Maurice Athanase Le Luc

Maurice Athanase Le Luc
L'ammiraglio Le Luc (in primo piano, a destra, di profilo) con i generali Huntziger e Bergeret all'atto della firma dell'armistizio nel giugno 1940, ritratti all'interno del vagone di Rethondes
NascitaLorient, 14 luglio 1885
MorteParigi, 7 aprile 1964
Cause della mortecause naturali
Dati militari
Paese servitoBandiera della Francia Francia
Bandiera della Francia di Vichy Francia di Vichy
Forza armataMarine nationale
Anni di servizio1902-1943
GradoViceammiraglio
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Battagliebattaglia di Mers-el-Kebir
Autoaffondamento della flotta francese a Tolone
Comandante diincrociatore pesante Colbert
Decorazionivedi qui
Studi militariEcole Navale
Dati tratti da Le contre amiral Le Luc, in Ouest-France 20 mai 1937[1]
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Maurice Athanase Le Luc (Lorient, 14 luglio 1885Parigi, 7 aprile 1964) è stato un ammiraglio francese, firmatario dell'armistizio di Compiègne entrò poi a fra parte del Governo di Vichy come Capo di gabinetto del Ministro della Marina e delle Colonie ammiraglio François Darlan. Nel novembre 1942, dopo l'invasione tedesca del territorio della Francia di Vichy e l'Autoaffondamento della flotta francese a Tolone, assunse per un breve periodo la funzioni di Capo di stato maggiore della Marine nationale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Lorient il 14 luglio 1885,[1] figlio di un commerciante.[2] Entrato nella Marine nationale nel 1902, frequentò l'Ecole Navale divenendo guardiamarina il 5 ottobre 1905. Il 1º gennaio 1906 si imbarcò sull'incrociatore corazzato Gueydon, appartenente alla Squadra dell'Estremo Oriente[3], e poi sulla cannoniera Vigilante. Il 5 ottobre 1907 viene promosso tenente di vascello, e il 1º gennaio 1909 si imbarcò come allievo ufficiale in istruzione sulla Couronne, appartenente alla Scuola cannonieri. Ottenuto il brevetto si imbarcò sulla nave da battaglia Carnot, appartenente alla squadra del Mediterraneo. Il 1º gennaio 1910 si trasferì sull'incrociatore corazzato Condé[4] appartenente alla 2ª Squadra. Il 1º gennaio 1912 viene destinato all'imbarco per un certo periodo sul Tourville[5], appartenente alla Scuola cannonieri, per ritornarvi poi il 1º gennaio 1914.[6] Promosso tenente di vascello l'8 maggio 1915.

Durante la prima guerra mondiale si distingue particolarmente, decorato con la Croix de Guerre e la Croce di Cavaliere della Legion d'onore. Il 1 gennaio 1918 diviene professore d'artiglieria presso la Scuola navale di Brest, e il 1 gennaio 1921 assume il comando della cannoniera Agile,[1] appartenente alla squadriglia di sorveglianza (Escadrille de patrouille) di Tolone. È promosso capitano di corvetta il 30 marzo 1922 e capitano di fregata l'8 dicembre 1925, insignito successivamente del titolo di Ufficiale della Legion d'Onore, e di Cavaliere al Mérite Maritime.[1] Dal 16 febbraio 1928 al 30 ottobre 1929 comanda il cacciatorpediniere Jaguar. Il 4 giugno 1931 viene elevato al rango di capitano di vascello e successivamente, il 6 novembre 1932, assume il comando dell'incrociatore pesante Colbert.[1] Si distinse particolarmente come Ufficiale di Stato maggiore,[7] e frequentò il corso presso il collegio degli Alti Studi del Ministero della Difesa. Nel giugno 1937 fu promosso contrammiraglio.[1]

Il 30 luglio 1939, poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, diviene Vice Capo di stato maggiore[8] della Marina, al fianco dell'ammiraglio Darlan, ed insieme a Gabriel Auphan e Jean Louis Négadelle, sostenne una parte essenziale della direzione delle operazioni navali. Nel novembre 1939 viene promosso al grado di viceammiraglio, e diviene comandante delle forze navali. Alle ore 6:15 del 9 maggio 1940, giorno precedente l'attacco tedesco ad ovest, partecipò ad una riunione al vertice, tenutasi a Dunkerque, indetta dal Capo di stato maggiore generale Maurice Gamelin.[9] A questa riunione presero parte anche il generale Alphonse Georges, il generale Gaston Billotte e l'ammiraglio Darlan.[9]

Dopo la sconfitta della Francia, il 22 giugno 1940, su disposizione di Darlan,[10] fu uno dei firmatari dell'armistizio di Compiègne con la Germania avvenuto in un vagone ferroviario posizionato nella foresta di Rethondes.[11] Assieme a lui parteciparono il capo delegazione, generale Charles Huntziger l'ambasciatore Léon Nöel, il tenente generale Parisot, ed il generale dell'aviazione Jean Bergeret.[11] Analogamente il 24 si recò in aereo a Roma, con la stessa delegazione, per firmare l'armistizio con il governo italiano.

Entrò a far parte del governo di Vichy, in qualità di Capo di gabinetto del Ministro della Marina e delle Colonie[12] ricoprendo tale incarico fino al settembre 1941[13], quando lasciò l'incarico ricevendo il titolo di Grande Ufficiale della Legion d'Onore.

