Milano-Sanremo

Milano-Sanremo
Logo della corsa
Altri nomiClassica di Primavera
Classicissima
Sport Ciclismo su strada
TipoGara individuale
CategoriaUomini Elite, UCI World Tour
FederazioneUnione Ciclistica Internazionale
PaeseBandiera dell'Italia Italia
OrganizzatoreRCS Sport
CadenzaAnnuale
Aperturamarzo
PartecipantiVariabile
FormulaCorsa in linea
Storia
Fondazione1907
Numero edizioni115 (al 2024)
DetentoreBandiera del Belgio Jasper Philipsen
Record vittorieBandiera del Belgio Eddy Merckx (7)
Ultima edizioneMilano-Sanremo 2024
Prossima edizioneMilano-Sanremo 2025

La Milano-Sanremo è una corsa in linea maschile di ciclismo su strada professionistico, una delle più importanti corse ciclistiche del relativo circuito internazionale e prima grande classica nel calendario ciclistico stagionale. Dal 1989 al 2004 la corsa ha fatto parte del circuito di Coppa del mondo, dal 2005 al 2007 è stata inclusa fra le prove dell'UCI ProTour, mentre dal 2011 è inserita nel programma dell'UCI World Tour.

Conosciuta con il nome di Classica di Primavera o la Classicissima, è la più importante e famosa corsa di un giorno che si corre in Italia e, con una lunghezza che sfiora in media i 300 km, è anche la più lunga. Il percorso ed il chilometraggio, salvo poche eccezioni descritte più avanti, sono rimasti pressoché invariati sin dalla prima edizione, particolare che rappresenta una rarità nel panorama delle grandi classiche internazionali. Nel 1937 fu stabilita la data fissa della gara il 19 marzo, giorno della festa di San Giuseppe. Dopo l'abrogazione di tale festività la corsa si è svolta durante il sabato più vicino al 19 marzo, con eccezione delle edizioni dal 2012 al 2015 durante le quali la corsa si è svolta nella domenica più vicina a tale data.

Assieme alla Parigi-Roubaix, al Giro di Lombardia, al Giro delle Fiandre e alla Liegi-Bastogne-Liegi, la Milano-Sanremo fa parte delle cosiddette classiche monumento, le cinque corse in linea più prestigiose e importanti del ciclismo su strada.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'arrivo dell'edizione 1938

L'idea di svolgere lungo il percorso Milano-Sanremo una competizione automobilistica venne ai membri della Gazzetta dello sport.[1] La competizione si svolse il 2 aprile 1906, su due tappe (Milano-Acqui e Acqui-Sanremo), con i premi «Marcia Milano-Sanremo» e «Gara per il Record del chilometro».

La gara fu un parziale insuccesso. Fu così che l'anno seguente il giornalista Tullo Morgagni, che aveva già lanciato il Giro di Lombardia e che nel 1909 avrebbe ideato anche il Giro d'Italia, ebbe l'idea di utilizzare il percorso per una corsa ciclistica. Sottopose il progetto al vaglio del direttore de La Gazzetta dello Sport, Eugenio Costamagna. Pur con qualche perplessità, Costamagna affidò la realizzazione del progetto a uno dei più grandi organizzatori di competizioni ciclistiche, Armando Cougnet. Il 14 aprile 1907 si svolse la prima edizione della Milano-Sanremo ciclistica. Al ritrovo, nell'osteria della Conca Fallata di Milano, lungo il Naviglio Pavese, si presentarono trentatré dei sessantadue corridori iscritti.[1] Era una giornata di pioggia e freddo, e a vincere fu il francese Lucien Petit-Breton, sotto contratto con la Bianchi, che completò i 281 chilometri del percorso a 26,206 chilometri all'ora di media.[1]

