Massimiliano I Giuseppe di Baviera

Disambiguazione – Se stai cercando Massimiliano I, elettore di Baviera (1573-1651), vedi Massimiliano I di Baviera (elettore).
Massimiliano I Giuseppe di Baviera
Ritratto di Massimiliano I Giuseppe, re di Baviera di Moritz Kellerhoven, 1806, Residenza di Monaco di Baviera
Re di Baviera
Stemma
Stemma
In carica26 dicembre 1805 –
13 ottobre 1825
Predecessoresé stesso come duca ed elettore di Baviera
SuccessoreLudovico I
Duca ed Elettore di Baviera
Conte palatino del Reno
come Massimiliano IV Giuseppe
In carica16 febbraio 1799 –
26 dicembre 1805
PredecessoreCarlo II Teodoro
Successoresé stesso come re di Baviera
Altri titoliDuca di Zweibrücken e Berg
NascitaSchwetzingen, 27 maggio 1756
MorteMonaco di Baviera, 13 ottobre 1825 (69 anni)
Luogo di sepolturaChiesa dei Teatini
Casa realeWittelsbach
PadreFederico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld
MadreMaria Francesca del Palatinato-Sulzbach
ConsortiAugusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt
Carolina Federica Guglielmina di Baden
Figliprime nozze:
Ludovico
Augusta Amalia
Carolina Augusta
Carlo Teodoro
seconde nozze:
Massimiliano Giuseppe
Elisabetta Ludovica
Amalia Augusta
Sofia
Maria Anna
Ludovica
Massimiliana
ReligioneCattolicesimo

Massimiliano I Giuseppe Wittelsbach, conosciuto anche come Massimiliano Giuseppe (Schwetzingen, 27 maggio 1756Monaco di Baviera, 13 ottobre 1825), già principe elettore di Baviera dal 1799 al 1805 col nome di Massimiliano IV Giuseppe, fu il primo re di Baviera dal 1805 fino alla sua morte.

Appartenente al ramo del Palatinato-Zweibrücken dei Wittelsbach di Baviera, attraverso un'alleanza con la Francia napoleonica ed un'accurata politica estera e diplomatica, il 1º gennaio 1806 riuscì ad elevare i propri domini al rango di regno. Attraverso il suo primo ministro Maximilian von Montgelas, Massimiliano I attuò una serie di riforme radicali che consentirono di ammodernare il suo stato. Dai suoi sudditi era soprannominato affettuosamente König Max ("re Max").

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

Massimiliano Giuseppe in tenera età

Massimiliano Giuseppe era il figlio del conte palatino Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld, e di sua moglie, la contessa palatina Maria Francesca di Sulzbach.

Dopo la morte di suo padre nel 1767, fu lasciato in un primo momento senza la supervisione dei genitori, dal momento che sua madre era stata bandita dalla corte di suo marito dopo aver dato alla luce un figlio di un attore.

Un piccolo Massimiliano ritratto da Peter Jacob Horemans

Educato dallo zio, il duca Cristiano IV del Palatinato-Zweibrücken[1], che lo sistemò nell'Hôtel des Deux-Ponts. Intraprese la carriera militare prendendo servizio nel 1777 come colonnello nell'esercito francese, raggiungendo rapidamente il grado di generale maggiore[1]. Dal 1782 al 1789 fu di servizio a Strasburgo[1], ma allo scoppio della rivoluzione francese passò al servizio dell'esercito austriaco, prendendo parte alle prime campagne anti-rivoluzionarie[1]. Durante la sua permanenza all'Università di Strasburgo, Klemens von Metternich, il futuro cancelliere austriaco, fu ospitato per qualche tempo dal principe Massimiliano[2].

I due matrimoni[modifica | modifica wikitesto]

Johann Heinrich Schröder, Ritratto di Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt, olio su tela, 1790, Stadtmuseum Zweibrücken

In prime nozze, il 30 settembre 1785 a Darmstadt, Massimiliano sposò la principessa Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt (1765 -1796), figlia del langravio Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt e della di lui moglie Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg.

