Montignoso

Montignoso
comune
Montignoso – Stemma
Montignoso – Bandiera
Montignoso – Veduta
Montignoso – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Massa-Carrara
Amministrazione
SindacoGianni Lorenzetti (lista civica Verso nuovi traguardi) dal 4-10-2021
Data di istituzione4 marzo 1946[1]
Territorio
Coordinate44°01′30″N 10°10′25″E / 44.025°N 10.173611°E44.025; 10.173611 (Montignoso)
Altitudine130 m s.l.m.
Superficie16,74 km²
Abitanti10 025[4] (30-11-2023)
Densità598,86 ab./km²
FrazioniCapanne, Cerreto, Cervaiolo, Cinquale, Debbia, Pasquilio, Piazza, Prato, Renella, San Eustachio[2]
Comuni confinantiForte dei Marmi (LU), Massa, Pietrasanta (LU), Seravezza (LU)
Altre informazioni
Cod. postale54038
Prefisso0585
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT045011
Cod. catastaleF679
TargaMS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[5]
Cl. climaticazona D, 1 887 GG[6]
Nome abitantiMontignosino, montignosini[3]
Patronosan Vito
Giorno festivo15 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montignoso
Montignoso
Montignoso – Mappa
Montignoso – Mappa
Posizione del comune di Montignoso all'interno della provincia di Massa-Carrara
Sito istituzionale

Montignoso (Muntignoso nel dialetto locale) è un comune italiano di 10 025 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. Il comune è situato tra la Riviera Apuana e la Versilia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Montignoso è privo di un centro comune, ma ogni frazione ha una sua particolare indipendenza dalle altre. Il municipio si trova in località Piazza, ma la frazione che ha più abitanti e la maggiore presenza di esercizi commerciali è quella di Capanne. Cinquale è la frazione con la quale Montignoso si affaccia sul Mar Ligure; qui da alcuni anni è presente un moderno porticciolo turistico (porticciolo del Cinquale). Renella rappresenta la "cittadella dello sport" del comune; in questa frazione si trova infatti lo stadio comunale. Il comune faceva parte della Comunità montana Alta Versilia.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'antico castello feudale di Aginulfo, oggi Castello Aghinolfi, posto sul colle dell'attuale centro, è stato il primo insediamento moderno dell'abitato. Punto strategico di osservazione militare, dapprima dei Liguri Apuani, poi come "torre di avvistamento" durante l'espansione romana verso le Gallie (Giulio Cesare) e più tardi avamposto dei territori bizantini della Lunigiana, fu costruito con il tipico mastio ottagonale di matrice longobarda, verosimilmente al tempo di Autari, Agilulfo e Teodolinda.
Notizie storiche incontrovertibili si hanno a partire dall'anno 753, quando Astolfo, re dei Longobardi, donò al cognato Anselmo, fondatore e primo abate dell'Abbazia di Nonantola, un oliveto presso il Castello Aghinolfi allo scopo di fornire olio per i lumi della Chiesa.

Il territorio di Montignoso (in giallo come il resto della Repubblica di Lucca) stretto tra il capitanato di Pietrasanta (Granducato di Toscana) e il Ducato di Massa, nella seconda metà del Seicento[7]

Sede di una potente consorteria nobiliare verso la fine del X secolo Montignoso era in parte possedimento del vescovo di Luni. Dal XIII secolo divenne la sede stabile dei Nobili di Corvaia e Vallecchia che ricostruirono la rocca in quel territorio chiamato Massa Versiliae (Versilia Massese).

Conteso tra Pisa, Lucca, Genova, Firenze, dal XIII secolo fu annesso ai domini lucchesi nella vicaria di Pietrasanta. Montignoso rimase possesso lucchese anche quando Pietrasanta nel 1514 fu conquistata dai fiorentini, divenendo sostanzialmente una exclave di Lucca. Dopo un cruento scontro nel 1538 con Massa le sorti del centro rimasero immutate fino alla rivoluzione francese. La Repubblica di Lucca, fino al XVIII secolo, curò con attenzione l'antico castello, che venne ammodernato e prese il nome di Fortezza di San Paolino (dal nome di uno dei patroni della città di Lucca).

Napoleone lasciò il territorio sotto il governo lucchese dei Baciocchi, che si premurarono a bonificare la fascia costiera dalle paludi.

Dopo il Congresso di Vienna Montignoso rimase nel Ducato di Lucca fino al 1847 quando, in seguito al trattato di Firenze, fu ceduto, nonostante un diffuso malcontento, al Ducato di Modena e Reggio, cui restò unito fino all'Unità d'Italia.

