Massimo Mila

Massimo Mila

Massimo Mila (Torino, 14 agosto 1910Torino, 26 dicembre 1988) è stato un musicologo, critico musicale, antifascista, alpinista e intellettuale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studia al Liceo classico Massimo d'Azeglio di Torino, dove è allievo di Augusto Monti e dove ha per compagni di studio anche Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Norberto Bobbio e Guido Seborga. Conosce anche Giulio Einaudi, al quale dà lezioni di latino, introducendolo nella «confraternita» degli ex allievi del D'Azeglio, tra i quali anche Vittorio Foa, Giulio Carlo Argan, Ludovico Geymonat, Franco Antonicelli, e altri. Si laurea in lettere nel 1931 all'Università di Torino, a ventun'anni, con una tesi dal titolo Il melodramma di Verdi, che, per il diretto interessamento del filosofo Benedetto Croce, sarà pubblicata due anni più tardi dalla casa editrice Laterza di Bari. È anche un esperto alpinista, e membro del Club Alpino Accademico Italiano, una passione che nasce a Coazze grazie alle spinte della madre e alle prime escursioni sui monti della Valsangone.

Nell'ambiente di Torino matura presto in lui l'opposizione al regime fascista. Viene incarcerato una prima volta nel 1929 per attività antifascista. Aderisce al gruppo torinese di «Giustizia e Libertà» e, il 15 maggio del 1935, su delazione dello scrittore Dino Segre -alias Pitigrilli- subisce per la seconda volta l’arresto insieme a Einaudi, Foa, Ginzburg, Antonicelli, Bobbio, Pavese, Carlo Levi e Luigi Salvatorelli. Fu condannato dal Tribunale Speciale a sette anni di reclusione insieme tra l'altro a Riccardo Bauer ed Ernesto Rossi, che scontò nel carcere di Regina Coeli a Roma. In un momento di sconforto scrisse una lettera diretta a Mussolini: «Mai più mi permetterò di fare o esprimere qualche cosa che possa essere, direttamente o indirettamente, comunque ostile, o contrario, o dannoso al Regime».[1] In un'intervista del 1992, Vittorio Foa discolpò l'amico e ne attribuì il cedimento alla violenza fisica e morale operata contro di lui dall'apparato repressivo fascista.[2]

In carcere traduce Le affinità elettive di Goethe, pubblicate poi da Einaudi. Mentre era comandante partigiano di Giustizia e Libertà nel Canavese, traduce il Siddharta di Hermann Hesse, pubblicato nel 1945 da Frassinelli. Scontata la pena, nel 1940 collabora con Giulio Einaudi e la sua casa editrice, dove ha come amici e compagni di lavoro Giaime Pintor, Felice Balbo, Pavese e Ginzburg. Sorvegliato speciale, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si unisce[3] alla Resistenza entrando nel gruppo Giustizia e Libertà del Canavese, ed aderendo in seguito al Partito d'Azione.

Nel dopoguerra, il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino lo chiama ad insegnare Storia della musica nel 1954, mentre l'Università gli offre nel 1967 un incarico per la stessa materia, che ricoprirà fino al 1975. Oltre a proseguire la sua collaborazione con la casa editrice Einaudi, è critico musicale de "L'Unità" di Torino tra il 1946 e il 1967 e del settimanale L'Espresso tra il 1955 e il 1967, mentre dal 1967 passa a La Stampa. Accademico dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia dal 1956, svolge anche attività letteraria, traducendo fra l'altro opere di Goethe, Schiller, Gotthelf, Hesse, Wiechert, e l'autobiografia di Richard Wagner. Dal 1967 è condirettore della Nuova Rivista Musicale Italiana. Il 26 febbraio 1981 ha un gravissimo incidente d'auto, nel quale perde la vita la moglie, Francesca Rovedotti. Nel 1985 riceve il Premio internazionale Feltrinelli dell'Accademia Nazionale dei Lincei.[4]

