Microeditoria

Il termine microeditoria indica una particolare nicchia di produzione e di mercato editoriale, quella degli editori che ogni anno editano al massimo 10 titoli nuovi. I microeditori tendono a seguire personalmente tutte le fasi della creazione del libro, suggerendo agli autori le modifiche da apportare: dalla verifica del contenuto, alla scelta della soluzione estetica, alla realizzazione concreta, alla promozione e alla vendita diretta.

Dati[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la classificazione e i dati forniti dall'Associazione Italiana Editori (AIE)[1] i piccoli editori (meno di 10 libri all'anno) rappresentano il 3,4% del valore della produzione libraria in Italia (pari a 152,1 milioni di euro). I medi editori (fino a 50 titoli) arrivano al 9,0% (pari a 394,5 milioni) e i grandi editori (più di 50 titoli) i restanti 3.874 milioni di euro.

Il prezzo medio di copertina dei libri pubblicati dai piccoli editori è 20,85 euro, mentre quello dei medi 18,36 euro e dei grandi 18,50. Per quanto riguarda i titoli editi ogni anno, i grandi gruppi sfornano il 72,7% della quota totale dei libri pubblicati e quasi l'87% delle copie distribuite, i medi editori il 20,2% e i piccoli il 7,1%. Secondo Giuliano Vigini[2], editore lui stesso e studioso del settore editoriale italiano, i piccoli e medi editori pubblicano più titoli nuovi, anziché ristampe, rispetto alla media nazionale che è attorno al 60-61%.

Fiere dedicate alle microeditoria[modifica | modifica wikitesto]

La prima, e per diversi anni unica, manifestazione dedicata esclusivamente alla piccola editoria in Italia è stata "Parole nel tempo" a Belgioioso, la cui prima edizione risale al 1990. La manifestazione è cessata nel 2011 (l'ultima edizione si è svolta nel 2010).
Questa illustre rassegna si teneva nel Castello pavese di Belgioioso a fine settembre.

Dal 2003, anche a Chiari in provincia di Brescia, si tiene ogni anno nel secondo week end di novembre la Rassegna della Microeditoria, dedicata ai "micro" e ai "piccoli editori". L'evento, ideato da Angelo Mena, rappresenta una tra le più importanti manifestazione sulla microeditoria in Italia ed ospita decine di case editrici provenienti da tutta la penisola[3]. La rassegna si tiene nelle stanze liberty della Villa Mazzotti di Chiari, la villa del conte ideatore della famosa gara automobilistica Mille Miglia. All'edizione del 2014 hanno partecipato oltre 100 microeditori[4] e 10.000 visitatori.

Sempre nel 2003 nasce il Pisa Book Festival, che si tiene presso la sede dei Congressi e la stazione Leopolda di Pisa. È organizzato con il sostegno della Fondazione Caripisa, il Centro per il Libro e la lettura, la regione Toscana, la provincia e la città di Pisa. Ogni anno ospita anche un Paese straniero. Nel 2009 la Norvegia fu l'ospite d'onore.

Anche a Susegana, provincia di Treviso, si tiene ogni anno una mostra nazionale della piccola e media editoria chiamata "Libri in Cantina". La mostra, attiva dal 2004, dura 2 giorni e si svolge ai primi di ottobre.

Nel 2009 nasce Lib(e)ri sulla carta che si tiene in settembre presso l'Abbazia di Farfa, organizzata con il sostegno del crowdfunding.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Classificazione a cura di Giovanni Peresson, Rapporto sullo stato dell'editoria in Italia 2007, Associazione Italiana editori, 2007. ISBN 978-88-89637-21-0.
  2. ^ Giuliano Vigini, L'editoria in tasca, Editrice Bibliografica, 2004. ISBN 978-88-7075-612-8.
  3. ^ Corriere della Sera, p. 19, 12.11.2009.
  4. ^ Italia Brontesi, Piccolo è bello, Il Giorno, 13.11.2009

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]