Ritratto di Carolina di Baden, Regina di Baviera di Joseph Karl Stieler

Dopo la morte di Augusta Guglielmina, Massimiliano si risposò il 9 marzo 1797 a Karlsruhe con la principessa Carolina di Baden (1776 - 1841), figlia del margravio Carlo Luigi di Baden.

Duca di Zweibrücken ed elettore di Baviera e del Palatinato[modifica | modifica wikitesto]

Il Duca Massimiliano di Zweibrücken

Il 1 aprile 1795 succedette al fratello, Carlo II, come duca del Palatinato Zweibrücken, tuttavia il suo ducato era interamente occupato dalla Francia rivoluzionaria in quel momento[1]. Il 16 febbraio 1799 divenne principe elettore di Baviera[1] e conte palatino del Reno, con la morte dell'elettore Carlo Teodoro[1], che decretava l'estinzione della casata dei Wittelsbach-Sulzbach - a cui peraltro Massimiliano apparteneva per parte di madre. Il nuovo elettore si trovò l'esercito bavarese in condizioni abiette al momento del suo accesso al trono: quasi nessuna delle unità era a pieno regime, le divise di Rumford erano impopolari e poco pratiche, e le truppe erano addestrate male. Il giovane principe elettore, che aveva servito sotto l'Ancien Régime come colonnello nel reggimento di Royal Deux-Ponts, rese la ricostruzione dell'esercito una priorità.

Ritratto del Conte von Montgelas all'età di 75 anni, di Eduard Heuß

Le sue simpatie per gli ideali francesi dell'illuminismo furono presto note a tutti (fu membro della Massoneria ). Nella riorganizzazione dei ministeri, il conte Massimiliano Giuseppe di Montgelas, che in precedenza era caduto in disgrazia presso Carlo Teodoro, ebbe il ruolo di segretario personale di Massimiliano, divenendo personaggio molto influente soprattutto verso la Francia. L'agricoltura e il commercio vennero incrementati, vennero inaugurate nuove leggi e un codice penale innovativo, le tasse e le imposte vennero ripartite senza considerare le tradizionali differenze sociali, mentre una serie di centri religiosi vennero soppressi e i beni in loro possesso vennero utilizzati per incrementare l'educazione e per progetti di pubblica utilità[1]. Massimiliano chiuse l'università di Ingolstadt nel maggio del 1800 e ne spostò la sede a Landshut.

Napoleone Imperatore

In politica estera Massimiliano fu non meno capace. Sebbene in Germania si manifestassero sempre più sentimenti di indipendenza e di nazionalismo dall'assoggettamento austriaco del Sacro Romano Impero, egli non manifestò simpatia per questi movimenti. Sin dal 1803 divenne uno dei più importanti alleati tedeschi di Napoleone; la relazione venne definitivamente suggellata grazie al matrimonio della figlia maggiore di Massimiliano con Eugenio di Beauharnais. Ottenne la propria ricompensa con il trattato di Presburgo (26 dicembre 1805), con il quale ottenne il titolo regale per la Baviera e alcuni territori come Svevia e Franconia attorno al proprio regno. Assunse definitivamente il regno il 1 gennaio 1806[1]. Il 15 marzo cedette il ducato di Berg al cognato di Napoleone, Gioacchino Murat.

Re di Baviera[modifica | modifica wikitesto]

Il nuovo re di Baviera era una delle personalità più influenti degli stati facenti parte della Confederazione del Reno, e rimase alleato di Napoleone sino alla battaglia di Lipsia dove, grazie al trattato di Ried (8 ottobre, 1813), mantenne l'integrità dei propri domini. Per prima cosa, con il trattato di Parigi (3 giugno 1814), comunque, cedette il Tirolo all'Austria in cambio del formale ducato di Würzburg. Al Congresso di Vienna, a cui partecipò personalmente, inoltre, Massimiliano dovette fare numerose concessioni all'Austria, cedendo Salisburgo e la zona del fiume Inn con Hausruck in cambio del vecchio Palatinato. Il re si batté in modo arduo per mantenere l'integrità dei domini bavaresi, ma fu costretto a rinunciare a una possibile successione al granducato di Baden per ordine di Metternich[3].