Gino Bartali alla vigilia dell'edizione 1950

Nel 1910 la Classicissima entrò definitivamente nella leggenda delle due ruote, in una giornata d'inferno, con i corridori che cercavano rifugio nelle case lungo il percorso a causa delle condizioni atmosferiche estreme. Dei circa sessanta iscritti solo sette riuscirono ad arrivare al traguardo, e a vincere fu il francese Eugène Christophe che, convinto di aver sbagliato strada, fu rincuorato dalla vista delle prime case della città ligure. Dopo i primi anni arrivò l'epoca di Costante Girardengo, che legò il suo nome a questa classica in maniera indelebile, vincendola per ben sei volte in undici anni e classificandosi per undici volte tra i primi tre.[1] Si passò quindi all'era di Guerra e Binda, da ricordare per le sconfitte a cui andarono incontro a causa della loro grande rivalità. Una rivalità simile si ripropose poi negli anni mitici di Bartali e Coppi.

Seguì un periodo difficile, non per la gara, ma per gli italiani che, dopo la vittoria di Loretto Petrucci del 1953, per ben sedici anni non seppero più imporsi, fino alla vittoria di Michele Dancelli nel 1970. Nel 1960 venne inserita la famosa salita del Poggio, voluta fortemente da Torriani,[1] stanco di vedere sul traguardo sanremese i velocisti fiamminghi alzare le braccia al cielo; tuttavia non si ebbero gli effetti desiderati e le vittorie straniere continuarono.

Il campione del mondo Giuseppe Saronni vince l'edizione 1983

Nel 1965 fu inserita nel percorso anche la salita di Ponte di Merlo (i primi 6 km del Colle del Melogno, con inizio a Finale Ligure e rientro sulla Via Aurelia a Pietra Ligure), spostando la partenza reale alla Certosa di Pavia, ma nonostante l'esito sfavorevole ai velocisti (vinse l'olandese Arie den Hartog al termine di una fuga a tre con Vittorio Adorni e Franco Balmamion) l'esperimento non fu ripetuto[2].

Nel 1966 si aprì l'era Merckx, il quale con sette affermazioni superò lo storico record dell'Omino di Novi (si tratta anche del record assoluto di vittorie di un ciclista in una classica monumento). Dal Cannibale in poi la gara non ebbe più un vero padrone fino al 1997, quando il forte e potente velocista tedesco Zabel seppe inanellare una lunga striscia positiva di quattro vittorie e due secondi posti.

Alessandro Petacchi vince l'edizione 2005

Fra le vittorie più belle degli ultimi tre decenni vanno ricordate quella di Sean Kelly nel 1992, quando l'irlandese raggiunse Moreno Argentin lungo la discesa del Poggio per poi batterlo in uno sprint a due[3], e quella di Andrei Tchmil nel 1999, che con un allungo all'ultimo chilometro riuscì a giungere sul traguardo con pochissimi secondi d'anticipo sul gruppo, regolato da Zabel[4]. L'edizione numero 100 ha visto il trionfo di Mark Cavendish (alla sua prima partecipazione), che ha superato al fotofinish il tedesco Heinrich Haussler, scattato in anticipo sul gruppo a 250 m dal traguardo.

Nel 2008, insieme alle altre maggiori classiche e alle tre principali corse a tappe (Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a España), la Milano-Sanremo è uscita dal circuito ProTour. Attualmente è inclusa nel calendario mondiale UCI. Sono inoltre stati introdotti alcuni cambiamenti, per il momento provvisori, al percorso tradizionale.

L'edizione del 2013, la prima disputata di domenica nel dopoguerra, è stata interrotta a Ovada per un'intensa nevicata. I corridori sono stati trasportati in pullman fino ad Arenzano, e sono stati fatti ripartire da Cogoleto con i distacchi registrati a Ovada.

