Mirabella Eclano

Mirabella Eclano
comune
Mirabella Eclano – Stemma
Mirabella Eclano – Bandiera
Mirabella Eclano – Veduta
Mirabella Eclano – Veduta
Panorama del centro storico di Mirabella Eclano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Amministrazione
SindacoGiancarlo Ruggiero (lista civica Uniti per Mirabella) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°02′45″N 14°59′59″E / 41.045833°N 14.999722°E41.045833; 14.999722 (Mirabella Eclano)
Altitudine372 m s.l.m.
Superficie33,96 km²
Abitanti6 775[2] (31-3-2022)
Densità199,5 ab./km²
FrazioniCalore, Passo, Pianopantano[1]
Comuni confinantiApice (BN), Bonito, Calvi (BN), Fontanarosa, Grottaminarda, Sant'Angelo all'Esca, Taurasi, Torre Le Nocelle, Venticano
Altre informazioni
Cod. postale83036
Prefisso0825
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT064050
Cod. catastaleF230
TargaAV
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona D, 1 869 GG[4]
Nome abitantimirabellani, eclanesi
PatronoMadonna del sacro latte
Giorno festivo2 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mirabella Eclano
Mirabella Eclano
Mirabella Eclano – Mappa
Mirabella Eclano – Mappa
Posizione del comune all'interno della provincia di Avellino
Sito istituzionale

Mirabella Eclano è un comune italiano di 6 775 abitanti della provincia di Avellino in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo sorge a 372 m s.l.m., tra il bacino del Calore e la valle dell'Ufita, nel distretto storico-geografico dell'Irpinia. L'altitudine minima del suo territorio è pari a 189 m s.l.m., quella massima è di 665 m s.l.m. La contrada di Santa Caterina, caratterizzata dal suo piccolo centro abitato sorge, invece, a 520 m s.l.m garantendo un’intera visuale sul borgo cittadino più in basso .L’altitudine massima si raggiunge nella località conosciuta come “Otica” (così chiamata dagli abitanti locali) situata alla quota di 665 m s.l.m. Nel paese transita il 15º meridiano est, linea di riferimento del fuso orario adottato nell'Europa Centrale (UTC+1).

Sismologia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoti in Irpinia.

Il territorio comunale di Mirabella Eclano è parte del distretto sismico dell'Irpinia. In occasione del terremoto del 1980 vi furono, nel solo comune di Mirabella, 25 morti, 16 feriti e 1 063 senzatetto.[5]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Mirabella Eclano è una zona di entroterra appenninico, per cui il suo clima è caratterizzato da importanti escursioni termiche, minore piovosità e ventilazione rispetto alle zone più occidentali della provincia e della regione. Fattore tipico della località è l'instaurarsi di brezze di versante nelle ore notturne: malgrado ciò, si verificano di frequente, forti inversioni termiche con cali di temperatura considerevoli dopo il tramonto e minime negative durante i mesi invernali. Non mancano le nevicate, che ovviamente aumentano con la quota, sebbene negli ultimi anni siano sempre più sporadiche. Frequenti sono le gelate notturne.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nucleo urbano di Aeclanum o Aeculanum (presso la contrada Grotte della frazione Passo[7]) si afferma con i Sanniti e la loro successiva romanizzazione. Nell'89 a.C. la città partecipò alla guerra sociale e fu distrutta da Silla. Ricostruita e fortificata dai Romani fu eretta in municipio e, nel II secolo, divenne colonia romana. Fu città di sosta e di mercato sulla Via Appia, ricca di opere pubbliche e monumenti. Con l'affermarsi del cristianesimo fu sede episcopale ed ebbe nel suo vescovo Giuliano un fiero oppositore di sant'Agostino.