Negli anni successivi alla sua scomparsa, a Mila è stato intitolato un importante premio letterario internazionale, il Premio Massimo Mila, sono stati dedicati volumi di studi e pubblicati numerosi inediti, il 2 dicembre 2008 presso il Conservatorio di Torino si è tenuta una giornata di studi in suo onore, per iniziativa dell'Amministrazione comunale e dell'Unione culturale Franco Antonicelli, con una tavola rotonda in cui Roberto Aruga, Alberto Cavagnon, Giorgio Pestelli, Andrea Casalegno ed Enzo Restagno hanno discusso sui diversi interessi che hanno connotato la figura di Massimo Mila: musica, antifascismo, letteratura, pittura, e la sua passione per la montagna. Nel 2018, il Club Alpino Italiano, ha riproposto una nuova edizione di scritti di montagna, “I due fili della mia esistenza” dedicandogli due concerti, a cura di Angelo Foletto e con la partecipazione del Coro della SAT, all’Auditorium di Milano e al Conservatorio di Torino.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Il melodramma di Verdi, Bari, Laterza, 1933. [Tesi di laurea del 1931]
  • L'esperienza musicale e l'estetica, Collana Saggi n.121, Torino, Einaudi, 1950, 2001, ISBN 88-06-16066-4. Premio Viareggio di Saggistica 1950[5]
  • M. Mila, Tensing Norkey, Gli eroi del Chomolungma, Collana Nuova Atlantide n. 2, Torino, Einaudi, 1954.
  • Giuseppe Verdi, Bari, Laterza, 1958.
  • Cronache musicali 1955-1959, Collana Saggi, Torino, Einaudi, 1959.
  • Breve storia della musica, Collana Piccola Biblioteca n. 31, Torino, Einaudi, 1963. - I ed. orig.: Milano, Bianchi-Giovini, 1946.
  • Cento anni di alpinismo italiano, in Appendice al libro di Claire-Eliane Engel, Storia dell'alpinismo, Torino, Einaudi, 1965.
    • in L'altra faccia della mia persona. Storie di vette e alpinisti, a cura di F. Cattaneo, Collana Licheni, CDA & VIVALDA, 2010, ISBN 978-88-748-0142-8.
  • Le sinfonie di Mozart: corso monografico di storia della musica, Torino, G. Giappichelli, 1967. - Nuova ed., Introduzione di Giovanni Morelli, Collana Piccola biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2010, ISBN 978-88-061-7166-7. [lezioni del corso tenuto all'Università di Torino nell'anno accademico 1967-1968]
  • La giovinezza di Verdi, Collana Musica e musicisti n.1, Roma, ERI, 1974.
  • Maderna musicista europeo, Torino, Einaudi, 1976. - Nuova edizione a cura di U. Mosch, Collana Piccola Biblioteca, Nuova serie, Einaudi, 1999, ISBN 88-06-15059-6
  • Lettura della Nona Sinfonia, Collana Piccola Biblioteca n.306, Einaudi, Torino, 1977, ISBN 88-06-47019-1 [sulla Nona Sinfonia di Beethoven]
  • Lettura delle «Nozze di Figaro». Mozart e la ricerca della felicità, Collana Piccola Biblioteca n. 371, Einaudi, Torino, 1979, 2003, ISBN 978-88-061-8937-2.
  • L'arte di Verdi, Collana Saggi n.627, Torino, Einaudi, 1980, pp. XIV-388, ISBN 978-88-065-0898-2.
  • Wolfgang Amadeus Mozart, Collezione Biblioteca, Edizioni Studio Tesi, 1980, III ed. 1991, ISBN 978-88-769-2099-8.
  • Cent'anni di musica moderna, Collana Documenti e saggi, Milano, EDT, 1981, ISBN 978-88-706-3020-6.
  • Compagno Strawinsky, Collana Saggi n. 652, Einaudi, Torino, 1983, ISBN 978-88-065-5525-2; Collana Saggi, Milano, BUR, Milano, 2012, ISBN 978-88-170-5454-6.
  • I costumi della Traviata, Collezione Biblioteca n.22, Milano, Edizioni Studio Tesi, 1984. - II ed., Collana L'arte della fuga, Studio Tesi, 1992, ISBN 978-88-769-2335-7; Collana Biblioteca, Studio Tesi, 1999, ISBN 978-88-769-2000-4.
  • Trentasei articoli, Collana Terza pagina, Torino, La Stampa, 1985, ISBN 978-88-778-3015-9.
  • Lettura del Don Giovanni di Mozart, Collana Piccola Biblioteca n. 494, Einaudi, Torino, 1988-2000, ISBN 88-06-15680-2; Prefazione di Piero Gelli, Collana Saggi, Milano, BUR, 2011, ISBN 978-88-170-5237-5.
  • Alla Scala. Scritti 1955-1988, A cura di Renato Garavaglia e Alberto Sinigaglia, Prefazione di Gianandrea Gavazzeni, In collaborazione con il Teatro alla Scala, Milano, Rizzoli, 1989, pp. 544, ISBN 978-88-172-4019-2. - Collana Bur illustrati, Milano, BUR, 1993, ISBN 978-88-171-1174-4; Collana Saggi italiani, BUR, 2001, ISBN 978-88-178-6702-3; Collana Saggi, BUR, 2011, ISBN 978-88-170-4618-3. [raccolta di 166 articoli apparsi su «L'Espresso» (1955-1967) e «La Stampa» (1967-1988)]
  • Lettura del Flauto Magico, Collana Piccola Biblioteca, Einaudi, Torino, 1989-2006, ISBN 978-88-061-1630-9.
  • Scritti di montagna, A cura di Anna Mila Giubertoni. Con una presentazione di Gianni Vattimo e uno scritto di Italo Calvino, Collana Gli struzzi n.432, Torino, Einaudi, 1992, ISBN 88-06-12878-7.
  • Brahms e Wagner, A cura di Alberto Batisti, Collana ETascabili, Einaudi, Torino, 1994, ISBN 88-06-13506-6;
  • Scritti civili, A cura di Alberto Cavaglion, con una nota di Giulio Einaudi, Collana Gli struzzi n. 471, Einaudi, Torino, 1995, ISBN 88-06-13841-3; Collana La Cultura, Milano, Il Saggiatore, 2011, ISBN 978-88-428-1688-1.
  • L'arte di Béla Bartók, a cura di Francesco M. Colombo, Einaudi, Torino, 1996, ISBN 88-06-14056-6; A cura di Piero Gelli, Collana Saggi, Milano, BUR, 2013, ISBN 978-88-170-7028-7.
  • Guillaume Dufay, a cura di Simone Mongi, Collana Piccola Biblioteca n. 646, Einaudi, Torino, 1997, ISBN 978-88-061-4672-6.
  • Verdi, A cura di Piero Gelli, Collana Saggi italiani, Milano, Rizzoli, 2000, ISBN 978-88-178-6535-7. - Collana Saggi, Milano, BUR, 2012, ISBN 978-88-170-6043-1. [contiene i precedenti volumi: La giovinezza di Verdi (1974), L'arte di Verdi (1980), in Appendice «Il concetto di musica drammatica»]
  • Mozart. Saggi 1941-1987, A cura di Anna Mila Giubertoni, Collana ET Saggi, Torino, Einaudi, 2006, ISBN 88-06-18088-6.
  • I Quartetti di Beethoven, a cura di M. Mattarozzi, Collana Piccola biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2007, ISBN 978-88-061-7064-6. [materiale delle lezioni tenute fra il 1967 e il 1969]
  • I quartetti di Mozart, Introduzione di Giovanni Morelli, Collana Piccola Biblioteca, Einaudi, Torino, 2009, ISBN 978-88-061-7168-1.
  • Lettere editoriali, Prefazione e cura di Tommaso Munari, trascrizione di Giovanna Andrea Tira, Torino, Einaudi, 2010. [75 lettere scritte tra il 1941 e il 1987, pubblicate in 1000 copie fuori commercio]
  • Cronache wagneriane, A cura di Piero Gelli, Collana Saggi, Milano, BUR, 2013, ISBN 978-88-170-6311-1.
  • Le opere «brutte» di Giuseppe Verdi, A cura di Tito M. Tonietti, Collana Studi, San Cesario di Lecce, Manni, 2015, ISBN 978-88-626-6623-7.
  • I due fili della mia esistenza, A cura di W. Giuliano e G. Montresor, CAI, 2018, ISBN 978-88-798-2077-6.