Il percorso[modifica | modifica wikitesto]

Altimetria dell’edizione 2006.[5]

Nei primi anni, il tratto di maggior difficoltà della corsa era il Passo del Turchino, dove spesso avevano luogo le azioni decisive; tuttavia, con il passare degli anni e l'avvento del ciclismo professionistico, l'ascesa del Turchino si rivelò non eccessivamente impegnativa e troppo lontana dal traguardo per essere risolutiva. Molto spettacolare e tipico è il tratto del percorso che si snoda lungo l'Aurelia, quando i ciclisti attraversano la Riviera ligure di ponente superando i famosi tre capi che precedono Imperia (Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta). Le ascese della Cipressa (inserita nel 1982) e del Poggio (inserita nel 1960) sono le principali difficoltà che i corridori affrontano negli ultimi chilometri; il fatto che si trovino in prossimità del traguardo ha spesso fatto sì che la selezione su questi colli risultasse decisiva; il record di scalata del Poggio è attualmente detenuto dall’olandese Mathieu van der Poel, che nell'edizione 2023 completò la salita in 5'39", superando il record di Giorgio Furlan di 5'48", che resisteva dal 1994. L'arrivo della corsa, peraltro in leggera salita, è posto tradizionalmente in via Roma, nel centro di Sanremo. Negli ultimi anni raramente c'è stata una grande selezione nelle ultime fasi di corsa e si è spesso assistito a uno sprint finale con il gruppo compatto.

Nel 2008 è stata introdotta una modifica al percorso classico (mantenuta poi anche nelle edizioni successive): a causa di una frana sulla Via Aurelia all'altezza di Capo Noli, fra Noli e Varigotti, è stata inserita una nuova salita, di 4 km circa con pendenze del 5-9%, che da Noli sale attraversando la frazione Voze fino all'altopiano delle Mànie, con successiva discesa verso il mare all'altezza dell'abitato di Finale Ligure. Nel 2014 la salita delle Mànie è stata rimossa e si è tornati al percorso più classico,[6] con Cipressa e Poggio come uniche vere difficoltà nel finale, trampolini per chi vuole evitare un arrivo in volata. Nell'edizione precedente a causa di una forte nevicata sul Passo del Turchino la corsa fu interrotta all'altezza di Ovada, punto d'inizio della salita, e il tratto tra il comune alessandrino e Arenzano venne percorso in pullman ; la lunghezza del percorso passò quindi da 298 km a 255, che venne ripreso nel comune genovese coi distacchi registrati ad Ovada.

Nell'edizione del 2020, rinviata all'8 agosto per la pandemia di COVID-19, è stato proposto un percorso in gran parte differente. Per non transitare nei comuni del savonese, a causa della difficile gestione della viabilità locale nel periodo dell'affollamento turistico estivo, è stato previsto il transito attraverso la Lomellina, il Monferrato, le Langhe, con la prima vera salita verso i 785 m di Niella Belbo, all'inedita salita del Colle di Nava, che coi i suoi 936 mslm è il punto più alto mai toccato nella storia della corsa, e la discesa molto tecnica fino a Pieve di Teco, dove risale fino al lungo tunnel che immette nella valle Impero, da dove ridiscende fluida fino ad Imperia: qui la corsa riprende il tracciato abituale per affrontare prima la Cipressa e poi il Poggio, con l'arrivo a Sanremo in via Roma dopo 305 km di corsa. Aggiungendo gli 11 km che i corridori percorrono in trasferimento prima della partenza, dal Castello Sforzesco, lungo i navigli, fino ad Abbiategrasso, punto del Via ufficiale, s'arriva addirittura a 316 km, distanza record assoluta per tutto il ciclismo moderno.[7]

Il percorso dell'edizione del 2021 vede il ritorno del transito nei comuni del savonese e sui tre capi ma non il Colle del Turchino, a causa di una frana lungo la salita, rimpiazzato dal non troppo distante Colle del Giovo, con immissione sulla via Aurelia non più a Genova Voltri, bensì ad Albisola, già in provincia di Savona.

Il percorso dell'edizione del 2022 presenta due importanti novità: il passo del Turchino, nuovamente incluso nel percorso dopo due anni di assenza, e la partenza dallo storico velodromo Vigorelli.[8], mentre l'edizione del 2023 non partì da Milano bensì da Abbiategrasso, alle porte del capoluogo lombardo, punto d'avvio inedito per la corsa. L'edizione 2024 partirà da Pavia, per attraversare l'Oltrepò Pavese e immettersi nel percorso tradizionale a Casteggio[9].

