Minoranze di lingua tedesca

     "tedeschi europei": Il tedesco è lingua ufficiale (de iure o de facto) e la prima lingua della maggior parte della popolazione

     Il tedesco è lingua coufficiale, ma non la prima lingua della maggior parte della popolazione

     Tedesco (o un dialetto tedesco) è una lingua minoritaria legalmente riconosciuta (Quadrati: la distribuzione geografica è troppo dispersa / piccola per la mappa in scala)

     Tedesco (o una varietà di tedesco) è parlato da una minoranza considerevole, ma non ha alcun riconoscimento giuridico

Le aree di lingua tedesca. In azzurro le zone con minoranze tedesche

Le minoranze di lingua tedesca sono quei gruppi di popolazione di lingua tedesca che risiedono (o risiedevano) in territori al di fuori degli stati in cui il tedesco è lingua ufficiale o maggioritaria.

Minoranze etniche di lingua tedesca si vennero a creare nei secoli scorsi attraverso gli insediamenti nell'Europa centrale e orientale (in tedesco Ostkolonisation); i trasferimenti mirati d'emigrazione; i flussi di profughi per motivi religiosi o politici; gli spostamenti di confini; le espulsioni dopo le due guerre mondiali nel XX secolo.

Le minoranze di lingua tedesca nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo religioso dei mennoniti, facenti parte dei tedeschi di Russia, che parlano principalmente il Plautdietsch, detto anche il tedesco basso dei mennoniti, (lingua colloquiale dei mennoniti di Russia residenti in insediamenti chiusi in Russia, in Ucraina, nel Kazakistan e America del Nord e del Sud). Per una vivace attività missionaria è aumentata la percentuale dei mennoniti che non parlano il tedesco.

I mennoniti di Russia, anche se formano una minoranza di lingua basso-tedesco orientale. Per tradizione vengono messi però nella categoria delle minoranze tedesche residenti all'estero. Gli insediamenti più grandi si trovano in Ucraina, in Russia, in Canada (Manitoba), negli Stati Uniti, in Messico, in Brasile, nel Belize e in Paraguay.

Le minoranze di lingua tedesca nell'Europa centrale e orientale[modifica | modifica wikitesto]

Lo Schleswig nel 1918

La maggioranza delle minoranze cristiane di lingua tedesca dell'Europa centrale e orientale furono espulsi nel 1945. Ancora peggio andò per il gruppo degli ebrei di lingua tedesca nell'Europa orientale, che per sterminio ed emigrazione sono quasi completamente scomparsi.

Le minoranze di lingua tedesca nell'Europa settentrionale[modifica | modifica wikitesto]

Le minoranze di lingua tedesca nell'area baltico-scandinava[modifica | modifica wikitesto]

Siccome la maggior parte della popolazione era di origine danese, dopo la prima guerra mondiale, il territorio d'insediamento della minoranza tedesca fu dato alla Danimarca. In adiacenza al territorio suddetto c'è lo Schleswig meridionale, appartenente alla Germania, dove vive una minoranza danese.

Vivono/vivevano dal medioevo soprattutto a Vyborg (oggi città che appartiene alla Russia) e dal XIX secolo ad Helsinki.

Presenti soprattutto in Estonia e in Lettonia e di meno in Lituania. Hanno contribuito alla cultura baltica. Nel 1939/40 su ordine di Hitler, sono stati quasi del tutto ricollocati nel Deutsches Reich come Volksdeutsche[1]. I pochi rimasti in Estonia, circa 3.500, sono stati completamente assimilati nella cultura estone.

Presenti assieme ai “Wolfskinder" (figli della lupa)[2] durante la seconda guerra mondiale della Prussia orientale.

Nei territori orientali che appartenevano, al 31 dicembre 1937, al Deutsches Reich, pur essendone geograficamente separati dalla Polonia, viveva una comunità numerosa e maggioritaria di tedeschi prevalentemente di confessione luterana, interamente scomparsa dopo il secondo dopoguerra. Una minoranza germanofona pari a poche migliaia di unità è sopravvissuta nell'Oblast' di Kaliningrad (Federazione Russa), mentre nessuna minoranza è presente nel Voivodato della Varmia-Masuria, in Polonia.

Le minoranze di lingua tedesca della Polonia[modifica | modifica wikitesto]

La minoranza tedesca in Polonia è composta principalmente da tedeschi (circa 150.000 persone) che sono rimasti, dopo l'espulsione del 1945, nei territori ad est della Linea Oder-Neiße che appartenevano, al 31 dicembre 1937, al Deutsches Reich.

Le regioni della Pomerania, del Brandeburgo Orientale, della Slesia e della Prussia nord-orientale erano popolate per la maggior parte da tedeschi sin dal XIII secolo, momento della Ostkolonisation. Nella Prussia occidentale, nella Prussia sud orientale, a Poznań e nella parte orientale della Slesia Superiore esistevano già prima del XIII secolo.