Con l'avvento dei Longobardi, Eclano fu compresa nel Ducato di Benevento per essere poi definitivamente distrutta dall'esercito bizantino di Costante II nel 663. Si ridusse ad un misero borgo chiamato Quintodecimo (a 15 miglia da Benevento). Nei secoli X-XI il centro abitato venne trasferito, acquisendo il nome di Aquaputrida prima e di Mirabella dal XIV secolo. Il borgo, già gravemente danneggiato dal sisma di Benevento del 1702,[8] venne poi raso al suolo dal terremoto dell'Irpinia del 1732 e successivamente ricostruito nella sede attuale.[9]

Furono feudatari di Mirabella: gli Aragona (1443), i Guindazzo, i Tomasino (1559-1570), i Cossa (1585-1616), i Naccarelli e i Naccarelli Brancaccio (1624-1690), i della Leonessa dal 1691 al 1791 ed infine Filippo Bernualdo Orsini, duca di Gravina sino all'abolizione della feudalità nel 1806.[10]

All'epoca del regno delle Due Sicilie il comune fu capoluogo di circondario (con giurisdizione su altri due comuni) nell'ambito del distretto di Ariano

Il 26 ottobre 1873 Vittorio Emanuele II concedeva a Mirabella Eclano il titolo di città. Undici anni prima, precisamente il 14 dicembre 1862, lo stesso sovrano aveva autorizzato il Comune di Mirabella in Irpinia ad assumere il nome di Mirabella Eclano.

In epoca post-unitaria il comune fu capoluogo di mandamento (con giurisdizione su altri due comuni) nell'ambito del circondario di Ariano di Puglia

Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, Mirabella fu uno dei comuni della Campania destinati dalle autorità fasciste ad accogliere profughi ebrei in internamento civile. I 6 internati, provenienti dalla Polonia e dalla Slovacchia, furono liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943.[11]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma, concesso con lo stesso regio decreto del 26 ottobre 1873 con cui veniva concesso il titolo di città, ha la seguente blasonatura:

Stemma civico
Stemma civico

«d'azzurro alla fenice d'argento posta su fiamme nascenti da tre mucchi di ruderi fondati sulla pianura erbosa, il tutto al naturale: essa fenice mirante un sole d'oro orizzontale a sinistra»

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Regio decreto[12][13]»
— 26 ottobre 1873

Il regio decreto venne poi confermato un mese dopo con le regie lettere patenti del 13 novembre 1873.[12][13]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • La cattedrale di S. M. Maggiore, risalente al periodo medievale, attorno al X secolo, è la chiesa principale ed è situata nel centro storico, in via Eclano. In questa chiesa si possono trovare opere di valore inestimabile tra cui il crocifisso, risalente all'anno 1100 circa, ed il fonte battesimale, che si presume sia stato costruito attorno all'anno 1300.
  • La chiesa di San Bernardino, ubicata nella via omonima, risale al 1700.
  • La chiesa di San Francesco risale al periodo medievale ed è situata in piazza municipio.
  • La chiesa di San Sebastiano, presente in via Roma, è stata costruita negli anni ottanta quindi è in stile contemporaneo, è molto frequentata nel mese di settembre nel quale si venera la Madonna S.S. Addolorata.
  • La chiesa di San Prisco è collocata in via Raimondo Guarini ed è in stile ottocentesco.
  • La chiesa di San Pasquale sita in Via Maddalena ed è in stile moderno.
  • La chiesa di San Prisco al Vallone in località Passo.
  • La chiesa del SS. Rosario, in località Passo.
  • La chiesa di S. Maria del Carmine, in località Calore.
  • La chiesa di S. Maria del Carmine, in località Pianopantano.
  • La chiesa di Santa Caterina, nella omonima località.
  • Il santuario Madonna delle Grazie, nella omonima località.
  • palazzo ciani . Uno dei palazzi più antichi del paese

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo di arte sacra
  • Museo Civico Archeologico, in via Eclano
  • Museo del Carro, complesso monumentale di San Francesco, sede del Municipio
  • Museo dei Misteri, complesso monumentale di San Francesco, sede del Municipio