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornato all'edizione 2024.[10]

Anno Vincitore Secondo Terzo
1907 Bandiera della Francia Lucien Petit-Breton Bandiera della Francia Gustave Garrigou Bandiera dell'Italia Giovanni Gerbi
1908 Bandiera del Belgio Cyrille Van Hauwaert Bandiera dell'Italia Luigi Ganna Bandiera della Francia André Pottier
1909 Bandiera dell'Italia Luigi Ganna Bandiera della Francia Émile Georget Bandiera dell'Italia Giovanni Cuniolo
1910[11] Bandiera della Francia Eugène Christophe Bandiera dell'Italia Giovanni Cocchi Bandiera dell'Italia Giovanni Marchese
1911 Bandiera della Francia Gustave Garrigou Bandiera della Francia Louis Trousselier Bandiera dell'Italia Luigi Ganna
1912 Bandiera della Francia Henri Pélissier Bandiera della Francia Gustave Garrigou Bandiera del Belgio Jules Masselis
1913 Bandiera del Belgio Odile Defraye Bandiera del Belgio Louis Mottiat Bandiera dell'Italia Ezio Corlaita
1914 Bandiera dell'Italia Ugo Agostoni Bandiera dell'Italia Carlo Galetti Bandiera della Francia Charles Crupelandt
1915 Bandiera dell'Italia Ezio Corlaita Bandiera dell'Italia Luigi Lucotti Bandiera dell'Italia Angelo Gremo
1916 non disputata[12]
1917 Bandiera dell'Italia Gaetano Belloni Bandiera dell'Italia Costante Girardengo Bandiera dell'Italia Angelo Gremo
1918 Bandiera dell'Italia Costante Girardengo Bandiera dell'Italia Gaetano Belloni Bandiera dell'Italia Ugo Agostoni
1919 Bandiera dell'Italia Angelo Gremo Bandiera dell'Italia Costante Girardengo Bandiera dell'Italia Giuseppe Olivieri
1920 Bandiera dell'Italia Gaetano Belloni Bandiera della Francia Henri Pélissier Bandiera dell'Italia Costante Girardengo
1921 Bandiera dell'Italia Costante Girardengo Bandiera dell'Italia Giovanni Brunero Bandiera dell'Italia Giuseppe Azzini
1922 Bandiera dell'Italia Giovanni Brunero Bandiera dell'Italia Costante Girardengo Bandiera dell'Italia Bartolomeo Aymo
1923 Bandiera dell'Italia Costante Girardengo Bandiera dell'Italia Gaetano Belloni Bandiera dell'Italia Giuseppe Azzini
1924 Bandiera dell'Italia Pietro Linari Bandiera dell'Italia Gaetano Belloni Bandiera dell'Italia Costante Girardengo
1925 Bandiera dell'Italia Costante Girardengo Bandiera dell'Italia Giovanni Brunero Bandiera dell'Italia Pietro Linari
1926 Bandiera dell'Italia Costante Girardengo Bandiera dell'Italia Nello Ciaccheri Bandiera dell'Italia Egidio Picchiottino
1927 Bandiera dell'Italia Pietro Chesi Bandiera dell'Italia Alfredo Binda Bandiera dell'Italia Domenico Piemontesi
1928 Bandiera dell'Italia Costante Girardengo Bandiera dell'Italia Alfredo Binda Bandiera dell'Italia Giovanni Brunero
1929 Bandiera dell'Italia Alfredo Binda Bandiera dell'Italia Leonida Frascarelli Bandiera dell'Italia Pio Caimmi
1930 Bandiera dell'Italia Michele Mara Bandiera dell'Italia Pio Caimmi Bandiera dell'Italia Domenico Piemontesi
1931 Bandiera dell'Italia Alfredo Binda Bandiera dell'Italia Learco Guerra Bandiera dell'Italia Domenico Piemontesi
1932 Bandiera dell'Italia Alfredo Bovet Bandiera dell'Italia Alfredo Binda Bandiera dell'Italia Michele Mara
1933 Bandiera dell'Italia Learco Guerra Bandiera dell'Italia Alfredo Bovet Bandiera dell'Italia Pietro Rimoldi
1934 Bandiera del Belgio Jef Demuysere Bandiera dell'Italia Giovanni Cazzulani Bandiera dell'Italia Francesco Camusso
1935 Bandiera dell'Italia Giuseppe Olmo Bandiera dell'Italia Learco Guerra Bandiera dell'Italia Mario Cipriani