In nero, le regioni dell'attuale Repubblica Ceca a maggioranza tedesca fino alla seconda guerra mondiale

Le minoranze di lingua tedesca nella Repubblica Ceca e in Slovacchia[modifica | modifica wikitesto]

  • La popolazione tedesca della Boemia e della Moravia (regioni storiche della Repubblica Ceca) veniva chiamata Tedeschi dei Sudeti o Tedeschi di Boemia e Moravia. Queste genti, circa 3,2 milioni di persone, erano cittadini dell'Impero austro-ungarico, divenuti una "minoranza tedesca all'estero" quando nel 1918 fu fondata la Cecoslovacchia. Dopo la seconda guerra mondiale la popolazione di lingua tedesca fu quasi interamente espulsa verso Germania e Austria. Nella Repubblica Ceca, malgrado l'espulsione collettiva, a tutt'oggi si contano circa 40.000 Tedeschi dei Sudeti rimasti nel paese.
  • I Tedeschi dei Carpazi della Slovacchia si stabilirono in quella zona dal XIII secolo. Nel 1938 si contavano poco meno 130.000 tedeschi, oggi circa 6.000. Un rappresentante di questo gruppo etnico è l'ex presidente slovacco Rudolf Schuster.

Le minoranze di lingua tedesca nell'Europa centro-orientale e sud-orientale[modifica | modifica wikitesto]

I tedeschi della Romania, i tedeschi della Jugoslavia, i tedeschi dell'Ungheria[modifica | modifica wikitesto]

I tedeschi in Ucraina, in Russia, nel Caucaso e nell'Asia centrale[modifica | modifica wikitesto]

La Bessarabia in Europa

Le minoranze di lingua tedesca nell'Europa occidentale[modifica | modifica wikitesto]

Lingue riconosciute dall'UNESCO e
loro diffusione nel Nord-est d'Italia

I tedeschi in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione linguistica in Alto Adige

I tedeschi in Francia e Belgio[modifica | modifica wikitesto]

  • I tedeschi dell'Alsazia e Lorena in Francia: l'Alsazia e la Lorena tedesca furono annesse dalla Francia a partire dal XVII secolo (la città di Mulhouse apparteneva alla Svizzera fino al 1798, quando tramite un plebiscito fu annessa alla Francia) e cambiarono da allora per quattro volte appartenenza a Germania e Francia. Dal 1918 agli anni '70 del XX secolo il governo francese tentò di sostituire il tedesco e i dialetti regionali (come ad esempio l'alsaziano) con il francese. Attualmente il tedesco o i dialetti sono minacciati di estinzione. La lingua madre tedesca oggi viene parlata quasi esclusivamente da persone che hanno almeno quarant'anni e quasi solo in privato, soprattutto in campagna. La trasmissione della lingua ai bambini è quasi completamente scomparsa a causa della politica linguistica in uso a partire dal 1944. Era infatti vietato parlare il tedesco o il dialetto.
  • I cittadini belgi di lingua tedesca sono circa 70.000 persone. Il loro territorio d'insediamento, Ostkantone, oggi detto Comunità germanofona, fu annesso al Belgio dopo la prima guerra mondiale nel 1920. In questi territori i tedeschi del Belgio formano la maggioranza della popolazione.
  • I lussemburghesi di Arlon (provincia del Lussemburgo belga) parlano il lussemburghese, che però non gode di alcuna ufficialità.

I tedeschi in Spagna[modifica | modifica wikitesto]

I tedeschi in Spagna non sono una minoranza tradizionale, ma alcuni tedeschi scelgono questo paese come meta dove passare la vecchiaia o sono emigrati lì verso il 1960. Sull'isola di Maiorca vivono circa 22.000 tedeschi, che rappresenta il 3% della popolazione totale. Nelle Isole Canarie vivono circa 36.000 tedeschi.

Le minoranze di lingua tedesca in Africa[modifica | modifica wikitesto]

  • I Tedeschi della Namibia - discendenti dei coloni tedeschi e dei membri della cosiddetta "Schutztruppe" (esercito coloniale) a decorrere dalla colonizzazione tedesca nell'Africa sud-occidentale.
  • I Tedeschi in Sudafrica
  • Il tedesco è ancora parlato da alcuni gruppi isolati, discendenti dagli antichi coloni tedeschi che si stabilirono in quelle zone durante la dominazione coloniale tedesca sul Camerun, sul Togo e sulla Tanzania.

Le minoranze di lingua tedesca nelle Americhe[modifica | modifica wikitesto]

America del Nord[modifica | modifica wikitesto]

I tedeschi d'America: l'emigrazione tedesca oltreoceano,

Minoranze di lingua tedesca in America Latina[modifica | modifica wikitesto]

Le minoranze di lingua tedesca in Asia[modifica | modifica wikitesto]

  • emigrati di lingua tedesca in Israele, soprattutto durante e dopo il periodo del nazionalsocialismo
  • Tedeschi in Turchia, tra cui molti tedeschi del Bosforo che vivono a Istanbul e nelle vicinanze di Istanbul
  • Nella città di cinese di Quingao, antica colonia tedesca, col nome di Kiautschou

Le minoranze di lingua tedesca in Oceania[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Volksdeutsche = popolazione d'origine tedesca che viveva al di fuori del Deutsches Reich
  2. ^ Figli della lupa = termine con il quale si raggruppano i figli diventati orfani nelle zone della Prussia orientale e del Baltico

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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