Busto di re Massimiliano di Baviera

A Vienna e in seguito Massimiliano si oppose fermamente a qualsiasi ricostituzione della Germania che dovesse mettere in pericolo l'indipendenza della Baviera, e fu la sua insistenza sul principio della piena sovranità lasciata ai principi regnanti tedeschi che in gran parte contribuirono alla libera e debole organizzazione della nuova Confederazione germanica.

L'effige di Massimiliano su una medaglia

Cedendo alle prescrizioni del Congresso di Vienna, Massimiliano concesse una costituzione liberale al proprio popolo il 26 maggio 1818. Montgelas, che aveva manifestato una strenua opposizione a questa concessione, venne destituito e Massimiliano stesso siglò un trattato con lo Stato della Chiesa. Il nuovo parlamento si dimostrò più indipendente di quanto avesse previsto e nel 1819 Massimiliano ricorse ai poteri contro la sua stessa creazione.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

La tomba di Massimiliano I Giuseppe di Baviera e di Carolina di Baden nella Chiesa di San Gaetano

Massimiliano morì al castello di Nymphenburg, presso Monaco, il 13 ottobre 1825 e gli successe il figlio Ludovico I. La salma di Massimiliano è sepolta nella chiesa dei Teatini a Monaco di Baviera, ma il suo cuore è conservato in una teca argentata presso la Gnadenkapelle di Altötting.

Eredità culturale[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio storico dell'Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera, fondata da Massimiliano di Baviera nel 1808

Sotto il regno di Massimiliano, la secolarizzazione bavarese (1802-1803) portò alla nazionalizzazione dei beni culturali della Chiesa. I protestanti furono emancipati. Nel 1808 fondò l'Accademia di Belle Arti di Monaco. Nel 1810 ordinò la costruzione del Nationaltheater in stile neoclassico francese. Il monumento Max-Joseph Denkmal davanti al Teatro Nazionale è stato creato nel mezzo della piazza Max-Joseph-Platz come memoriale per il re da Christian Daniel Rauch e realizzato da Johann Baptist Stiglmaier.

Nel 1801 guidò l'operazione di soccorso quando la bottega di un vetraio crollò, salvando la vita a Joseph von Fraunhofer, un apprendista orfano quattordicenne. Massimiliano donò libri e ordinò al vetraio di dare a Fraunhofer il tempo di studiare. Fraunhofer divenne uno dei più famosi scienziati ottici e artigiani della storia, inventando lo spettroscopio e la spettroscopia.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt coi figli

Dal primo matrimonio con Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt nacquero:

  1. Ludovico (25 agosto 1786 – 29 febbraio 1868), succeduto al padre come re di Baviera con il nome di Ludovico I, sposò la principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen (1792-1854) ed ebbe figli;
  2. Augusta Amalia (21 giugno 1788 – 13 maggio 1851), sposò nel 1806 Eugenio di Beauharnais, viceré d'Italia, duca di Leuchtenberg e principe di Eichstätt ed ebbe figli;
  3. Amalia Maria Augusta (9 ottobre 1790 – 24 gennaio 1794), morì nell'infanzia;
  4. Carolina Augusta (8 febbraio 1792 – 9 febbraio 1873), sposò nel 1808 Guglielmo I di Württemberg, risposò nel 1816 Francesco II d'Asburgo-Lorena, non ebbe figli da nessuno dei due;
  5. Carlo Teodoro (7 luglio 1795 – 16 agosto 1875), sposò nel 1823 Anna Sofia de Pétin ed ebbe figli, risposò nel 1859 Henriette Schoeller e non ebbe figli.