Saggi e articoli[modifica | modifica wikitesto]

  • La melodia bizantina (in RMI, 1946);
  • La nascita del melodramma (in Civiltà Fiorentina. Il Sei-Settecento, Firenze, 1956);
  • Introduzione all'"Autobiografia" di R. Wagner (in "Belfagor", 1951);
  • La vita della musica nell'Ottocento italiano (in ital. in "Belfagor", 1957; voce " Italien 19. Jahrh. ", MGG);
  • La linea Nono (in RaM, 1960);
  • L'età brahmsiana (in AA. VV., Arte e Storia. Studi in onore di L. Vincenti, Torino, 1965);
  • Musica e scuola nel costume italiano (in NRMI, 1967);
  • L'unità stilistica nell'opera di Verdi (ibid., 1968);
  • "Il Turco in Italia", manifesto di dolce vita (ibid.);
  • La fortuna di Rossini (in "Bollettino del Centro di studi rossiniano", 1968);
  • La dialogizzazione dell'aria nelle opere giovanili di Verdi (Atti del 1 Congresso Internaz. di Studi Verdiani, Parma, 1969);
  • Casorati e la musica (in AA. VV., Testimonianze. Studi e ricerche in onore di Guido M. Gatti, Bologna, 1973);
  • Lettura della Grande Fuga op. 133 (in AA. VV., Scritti in onore di Luigi Ronga, Milano-Napoli, 1973);
  • Gianfrancesco Malipiero e l'irrazionalismo contemporaneo (Atti dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Venezia 1974) .
  • Sulla Dodecafonia di Dallapiccola (in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", 1976);
  • Nona Sinfonia e Quartetti nei Quaderni di conversazione (in NRMI, 1979);
  • Il Romanticismo nella musica (in "Belfagor", 1979);
  • Guillaume Dufay, musicista franco-borgognone (ibid., 1980);
  • Tra Wagner e Nietzsche (in "Cultura e Scuola", 1980);
  • I canoni di Mozart (in NRMI, 1981);
  • L'equivoco della musica barocca (in "Belfagor", 1981);
  • La vecchiaia di Bach (Atti dell'Accademia delle Scienze di Torino, 1981);
  • Il "collage" in musica (in AA. VV., Scritti in onore di G. C. Argan, Roma, 1984);
  • L'antico e il progresso nel carteggio tra Verdi e Boito (in "Belfagor", 1984);
  • "La donna è mobile..." Considerazioni sull'edizione critica del Rigoletto (in NRMI, 1985);
  • Le idee di Rossini (come pref. a Rossini, Lettere, Firenze, s. a., ma 1985);
  • La fortuna di Mozart (in "Belfagor", 1985).