1936 Bandiera dell'Italia Angelo Varetto Bandiera dell'Italia Carlo Romanatti Bandiera dell'Italia Olimpio Bizzi
1937 Bandiera dell'Italia Cesare Del Cancia Bandiera dell'Italia Pierino Favalli Bandiera dell'Italia Marco Cimatti
1938 Bandiera dell'Italia Giuseppe Olmo Bandiera dell'Italia Pierino Favalli Bandiera dell'Italia Alfredo Bovet
1939 Bandiera dell'Italia Gino Bartali Bandiera dell'Italia Aldo Bini Bandiera dell'Italia Osvaldo Bailo
1940 Bandiera dell'Italia Gino Bartali Bandiera dell'Italia Pietro Rimoldi Bandiera dell'Italia Aldo Bini
1941 Bandiera dell'Italia Pierino Favalli Bandiera dell'Italia Mario Ricci Bandiera dell'Italia Pietro Chiappini
1942 Bandiera dell'Italia Adolfo Leoni Bandiera dell'Italia Antonio Bevilacqua Bandiera dell'Italia Pierino Favalli
1943 Bandiera dell'Italia Cino Cinelli Bandiera dell'Italia Glauco Servadei Bandiera dell'Italia Quirino Toccacelli
1944-45 non disputate[13]
1946 Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Bandiera della Francia Lucien Teisseire Bandiera dell'Italia Mario Ricci
1947 Bandiera dell'Italia Gino Bartali Bandiera dell'Italia Ezio Cecchi Bandiera dell'Italia Sergio Maggini
1948 Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Bandiera dell'Italia Vittorio Rossello Bandiera dell'Italia Fermo Camellini
1949 Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Bandiera dell'Italia Vito Ortelli Bandiera dell'Italia Fiorenzo Magni
1950 Bandiera dell'Italia Gino Bartali Bandiera dell'Italia Nedo Logli Bandiera dell'Italia Oreste Conte
1951 Bandiera della Francia Louison Bobet Bandiera della Francia Pierre Barbotin Bandiera dell'Italia Loretto Petrucci
1952 Bandiera dell'Italia Loretto Petrucci Bandiera dell'Italia Giuseppe Minardi Bandiera della Francia Serge Blusson
1953 Bandiera dell'Italia Loretto Petrucci Bandiera dell'Italia Giuseppe Minardi Bandiera del Belgio Valère Ollivier
1954 Bandiera del Belgio Rik Van Steenbergen Bandiera della Francia Francis Anastasi Bandiera dell'Italia Giuseppe Favero
1955 Bandiera del Belgio Germain Derycke Bandiera della Francia Bernard Gauthier Bandiera della Francia Jean Bobet
1956 Bandiera del Belgio Fred De Bruyne Bandiera dell'Italia Fiorenzo Magni Bandiera del Belgio Joseph Planckaert
1957 Bandiera della Spagna Miguel Poblet Bandiera del Belgio Fred De Bruyne Bandiera della Gran Bretagna Brian Robinson
1958 Bandiera del Belgio Rik Van Looy Bandiera della Spagna Miguel Poblet Bandiera della Francia André Darrigade
1959 Bandiera della Spagna Miguel Poblet Bandiera del Belgio Rik Van Steenbergen Bandiera del Belgio Léon Van Daele
1960 Bandiera della Francia René Privat Bandiera della Francia Jean Graczyk Bandiera del Belgio Yvo Molenaers
1961 Bandiera della Francia Raymond Poulidor Bandiera del Belgio Rik Van Looy Bandiera dell'Italia Rino Benedetti
1962 Bandiera del Belgio Emile Daems Bandiera del Belgio Yvo Molenaers Bandiera del Belgio Louis Proost
1963 Bandiera della Francia Joseph Groussard Bandiera della Germania Ovest Rolf Wolfshohl Bandiera del Belgio Willy Schroeders
1964 Bandiera della Gran Bretagna Tom Simpson Bandiera della Francia Raymond Poulidor Bandiera del Belgio Willy Bocklant
1965 Bandiera dei Paesi Bassi Arie den Hartog Bandiera dell'Italia Vittorio Adorni Bandiera dell'Italia Franco Balmamion
1966 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera dell'Italia Adriano Durante Bandiera del Belgio Herman Van Springel
1967 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera dell'Italia Gianni Motta Bandiera dell'Italia Franco Bitossi