Il giorno dell'attacco inglese contro la squadra navale francese presente nel porto di Mers el Kebir era l'unico ufficiale di grado elevato presente presso lo Stato Maggiore della Marina. Quando l'ammiraglio Marcel Gensoul informò i vertici della Marine nationale dell'ultimatum inglese che prevedeva la consegna della flotta, o il suo autoaffondamento,[14] cercò di informare l'ammiraglio Darlan che si trovava a Clermont-Ferrand[14] in viaggio per Vichy[14] assieme ad Auphan e a Negadelle. Di propria iniziativa ordinò agli incrociatori presenti a Tolone ed a Algeri[14] di salpare per portare aiuto alla squadra di Mers-el-Kebir. Alle 13:30 riuscì a mettersi in contatto telefonico con Darlan che gli ordinò di reagire con la forza. Alle 14:45 Le Luc trasmise in chiaro[15] a Gensoul di mettere in atto tutte le misure necessarie a preservare le sue unità, e che tutte le navi disponibili, sommergibili compresi, si sarebbero dirette immediatamente su Mers-el-Kebir. Dopo la catastrofe, che vide la morte di molte centinaia di marinai francesi, e la perdita della corazzata Bretagne, alle 21:30 Gensoul trasmise a Somerville la richiesta di cessare il fuoco.[16] Alle 21:53 Le Luc ordinò perentoriamente a Gensoul di cessare di parlamentare con il nemico.[16]


Il 20 novembre 1942 assume temporaneamente le funzioni di Capo di stato maggiore della marina, ricoprendo tale incarico fino al 2 aprile 1943. Il 2 luglio dello stesso anno fu collocato in posizione di riserva, e l'8 settembre 1944 in posizione di riposo. Dopo la fine della guerra venne condannato dall'Alta Corte di giustizia a due anni di carcere per collaborazionismo, con la pena accessoria della degradazione, il 25 febbraio 1950. Amnistiato il 13 giugno 1951 venne reintegrato nella seconda sezione degli Ufficiali generali[17] della Marina il 26 settembre 1961.[18] Si spense a Parigi (4e Arrondissement)[19] il 7 aprile 1964.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

(lista parziale)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Le contre amiral Le Luc, Ouest-France, 20 mai 1937
  2. ^ État-civil en ligne de Lorient, année 1885, acte de naissance n° 591.
  3. ^ Al comando del Cdt Charles Ridoux.
  4. ^ Comandante Lucien Mottez.
  5. ^ Agli ordini del comandante Jean Allemand
  6. ^ Agli ordini del comandante Eugène Carré.
  7. ^ ricoprì gli incarichi di Aiutante del direttore del personale della flotta, Aiutante di bandiera del viceammiraglio comandante la 1ª Squadra, Capo di stato maggiore della 1ª Squadra, Capo di stato maggiore del viceammiraglio ispettore generale delle forze marittime del nord, Capo di stato maggiore del viceammiraglio ispettore generale delle forze marittime del Mediterraneo.
  8. ^ Pettibone 2010, p. 300.
  9. ^ a b Penaud 2012, p. 12.
  10. ^ Brown 2004, p. 58.
  11. ^ a b Brown 2004, p. 59.
  12. ^ Ouest-France, 26 juin 1940
  13. ^ Pettibone 2010, p. 342.
  14. ^ a b c d Brown 2004, p. 188.
  15. ^ Brown 2004, p. 189.
  16. ^ a b Brown 2004, p. 203.
  17. ^ Deuxième section des officiers généraux.
  18. ^ Henri Darrieus et Jean Quéguiner, Historique de la marine française : novembre 1942-août 1945, 1994, page 270.
  19. ^ Menzione marginale riportata sul suo atto di nascita.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Paul Auphan, Jacques Mordal, The French Navy in World War II, Annapolis, MD, Naval Institute Press, 1959.
  • (EN) Bernard Costagliola, La marine de Vichy, Blocus et collaboration, Paris, Ed.iteur Taillandier, 1959.
  • (EN) David Brown, The Road to Oran: Anglo-French Naval Relations September 1939-July 1940, London, Taylor & Francis Ltd., 2004, ISBN 0-7146-5461-2.
  • (FR) Yves Frédéric Jaffré, Les tribunaux d'exception, 1940-1962, Paris, Nouvelles Editions Latines, 1962.
  • (FR) Jacques Mordal, La Marine à l'épreuve: de l'armistice de 1940 au procès Auphan, Paris, Édition d'histoire et d'art, 1956.
  • (EN) Robert O. Paxton, Parades and Politics at Vichy: The French Officer Corps under Marshal Pétain, Princeton, NJ, Princeton University Press, 1966.
  • (FR) Guy Penaud, De Gaulle - Pétain: L'affrontement du printemps 1940, Paris, Historiques l'Harmattan, 2012, ISBN 978-2-296-56829-7.
  • (EN) Charles D. Pettibone, The Organization and Order of Battle of Militaries in World War II Volume VI Italy and France Including the Neutral Countries of San Marino, Vatican City (Holy See), Andorra, and Monaco, Trafford Publishing, 2010, ISBN 1-4269-4633-3.
  • (EN) Colin Smith, England's Last War Against France: Fighting Vichy 1940-42, London, Weidenfeld & Nicolson, 2010, ISBN 0-297-85781-9.

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