Medaglie per il terremoto calabro-siculo

Le medaglie per il terremoto calabro-siculo sono onorificenze istituite dal Governo del Regno d'Italia per premiare il grandioso impegno di civili, militari, organizzazioni e sodalizi nel soccorrere e aiutare i superstiti, anche finanziariamente o provvedere ai bisogni dei danneggiati dal disastro. Esistono due medaglie, una di benemerenza per le persone e gli enti e una commemorativa del soccorso prestato dalle persone nei luoghi devastati dal sisma tra il 28 dicembre 1908 fino a tutto il mese di marzo 1909.

Una medaglia commemorativa per il terremoto fu istituita anche dalla Croce Rossa Italiana[1] ed una di benemerenza dall'Ordine di Malta.

Il terremoto calabro-siculo del 1908 è considerato uno degli eventi più catastrofici del XX secolo, si verificò alle ore 05:21 del 28 dicembre 1908 e causò un grandissimo numero di vittime e danni catastrofici alle città di Messina e Reggio di Calabria.

Medaglia di benemerenza per il terremoto calabro-siculo[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di benemerenza per il terremoto calabro-siculo

Regno d'Italia
TipoMedaglia di benemerenza
Statuscessata
IstituzioneRoma, 6 maggio 1909
CessazioneRoma, 16 dicembre 2010
Motivo della cessazioneabrogazione del decreto istitutivo
Concessa aenti e persone
Concessa peraver acquistato titolo di pubblica benemerenza, in modo eminente, in occasione del terremoto avvenuto in Calabria ed in Sicilia il 28 dicembre 1908
IncisoreLuigi Giorgi
Firma incisoreL. GIORGI
Diametro4 cm. per gli enti
3,5 cm. per le persone
Gradioro, argento, bronzo, menzione onorevole
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani

Nastro del primo tipo (10 luglio 1909 - 2 dicembre 1909)

Nastro del secondo tipo (dal 2 dicembre 1909)

La medaglia di benemerenza per il terremoto calabro-siculo fu istituita dal Governo italiano con regio decreto n. 338 del 1909[2] per premiare gli enti e le persone che, in modo eminente, avevano acquistato titolo di pubblica benemerenza sia prodigando personalmente assistenza, cure, o aiuto ai superstiti, o concorrendo con cospicue elargizioni in loro favore, sia provvedendo ai servizi di salvataggio, o sanitari, o amministrativi, ovvero ai bisogni materiali o morali dei danneggiati dal disastro[3].

Il riconoscimento consisteva in un diploma di benemerenza e nella relativa medaglia d'oro, d'argento o di bronzo, oppure in un attestato di menzione onorevole se il grado di merito non era tale da essere ricompensato con una medaglia.

Concessione[modifica | modifica wikitesto]

Gli atti meritori dovevano essere accertati, entro il 1909, con attestazioni delle autorità politiche locali o delle rappresentanze municipali, o mediante atti di notorietà su testimonianza di persone degne di fede.

Il re conferiva la medaglia o la menzione onorevole, con il relativo diploma, su proposta del Ministro dell'interno, in seguito al parere di una Commissione composta da:

  • un consigliere di Stato designato dal Ministro dell'interno, che ne assumeva la presidenza; questo comma fu abrogato con Regio decreto n. 59 del 1911[4], con il quale il presidente della Commissione Pietro Bertarelli, dimissionario, fu sostituito dal conte Rinaldo Taverna, già membro della Commissione in quanto presidente della Croce Rossa Italiana;
  • il direttore generale dell'amministrazione civile;
  • il direttore generale della sanità pubblica;
  • il direttore generale della pubblica sicurezza;
  • il direttore generale dei servizi speciali al Ministero dei lavori pubblici;
  • un ufficiale generale designato dal ministro della guerra;
  • un ammiraglio designato dal ministro della marina;
  • il comandante del corpo dei vigili di Roma;

un funzionario del Ministero dell'interno disimpegnava l'ufficio di segreteria della Commissione.

Con regio decreto 25 luglio 1909 n. 567[5], ritenuto necessario esaminare l'opportunità di concedere la ricompensa anche a sudditi ed enti stranieri che avevano concorso all'opera di soccorso ai danneggiati del terremoto, furono a chiamati a far parte della commissione anche:

Il re poteva conferire la medaglia anche su semplice proposta del Ministro degli interni nel caso previsto dal regio decreto n. 2706 del 1884[6], quando l'atto generoso era sufficientemente accertato per le circostanze di tempo e di luogo nelle quali era stato compiuto e per la qualità delle persone che vi avevano assistito.

Insegne[modifica | modifica wikitesto]

Agli enti ed alle persone decorate veniva consegnato un diploma e la medaglia, coniata a spese dello Stato, a questo scopo fu stanziata la somma di lire 10.000[7]; i nomi dei decorati erano pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del Regno[8][9].

