Locomotiva FS E.412

E.412 / EU 43
Locomotiva elettrica
Locomotiva E.412.006 in corsa presso Mertingen
Anni di ordinazione 1993
Anni di costruzione 1997-1998
Anni di esercizio dal 1999
Quantità prodotta 20 per Trenitalia
8 (EU43) per RTC
Costruttore ABB Tecnomasio
Lunghezza 19.400 mm
Larghezza 2.850 mm
Altezza 3.845 mm
Scartamento 1.435 mm
Interperno 11.400 mm
Passo dei carrelli 2.650 mm
Massa in servizio 88 t
Rodiggio Bo'Bo'
Diametro ruote 1.100 mm
Rapporto di trasmissione 20/73
Potenza continuativa rispettivamente:
  • 3 kV: 6.000 kW
  • 15 kV: 5.500 kW
  • 1,5 kV: 2.700 kW
Sforzo all'avviamento 300 kN
Velocità massima omologata * 200 km/h
  • 140 km/h (EU43)
Alimentazione 3 kV CC
1,5 kV CC
15 kV CA 16⅔Hz
Tipo di motore FIA 7065
Dati tratti da:
Cortese, op. cit., pp. 14-15, 20, 24

Le E.412 sono locomotive elettriche merci politensione e multiruolo delle Ferrovie dello Stato Italiane concepite per l'uso anche sulle reti austriaca e tedesca, assegnate a Mercitalia Rail. Dal progetto delle E.412 discendono le E.464 destinate al trasporto passeggeri.

Le E.412 sono state commissionate alla ABB Tecnomasio (poi ADtranz) e prodotte in Italia negli stabilimenti di Vado Ligure, dal 2001 di proprietà di Bombardier Transportation Italy, quando il gruppo canadese Bombardier acquistò ADtranz.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le locomotive, progettate agli inizi degli anni novanta, nacquero in risposta alla necessità di poter operare anche al di fuori della rete elettrificata delle FS, allora essenzialmente a corrente continua a 3 kV, ponendo fine alla necessità del cambio di trazione alla frontiera tra Italia e Austria, in particolare per la relazione Verona-Monaco attraverso il Brennero, da cui il soprannome di Brennero o Brennerlok dato a queste locomotive.

La commessa per la fornitura fu assegnata alla ABB-Tecnomasio di Vado Ligure con la presentazione ufficiale del prototipo il 14 aprile 1997. Nello stesso anno la E.412.002 venne trasferita dallo stabilimento di Vado Ligure all'impianto ADtranz di Tramont in Svizzera per la messa a punto sotto la linea aerea a 15.000 V. Le prove con questo sistema di trazione furono giudicate positive.

La prima consegna alle FS, immatricolata come E.412.012, avvenne il 17 giugno 1999.

Nel 2004 tutte le unità ricevettero l'abilitazione al soccorso di macchine dotate di organi di aggancio/repulsione tradizionali sia di quelle dotate di aggancio automatico. Nei primi anni di esercizio qualche esemplare ebbe l'onere di condurre in occasioni speciali treni passeggeri.

Dalla base del progetto E.412 è derivato lo studio delle coeve EU 43 di Rail Traction Company e delle EU 11 "mono tensione", inizialmente pensate per le ferrovie polacche e successivamente acquistate da Trenitalia che le ha riclassificate nel gruppo E.405.

Nel 2021 le E.412 in forza a Mercitalia Rail (ex Trenitalia Cargo) hanno iniziato a rivestire la nuova livrea zincata Mercitalia Rail, in luogo dell'originario schema XMPR, le prime macchine a riceverla sono state le unità E.412.008 e E.412.014 presso le officine di Verona Porta Vescovo.[1] Ad agosto 2023 si contavano ben 11 locomotive E.412 nella livrea zincata Mercitalia Rail.[2]

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Le E.412 sono dotate di 4 motori trifase asincroni. L'impostazione progettuale delle E.412 fa capo al progetto delle locomotive del gruppo 120 della DB. I pantografi sono monobraccio prodotti dalla tedesca Schunk. I due pantografi installati sono differenti tra loro per essere atti alla circolazione sui differenti sistemi di catenaria.

