Mandator

Il mandatōr (in greco μανδάτωρ?), termine derivante dalla parola latina che denotava il "messaggero", era un ufficiale subalterno del medio Impero bizantino.

Storia e funzioni[modifica | modifica wikitesto]

I mandatores erano un corpo di messaggeri a cui erano affidati incarichi speciali correlati agli uffici di tutti gli ufficiali civili e militari di alto grado, come gli stratēgoi dei themata, i comandanti dei tagmata, i logoteti e altri. Erano posti sotto il comando di un prōtomandatōr (πρωτομανδάτωρ, "primo mandatōr"), un ufficiale di livello medio.[1][2]

Questi ufficiali non vanno confusi con la dignità onoraria di basilikos mandatōr (βασιλικὸς μανδάτωρ, "mandatōr imperiale"), che era uno dei titoli di corte minori (il quartultimo, tra quello di vestētōr e quello di kandidatos) riservato agli "uomini barbuti" (cioè ai non eunuchi). Secondo il Klētorologion dell'899, la sua insegna era una bacchetta rossa.[3] Insieme alle altre classi di livello inferiore, i basilikoi mandatores erano designati come basilikoi anthrōpoi ("gli uomini dell'imperatore"), ed erano posti sotto il comando di un apposito funzionario con il titolo di prōtospatharios tōn basilikōn.[4]

Sia i semplici mandatores che i basilikoi mandatores, oltre ai prōtomandatores, sono attestati tra il VII e l'XI secolo. Dopo questo periodo scompaiono dalle fonti. Il bizantinista francese Rodolphe Guilland ha avanzato la tesi che fossero stati sostituiti dai tzaousioi.[1][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b ODB, "Mandator", p. 1281.
  2. ^ Bury 1911, p. 45.
  3. ^ Bury 1911, p. 22.
  4. ^ Bury 1911, pp. 111–113.
  5. ^ Guilland 1967, p. 605 (Note #35).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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