Epistolari[modifica | modifica wikitesto]

  • Argomenti strettamente famigliari. Lettere dal carcere 1935-1940, a cura di Paolo Soddu. Introduzione di Claudio Pavone, Collana Gli struzzi n.509, Einaudi, Torino 1999, ISBN 88-06-15062-6
  • Luigi Dallapiccola-Massimo Mila, Tempus aedificandi. Carteggio 1933-1975, a cura di L. Aragona, Milano, Ricordi (Universal Music MGB), 2005, ISBN 88-7592-798-7
  • Massimo Mila-Luigi Nono, Nulla di oscuro tra noi. Lettere 1952-1988, a cura di A.I. De Benedictis e V. Rizzardi, Milano, Il Saggiatore 2010, ISBN 978-88-428-1645-4

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberto Festorazzi, Caro Duce ti scrivo, edizioni Ares, Milano, 2012, pag. 85.
  2. ^ Bobbio – il diritto di difendersi, intervista a Vittorio Foa a cura di Alberto Papuzzi, “La Stampa”, 16 giugno 1992, pag. 15: «Non è verità ma falsificazione dare della personalità di Massimo Mila (…) una immagine deformata da un singolo interrogatorio di polizia. Come ignorare il quadro della pressione poliziesca e delle sue tecniche repressive, che non sono fatte solo di violenza fisica. Con Mila ho passato anni e anni in una cella di Regina Coeli e mai, nemmeno per un attimo, ho pensato che qualche parola in un interrogatorio di polizia potesse offuscare l'immagine impegnata di quell'uomo. Più pesante di quella fisica c'era la violenza morale dello stesso interrogatorio di polizia, della ritualità del tribunale speciale i cui giudici erano “seniori”, cioè colonnelli della milizia fascista. E ciò che dico per Mila vale anche per Einaudi».
  3. ^ Franco Astengo, Le scelte dell’8 settembre, Odissea, 7 settembre 2018: La solitudine, cioè la piena responsabilità individuale della decisione (…) è come esaltata e insieme riscattata dalla percezione dell’ineliminabile necessità di scegliere tra comportamenti che recavano iscritti valori che come ha scritto Massimo Mila portavano a una «rivelazione a se stessi di una nuova possibilità di vita».
  4. ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
  5. ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  6. ^ Medaglia d'argento ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte - MILA Prof. Massimo

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fedele D'Amico, Massimo Mila ha cinquant'anni, in I casi della musica, Milano, 1962
  • Franco Fucci, Le polizie di Mussolini, la repressione dell'antifascismo nel Ventennio, Milano, Mursia, 1985.
  • Paolo Gallarati, La produzione critica di Massimo Mila tra le due guerre, in Giorgio Federico Ghedini e l'attività musicale a Torino tra le due guerre, Atti del Convegno, Torino, 1987
  • Intorno a Massimo Mila. Studi sul teatro e il Novecento musicale, atti del Convegno di studi promosso dal Centro studi musicali Ferruccio Busoni (Empoli, 17-19 febbraio 1991), a cura di Talia Pecker Berio, Firenze, 1994
  • Profilo di Massimo Mila, Giornata di Studio (Torino, 4 dicembre 1998), a cura di Angelo D'Orsi e Pier Giorgio Zunino, Firenze, 2000
  • Silvio Paolini Merlo, Sei controtesi a Massimo Mila, in «Itinerari», XLVII, 1, 2008, pp. 105–140; poi in S. Paolini Merlo, Estetica esistenziale. Ricerche sulla filosofia della musica e delle arti sceniche, Mimesis, Milano, 2010
  • Roberto Festorazzi, "Caro Duce ti scrivo". Il lato servile degli antifascisti durante il Ventennio, Ares, Milano, 2012

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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