Mino De Rossi

Mino De Rossi
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Ciclismo
Specialità Strada, pista
Termine carriera 1967
Carriera
Squadre di club
1952-1954Bianchi
1955Leo-Chlorodont
1956Fréjus
1957Ignis
1958Asborno-Fréjus
1959-1960Individuale
1961Fides
1962-1967Ignis
Nazionale
1951-1959Bandiera dell'Italia Italia(pista)
Palmarès
 Giochi olimpici
Oro Helsinki 1952 Ins. a sq.
 Mondiali
Oro Milano 1951 Ins. ind. Dil.
Argento Parigi 1952 Ins. ind. Dil.
Statistiche aggiornate al febbraio 2011

Mino De Rossi (Arquata Scrivia, 21 maggio 1931Quinto al Mare, 7 gennaio 2022[1][2]) è stato un ciclista su strada e pistard italiano. Tra i dilettanti fu campione del mondo di inseguimento individuale nel 1951 e campione olimpico nell'inseguimento a squadre ai Giochi di Helsinki 1952 in quartetto con Loris Campana, Guido Messina e Marino Morettini. Fu poi professionista dall'ottobre 1952 al 1967, gareggiando sia su strada che su pista; tra i risultati principali spiccano il terzo posto al Giro di Lombardia 1954 e due successi in Sei giorni.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Pista[modifica | modifica wikitesto]

Campionati italiani, Inseguimento individuale Dilettanti
Campionati del mondo, Inseguimento individuale Dilettanti
Campionati italiani, Inseguimento individuale Dilettanti
Giochi olimpici, Inseguimento a squadre
Sei giorni di Buenos Aires (con Jorge Batiz)
Sei giorni di Montréal (con Ferdinando Terruzzi)

Strada[modifica | modifica wikitesto]

Coppa Caldirola

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi giri[modifica | modifica wikitesto]

1956: ritirato

Classiche[modifica | modifica wikitesto]

1953: 50º
1954: 13º
1955: 97º
1956: 56º
Giro di Lombardia
1953: 10º
1954: 3º
1955: 11º
1956: 38º

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione olimpico 1952»
— 15 dicembre 2015[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Massimo Lagomarsino, Il ciclismo piange la scomparsa di Mino De Rossi, in TuttoBiciWeb, 19 gennaio 2022.
  2. ^ Franco Bocca, Il ciclismo piange Mino De Rossi, iridato e olimpionico su pista, in La Stampa, 20 gennaio 2022.
  3. ^ Collari d'oro 2015, su coni.it. URL consultato il 27 dicembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]