1968 Bandiera della Germania Ovest Rudi Altig Bandiera della Francia Charly Grosskost Bandiera dell'Italia Adriano Durante
1969 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera del Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera dell'Italia Marino Basso
1970 Bandiera dell'Italia Michele Dancelli Bandiera dei Paesi Bassi Gerben Karstens Bandiera del Belgio Eric Leman
1971 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera dell'Italia Felice Gimondi Bandiera della Svezia Gösta Pettersson
1972 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera dell'Italia Gianni Motta Bandiera dell'Italia Marino Basso
1973 Bandiera del Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera dell'Italia Wilmo Francioni Bandiera dell'Italia Felice Gimondi
1974 Bandiera dell'Italia Felice Gimondi Bandiera del Belgio Eric Leman Bandiera del Belgio Roger De Vlaeminck
1975 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera dell'Italia Francesco Moser Bandiera della Francia Guy Sibille
1976 Bandiera del Belgio Eddy Merckx Bandiera dell'Italia Wladimiro Panizza Bandiera della Francia Michel Laurent
1977 Bandiera dei Paesi Bassi Jan Raas Bandiera del Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera del Belgio Wilfried Wesemael
1978 Bandiera del Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera dell'Italia Giuseppe Saronni Bandiera dell'Italia Alessio Antonini
1979 Bandiera del Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera dell'Italia Giuseppe Saronni Bandiera della Norvegia Knut Knudsen
1980 Bandiera dell'Italia Pierino Gavazzi Bandiera dell'Italia Giuseppe Saronni Bandiera dei Paesi Bassi Jan Raas
1981 Bandiera del Belgio Alfons De Wolf Bandiera del Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera della Francia Jacques Bossis
1982 Bandiera della Francia Marc Gomez Bandiera della Francia Alain Bondue Bandiera dell'Italia Moreno Argentin
1983 Bandiera dell'Italia Giuseppe Saronni Bandiera dell'Italia Guido Bontempi Bandiera dei Paesi Bassi Jan Raas
1984 Bandiera dell'Italia Francesco Moser Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera del Belgio Eric Vanderaerden
1985 Bandiera dei Paesi Bassi Hennie Kuiper Bandiera dei Paesi Bassi Teun van Vliet Bandiera dell'Italia Silvano Riccò
1986 Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera degli Stati Uniti Greg LeMond Bandiera dell'Italia Mario Beccia
1987 Bandiera della Svizzera Erich Mächler Bandiera del Belgio Eric Vanderaerden Bandiera dell'Italia Guido Bontempi
1988 Bandiera della Francia Laurent Fignon Bandiera dell'Italia Maurizio Fondriest Bandiera dei Paesi Bassi Steven Rooks
1989 Bandiera della Francia Laurent Fignon Bandiera dei Paesi Bassi Frans Maassen Bandiera dell'Italia Adriano Baffi
1990 Bandiera dell'Italia Gianni Bugno Bandiera della Germania Rolf Gölz Bandiera della Francia Gilles Delion
1991 Bandiera dell'Italia Claudio Chiappucci Bandiera della Danimarca Rolf Sørensen Bandiera del Belgio Eric Vanderaerden
1992 Bandiera dell'Irlanda Sean Kelly Bandiera dell'Italia Moreno Argentin Bandiera del Belgio Johan Museeuw
1993 Bandiera dell'Italia Maurizio Fondriest Bandiera dell'Italia Luca Gelfi Bandiera dell'Italia Maximilian Sciandri
1994 Bandiera dell'Italia Giorgio Furlan Bandiera dell'Italia Mario Cipollini Bandiera dell'Italia Adriano Baffi
1995 Bandiera della Francia Laurent Jalabert Bandiera dell'Italia Maurizio Fondriest Bandiera dell'Italia Stefano Zanini