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

  • Parco archeologico della città romana di Aeclanum (o Aeculanum), accessibile dalla frazione Passo situata lungo la via Nazionale delle Puglie (l'attuale strada statale 90 delle Puglie).
  • Necropoli Eneolitica in contrada Madonna delle Grazie, costituita da una serie di tombe del tipo “a forno” con camera sepolcrale ipogea, a cui si accede attraverso un vestibolo a forma di pozzo circolare. Le tombe sono scavate nel banco di tufo tenero, ad una profondità variabile intorno ai due metri, e si presentano chiuse all'ingresso da un lastrone di tufo disposto verticalmente. Di pianta ellittica all'interno, la camera sepolcrale ospitava una o più deposizioni di inumati, i cui scheletri sono stati trovati prevalentemente in posizione rannicchiata o supino-retratta. Dalle tombe, contenenti sepolture anche multiple, si sono recuperati corredi funerari, tipicamente pastorali, con industrie litiche in selce (punte di freccia, lame, pugnali) e abbondante vasellame d'impasto. Fra il gruppo di tombe soltanto una, la cosiddetta “tomba del capo tribù” (poi ricostruita nel museo irpino di Avellino) era a deposizione singola: l'inumato era stato sepolto, con accanto il suo cane, in posizione rannicchiata, con ricco corredo di vasi e di armi. Si sono rinvenute brocche sferoidali con anse a nastro, pugnali in pietra, cuspidi di frecce, raschiatoi e pugnali di rame ed una piccola ascia enea. Uno scavo del 1972 ha portato alla scoperta di una nuova tomba, a due celle a pianta ellissoidale chiuse ognuna da una lastra di tufo. All'interno delle cella si sono rinvenute ossa umane e punte di freccia. In prossimità dell'area delle tombe eneolitiche sono stati messi in luce fondi di capanna, a pianta circolare, ricavati nel tenero banco tufaceo, con lunghi dromos di accesso. La necropoli rientra nella cosiddetta corrente culturale "del Gaudo" (III millennio a.C.).[senza fonte]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Accanto alla lingua italiana, a Mirabella Eclano si parla una varietà del dialetto irpino.

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

La Grande tirata

Durante il sabato che precede la terza domenica di settembre si festeggia Maria S.S. Addolorata con l'evento della Grande tirata.

Quest'attività religiosa/folkloristica, consiste nel trasporto, per le vie della città, e precisamente dalla zona S. Caterina fino al borgo del paese, di un obelisco rivestito di paglia intrecciata alto 25 m. Il Carro ha struttura in legno, costituita da 23 travi soprapposte secondo una tecnica che conferisce flessibilità, ma anche praticità di montaggio e smontaggio. Mediante opportuna disposizione delle travi, si creano 7 piani ognuno dei quali, procedendo dal basso verso l'alto, è più basso del precedente; gli ultimi tre registri costituiscono la cupola, sulla cui cima, è fissata la statua della Madonna Addolorata, principale motivo di questa tradizione.

Il primo registro è alto sei metri, quelli intermedi si rimpiccioliscono proporzionalmente per terminare con il settimo registro alto un metro e mezzo. Tutta l'apparecchiatura è fissata su un carro simili a quelli che si usavano molti anni fa in agricoltura. Il carro è trainato da 6 coppie di buoi di stazza imponente. L'obelisco è mantenuto in equilibrio da 38 funi di canapa da 50 metri ciascuna "tirate" dai funaioli, abitanti e turisti che con urla e canti colorano la grande giornata di festa.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Mirabella Eclano si compone del centro storico, delle frazioni di Calore, Pianopantano e Passo (tutte ubicate lungo la strada statale 90 delle Puglie) e dalle seguenti contrade rurali:

