenti precedenti al 750 a.C.

     Nuovi insediamenti nel 500 a.C.

     Nuovi insediamenti nel 250 a.C.

     Nuovi insediamenti nell'1 d.C.

Le fonti utili per l'analisi di questo ceppo linguistico sono Giordane, Procopio e Paolo Diacono, oltre ad altri autori minori. Secondo prove linguistiche, toponimi, e prove archeologiche, si crede che i popoli germanici orientali (coloro che parlavano le lingue in questione) migrarono dalla Scandinavia fino all'area compresa tra i fiumi Oder e Vistola, attorno al 600300 a.C. Infatti l'influenza scandinava in Pomerania ed in Polonia settentrionale è talmente elevata da far includere a volte queste regioni nella cultura dell'età del bronzo nordica.[1]

Esistono anche prove archeologiche e toponomastiche del fatto che i Burgundi siano nati sull'isola di Bornholm in Danimarca (antico norreno: Borgundarholm).

I popoli germanici orientali, rispetto ai settentrionali, migrarono dalla Scandinavia fino alle rive orientali dell'Elba (Vandali, Burgundi, Goti, Rugi ed altri).[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dabrowski, 1989:73
  2. ^ Hermann Kinder e Werner Hilgemann, The Penguin atlas of world history; tradotto da Ernest A. Menze; con mappe disegnate da Harald e Ruth Bukor. Harmondsworth, Penguin Books, ISBN 0-14-051054-0, 1988, Volume 1, p. 109

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J. Dabrowski, Nordische Kreis und Kulturen Polnischer Gebiete, Die Bronzezeit im Ostseegebiet. Ein Rapport der Kgl. Schwedischen Akademie der Literatur, Geschichte und Altertumsforschung über das Julita-Symposium 1986, 1989, Ambrosiani, B. Kungl, Vitterhets Historie och Antikvitets Akademien, Konferenser 22, Stoccolma, ISBN 91-7402-203-2
  • E. Demougeot, La formation de l'Europe et les invasions barbares, Parigi, Editions Montaigne, 1969, 74
  • Anders Kaliff, Gothic Connections. Contacts between eastern Scandinavia and the southern Baltic coast 1000 BCE – 500 CE, 2001
  • L. Musset, Les invasions: les vagues germanique, Parigi, Presses universitaires de France, 1965
  • I. Nordgren, Well Spring of The Goths. About the Gothic Peoples in the Nordic Countries and on the Continent, 2004

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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