1996 Bandiera dell'Italia Gabriele Colombo Bandiera dell'Ucraina Oleksandr Hončenkov Bandiera dell'Italia Michele Coppolillo
1997 Bandiera della Germania Erik Zabel Bandiera dell'Italia Alberto Elli Bandiera dell'Italia Biagio Conte
1998 Bandiera della Germania Erik Zabel Bandiera della Francia Emmanuel Magnien Bandiera della Francia Frédéric Moncassin
1999 Bandiera del Belgio Andrei Tchmil Bandiera della Germania Erik Zabel Bandiera della Polonia Zbigniew Spruch
2000 Bandiera della Germania Erik Zabel Bandiera dell'Italia Fabio Baldato Bandiera della Spagna Óscar Freire
2001 Bandiera della Germania Erik Zabel Bandiera dell'Italia Mario Cipollini Bandiera della Lettonia Romāns Vainšteins
2002 Bandiera dell'Italia Mario Cipollini Bandiera degli Stati Uniti Fred Rodriguez Bandiera della Svizzera Markus Zberg
2003 Bandiera dell'Italia Paolo Bettini Bandiera dell'Italia Mirko Celestino Bandiera dell'Italia Luca Paolini
2004 Bandiera della Spagna Óscar Freire Bandiera della Germania Erik Zabel Bandiera dell'Australia Stuart O'Grady
2005 Bandiera dell'Italia Alessandro Petacchi Bandiera della Germania Danilo Hondo Bandiera della Norvegia Thor Hushovd
2006 Bandiera dell'Italia Filippo Pozzato Bandiera dell'Italia Alessandro Petacchi Bandiera dell'Italia Luca Paolini
2007 Bandiera della Spagna Óscar Freire Bandiera dell'Australia Allan Davis Bandiera del Belgio Tom Boonen
2008 Bandiera della Svizzera Fabian Cancellara Bandiera dell'Italia Filippo Pozzato Bandiera del Belgio Philippe Gilbert
2009 Bandiera della Gran Bretagna Mark Cavendish Bandiera della Germania Heinrich Haussler Bandiera della Norvegia Thor Hushovd
2010 Bandiera della Spagna Óscar Freire Bandiera del Belgio Tom Boonen Bandiera dell'Italia Alessandro Petacchi
2011 Bandiera dell'Australia Matthew Goss Bandiera della Svizzera Fabian Cancellara Bandiera del Belgio Philippe Gilbert
2012 Bandiera dell'Australia Simon Gerrans Bandiera della Svizzera Fabian Cancellara Bandiera dell'Italia Vincenzo Nibali
2013 Bandiera della Germania Gerald Ciolek Bandiera della Slovacchia Peter Sagan Bandiera della Svizzera Fabian Cancellara
2014 Bandiera della Norvegia Alexander Kristoff Bandiera della Svizzera Fabian Cancellara Bandiera della Gran Bretagna Ben Swift
2015 Bandiera della Germania John Degenkolb Bandiera della Norvegia Alexander Kristoff Bandiera dell'Australia Michael Matthews
2016 Bandiera della Francia Arnaud Démare Bandiera della Gran Bretagna Ben Swift Bandiera del Belgio Jürgen Roelandts
2017 Bandiera della Polonia Michal Kwiatkowski Bandiera della Slovacchia Peter Sagan Bandiera della Francia Julian Alaphilippe
2018 Bandiera dell'Italia Vincenzo Nibali Bandiera dell'Australia Caleb Ewan Bandiera della Francia Arnaud Démare
2019 Bandiera della Francia Julian Alaphilippe Bandiera del Belgio Oliver Naesen Bandiera della Polonia Michał Kwiatkowski
2020 Bandiera del Belgio Wout Van Aert Bandiera della Francia Julian Alaphilippe Bandiera dell'Australia Michael Matthews
2021 Bandiera del Belgio Jasper Stuyven Bandiera dell'Australia Caleb Ewan Bandiera del Belgio Wout Van Aert
2022 Bandiera della Slovenia Matej Mohorič Bandiera della Francia Anthony Turgis Bandiera dei Paesi Bassi Mathieu van der Poel
2023 Bandiera dei Paesi Bassi Mathieu van der Poel Bandiera dell'Italia Filippo Ganna Bandiera del Belgio Wout Van Aert
2024 Bandiera del Belgio Jasper Philipsen Bandiera dell'Australia Michael Matthews Bandiera della Slovenia Tadej Pogačar