La cassa è in travi d'acciaio e coperture in lamiera grecata, tranne che per l'imperiale (la parte superiore) in alluminio e per i frontali in composito. La parte anteriore delle due cabine è realizzata con due "maschere", opera dei designer Roberto Segoni e Paolo Pizzoccheri, realizzate per termoformatura. La cassa compatta e solida è isolata in modo efficiente, per rientrare nei rigidissimi standard di comfort richiesti dalle leggi sulla sicurezza sul lavoro. Il banco di manovra è composto da due postazioni di guida: una principale a sinistra, per la marcia in linea su tutte le reti, dotata di comandi duplicati, sul lato sinistro per i macchinisti FS e sul lato destro per i macchinisti ÖBB e DB e una ausiliaria a destra, usata esclusivamente per le fasi di manovra in Austria e Germania. Le cabine sono climatizzate e comunicanti tra loro mediante un corridoio da cui si può accedere agli armadi contenenti le varie apparecchiature tecniche poste nel corpo centrale. La diagnostica di bordo controlla il funzionamento dei circuiti del rotabile semplificando gli interventi di manutenzione e riparazione. Le E.412 sono telecomandabili da carrozza semipilota tramite condotta UIC TCN a 18 poli.

Unità assegnate a Mercitalia Rail[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2017 tutte le E.412 sono state assegnate a Mercitalia Rail (ex Trenitalia Cargo) per un totale di 20 unità.[3]

Al 2023 si contavano 19 macchine ancora operative su 20 costruite[4], dato che la E.412.011 risultava formalmente fuori servizio oramai da anni; la stessa è stata radiata e demolita nel 2024.[5]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ferrovie: Due E.412 pronte nella nuova livrea Mercitalia Rail [VIDEO], Ferrovie.info, 16 luglio 2021.
  2. ^ Ferrovie: le E.405 iniziano a cambiare livrea e le E.412 lo hanno fatto quasi del tutto, Ferrovie.info, 3 agosto 2023.
  3. ^ Lorenzo Pallotta, Mercitalia Rail: la situazione aggiornata del parco mezzi, in Ferrovie.Info. URL consultato il 16 maggio 2017.
  4. ^ La locomotiva non più in servizio è la 011.
  5. ^ Ferrovie: alla demolizione la prima locomotiva E.412, Ferrovie.info, 21 febbraio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tiziano Croce, News Italia. E 412 001, in Tutto treno, anno 8º, n. 81, novembre 1995, p. 11.
  • Vittorio Mario Cortese, Nasce l'E.412 potentissima, in "I Treni" n. 182 (maggio 1997), pp. 14–25
  • Roberto Rolle, Arrivano le politensione, in Tutto treno, anno 10º, n. 98, maggio 1997, pp. 26-33, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Vittorio Cervigni, E.412 sempre in prova, in "I Treni" n. 196 (settembre 1998), pp. 18–20.
  • Articolo non firmato, E.412 alla ribalta, in I treni, anno 20º, n. 207, settembre 1999, pp. 25-27, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Luigi Voltan, Angelo Nascimbene, con la collaborazione di Sergio Pautasso (febbraio 2006). 80 anni di locomotive elettriche FS a corrente continua. Tutto treno tema anno 18 (n. 21): pp. 67 e 69, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP)
  • Giovanni Cornolò, Dall'E.626 all'Eurostar. 1928-2008: ottant'anni di locomotive elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli, 2008, pp. . ISBN 88-87372-63-2
  • Stefano Patelli, Politensioni ed universali, in Tutto treno, anno 23º, n. 243, luglio-agosto 2010, pp. 16-17, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Sergio Pautasso, Locomotive per il futuro, in Tutto treno, anno 23º, n. 243, luglio-agosto 2010, pp. 18-25, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Sergio Pautasso, Locomotive E 412 FS/EU 43 RTC, in Tutto treno, anno 23º, n. 243, luglio-agosto 2010, pp. 26-49, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Sergio Pautasso, Locomotive E 405, in Tutto treno, anno 23º, n. 243, luglio-agosto 2010, pp. 50-55, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Stefano Patelli, Le modifiche in esercizio, in Tutto treno, anno 23º, n. 243, luglio-agosto 2010, pp. 56-57, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, Rigorosamente in XMPR, in Tutto treno, anno 23º, n. 243, luglio-agosto 2010, pp. 58-61, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Marco Bruzzo, Angelo Nascimbene, Le tre sorelle del Brennero, in Tutto treno, anno 23º, n. 243, luglio-agosto 2010, pp. 62-73, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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