Medaglia[modifica | modifica wikitesto]

La medaglia fu istituita in due formati: una per gli enti, del diametro di quattro centimetri, ed una per le persone di tre centimetri e mezzo e in tre classi: d'oro, d'argento e di bronzo, secondo il grado di merito, e se questo non era tale da essere ricompensato con la medaglia, si poteva concedere al benemerito un attestato di menzione onorevole.

Le medaglie recano:

sul recto
l'effigie del re con la leggenda intorno «Vittorio Emanuele III»;
sul verso
una corona di quercia con la leggenda «Terremoto 28 dicembre 1908 in Calabria e in Sicilia».

Nastro[modifica | modifica wikitesto]

Le persone decorate portavano la medaglia al lato sinistro del petto, appesa ad un nastro largo trentasei minimetri di color verde con orli rossi di sei millimetri ciascuno; con Regio decreto 21 ottobre 1909 n. 719[10] il colore degli orli divenne bianco.

Elenco dei decorati[modifica | modifica wikitesto]

L'elenco dei decorati delle medaglie d'oro, d'argento, di bronzo e della menzione onorevole fu ufficializzato con il Regio Decreto del 5 giugno 1910 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 131 (straordinario) del 5 giugno 1910, da Pag. 2777 a Pag. 2844[11].

Medaglia commemorativa per il terremoto calabro-siculo[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia commemorativa per il terremoto calabro-siculo

Regno d'Italia
TipoMedaglia commemorativa
Statuscessata
IstituzioneRoma, 20 febbraio 1910
CessazioneRoma, 16 dicembre 2010
Concessa apersone nazionali e straniere
ModellistaLuigi Giorgi
Diametro32 millimetri
Gradiargento
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani

Nastro del primo tipo (22 marzo 1910 - 14 agosto 1910)

Nastro del secondo tipo (dal 14 agosto 1910)

La medaglia commemorativa per il terremoto calabro-siculo fu istituita con regio decreto 20 febbraio 1910 n. 79[12] per celebrare l'opera soccorritrice e le azioni generose e filantropiche, compiute nei luoghi devastati dal terremoto del 28 dicembre 1908 in Calabria ed in Sicilia.

Avevano diritto di fregiarsi della medaglia tutte le persone nazionali e straniere che nei luoghi devastati dal terremoto e nel periodo di tempo dal 28 dicembre 1908 a tutto marzo 1909 avevano prestato opera soccorritrice per gli scopi indicati nell'art. 1 del regio decreto 6 maggio 1909 n. 338[2], ovvero sia prodigando personalmente assistenza, cure, od aiuto ai superstiti, o concorrendo con cospicue elargizioni in loro favore, sia provvedendo ai servizi di salvataggio, o sanitari, od amministrativi, ovvero ai bisogni materiali o morali dei danneggiati dal disastro.

Concessione[modifica | modifica wikitesto]

L'opera di soccorso prestata dalle persone nei luoghi devastati dal terremoto era accertata con attestazione:

  • dei capi locali delle varie amministrazioni dello Stato e dei capi dei vari corpi militari per quanto concerne le persone appartenenti a tali amministrazioni o corpi;
  • del Comitato centrale dell'Associazione della Croce Rossa Italiana per le persone che fecero parte di squadre o comitati, alla dipendenza dell'Associazione stessa;
  • del sindaco, col visto del prefetto della provincia, per le persone che fecero parte di squadre o di comitati, organizzati da comuni, da altri enti o da privati.

Per coloro che non facevano parte di comitati o di squadre di soccorso, l'accertamento si faceva con atti di notorietà su testimonianza di persone degne di fede, rese innanzi al pretore.

Le attestazioni dovevano essere presentate agli uffici competenti entro il 31 maggio 1910 e davano diritto a un diploma di autorizzazione a fregiarsi della medaglia commemorativa che, una volta riscontrata la regolarità delle attestazioni stesse, veniva rilasciato:

  • dal Ministro dell'interno ai cittadini residenti nel Regno;
  • dal Ministro degli affari esteri agli stranieri e ai cittadini italiani residenti all'estero;
  • dai Ministri preposti alle singole amministrazioni dello Stato, compresi i corpi militari, dalle quali gli interessati rispettivamente dipendevano.

Concessione a stranieri[modifica | modifica wikitesto]

L'accertamento dell'opera soccorritrice, prestata nei luoghi devastati dal terremoto dagli stranieri e dai cittadini italiani residenti all'estero, avveniva secondo norme stabilite con decreto del Ministro degli affari esteri.

La medaglia entrò ufficialmente nel medagliere britannico con decreto del 1912 di Re Giorgio V, con il quale se ne autorizzò sia l'accettazione che il porto[senza fonte].

Insegne[modifica | modifica wikitesto]

Come previsto dal provvedimento istitutivo la medaglia fu coniata dalla Regia Zecca di Roma, il prezzo fu fissato in lire 2,65[13]. La medaglia era data gratuitamente, a spese dello Stato, agli stranieri, ai militari del Regio Esercito e della Regia Marina, alle Regie Guardie di finanza, alle Guardie di città e ai militi dell'Associazione della Croce Rossa Italiana.