Acquafredda - Airola - Alvaneta - Amendola - Arenara - Barricella - Boschetto - Bosco San Pietro - Bosco Torre - Calore Variante - Cauzillo- Cerzito Alto - Cerzito Basso - Cerzito Grande - Cerzito Piccolo - Cesine - Chiocche del Forno - Costa Ceraso - Esche - Fontana di Sale - Fontanelle - Foscari - Guinnazzi - Iscalonga - Lago - Madonna delle Grazie - Moliniello Pescara - Montesicco - Nociaccia - Perrotta - Pescole - Petraro - Petrito - Piana dei Greci - Pigno - Pomice - Ponterotto - Pozzillo Muso - Prefabbricati Concezione Monte - San Francesco - San Leonardo - San Martino - San Paolo - San Pietro - Santa Caterina - Vadelupo - Sommito

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è attraversato dall'autostrada A16 e dalla strada statale 90 delle Puglie. Altre direttrici sono rappresentate dalla strada statale 303 e dalle seguenti strade provinciali:

  • S.P. 57 Passo - Mirabella - Taurasi
  • S.P. 62 Mirabella - Fontanarosa
  • S.P. 84 Mirabella - Piano Pantano
  • S.P. 106 Piano Pantano - Bonito
  • S.P. 190 Calore - Mirabella.

Autolinee pubbliche A.I.R. percorrono giornalmente la tratta Ariano Irpino - Grottaminarda - Mirabella Eclano - Avellino - Napoli oltre a garantire collegamenti feriali con Sant'Angelo all'Esca, Fontanarosa, Bonito, Taurasi e Luogosano.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 1999 Edmondo Pugliese centro Sindaco
1999 2004 Edmondo Pugliese PPI Sindaco
2004 2014 Vincenzo Sirignano lista civica Sindaco
2014 2018 Francescantonio Capone lista civica Patto per Mirabella Sindaco
2018 2019 Elvira Nuzzolo Commissario straordinario
2019 in carica Giancarlo Ruggiero lista civica Uniti per Mirabella Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte dell'Unione dei comuni Terre di Mezzo[15].

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Aveva sede nel comune la società di calcio S.S.D. Eclanese, fondata nel 1932, che ha disputato campionati dilettantistici regionali. Attualmente la squadra locale è il Claudio Oliva Passo Eclano militante in Prima Categoria dopo la doppia promozione con il primo posto ottenuto in Terza Categoria (2021-2022) e successivamente con la vittoria in finale Play-off di Seconda Categoria (2022-2023) contro l'Accademia Sibilia Teora nel campo neutro di Lioni per 1-0 DTS. con la rete di Camarro M.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statuto del comune di Mirabella Eclano (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 3 dicembre 2022.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Catalogue of strong earthquakes in Italy, su INGV. URL consultato il 15 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2018).
  6. ^ Classificazione sismica dei comuni italiani (XLSX), su Protezione Civile. URL consultato il 13 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2017).
  7. ^ Giampiero Galasso, Storia dell'Irpinia antica, De Angelis, 2005, p. 127, ISBN 9788886218863.
  8. ^ Catalogue of strong earthquakes in Italy, su Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. URL consultato l'8 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2018).
  9. ^ Terremoto del 1732: Irpinia, su Eventi estremi e disastri. URL consultato il 19 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2017).
  10. ^ Erasmo Ricca, Nobiltà delle Due Sicilie, parte I, v. III, Napoli, 1865, p. 15
  11. ^ Ebrei stranieri internati in Campania.
  12. ^ a b ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali, su dati.acs.beniculturali.it.
  13. ^ a b Collezione celerifera delle leggi, dei decreti e delle istruzioni e circolari, anno LIII, Firenze, Tipi della Stamperia Reale, 1874, p. 98.
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 30 giugno 2023.
  15. ^ [1]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN146411548 · LCCN (ENn81150635 · GND (DE4848010-1 · J9U (ENHE987007550560105171
  Portale Provincia di Avellino: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Provincia di Avellino