Da Carolina di Baden, sua seconda moglie, ebbe:

Massimiliano, Carolina di Baden e le loro cinque figlie
  1. Un figlio (5 settembre 1799 – 5 settembre 1799), nato morto;
  2. Massimiliano Giuseppe (28 ottobre 1800 – 12 febbraio 1803), morì nell'infanzia;
  3. Elisabetta Ludovica (13 novembre 1801 – 14 dicembre 1873), sposò nel 1823 Federico Guglielmo IV di Prussia e non ebbe figli;
  4. Amalia Augusta (13 novembre 1801 – 8 novembre 1877), sposò nel 1822 Giovanni I di Sassonia ed ebbe figli;
  5. Maria Anna (27 gennaio 1805 – 13 settembre 1877), sposò nel 1833 Federico Augusto II di Sassonia ed ebbe figli;
  6. Sofia (27 gennaio 1805 – 28 maggio 1872), sposò nel 1824 Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena ed ebbe figli;
  7. Ludovica (30 agosto 1808 – 25 gennaio 1892), sposò nel 1828 Massimiliano Giuseppe in Baviera ed ebbe figli;
  8. Massimiliana (21 luglio 1810 – 4 febbraio 1821), morì nell'infanzia.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Cristiano II del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld, conte palatino di Zweibrücken-Birkenfeld Cristiano I del Palatinato-Birkenfeld-Bischweiler, conte palatino di Birkenfeld-Bischweiler  
 
Maddalena Caterina del Palatinato-Zweibrücken  
Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken, conte palatino di Zweibrücken  
Contessa Caterina Agata di Rappoltstein Conte Giovanni Giacomo di Rappoltstein  
 
Wild- und Rhinegravine Anna Claudia di Salm-Kyrburg  
Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld, conte palatino di Zweibrücken  
Conte Luigi Crato di Nassau-Saarbrücken Gustavo Adolfo di Nassau-Saarbrücken  
 
Contessa Eleonora Clara di Hohenlohe-Neuenstein  
Contessa Carolina di Nassau-Saarbrücken  
Principessa Filippina Enrichetta di Hohenlohe-Langenburg Conte Enrico Federico di Hohenlohe-Langenburg  
 
Contessa Giuliana Dorotea di Castell-Remlingen  
Massimiliano I Giuseppe di Baviera  
Teodoro Eustachio del Palatinato-Sulzbach, conte palatino di Sulzbach Cristiano Augusto del Palatinato-Sulzbach, conte palatino di Sulzbach  
 
Contessa Amalia di Nassau-Siegen  
Giuseppe Carlo del Palatinato-Sulzbach, conte palatino di Sulzbach  
Langravia Maria Eleonora d'Assia-Rotenburg Langravio Guglielmo d'Assia-Rotenburg  
 
Contessa Maria Anna di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
Maria Francesca di Sulzbach  
Elettore palatino Carlo III Filippo del Palatinato Elettore palatino Filippo Guglielmo del Palatinato  
 
Langravia Elisabetta Amalia d'Assia-Darmstadt  
Elisabetta Augusta Sofia del Palatinato-Neuburg, contessa palatina di Neuburg  
Ludwika Karolina Radziwiłł Bogusław Radziwiłł  
 
Anna Maria Radziwiłł  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze bavaresi[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Chisholm, 1911, p. 291.
  2. ^ Palmer, 1972, p. 10.
  3. ^ Chisholm, 1911, p. 291 cita Baden, History, iii, p. 506.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arci-siniscalco del Sacro Romano Impero Successore
Carlo Teodoro 17991806 Titolo soppresso
Controllo di autoritàVIAF (EN5723155 · ISNI (EN0000 0001 1946 2350 · SBN MUSV042956 · BAV 495/48301 · CERL cnp00395794 · LCCN (ENn98020488 · GND (DE118579428 · BNF (FRcb107020345 (data) · J9U (ENHE987007265141605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n98020488