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie per nazione[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornato al 2024

Pos Paese Vittorie
1 Bandiera dell'Italia Italia 51
2 Bandiera del Belgio Belgio 23
3 Bandiera della Francia Francia 14
4 Bandiera della Germania Germania 7
5 Bandiera della Spagna Spagna 5
6 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 4
7 Bandiera dell'Australia Australia 2
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 2
Bandiera della Gran Bretagna Gran Bretagna 2
Bandiera della Svizzera Svizzera 2
11 Bandiera della Norvegia Norvegia 1
Bandiera della Polonia Polonia 1
Bandiera della Slovenia Slovenia 1

Plurivincitori[modifica | modifica wikitesto]

Un corridore ha ottenuto sette vittorie:

Un corridore ha ottenuto sei successi:

Due corridori hanno ottenuto quattro vittorie:

Tre corridori hanno ottenuto tre successi:

Sette corridori hanno ottenuto due vittorie:

Altri record[modifica | modifica wikitesto]

Tra l'edizione del 1917 e quella del 1926, Costante Girardengo è sempre arrivato sul podio centrando 5 vittorie, 3 secondi posti e 2 terzi posti in 10 edizioni.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

La Milano-Sanremo è citata nel film Fantozzi contro tutti, del 1980. In particolare il nuovo direttore, il temuto visconte Cobram, dopo aver correttamente citato il terzo e il secondo classificato dell'edizione del 1931, chiede al rag. Fantozzi chi sia stato il primo. Alla domanda Fantozzi risponde: «Primo? Carnera!».

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Storia della Milano-Sanremo, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 19 novembre 2010.
  2. ^ The 1965 Milan-San Remo (en) Archiviato il 30 aprile 2015 in Internet Archive. Milansanremo.co.uk
  3. ^ Gianni Ranieri, Kelly fa saltare la Sanremo di Argentin, in La Stampa, 22 marzo 1992, p. 33.
  4. ^ Leonardo Coen, Illusione Pantani, Sanremo a Tchmil, in Repubblica.it, 21 marzo 1999. URL consultato il 18 marzo 2017.
  5. ^ Copia archiviata, su revistadesdelacuneta.com. URL consultato il 20 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015). Parcorso dil 2013
  6. ^ La Milano-Sanremo cancella le Manie, 11 settembre 2013. URL consultato il 3 agosto 2020.
  7. ^ Milano-Sanremo, percorso 2020 cambia dopo "no" dei sindaci della Liguria, 28 luglio 2020. URL consultato il 3 agosto 2020.
  8. ^ Milano-Sanremo 2022, si corre sabato 19 marzo, su ilgiorno.it.
  9. ^ MILANO-SANREMO, PRESENTATA A PAVIA L'EDIZIONE NUMERO 115 Tuttobiciweb.it
  10. ^ Milano-San Remo (Ita) - Cat. Pro Tour, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 25 marzo 2014.
  11. ^ Luigi Ganna, giunto secondo all'arrivo, fu poi squalificato per essersi fatto trainare.
  12. ^ Nel 1916 la corsa non fu disputata a causa della prima guerra mondiale
  13. ^ Nel 1944 e 1945 la corsa non fu disputata a causa della seconda guerra mondiale

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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