Mariano Asaro

Mariano Asaro (Castellammare del Golfo, 11 maggio 1950) è un mafioso italiano. Inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia e arrestato il 18 aprile 1997[1] dopo una lunga ricerca[2], era soprannominato "l'americano"[3] per il suo presunto ruolo di collegamento con Cosa nostra statunitense[4].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di professione odontotecnico. Arrestato nel 1997, era latitante dal marzo del 1994, sfuggito agli arresti operati dai Carabinieri di Trapani nell'ambito dell'"operazione Petrov". Il suo nome, insieme a quello di altri mafiosi della provincia di Trapani, fra i quali quello di Mariano Agate[5], fu scoperto nell'elenco degli iscritti alla loggia massonica "Iside 2"[3][4][5]. Accusato della strage di Pizzolungo[4] e assolto in tutti e tre i gradi di giudizio[6]. Scarcerato per ragioni di salute nel 2003, è ritornato in carcere nel febbraio 2004 per scontare una pena detentiva definitiva di tre anni e quattro mesi di reclusione per porto illegale, continuato e aggravato, in concorso, di armi da fuoco[2] Nel 2010 è condannato in appello a 15 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso[7][8][9].

Secondo il collaboratore di giustizia Rosario Spatola, era considerato un esperto di esplosivi dagli altri esponenti di Cosa nostra, che si sarebbero rivolti a lui più volte per "consulenze" sull'argomento[4]. Sempre secondo Spatola, Asaro avrebbe fornito le armi utilizzate nell'omicidio del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto ma fu assolto definitivamente da quest'accusa perché scagionato da altri collaboratori di giustizia[10][11]. Nel 2014 è stato condannato dal Gup a 3 anni e 8 mesi per aver chiesto il pizzo a un imprenditore, presidente di Confindustria Trapani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I FATTI DEL GIORNO. 3/A EDIZIONE (4): LA CRONACA, in Adnkronos, 18 aprile 1997. URL consultato il 14 luglio 2012 (archiviato il 4 marzo 2016).
  2. ^ a b Torna in carcere Asaro boss del Trapanese, in la Repubblica, edizione Palermo, 11 febbraio 2004, p. 6. URL consultato il 14 luglio 2012 (archiviato il 4 marzo 2016).
  3. ^ a b Umberto Rosso, Stragi: c'è un killer con tessera massonica, in la Repubblica, 22 agosto 1992, p. 2. URL consultato il 14 luglio 2012 (archiviato il 4 marzo 2016).
  4. ^ a b c d Angelo Vecchio, con la collaborazione di Andrea Cottone, La mafia dalla A alla Z - Piccola enciclopedia di Cosa nostra, Palermo, Novantacento, 2012, pagina 20, ISBN 978-88-96499-30-6.
  5. ^ a b Attilio Bolzoni, Cento nomi eccellenti in una loggia segreta scoperta a Trapani, in la Repubblica, 3 dicembre 1986, p. 15. URL consultato il 14 luglio 2012 (archiviato il 4 marzo 2016).
  6. ^ Luciano Mirone, Gli insabbiati: storie di giornalisti uccisi dalla mafia e sepolti dall'indifferenza, Roma, Castelvecchi, 1999, pagina 280, ISBN 978-88-8210-116-9. URL consultato il 14 luglio 2012.
  7. ^ Rino Giacalone, Betòn, cinque condanne (PDF), in La Sicilia, Catania, 25 marzo 2009. URL consultato il 14 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. ^ Maria Loi, Trapani, cinque condanne per l'affare del cemento, in Antimafia 2000, 25 marzo 2009. URL consultato il 14 luglio 2012 (archiviato il 30 novembre 2019).
  9. ^ MCL, Mafia, confermata in appello la pena per Mariano Asaro (PDF), in Giornale di Sicilia, Palermo, 21 maggio 2010. URL consultato il 14 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  10. ^ Arrestato il dentista della mafia, Mariano Asaro - TGR Sicilia, su TGR. URL consultato il 2 novembre 2022.
  11. ^ FU RIINA A CONDANNARE A MORTE IL GIUDICE CIACCIO MONTALTO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 31 gennaio 1995. URL consultato il 2 novembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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