Ne esistono varianti sia d'argento che di bronzo prodotte da privati, come la Stefano Johnson.

Medaglia[modifica | modifica wikitesto]

La medaglia è in argento, del diametro di 32 millimetri, e reca:

sul recto
l'effigie del re con la leggenda intorno: «Vittorio Emanuele III Re d'Italia»;
sul verso
una corona di foglie di quercia con la leggenda «Medaglia commemorativa - Terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908».

Nastro[modifica | modifica wikitesto]

La medaglia si portava appesa al lato sinistro del petto con un nastro di seta di colore azzurro cupo della larghezza di 33 millimetri, con una fascia verticale bianca nello spazio centrale e larga 11 millimetri.

Con regio decreto 7 luglio 1910 n. 497[14] fu adottato un nastro differente, di colore verde, della larghezza di 36 millimetri, con tre fasce bianche verticali, larghe sei millimetri ciascuna, di cui due ai lati ed una nello spazio centrale del nastro medesimo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Deliberazione del Comitato centrale CRI 21 aprile 1909
  2. ^ a b Regio decreto 6 maggio 1909, n. 338, in materia di "Istituzione di attestati di benemerenza in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908 in Calabria e in Sicilia.", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 148 del 25 giugno 1909.
  3. ^ La nuova normativa non modificò le disposizioni del R. decreto 30 aprile 1851, n. 1168 con il quale Vittorio Emanuele II aveva istituito le medaglie al valor civile.
  4. ^ Regio decreto 22 gennaio 1911, n. 59"Che nomina il presidente della Commissione reale per le benemerenze del terremoto del 1908.", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 37 del 14 febbraio 1911.
  5. ^ Regio decreto 25 luglio 1909, n. 567 "Riguardante la Commissione per il conferimento di una medaglia alle persone ed agli enti benemeriti per soccorsi ai danneggiati dal terremoto del 28 dicembre 1908", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 196 del 21 agosto 1909.
  6. ^ Regio decreto 11 ottobre 1884, n. 2706 "Che modifica il procedimento prescritto dall'articolo 4 del R. decreto 28 agosto 1867 pel conferimento della medaglia destinata a premiare le persone che si rendono in modo eminente benemerite in occasione di morbo epidemico pericoloso.", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 256 del 15 ottobre 1884
  7. ^ Regio decreto 9 agosto 1910, n. 610 "Che autorizza prelevamenti di somme dal fondo di riserva delle spese impreviste dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per l'esercizio finanziario 1910-911, occorrente pel conferimento di medaglie ad enti e persone per benemerenze acquisite in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908.", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 216 del 16 settembre 1910.
  8. ^ Regio decreto del 5 giugno 1910 che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910
  9. ^ Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 3 giugno 1911.
  10. ^ Regio decreto 21 ottobre 1909, n. 719 "Che modifica il primo capoverso dell'art. 3 dell'altro R. decreto in data 6 maggio 1909, n. 338, sulla istituzione di una medaglia da conferirsi ai benemeriti nei socsorsi ai danneggiati dal terremoto.", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 269 del 17 novembre 1909.
  11. ^ Regio Decreto del 5 giugno 1910 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 131 (straordinario) del 5 giugno 1910, da Pag. 2777 a Pag. 2844
  12. ^ Regio decreto 20 febbraio 1910, n. 79 "Che istituisce una medaglia commemorativa dell'opera soccorritrice e delle azioni generose e filantropiche compiute nei luoghi devastati dal terremoto del 28 dicembre 1908.", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 54 del 7 marzo 1910.
  13. ^ Avviso del 6 agosto 1910 riguardante la coniazione della medaglia commemorativa dell'opera soccorritrice e delle azioni generose e filantropiche compiute nei luoghi devastati dal terremoto del 28 dicembre 1928, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 186 del 9 agosto 1910, pag. 4318.
  14. ^ Regio decreto 7 luglio 1910, n. 497 "Che modifica l'articolo 3 del R. decreto relativo alla istituzione di una medaglia commemorativa pei benemeriti del terremoto calabro-siculo.", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 178 del 30 luglio 1910.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Morittu, Guerre e decorazioni 1848 - 1945, Padova, Bolzonella s.n.c, 1982.
  • Costantino Scarpa, Paolo Sézanne, Le decorazioni del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia, (due volumi), Uffici storici Esercito - Marina - Aeronautica, 1982-1985.
  • Roberto Manno, Duecento anni di medaglie. I segni del valore e della partecipazione ad eventi storici dal 1793 al 1993, Hobby & Work Publishing, 1995, ISBN 88-7133-191-5, 9788871331911.
  • Alessandro Brambilla, Le medaglie italiane negli ultimi 200 anni, (due tomi), Milano, 1997 [1985].
  • Ercole Ercoli, Le Medaglie al Valore, al Merito e Commemorative - Militari e Civili nei Regni di Sardegna, d'Italia e nella Repubblica Italiana - 1793-1976, Milano, I.D.L., 1976.
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