Luigi Vrenna

«Sono stato il primo a dichiarare guerra alle cosche della provincia e il primo ad arrestare il capo dei capi della 'ndrangheta di Crotone. Sa come si chiamava? Si chiamava Luigi Vrenna»

Luigi Vrenna

Luigi Vrenna, detto U Zirru o Zu Luigi (Crotone, 1909Crotone, 4 novembre 1992), è stato un mafioso italiano legato alla 'Ndrangheta, capobastone negli anni '70 dell'omonima cosca operante nel territorio di Crotone e del calibro di Antonio Macrì, Mico Tripodo e Girolamo Piromalli[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il soprannome U Zirru deriva dalla parola zirro, che sta ad indicare un barile di stagno utilizzato per versarci al suo interno l'olio d'oliva appena spremuto; il padre di Luigi Vrenna, infatti, di professione faceva l'olivicoltore[3]

Nel 1974 Vrenna venne arrestato per l'omicidio di due bambini, avvenuto il 23 settembre 1973[4], che si scoprì in seguito essere figli di Umberto Feudale (detto U petroliaru), capobastone della cosca omonima rivale operante nelle attività di contrabbando di sigarette.

Luigi Vrenna si spense per cause naturali a Crotone il 4 novembre 1992; le sue esequie si svolsero nella parrocchia del Sacro Cuore, all'interno del quartiere San Francesco.

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Vrenna era il nonno materno di Luigi Bonaventura, ex mafioso, poi pentito[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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