Nel 1938 il comune di Montignoso riprese con se il forte Leopoldo del Cinquale (prima sotto Pietrasanta Forte dei Marmi) e venne fuso assieme ai comuni di Massa e di Carrara nel comune di Apuania[8], poi soppresso nel 1946[9]. Durante l'ultimo conflitto il comune di Montignoso, trovandosi sulla Linea Gotica, subì numerose devastazioni compresa la distruzione del forte Leopoldo e del ponte antistante ed è stato insignito di medaglia d'oro al Valore Civile.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Altra versione dello stemma, presente sul gonfalone

Nello stemma comunale sono raffigurati tre monti, cimato ciascuno da una rosa rossa. Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Centro strategicamente importante per l'esercito tedesco impegnato sul fronte occidentale della linea Gotica, fu oggetto di violenti rastrellamenti e razzie da parte delle truppe naziste e di selvaggi bombardamenti che provocarono numerose vittime civili e la quasi totale distruzione dell'abitato. Contribuì generosamente alla guerra di liberazione con la costituzione di vari reparti partigiani, subendo feroci rappresaglie che causarono la morte di numerosi ed eroici cittadini. Montignoso (MS), settembre 1944 - aprile 1945»
— 10 settembre 2004[10]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Uno scorcio di Cinquale

Le frazioni del comune di Montignoso sono dieci.[2]

  • Capanne
  • Cerreto
  • Cervaiolo
  • Cinquale
  • Debbia
  • Pasquilio
  • Piazza (sede comunale)
  • Prato
  • Renella
  • San Eustachio

Altre località minori, disseminate in tutto il territorio comunale, sono quelle di Appiato, Bordonaschio, Bregoscia, Castagneta, Corsanico, Palatina, Palmenzone, Rosoleto, Santa Croce, Serra, Vietina.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Montignoso è servita dalla rete di autolinee in servizio di trasporto pubblico locale gestita dalla società CTT Nord.

Pur essendo interessata dal passaggio della ferrovia ligure, le relazioni regionali Trenitalia svolte nell'ambito dei contratti di servizio stipulati con la Regione Toscana, denominate anche "Memorario", non servono tuttavia il comune, la cui fermata ferroviaria risulta chiusa dal 1990.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
17 novembre 1989 12 ottobre 1990 Piero Sacchetti Partito Comunista Italiano Sindaco [12]
12 ottobre 1990 12 gennaio 1993 Marco Gianfranceschi Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [12]
12 gennaio 1993 7 giugno 1993 Renato Saccone - Comm. pref. [12]
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Narciso Buffoni Partito Democratico della Sinistra Sindaco [12]
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Narciso Buffoni centro-sinistra (liste civiche) Sindaco [12]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Federico Binaglia centro-sinistra (liste civiche) Sindaco [12]
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Federico Binaglia centro-sinistra (liste civiche) Sindaco [12]
16 maggio 2011 6 giugno 2016 Narciso Buffoni centro-sinistra (lista civica) Per Montignoso Sindaco [12]
6 giugno 2016 4 ottobre 2021 Gianni Lorenzetti Insieme per Montignoso (PD-PSI-SEL-PRC) Sindaco [12]
4 ottobre 2021 in carica Gianni Lorenzetti lista civica Verso nuovi traguardi Sindaco [12]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Unione Montignoso 2005, che ha sempre militato in campionati di livello dilettantistico.

A livello giovanile la principale società calcistica è l'Academy Massa Montignoso - campione provinciale nel 2016 nella categoria Esordienti Fair Play [13].

Lo stadio comunale della Renella ha una tribuna che può ospitare circa 200 spettatori ed è dotato di servizi igienici anche per persone diversamente abili; il campo di calcio è circondato da una pista di atletica ed è dotato di spogliatoi per quattro squadre e per la terna arbitrale. L'impianto ospita, nel periodo di Pasqua, alcune partite del Torneo internazionale di calcio Alpi Apuane Memorial dottor Michele Aliboni.[senza fonte] Nel 2019 sono stati ultimati i lavori relativi alla realizzazione del campo a 11 in materiale sintetico e di un campo per il calcio a 5.

A livello ciclistico nel comune di Montignoso vengono organizzati due eventi internazionali di particolare rilievo: Trofeo Francesco Buffoni (a settembre), riservato alla categoria Juniores, e Trofeo Oro in Euro - Women's Bike Race (a marzo), gara riservata alle donne professioniste.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ DECRETO LEGISLATIVO LUOGOTENENZIALE 1 marzo 1946, n. 48, su normattiva.it. URL consultato il 09-11-2021.
  2. ^ a b Località, su Comune di Montignoso. URL consultato il 26 marzo 2024.
  3. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 351.
  4. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  5. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  6. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  7. ^ Secondo la mappa (incisione di Gerard Valck e Peter Schenk), una precaria continuità territoriale con il territorio metropolitano lucchese si realizzava attraverso un corridoio territoriale privo di insediamenti (e di strade), a monte di Pietrasanta, ma tale raffigurazione cartografica appare di dubbia correttezza, in quanto i territori del ducato di Modena confinavano con quelli del ducato Massa, ciò che, nella mappa, è impedito proprio dalla presenza del corridoio lucchese. Anche tutta la raffigurazione della Lunigiana granducale appare del resto assai fantasiosa.
  8. ^ Regio Decreto Legge 16 dicembre 1938, n. 1860
  9. ^ Decreto legislativo luogotenenziale 1 marzo 1946, n. 48, articolo 1, in materia di "Ricostituzione dei comuni di Massa, Carrara e Montignoso."
  10. ^ Conferimento di onorificenze al merito civile, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 292, 16 dicembre 2006, p. 6.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
  13. ^ Campioni Provinciali Esordienti Fair Play, su toscanagol.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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